Una donna suicida e incinta viene salvata da uno strano chirurgo che le inserisce il cervello del feto che ha in grembo. In un'epoca simil vittoriana, la donna con un cervello da bambina va poi alla scoperta di sé stessa da un punto intellettuale e sessuale senza alcun tipo di pregiudizio, proprio come si addice a una bambina. Straordinaria interpretazione di Emma Stone che ha vinto meritatamente l'oscar come migliore attrice protagonista. I suoi gesti disarticolati, i suoi sguardi infantili sono straordinari. Un film non facile che probabilmente non sarà accettato da tutti gli spettatori ma che a me ha entusiasmato. Perfetti anche gli altri protagonisti tra i quali uno splendido Willem Dafoe nei panni del chirurgo deforme che diventa il padre di Bella Baxter ovvero della creatura e Mark Ruffalo, l'avvocato che la porterà in giro per il mondo. Una menzione ovvia alla regia visionaria e una considerazione sulle innumerevoli metafore del film. Due ore e mezza che scorrono velocemente, due ore e mezza durante le quali ci si pongono mille domande. Facile l'accostamento a Mary Shelley ma direi che il messaggio che ne ho tratto è sostanzialmente diverso. In questo ho trovato la ricerca dell'emancipazione femminile che passa anche attraverso situazioni scabrose. Da vedere assolutamente.
