Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

Posts written by Davide Sebastiani

view post Posted: 2/5/2024, 14:57     Le bimbeminchia. - DISCUSSIONI FORUM BDSM & FETISH
La colpa non è di chi offre ma di chi accetta. Io non faccio sessioni ma ciononostante mi viene una rabbia nel leggere ste cose... E se dici qualcosa ci sarà sempre quello che risponderà che ognuno è libero di fare ciò che vuole e se ha intenzione di regalare i soldi sono problemi suoi. Ma un forum è fatto anche di discussioni e si dovrebbe accettare le opinioni di tutti, anche quelle negative. Va beh, torniamo a bomba. Io mi chiedo... Per quale cazzo di motivo con tutte le professioniste affermate che ci sono andate a cercare proprio quel tipo di ragazza. Parliamici chiaro. E' inutile scandalizzarsi. Sono ragazze che tramite il passa parola hanno capito che ci sono uomini che pagano per niente. Oddio, mi sono messo nei guai nel dire < per niente> perché risponderanno che per alcuni chattare con queste dee e omaggiarle non è niente. Probabilmente non è una professione e raggranelleranno qualche soldo ma mettetevi nei loro panni. Vi pagano per chattare con una vecchia arpia e voi che fareste? La colpa è vostra che accettate i soldi o della vecchia arpia che ve li dà? Quelle ragazze, ammesso che poi lo siano, fra un po' smetteranno perché non credo che possano esistere tanti uomini che regalano soldi. Ma finché qualcuno lo fa, perché non approfittare della situazione? E' il mercato, signori. La colpa è sempre di che acquista e mai di chi vende. Avete presente il brand di Chiara Ferragni? Ha aperto degli store con merce di scarsa qualità e all'inizio la gente ha dato l'assalto a quei negozi. Perché? Che cosa hai nel cervello tu che stai in fila per comprare un oggetto griffato Ferragni? La colpa è sua che te lo fa pagare dieci volte il prezzo di mercato o tua che lo compri? Adesso dopo il Balocco gate quegli stessi oggetti sono venduti a meno del prezzo di costo. Cosa dimostra questo? Che il prezzo non lo fa chi vende ma chi compra. Lasciate stare queste ragazze e fatele cuocere nel loro brodo. Vedrete che dopo qualche mese si rimetteranno a studiare per cercare un pezzo di carta che le possa far avere un futuro migliore perché l'idea di fottere la gente non si è rivelata vincente.
view post Posted: 2/5/2024, 14:36     CATFISH - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
CITAZIONE (Angiolos @ 1/5/2024, 13:57) 
Se vestita meglio, truccata, più magra (anche se molti adorano la padrona in carne)e magari va dal parrucchiere, perché non provare?

Già, perché non provare. E chissà che Carolina non ti prenda in parola. :)
view post Posted: 30/4/2024, 16:38     CATFISH - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
Quarto episodio


