Nel 1970 avevo 15 anni: La musica era dappertutto, ma c'era una musica che ci faceva sentire veramente, liberi, grandi e ci faceva volare. Avevamo la radio, il giradischi o i nastri e più tardi il mangiacassette, ma si suonava ovunque comunque e sempre insieme. Io ho sempre continuato ad ascoltare quella musica e ve ne propongo alcuni tra i pezzi migliori.
con Frank Zappa, "the torture never stops"
Il genio di Zappa e della sua band, the mother of invention, non sta solo nella loro incredibile creatività e tecnica ma anche nella teatralità e nella poesia dei testi
Mosche tutte verdi e ronzanti in questa prigione disperata i prigionieri gemono e si pisciano nei vestiti si grattano i capelli arruffati una debole luce da una feritoia lontana cento metri è tutto quello che gli fan sapere della normale luce del giorno della normale luce del giorno
C'è un puzzo terribile, le pietre intasate essudano come lacrime gocce verdastre nella stanza dove è al lavoro l'enorme mantice e la tortura non finisce mai la tortura non finisce mai
Melma e putridume, ratti e moccio e vomito per terra ci sono cinquanta soldatacci con in mano le lance vicino alla porta di ferro e la tortura non finisce mai la tortura non finisce mai
C'è un puzzo terribile, le pietre intasate essudano come lacrime gocce verdastre nella stanza dove è al lavoro l'enorme mantice e la tortura non finisce mai la tortura la tortura la tortura non finisce mai
Mosche tutte verdi e ronzanti in questa prigione disperata un malvagio principe si mangia un porco fumante in una stanza lì vicina
Prima si mangia il grugno e le zampe le lonze e i lombi presto presto non ci son più il suo modo di scalcare è ben consolidato sta in piedi e urla "maledetti a tutti maledetti a tutti maledetti a tutti maledetti a tutti" e nessuno, cazzo, osa contraddirlo è la prima causa di ogni male se viene fatto qualcosa di male lui è il primo a averlo fatto
E puzza che avella, le sue ossa intasate essudano come lacrime gocce verdastre alla luce della salsiccia di ferro dove la tortura non finisce mai la tortura non finisce mai la tortura la tortura la tortura non finisce mai
Mosche tutte verdi e rombanti nella prigione disperata chi è tutta quella gente che lui ha rinchiuso là dentro sono pazzi sono santi sono un quadro con dei nessuno senza che si sia mai saputo niente fin da quando è stato creato ma una prigione, come un peccato, non ha bisogno che ci si rinchiuda poi tanto ogni cosa che sia mai esistita guardala, lei guardalo, lui questo è il gioco a cui stiamo giocando questo è il gioco a cui stiamo giocando questo è il gioco a cui stiamo giocando
Io con rare eccezioni, ascolto solo rock che va dagli 60 ai 70, Who, Lynyrd Skynyrd, Credence Clearwater Revival, Rolling Stones, Jonny Winter, insomma ci vorrebbe tutto il sito per metterceli tutti, oggi si è persa molta dell'originalità e del rock puro dell'epoca
Janis Joplin, come Jimi Hendrix e Jim Morrison ebbero una vita breve ma luminosissima. L'energia che trasferivano col loro corpo, prima che coi loro strumenti era incredibilmente intensa, e mai più eguagliata. L'abbiamo amata.
Janis Joplin secondo me superiore, anche se lei aveva un anima molto più blues, nel senso più stretto del termine, perché del resto tutto è venuto dal blues
Il più grande di tutti, Jimi, energia pura, dalla sua chitarra usciva un universo intero di suoni, una orchestra, molto di più di uno strumento, un pezzo del suo corpo. Jimi ha sempre dato tutto di se stesso attraverso la sua musica, fino a morirne. Jimi ti entra dentro, come un treno, come una scossa elettrica a 10000V.
Vabbè, stairway to heaven, troppo facile, kashmir, good times bad times per esempio... L'unica rock band contemporanea degna di questo nome secondo me sono i Greta Van Fleet, anche se sono dei cloni dei Led Zeppelin...
Stairway to heaven è un grande pezzo, che giustamente è passato alla storia, ma i Led che "spaccavano" negli anni 70 erano questi:
Raga, per mantenere un po' di coerenza in questo 3d facciamo che si pubblicano solo pezzi dal vivo con video, che abbiano un impatto emotivo anche visivo e solo anni 70 e magari anche con una piccola spiega del perchè ce li ricordiamo.
Un omaggio particolare va agli Area, uno dei pochi gruppi Italiani ad avere livello internazionale. Musicisti eccezionali e grandi amici, a Milano in quei tempi erano sempre molto presenti ed attivi. Il compianto Demetrio Stratos, morì di cancro (come Frank Zappa) giovane, suscitando una grande commozione e dolore in tutti noi. Anche lui aveva un'energia straordinaria che trasmetteva con la sua voce potente e chiara. Tra i pochi al mondo riusciva con le corde vocali a emettere due note armoniche contemporaneamente, agendo sugli armonici e le risonanze, una tecnica che aveva studiato dai nomadi della mongolia e dai monaci tibetani e che stava portando a livelli di sperimentazione eccezionali. Ho scelto questo Video anche se non è strettamente un pezzo dal vivo (ce ne sono pochi in giro) perchè oltre alle immagini che esprimono veramente l'aria che si respirava in quei tempi e che è stata devinitivamente sepolta negli anni successivi, ci propone un pezzo tra i più veri e più belli degli Area.