| Revisione 2018 Sono Roberta, Sono di origini Italiane, vivo in una cittadina di provincia del nord Italia, ho trentacinque anni, mora e di statura media. Sono singol da ormai tre anni. Ha vent'anni, ho aperto un negozio di vestiti, nella mia cittadina, per circa dieci anni, andava tutto bene, poi con la crisi e la concorrenza, le cose sono cominciate ad andare male fino a costringermi alla chiusura, accumulando una serie di debiti, non esagerati ma comunque troppi per essere pagati con lo stipendio da precaria. Sessualmente ero sempre stata attratta dalle pratiche particolari, sadomaso anche se non avrei, mai immaginato di arrivare a certi estremi. La curiosità e il bisogno di soldi per via dei debiti mi hanno portato a vivere l'esperienza che vi sto raccontando. A Igal un comune nella provincia Somogy nel Ungheria centro-occidentale, ha sede quello che forse e il club bdsm più duro ed estremo al'mondo, si differenza perché offre la possibilità a facoltosi milionari di spettacoli riservati mentre gli altri producono solo video venduti poi in rete. Ero venuta a conoscenza del club da internet, dentro di me scatto qualcosa che mi spinse candidarmi e inviare le mie foto, senza troppo speranza di essere contatta, di solito le protagoniste sono quasi tutte donne del est. Rimasi stupita e un brivido scorse per il mio corpo quando senti il suono di notifica di ricezione messaggi, era proprio il club che mi diceva di presentarmi al club per il lunedì successivo, che ero stata scelta per partecipare a uno spettacolo. Non vollero sapere molto di me, probabilmente a loro interessa solo il corpo, in effetti avevo sempre pensato vedendo certi video di avere un corpo adatto: non sono troppo pesante, una quarta di seno rigorosamente naturale, un seno rifatto comporterebbe esclusione immediata da qualsiasi selezione. Da Milano dall'Aeroporto di Malpensa parti ansiosa per Budapest da li prima un treno poi un taxi mi avrebbe portata a destinazione. Rimasi una notte in una pensione. Lunedì di prima mattina mi presentai al' club che a la propria sede in una bella villa alle porte di Igal che dista centocinquanta chilometri da Budapest la capitale del Ungheria. Mi accoglie una ragazza, la differenza linguistica si fa sentire ma riesco col mio modesto inglese a capire e farmi capire, mi dice che mi stavano aspettando, dopo un controllo dei mie documenti, mi viene spigato che le sedute hanno una durata minima di venti minuti fino ad un massimo di due ore a seconda dell'esperienza e resistenza della ragazza, ma che prima le ragazze devono rimanere per alcuni giorni sotto osservazione, anche dopo le ragazze rimangono sino riprendersi. Vengo Accompagnata in una stanza completamente vuota, dove mi viene ordinato in ungherese "megfosztott" capisco poi con l'inglese significava spogliati sono nuda e sola, la ragazza che mi aveva accompagnato li era andata via portando via i miei vestiti, poco dopo arrivano due ragazzi credo ventenni indossano un camice verde in plastica, non parlano inglese per cui non è stato possibile comunicare a voce,avevo un po di paura,ha gesti mi fanno capire che sono li per lavarmi, vengo bagnata con una canna a pressione, un po doloroso e l'acqua freschina ma accettabile con lo stesso macchinario vengo ricoperta di sapone, uno dei due frega con una spugna ogni centimetro del mio corpo, poi di nuovo con il getto, mi portano in una sala vicina dove mi attende un medico che mi visita annotando tutto altezza e peso,pressione. Erano passato un po di tempo dal mio ingresso, ormai avevo perso il senso del tempo, vengo fatta accomodare in una camerata, e una stanza con cinque posti letto, mi viene dato da mangiare e bere. Mi vengono attaccati dei sensori per monitorare la funzione cardiaca nel tempo. Oltre a me in stanza cera solo un altra ragazza di nome Eva, in fase di ripresa dopo una sessione