Vivere da sola ha molti pregi. Mangio quando voglio, dormo quando mi viene sonno senza preoccuparmi se russo, giro per casa mezza nuda e soprattutto non devo sentire nessuno se ho voglia di non andare a letto per starmene invece stravaccata in poltrona a guardare il cellulare. Beh, ho elencato solo i pregi e lo faccio per non farmi pesare troppo questa solitudine. Do un’occhiata al mio profilo facebook e vedo che è rimasto desolatamente vuoto. Non parlo del mio profilo reale ma di quello che ho aperto nel pomeriggio con le foto di Kamile. Già, ho fatto una pazzia. Ho aperto un profilo dichiarandomi una donna bellissima e dominante che cerca schiavi virtuali. Mi sono ribattezzata Lady Cassandra e sono diventata una catfish, una persona che ha rubato l’identità di un’altra. Ma perché l’ho fatto? Cerco di riflettere sulla situazione. Ho sempre ritenuto degli emeriti sfigati gli uomini che facevano certe cose. E’ pur vero che non sono mai andata a fondo alla questione e mi sono basata soprattutto sui classici stereotipi. E allora? Possibile che leggere quei commenti mi abbia fatto desiderare di provare le stesse sensazioni? Cazzo, avrei bisogno di un buon terapeuta. No, è ovvio che c’è altro. C’è che… Beh, dovrebbe essere bello avere un certo potere nei confronti degli uomini. E una come me non lo ha mai provato. Le belle ragazze sì, sanno cosa significhi avere potere nei confronti del genere maschile ma una come me no. Ecco cos’è. Ecco cosa mi ha spinto a fare questa idiozia. Della dominazione in fondo non me ne frega molto e tanto meno mi interessano quegli sfigati che troverei dall’altra parte dello schermo con una mano sul cazzo e l’altra a muovere il mouse o a toccare il cellulare ma dentro di me qualcosa si è smosso. Dovrebbe… Dovrebbe essere estremamente eccitante possedere tutto quel potere. Già, molto eccitante. Al di là del tipo di uomo che potrei trovare. Ma certo, non ci vuole Freud per comprendere questo mio gesto che continua a rimanere comunque irresponsabile. Io non sono mai stata ammirata, non sono mai stata considerata una bella ragazza. Colpa mia perché sono tutt’altro che un mostro ma comunque rimane il fatto che non c’è la fila per uscire per me. Non c’è mai stata. Ho fatto finta di fregarmene ma evidentemente era una ferita e alla prima occasione ho compreso che quella ferita era molto lontana dal rimarginarsi. E poi quel discorso con Kamile, la sua confessione che mi ha fatto desiderare di poter vivere, anche solo con un profilo falso, le sue stesse sensazioni. Già, tutto molto semplice, direi elementare, Watson. Il mio è soltanto un bisogno di sentirsi al centro dell’attenzione. Ma per il momento tutto rimane aleatorio in quanto nessuno ha lasciato una riga e presumo che questo profilo continuerà ad essere vuoto. Forse, dovrei pubblicizzarmi in altro modo. Ma come? Mi metto una maglia lunga ed esco sul pianerottolo. Di fronte a me la casa di Kamile. Metto il mio orecchio sulla porta e sento dei rumori. La bella lituana deve essere in casa. Busso e attendo alcuni istanti per poi sentire la voce argentina della ragazza
“ Chi è?” Beh, almeno qualche parola per comunicare in italiano l’ha appresa
“ Ciao Kamile, sono io, Carolina” Sento la serratura aprirsi e un sorriso aperto e sincero mi accoglie
“ Carol, bella surprise. Io felice”
“ No Kamile. Bella sorpresa, non surprise. E poi si dice < Io sono felice di vederti> Ripeti” gli dico col tono della professoressa severa
“ Io felice di vederti” Scuoto la testa
“ Manca l’ausiliare ovvero il verbo essere che serve appunto da aiuto… Va beh, troppo complicato per te” Fa la faccia da scolaretta colta in flagrante senza aver studiato
“ Oh Carol, scusa me. Italiano molto difficile. Cosa tu vuoi da me?” Le do una pacca sulla spalla. In fondo, riesce persino a coniugare alcuni verbi
“ Niente. Cioè, volevo fare due chiacchiere. Così ci facciamo compagnia e nello stesso tempo fai lezione. Gratis” Fa un saltello di gioia
“ Oh sì, io mo… Io sono molto felice”
“ Brava Kamile, hai coniugato perfettamente” Mi porta all’interno del suo salone. La casa è simile alla mia, una sessantina di metri quadri con un piccolo ingresso che immette in tutte e quattro le room, il bagno, la cucina e le due stanze. Piccola ma perfetta per ragazze che come me e come lei vivono da sole. Deve essere piuttosto disordinata perché vedo un bel po’ di oggetti in giro, tutto il contrario di me che sono invece maniaca dell’ordine e della pulizia. Mi fa accomodare sul divano e mi offre una sigaretta che mi appresto a prendere
“ E’ la prima volta che tu vieni a casa mia” mi dice dopo alcuni secondi e mi compiaccio per come ha strutturato la frase in italiano. Io annuisco. E adesso come glie lo dico di cosa ho bisogno? Devo prendere il discorso molto largo
“ Sai Kamile, sono rimasta molto sorpresa quando tu mi hai detto che lavoro fai. Sono felice che tu ti sia confidata”
“ Oh Carol, io sono molto felice del mio lavoro. Non faccio male a nessuno e mi diverto” Ha ricercato con cura le parole ma le ha usate bene. Le lezioni stanno dando i suoi frutti e fra poco sarà in grado di comprendere se uno dei suoi clienti vuole essere sculacciato o frustato
“ Ma certo! Non c’è nulla di male” le dico mentendo spudoratamente. Per la legge italiana in effetti non fa niente di illegale ma per la morale… Beh, fra un anno avrà visto più cazzi lei di uno spogliatoio di calcetto. Ma non sono…cazzi miei, tanto per rimanere in tema
“ Io sono felice che tu… come si dice quando… ah sì, che tu non giudichi me”
“ Piuttosto, mi chiedevo alcun cose. Insomma, ti piace sentirti trattare come… Come una regina?”
“ Oh sì Carol. Anche se loro stupidi. Pagare soldi per baciare piedi… Oppure per sega coi piedi. Boh! Uomini strani” Già, la bella Kamile non si fa tutte le domande che mi faccio io e il suo modo di valutare i suoi clienti è piuttosto semplice e forse non distante da quello che potrebbe pensare qualunque persona che non ha queste fantasie. E ovviamente non soffre certo di mancanza di potere nei confronti degli uomini perché, bella com’è, presumo che debba dare i numeretti e mettere in fila gli spasimanti. Ad ogni modo le sorrido e facendo finta di niente le faccio la domanda che mi preme
“ E… E dimmi Kamile, come hai iniziato? Mi hai spiegato della tua amica moldava ma come hai iniziato a trovare clienti?”
“ Sui social”
“ Sì ma non credo che abbiano trovato il tuo profilo per caso” Mi sta squadrando. Oddio, avesse capito qualcosa? No, ma che mi viene in mente?
“ Tu interessa mio lavoro?”
“ Ma no Kamile, non dire sciocchezze” Fingo di risentirmi ma ho il cuore in gola. Mi sembra quasi di essere stata colta con le mani nella marmellata. Lei però cambia la sua iniziale espressione di sorpresa con un sorriso
“ Guarda che tu bella e severa. Tu real mistress”
“ Parla in italiano” la rimprovero
“ Tu bella Carol. E tu comandi bene. Tua voce dominante, non come mia voce”
“ Io non sono bella. Ho almeno dieci chili in più e… Ma insomma, la vedi la differenza tra me e te?”
“ Sì ma tu bella. Non come me ma tu… Tu vesti male, tu non trucchi ma se tu fai… Come si dice? Quando grassa diventa magra?”
“ Si dice cura dimagrante”
“ Ecco, quella! Se tu fai quella tu diventi molto bella. E se tu cambi capelli. Carol, tuoi capelli brutti. Cioè, no brutti ma…” Fa un gesto muovendo entrambe le mani che forse dovrebbe significare che ho i miei maledetti capelli arruffati. Quando sono entrata l’ultima volta da un parrucchiere? Non me lo ricordo, accidenti. Vergognati Carolina! Con la scusa di voler dimostrare le mie qualità morali e intellettive ho completamente tralasciato tutto il resto. Col risultato poi di dover elemosinare l’attenzione degli altri creando un profilo falso. Scuoto comunque la testa
“ Lasciamo stare. Io sono una prof e sinceramente non mi ci vedo vestita come te”
“ Come me? Perché io vesto come puttana?” Allargo le braccia sconsolata. In effetti l’ho accusata di vestirsi un po’ sopra le righe
“ Ma no. E’ solo che non mi ci vedo con un mini abito e tutte le gambe di fuori” Stavolta è lei a scuotere la testa
“ No Carol. Non… Uff, come si dice? Tu dipende da tante cose. Per fare mio lavoro non serve mini dress. Sai che alcuni clienti vogliono role play dove io insegnante e loro allievi? Tu perfetta per questo role play” Scoppio a ridere
“ Vaglielo a dire ai miei allievi” Alza le spalle
“ E poi tue gambe belle, molto lunghe” Già, non sono male le mie gambe che sono in effetti piuttosto lunghe e potrebbero avere un certo fascino se io… Se le valorizzassi
“ Grazie Kamile. Comunque, non sono venuta qui per imparare a fare la mistress. Mi chiedevo per curiosità come hai iniziato ad avere i clienti” La vedo armeggiare col suo cellulare che poi mi passa
“ Mia amica di Moldavia mi ha detto che su questo forum è possibile… Oh, possiamo parlare inglese?”
“ No. Prosegui in italiano”
“ Ecco, lei detto me che se io entro in forum poi loro vengono a cercare me” A fatica mi spiega che si è iscritta su un forum tematico dove la stragrande maggioranza degli utenti sono appunto potenziali clienti. Ha ricevuto una montagna di messaggi privati e ha quindi rimandato tutti quelli che le hanno scritto sui suoi social. In più, sembra che ci siano tanti potenziali schiavi che si fanno un profilo falso, sul tipo di quello che ho fatto io, e poi ci pensa direttamente facebook a indicare loro le potenziali amicizie. E questo lo sapevo anche io. Mi ha detto inoltre che molti sono soltanto segaioli che si eccitano a parlare con una mistress ma altri sono brave persone che invece ricercano una sessione dopo aver chiacchierato un po’. E con quelle foto che ha postato, è ovvio che le abbiano dato l’assalto. Dunque, uno dei mezzi per procurarsi clienti può essere un forum che tratta BDSM. Già e se lo facessi io mi troverei tutti quelli che hanno visto le foto di Kamile col risultato che mi scoprirebbero subito. E senza farmi pubblicità, per conoscere qualcuno sono costretta a sperare che il signor facebook indirizzi chi ha certe pulsioni sul mio profilo fake altrimenti questo rimarrà desolatamente vuoto. Ma che stronzata che mi è venuta in mente! Saluto la bella lituana e me ne torno a casa. Forse è meglio abbandonare certe pazzie e tornare alla vita normale.
view post Posted: 29/4/2024, 12:51     +3IL CORRIERE DEL SIRE - OFFTOPIC
CITAZIONE (Nomade d'Amore @ 29/4/2024, 07:15) 
LA POSTA DEL CORRIERE

