|
|
| Bello, rien à dire. Sento di definirlo un manifesto cultural-surreale femminista, ma senza urlare al femminismo esasperato.
Ovvio, l'emancipazione della donna non passa necessariamente per la prostituzione, piuttosto dal libero arbitrio nel proprio personale percorso di crescita, fatto di scelte e persone "giuste o sbagliate". Almeno è la visione che attingo da questo film.
Notevole lo studio attoriale sul corpo della protagonista, mi ha ricordato tanto il Teatro Danza di Pina Bausch. Dafoe anche, grande interprete con appunto un background nel teatro contemporaneo, potentissimo.
L'atmosfera ricorda un pò il film "una serie di sfortunati eventi". Insomma, una pellicola dove quantomeno prevalgono diverse verità a tratti brutali, a discapito del solito ipocrita "politically correct".
Edited by Madame Angelique Domina - 21/3/2024, 16:56
|
| |