leggera, Cosi dice lei almeno, di electroplay, ma ne farà una seconda nei prossimi giorni, è una delle ragazze storiche del club,ha iniziato per soldi a fare questi spettacoli ma col tempo ha iniziato a provare piacere,nonostante le sessioni estreme non ha mai avuto problemi ne ricorda che altre ne abbiano mai avute, sul suo corpo si vedono i segni delle sessioni passate. Il secondo giorno lo passo sempre in camera alla mattina sono stata visitata di nuovo,mentre al pomeriggio e passato quello che scoprirò poi essere il sadico master del club vengo palpata e osservata con attenzione i seni mi vengono stretti con forza. Il terzo giorno penso siano state le sette uno dei ragazzi che avevo visto giorni prima viene a prendere Eva, che mi fa capire che e il momento dello spettacolo, dopo circa un ora mi vengono portati un completino intimo rosso, sento che sta per arrivare il mio momento, vengo accompagnata nella sala degli spettacoli, incrocio Eva che sta tornando dolorante, con i seni completamente viola verso la camerata. Vengo fatta sedere su di un tavolo simile a quello delle sale operatorie, la stanza e grigia tutto in torno strumenti di ogni genere, difronte a me uno specchio, immagino che dal altro lato ci sia il pubblico che paga, mi sento gli occhi addosso. Il master si avvicina con un cenno accompagnato da una parola in ungherese mi indica di togliermi il reggiseno, con una corda mi vengono legati i seni alla base incrociando la corda da uno alla altro, un gancio viene agganciato alla corda, non faccio nemmeno in tempo a capire cosa stia succedendo che mi ritrovo sospesa sui seni, urlo di dolore, e difficile descrive ciò che si sente, si ha la sensazione che i seni si stiano per staccare dal corpo, mi vengono tolti gli slip, e legate le mani e piedi. Sono nuda e completamente esposta. Dei mollettoni con dei pesi vengono agganciate alle labbra vaginali, sono molto pesanti, un grosso vibratore mi viene poi messo sotto, ansimo, nel frattempo vengo frustata su seni ormai violacei, una due, tre ... Dieci, il vibratore viene poi messo al massimo, sto per raggiungere orgasmo quando uno spillone mi attraversa il capezzolo destro, un altro al sinistro, un attimo di pausa, mentre il vibratore mi viene tolto, un altro spillone attraversa tutto il seno destro, credo di aver perso conoscenza per un attimo, anche il seno sinistro subisce lo stesso trattamento. Finalmente vengo abbassata e sganciata, vengo fatta distendere sul tavolo a gambe divaricate in alto, mentre vengo frustata sulla vagina, mi veno ordinato di togliere li spilloni che mi erano stati messi, e di liberarmi dalla corda, e un dolore fortissimo, posso distendermi completamente, rimango li per un po domandando cosa mi toccherà adesso, poi no vedo arrivare i ragazzi, mi riaccompagno in stanza sono sollevata che sia finita, stanchissima devono tenermi sotto braccio in due. Rimasi al club un' altra settimana per riprendermi, durante il quale arrivarono altra due ragazze un' altra ragazza storica del club,e una new entry di diciotto anni,era una ragazza minuta mi colpi perché durante ispezione da parte del master, venne afferrata e sollevata per i seni, immagino le sarà toccata una sessione davvero pesante, entro in sala spettacoli il giorno in cui io usci dal club, a me fu offerto di fare subito un altra sessione ma preferì di no, e tuttora ogni tanto vengo contattata dal club,non so se faro altre sessioni, anche se un po di curiosità di sapere fino a che punto riesco a spingermi cè. Mi riaccompagnarono con l'auto del club all'Aeroporto e rientrai a Milano, sollevata che si andato tutto bene e di aver risolto i miei problemi economici.
Ogni riferimento ha persone cose o luoghi realmente esistiti e da ritenersi puramente casuale
Edited by Stefanor82 zen091 - 26/3/2020, 20:52
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