Ci scrive la madre dell'utente GiovaneBullBg chiedendoci informazioni sulle possibilità e modalità di disconoscimento del figlio.
Appena possibile le risponderà il consulente legale del Corriere, dott. Sebastiani.

Purtroppo non potrò farlo in quanto la signora ha assunto un collega per la causa di disconoscimento e io sono stato contattato proprio da GiovaneBullBg per la difesa. Abbiamo già discusso su come trattare la delicata questione e mi sento di dire che abbiamo in mano le carte per vincere alla grande. Chederemo la totale infermità di mente del ragazzo e sfido qualunque perito a non giudicarlo tale.
view post Posted: 27/4/2024, 16:04     CATFISH - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
CITAZIONE (Max085 @ 26/4/2024, 23:06)
Racconto più che scorrevole. Il personaggio di Carolina lo trovo molto realistico, coi suoi pregi e i suoi difetti. La storia mi sembra molto più semplice rispetto al tuo solito ma nell'insieme molto gradevole.

CITAZIONE (Angiolos @ 27/4/2024, 15:52)
Bello, scorrevole, mi piace

Grazie ad entrambi. E devo dire che mi trovo d'accordo con entrambi sulla scorrevolezza. Ho cercato un prodotto facile che però non vuol dire scadente. Speriamo che continui a piacervi anche in seguito.
view post Posted: 26/4/2024, 17:21     +2CATFISH - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
Terzo episodio

E’ passata una settimana da quando Kamile Siskiunite mi ha messa al corrente del suo vero lavoro. Da quel giorno, abbiamo fatto altre tre lezioni e il suo italiano sembra un pochino più fluido. Oh, niente di particolare. Fa ancora una fatica improba a comprendere ma le ho obbligato di parlare sempre in italiano e questo sta favorendo un po’ il suo apprendimento. Ma se vogliamo fare un discorso più approfondito dobbiamo per forza parlare in inglese. Comunque, se è vero che continua a fare molta fatica nella comprensione, riesce invece a parlare in modo comprensibile. Beh, forse comprensibile non è la parola adatta ma diciamo che riesce a farsi capire, sia pure a fatica. Il problema è che molto spesso la gente le parla in dialetto e per lei si fa buio pesto. Mi racconta che ha preso un taxi e si era preparata in mente ciò che doveva dire ma è rimasta scioccata quando il taxista le ha detto
“ Signorì, nd’annamo? Invece di < Dove andiamo signorina?>” Logico che la poveretta sia rimasta con gli occhi sbarrati senza capire nulla. Ma ormai è solo questione di tempo e imparerà. Con molta fatica ma imparerà. Sempre se proseguirà ad impegnarsi. Terminata la lezione, ci prendiamo un caffè e ci fumiamo la solita sigaretta fino a quando, come sempre, il suo cellulare squilla e stavolta non si crea problemi. Mette in viva voce
“ Parlo con Domina Natasha?” la voce è ovviamente maschile ed è rotta dall’emozione
“ Sì tesoro. Di’ a me” Mi viene voglia di strapparle il telefono e parlarci io. Ancora non ha imparato che in casi del genere non si dice < di’ a me > ma <dimmi>
“ Ecco… Io ho visto le sue foto e… Insomma io vorrei sessionare con lei”
“ Certo tesoro. Scrivi a me su whatt’s app. Scrivi quello che piace a te e poi io rispondo te per prendere appuntamento. Ok?”
“ Sì certo, va benissimo Domina Natasha. Voglio dirle comunque che io sono un profano e che non ho molte idee su ciò che mi piace. Vorrei che lei mi prendesse per mano e che mi insegnasse cosa significa essere sottomesso a una dea” Kamile mi guarda sgranando gli occhi. Non ha capito niente di quello che quel ragazzo le ha detto. E sì perché deve essere molto giovane dalla voce. Lei comunque taglia corto
“ Va bene. Tu scrivi me e scrivi tutto. Poi io rispondo te” La comunicazione si interrompe e la bella lituana mi riguarda “Che cosa cazzo ha detto lui? Io non capisco cosa lui dice” Scoppio a ridere
“ Però cazzo lo hai messo al posto giusto” Ride anche lei e le spiego cosa vorrebbe quel giovane e lei se ne va tutta contenta perché mi dice che fra un’ora ha un appuntamento con un cliente. La guardo andar via e mi chiedo come diavolo faccia a fare questo lavoro. Ma non ha paura? Io sarei terrorizzata solo al pensiero di incontrare uomini sconosciuti. D’accordo che lei va in albergo dove i nomi debbono essere registrati ma comunque può essere ugualmente pericoloso. Però, d’altro canto, dovrebbe essere meraviglioso avere tutti quegli uomini ai propri piedi. Infatti, quello che mi sta facendo riflettere è il modo in cui quel ragazzo stava comunicando con Kamile. La voce gli tremava. Sì, dovrebbe proprio essere fantastico fare quell’effetto agli uomini. Vado dinanzi allo specchio. Già, ma bisognerebbe essere come lei e io sono ben lontana dall’esserlo. Eppure… Se togliessi quei chili in eccesso, se mi truccassi, se vestissi più sexy, se mi facessi un altro taglio di capelli, se sorridessi più spesso… Se, se, se. Mi siedo dinanzi al computer e vado sulla mia pagina facebook. Oh mio Dio! Le mie foto sembrano ritrarre una donna di cinquant’anni e non una ragazza di trenta. Dovrei cambiare innanzi tutto il mio profilo e poi metterci nuove foto che mi ritraggano in modo più giovanile. Nessuna richiesta di amicizia, come al solito. Poi vado sul profilo di Kamile. Quello che lei usa per lavoro. Accidenti a lei quanto è bella! Ha inserito altre foto dove si vede il viso sempre nascosto in parte da una mascherina e naturalmente i commenti sono tutti entusiastici. Ed estremamente sottomessi. Non posso ovviamente andare sul suo messenger dove lei probabilmente chatta in privato con i suoi potenziali clienti ma quello che leggo basta e avanza per farmi schiattare di rabbia. Eppure non sono mai stata invidiosa. E infatti non sto morendo d’invidia per la bellezza di Kamile che è oggettivamente fuori dalla portata del 99% delle donne ma per quello che fa provare al genere maschile. Ma forse non è solo la sua bellezza che ovviamente incide ma è il suo ruolo a scatenare quelle reazioni da parte degli uomini. Già, il ruolo di padrona. Non ho mai considerato questo stile di vita. Troppo lontano dalla mia educazione ma… No, ma cosa sto pensando? Mi alzo e mi metto davanti alla televisione ma ormai i miei pensieri sono incentrati su quell’argomento e fatico a concentrarmi su ciò che vedo sullo schermo. Torno a sedermi dinanzi al mio computer ma scuoto la testa in forma di dissenso. Andiamo Carolina, ma che ti salta in mente? Io, una stimatissima prof di inglese che fantastica su un mondo che non può appartenermi. Già, ma perché? Perché non sono bella, ecco perché. Solo per la bellezza? Beh, se fossi come Kamile tutto cambierebbe. Io poi col mio modo di fare, timido ma aggressivo, ben diverso dalla dolcezza della ragazza lituana, potrei davvero entrare perfettamente nel ruolo e farmi adorare se riuscissi a eliminare quella parte di me ancora troppo timida. E per ovviare a questo, lo schermo di un computer potrebbe salvaguardarmi. No, sto andando fuori di testa. Ma è inutile mentire a me stessa. Mi piacerebbe. Rimane il mio aspetto che non è adatto a quello di una dominatrice. Lo stereotipo della dominatrice è che deve essere bellissima e vestita in modo sexy. Oppure mezza nuda come negli scatti che ha postato Kamile. Quello che è certo è che vorrei provare quelle sensazioni, sentire le voci degli uomini rotte dall’emozione, leggere le loro frasi di pura devozione nei miei confronti. Agisco come un automa, quasi priva della mia volontà e faccio quello che una donna dotata di buon senso e onestà con gli altri e con sé stessa quale mi sono sempre ritenuta, non dovrebbe mai fare. Alla fine osservo lo schermo. Adesso, devo solo attendere.
view post Posted: 26/4/2024, 14:16     CATFISH - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
CITAZIONE (guidofedele @ 26/4/2024, 10:16) 
Molto intrigante, promette bene. :b:

Grazie. Spero che continuerà a piacerti anche in seguito :)
view post Posted: 25/4/2024, 15:13     CATFISH - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
CITAZIONE (Angiolos @ 24/4/2024, 16:09) 
Io l'ho solo vista, e non mi e piaciuta

Come ho detto, non è una cosa che riuscirei a descrivere pertanto le mie storie non avranno mai uno svolgimento del genere. Carolina e Kamile sono solo amiche e a Carolina quest'amicizia servirà per comprendere il lavoro della ragazza.
view post Posted: 24/4/2024, 13:12     CATFISH - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
CITAZIONE (Angiolos @ 23/4/2024, 17:39) 
Succede a tante soprattutto in Inghilterra, avevo creduto in un racconto lesbo: donna su donna e mi sono sbagliato, meglio...

No, no, nessuna dominazione D/d. Non mi piace e non riuscirei a descriverla.
view post Posted: 23/4/2024, 14:41     +1CATFISH - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
Secondo episodio

Non è facile insegnare l’italiano. Non è facile soprattutto quando si deve comunicare in una lingua che l’allievo non conosce perfettamente. E già perché pur riuscendo a dialogare con Kamile in inglese, sia pur in modo raffazzonato, la bellissima modella non conosce la grammatica d’oltre Manica. Mi sono informata comunque sulla lingua lituana e ho scoperto che a Vilnius e dintorni si parla una lingua indoeuropea, cosa che mi ha alquanto meravigliata. Credevo che si parlasse una lingua slava o al più finnica e invece ho scoperto che si tratta di un linguaggio molto particolare e quasi unico che prende spunto appunto dalle lingue indoeuropee ma revisionata nei paesi baltici tanto che l’unica lingua che assomiglia al lituano è infatti il lettone parlato dai loro vicini.
Per di più, come ben sanno tutti gli stranieri, imparare l’italiano è davvero cosa molto complicata. Insomma, dopo tre lezioni stiamo ancora quasi a < Carissimo amico> e la bella Kamile ha imparato ben poco. Cerco di spiegarle alcune cose ma mi rendo conto che la ragazza proveniente dall’estremo nord non riesce a recepire. Sbuffo
“ Kamile, devi impegnarti altrimenti tra dieci anni ancora staremo a zero” la rimprovero ovviamente in inglese. Lei mi guarda con quegli occhi azzurrissimi
“ It’s very difficult”
“ Dai, non è molto difficile. Devi però studiare se hai intenzione di parlare in italiano” la rimprovero. Lei annuisce ma le squilla il telefonino. E non è la prima volta. Si alza e risponde a voce bassa
“ Io chiamo te dopo” ha parlato in italiano e almeno questo sembra esserlo imparato visto che risponde sempre alla stessa maniera. Questa è la terza lezione e Kamile ha ricevuto almeno una decina di telefonate alle quali ha risposto sempre nello stesso modo. Attacca e si risiede di fronte a me
“ Si dice < Ti richiamerò dopo>. Non c’è bisogno che tu metta il soggetto perché è sottinteso. E non si deve dire < chiamo te> bensì < ti chiamo>. In realtà è meglio usare il futuro ma anche il presente non è completamente errato” Mi guarda come se avessi cercato di spiegarle uno dei problemi matematici di Hilbert
“ Che significa < sottinteso>?” Allargo le braccia
“ Non è come in inglese dove bisogna mettere sempre il soggetto. In italiano i verbi vanno coniugati e quindi si capisce immediatamente chi è appunto il soggetto. Non c’è bisogno quindi che tu dica < Io vado a scuola> ma va benissimo anche < Vado a scuola>. Soprattutto nella lingua parlata. Va beh dai, facciamo una pausa. Mi preparo un caffè, ci fumiamo una sigaretta e poi riprendiamo. Che ne dici?”
“ Va bene. Ho bisogno di staccare un po’”
“ Ok. Lo preparo anche a te?”
“ Oh sì, adoro il caffè italiano”
“ Allora dillo in italiano” Si tocca i biondissimi capelli
“ Io amo italiano caffè” Sbuffo infastidita
“ No, no e no” Prendo una penna e il quaderno e glie lo scrivo “Non devi tradurre parola per parola. In inglese l’aggettivo va sempre prima del sostantivo. In italiano no. E in questo caso ci vuole l’articolo” Scuoto la testa. Mi sono messa in un bel guaio acconsentendo di insegnare l’italiano a questa tipa. Però i soldi che guadagno con lei mi fanno comodo e quindi è meglio che non mi lamenti troppo. Anche perché non è che avessi chissà cosa da fare e la puntata della mia serie preferita del momento me la posso gustare anche finita la lezione con questa ragazza. Mi alzo e vado in cucina a preparare il caffè per tutte e due. Prendo le cialde e aspetto i pochi secondi che ci vogliono per preparare i due espressi e li porto nel salone dove Kamile mi sta aspettando. Poso le due tazzine e poi torno con la zuccheriera e con due cucchiaini. Io lo prendo quasi amaro mentre lei, incurante del buon senso e della linea, ci mette tre cucchiaini di zucchero. Come si fa a bere un caffè in quel modo? E soprattutto come farà a non ingrassare? Se io bevessi il caffè con tre cucchiaini di zucchero, dopo un mese avrei messo su un’altra decina di chili, come se non bastassero quelli che già ho in abbondanza. Ci beviamo comunque i caffè e ci accendiamo una sigaretta. Lei mi guarda. Ho la sensazione che vorrebbe dirmi qualcosa. E in realtà anche io vorrei dirle un sacco di cose. A cominciare ovviamente da quelle telefonate. Sembrano clienti. Possibile che Kamile sia in realtà una prostituta? Ma no, non debbo farmi fuorviare dal solito stereotipo della ragazza dell’est che in Italia non trova di meglio che prostituirsi. Però diamine, i presupposti sembrerebbero esserci tutti. Una prostituta di gran classe, bella come il sole ma tutto lascia trapelare questa ipotesi. Da quando abbiamo iniziato le lezioni, avrà ricevuto, come sostenevo prima, una decina di telefonate alle quali ha risposto sempre allo stesso modo. E quasi evocata dai miei pensieri, arriva un’altra chiamata che Kamile riceve allo stesso modo. Si alza e con la voce bassa dice la stessa frase di prima. Anzi, sembra aver capito la lezione perché stavolta non ci mette il soggetto
“ Chiamo te dopo” Si rimette seduta e incrociamo i nostri sguardi. E lei capisce quali sono le mie sensazioni e le mie perplessità
“ No puttana. Io no puttana” Me lo ha detto in italiano. La osservo e sembra quasi avere le lacrime agli occhi. Ma chi sono io per giudicarla? Le sorrido
“ Non mi devi dare spiegazioni” glie l’ho detto in inglese e anche lei mi sorride e mi risponde nella lingua di re Carlo
“ Grazie ma ho capito dal tuo sguardo che pensavi quello. Io…”
“ Stai tranquilla. Se ti va di dirmelo, bene. Se non ne hai voglia, sono problemi tuoi” Deglutisce nervosamente e sospira. Si vede che ha una gran voglia di sfogarsi
“ Io sono venuta in Italia per fare la modella. Tutti mi hanno sempre detto che sono bella ma poi non è stato facile. Mi sono iscritta a un’agenzia ma al massimo mi hanno fatto fare la ragazza evento. Qualche shoot fotografico ma niente di particolare” Considerando la difficoltà delle frasi e malgrado io le dica continuamente di parlare in italiano, sono costretta ad accettare che mi stia parlando in inglese
“ Come è possibile? Sei bellissima”
“ Grazie Carol ma la bellezza non basta. Le agenzie di modelle sono piene di ragazze molto belle e io ho bisogno di guadagnare se voglio campare. Oppure dovrò tornare a Vilnius. Ero andata ad abitare con un’altra ragazza, una moldava, ma non riuscivo nemmeno a pagarle la metà dell’affitto e lei mi disse che se avessi voluto guadagnare un bel po’ di soldi, avrei potuto fare un lavoro particolare”
“ E quel lavoro non è fare la prostituta?”
“ No. Insomma, un po’” La guardo incuriosita
“ Non mi sembrano che ci siano vie di mezzo. O sì o no”
“ Beh ecco, non è proprio come dici tu. C’è una via di mezzo” La osservo esterrefatta
“ Ti va di spiegarmi?”
“ Ecco… Insomma, quella ragazza moldava mi ha detto che in realtà non faceva la modella perché aveva avuto le mie stesse difficoltà ma faceva la… la mistress?” Rimango per qualche istante a bocca aperta senza riuscire a comprendere del tutto. Sono abituata a parlare in inglese senza dover tradurre prima la frase a mente ma stavolta sono costretta a farlo. La parola <mistress> ha un significato molto ampio e variegato. Può significare diverse cose. Semplicemente < signora>, addirittura <insegnante> e Kamile, pur parlando abbastanza speditamente la lingua dei perfidi albionici, incorre spesso in errori molto grossolani. Il suo è un inglese piuttosto scolastico da un punto di vista grammaticale. Per chi non conosce l’inglese può sembrare che lei sia padrona della lingua ma in realtà ha diverse lacune. Ma mistress ha un significato ben preciso in un certo mondo. E finalmente comprendo. Tuttavia, le chiedo di continuare
“ Vuoi spiegarti meglio per favore?”
“ Quella ragazza moldava faceva la padrona degli uomini. Loro la pagano per farsi fare alcune cose ma non ci faceva sesso”
“ E anche tu ti sei messa a fare lo stesso lavoro, suppongo” le dico ormai conscia di cosa faccia la bella lituana
“ Sì Carol. E guadagno bene. Sono dovuta andare via dalla casa di quella ragazza perché a lei serviva anche per il suo lavoro e ho trovato questa”
“ Non mi dirai che porti i tuoi clienti dentro casa?”
“ Oh no! Di solito con loro vado in albergo ma sto mettendo i soldi da parte per prendere in affitto un’altra casa da adibire a dungeon” Rimango di nuovo a bocca aperta. Anche in questo caso sono costretta a tradurre la parola <dungeon> che in italiano ha l’oscuro significato di prigione, cella, segrete, sotterranei, e ovviamente faccio fatica a comprendere ma Kamile mi viene in aiuto “Ci metterei tutti gli attrezzi per dominare e i miei clienti sarebbero anche più tranquilli” Comprendo quindi che in questo caso il dungeon dovrebbe essere la stanza dove effettuare la sessione con i clienti
“ E quindi guadagni bene?” le chiedo dopo il mio ragionamento
“ Oh sì, 100 euro l’ora per ogni cliente. Ma se avessi il mio dungeon potrei chiedere anche 150 perché non dovrebbero pagare l’hotel. Ma non riesco a comunicare coi clienti. Ho tante difficoltà. Una mistress deve farsi comprendere, dare ordini e nello stesso tempo capire cosa il cliente ha richiesto. Purtroppo, quasi nessuno parla inglese e… Insomma, devo assolutamente imparare l’italiano” Adesso è tutto chiaro. La lezione sembra in stand by e sono mossa dalla curiosità
“ Loro come ti contattano?”
“ In molti modi. Su instagram, su facebook, su portali a pagamento, su forum tematici. Mi faccio chiamare Domina Natasha. Però poi per prendere un appuntamento c’è bisogno del telefono. Mi devono spiegare cosa vogliono e allora ecco i problemi. Sono costretta a rifiutare tanti clienti perché non ci comprendiamo” Sorrido e le afferro le mani per farle capire che non la giudico
“ Tranquilla, L’importante è che a te piaccia tutto questo”
“ Oh sì, è bellissimo. Mi sento come una dea. Quegli uomini mi fanno sentire come un essere superiore. Ti va di leggere cosa mi scrivono?”
“ Certo” le rispondo e lei si mette a digitare qualcosa sul telefonino. Me lo dà in mano. E’ la sua pagina facebook. Oddio santo! Ci sono foto da infarto e anche se ha coperto gli occhi e parte del volto con una mascherina, la perfezione dei suoi lineamenti è ben visibile. Il corpo poi lascia ben poco all’immaginazione e anche se il viso è appunto parzialmente nascosto, si percepisce che si tratta di una strafiga. Cosa che poi è nella realtà. Non sono foto di nudo ma diciamo che ci vanno abbastanza vicino. E’ spesso in reggiseno e mutandine, con le natiche di fuori, con minigonne da sballo, calze a rete e tacchi altissimi. Ci sono anche diverse foto che raffigurano piedi, dedicate probabilmente a quelli che sono feticisti di quella parte del corpo. Leggo anche i commenti e ho un sussulto. Non ci sono parole volgari, come avevo immaginato, ma soltanto frasi di uomini che farebbero qualsiasi cosa pur di sottomettersi a una come lei. Dovrebbe essere meraviglioso sentirsi adorata in quel modo e comprendo come Kamile ami quello che fa. Mi sorride
“ Vedi? Nessuna foto di nudo. Io non mi spoglio mai del tutto. Al massimo rimango in intimo. E’ come se stessi in costume. Anzi, spesso al mare mi mettevo in topless. Ai miei clienti non faccio vedere nemmeno le tette e non mi faccio toccare quando faccio sessioni”
“ E tu li tocchi?”
“ Beh ecco… Tocco le parti intime col piede. Però con alcuni…
“ Con alcuni?” le chiedo incuriosita
“ Sono costretta a far vedere loro la mia pussy” Scoppio a ridere. La pussy altro non è che la fica ma devo ammettere che in inglese ha un suono più dolce e meno volgare rispetto all’italiano
“ Come mai? Per eccitarli?”
“ Oh no, loro sono già eccitati. Quando li faccio spogliare hanno già hard dick”
“ Si dice cazzo dritto. Visto che devi imparare l’italiano, tanto vale imparare anche i termini usati nel linguaggio quotidiano. E allora perché devi far vedere la tua dolce pussy?” Mi guarda e alza le spalle come per dire < te lo dico, non capirai ma chissenefrega>
“ Perché io piscio loro in bocca” Ah cazzo! Devo avere la faccia un po’ stravolta perché insiste “Ma è tutto ciò che faccio. Non sono una puttana” Beh, adesso come glie lo spiego che in realtà lo è? Ma non sono fatti miei. Quello che mi ha colpito è il modo in cui lei viene idolatrata. Tutti le danno del lei, la chiamano < signora> o mistress o addirittura dea e si propongono come schiavi disposti a fare di tutto. Da quello che vorrebbe farle da cesso a quello che invece vorrebbe essere il suo schiavo domestico per farle le pulizie a casa. Tutti comunque pronti ad obbedirle. Leggo anche le sue risposte molto approssimative da un punto di vista grammaticale e mi viene facile immaginare che usi un’app per tradurre che ovviamente tortura la lingua italiana. Riprende il telefonino in mano e mi fa vedere il suo profilo instagram e la cosa cambia di poco. Ancora commenti entusiasti e adoranti. Mi scopro invidiosa. Non lo sono. Non lo sono mai stata ma leggere quelle frasi ha smosso qualcosa dentro di me. Quanto vorrei anch’io essere trattata in quel modo! Ma presumo che bisogna avere la fortuna che ha avuto Kamile con quel fisico che si ritrova. E se vedessero anche il suo viso completamente, presumo che quegli elogi sperticati aumenterebbero a dismisura. Le chiedo se ha voglia di proseguire la lezione e acconsente ma certo la visione di quei profili, le frasi di quegli uomini, fanno fatica ad abbandonarmi. Sapevo che esistevano certe realtà ma toccarle con mano è una cosa ben diversa. Mi chiedo come faccia Kamile a rimanere una ragazza piuttosto semplice. Io mi monterei la testa, sarei una stronza patentata. Mah! Forse lei è abituata a ricevere elogi ma io che non ho mai avuto tale fortuna potrei perderci la testa.
view post Posted: 23/4/2024, 13:56     LA TEDESCA - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
CITAZIONE (IdeaClito @ 22/4/2024, 00:46) 
🥳🤩Una altra storia strepitosa scritta come sempre in maniera dettagliata e anche i più piccoli dettagli descritti in maniera esaustiva e visiva,la protagonista sempre una donna dominante ma più dolce e reale rispetto a quelle che ho letto in molti altri tuoi racconti e non credevo che arrivasse a ucciderlo ma giustamente quando lui ha dichiarato di essere l'assassino della sorella se le andata a cercare
Scrivi così bene che anche a un cattivo come questo m'immaginavo un lieto fine romantico
Trama da film, dovresti mandare la sceneggiatura anche di questo
Troppo bravo, tanta roba
👍👏👏👏👏👏👏👏👏👏😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘😘

Troppo buona, grazie Idea. Che aggiungere? Che sono felicissimo che abbiate trovato piacevole questa lettura.
Grazie ancora a te e a tutti coloro che l'hanno letta.
view post Posted: 23/4/2024, 13:51     +2BDSM e relazioni / amicizie - PARLACI DI TE
Secondo me si fa un errore di base e cioè cercare in una donna la padrona, la dominante. Ma andiamo per ordine. Molti continuano a dire che è impossibile il BDSM in una coppia ma non è così. E' difficile, certo, ma non impossibile. A meno che non si voglia lo scat e lì la cosa diventa impossibile. Ma dicevo dell'errore. Partiamo con alcuni presupposti. Le donne non amano né il fetish ne la dominazione col proprio uomo. Almeno all'inizio. Farsi leccare i piedi, malgrado quello che dicono le professioniste, è la cosa più noiosa che possano provare. Un massaggio piace a tutte ma stare mezz'ora a sentirsi la lingua sui piedi no. Credo che ben poche donne possano amare una cosa del genere. Le rilassa ma non le eccita. Ovvio che sto parlando della maggioranza e non della totalità assoluta. Come fare quindi per avere un rapporto dove ci sia una componente fetish e femdom? Innanzi tutto cercare la Donna e non la Mistress. La Donna da amare a prescindere, anche se non dovesse accontentarci. In secondo luogo rischiare e dirle tutto. Ma attenzione, non dirle che si vorrebbe essere il suo schiavo altrimenti ti sfanculano seduta stante ma dirle che si vorrebbero portare dei giochi alternativi all'interno del sesso penetrativo. Per quanto possa sembrare strano, le donne amano il sesso alternativo a patto che si concluda con la classica penetrazione. Insomma, alla fine vogliono essere scopate e senza questo non si va da nessuna parte. In secondo luogo, non deve essere un 24/7 ma cercare dei momenti in cui giocare insieme. Avete dei figli? Il sabato sera mandateli dai nonni, uscite a cena, ditele quanto è bella e quando tornate a casa giocate sul tema del femdom e fateci sesso. Oppure preparatele la cena e servitela come una regina.
E poi alcune donne ci provano piacere, altre meno ma anche laddove non dovessero accontentarci continuare ad amarla e a desiderarla. E non pretendete niente subito. Per una donna che ama il proprio uomo rimane estremamente complicato dare ordini. Lo fanno ma in modo più sottile nella vita di tutti i giorni ma dire al marito/fidanzato/compagno "In ginocchio schiavo" è piuttosto difficile per loro senza scoppiare a ridere. Ma se ci provano piacere, se le fate sentire al centro dell'universo, dovrete essere voi a fermarle. Ma ripeto, la transizione può essere lunghissima. Mia moglie ci ha messo dieci anni. Non dieci giorni o dieci mesi ma dieci lunghissimi anni durante i quali avevo abbandonato ogni speranza. Ma mi andava bene ugualmente perché lei era la donna che amavo. E nella vita quotidiana, siate voi stessi, discuteteci, litigate come si fa in ogni coppia e non siate umilmente sottomessi. Per la sottomissione ci debbono essere momenti speciali altrimenti la donna non avrà più stima dell'uomo che le sta accanto.
view post Posted: 20/4/2024, 16:18     CATFISH - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
CITAZIONE (Max085 @ 20/4/2024, 10:33) 
Inizio curioso e particolare. La storia, considerando il titolo, è immaginabile ma credo che qualche sorpresa ce la riserverà. Particolari anche i personaggi di Carolina e Kamile. Per tanti racconti hai narrato di super eroine e ultimamente stai virando verso donne più reali, cosa che a me piace molto di più.

Non è una questione di virare su prsonaggi più realistici ma è una questione di trama. Se questa richiede un personaggio più aderente alla realtà va benissimo. Però mi piace anche a volte andare un po' fuori dagli schemi. E' capitato che le ultime storie siano state un po' più realistiche ma è un caso.
Quanto a questa storia, sì, presumo che sia chiaro quale sarà lo sviluppo e ci andremo ben presto ma credo che possa essere una lettura abbastanza piacevole pur non avendo sorprese all'ultimo minuto. Almeno lo spero.
view post Posted: 19/4/2024, 14:08     +1...l ‘ ho combinata grossa... - ESPERIENZE PERSONALI E SOGNI
E vai. Sono felice per te. E' proprio tosta ma è bello a volte che sia così. In bocca al lupo.
view post Posted: 19/4/2024, 14:05     +1CATFISH - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
CITAZIONE (delianziano @ 18/4/2024, 17:55)
l attesissimo ritorno di Sebastiani. Già l inizio si legge in maniera così scorrevole da far pensare a una colazione sulla terrazza al mare (non c entra?, mah a me è venuta questa similitudine)

No, la terrazza sul mare non c'entra nulla :D Però è bello far volare con la fantasia chi legge. Grazie.
CITAZIONE (mummiadiseta @ 18/4/2024, 20:33)
Questo non me lo perdo...già ho saltato “ La Tedesca”... non ero in vena...!!!
Vai SEB !!!

Fai sempre in tempo a riprenderlo, soprattuto adesso che le cose si sono sistemate :)
CITAZIONE (Angiolos @ 19/4/2024, 14:12)
Scusa Davide chi dovrei essere? La mi padrona ha il suo pc i suoi nomi, contatti etc...

:)
7432 replies since 1/11/2013