Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

Nel Profondo, Rebecca , l'Abruzzo , e gli autostoppisti ,e un virus. Femdom - castità - umiliazione -

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 1/6/2020, 20:38     +1   -1
Avatar

Maestro di Piedi

Group:
Member
Posts:
16,916
Location:
Pescara

Status:


Questo è un racconto che ho iniziato a scrivere intorno la metà di Marzo , e ho finito di scriverlo sabato pomeriggio , ma forse lo continuo , se capisco più che altro come continuare e soprattutto come finire il seguito di questo racconto , purtroppo potevo finire anche alla fine di Marzo , ma ho avuto la crisi dello scrittore :woot:
Per scrivere questo racconto non è stato frustato nessun schiavo e non è stato ucciso nessun animale , ma è stata versata molta Birra :slaveandrea:

TITOLO RACCONTO : NEL PROFONDO

Prologo

Quando avvistava un autostoppista non si fermava subito per farlo salire.
Quello che cercava nell’autostoppista erano i muscoli , e sopratutto dovevano essere uomini , di uomini gracili non c’è ne faceva nulla.

A degli occhi non attenti questa distinzione non era facile , un’autostoppista , fermo lungo la strada , visibile anche da un chilometro era uguale ad un’altro autostoppista , ma a Rebecca , che oramai aveva fatto esperienza , non lo era.

Guidare attraverso la provincia Teatina era tutt’altro facile , guidare lungo la statale 16 , una strada fatte di curve ,dove ad un lato c’è la collina e dall’altro il mare Adriatico , e ogni 500 metri c’è un Trabocco ed ad ogni curva c’è un panorama stupendo non è per niente banale , poi mettere nel contesto cercare un autostoppista che fa al propio caso non è facile .
Ma anche guidare all’interno della Provincia non lo è ,le strade si inerpicano tra uliveti e vigneti , tra frutteti e paesini , e trovare un’autostoppista che fa al propio caso poi non lo è per niente , ma Rebecca oramai ci ha fatto l’abitudine.

 
Top
view post Posted on 2/6/2020, 20:40     +1   -1
Avatar

Maestro di Piedi

Group:
Member
Posts:
16,916
Location:
Pescara

Status:


Capitolo 1

Rebecca guidava la sua auto lungo la statale 16 Adriatica , un susseguirsi di curve e rettilinei intervallati da sali scendi continui , di insenatura e baie , dove facevano da padrone i Trabocchi , costruzioni di pescatori lungo la riva per fare la pesca , ora trasformati anche da ristoranti di pesce dove cucinano il pesce preso dalle loro reti.
Rebecca cercava uomini muscolosi , prima passava scrutandoli e controllando se faceva al caso suo ,lo superava , poi rigirava facendo una manovra ad U lontano da lui per guardarlo ancora bene , solo poi lo caricava sulla sua vecchia auto. 

A Rebecca le donne non interessavano ,le lasciava li lungo la strada a prendere acqua o sole ,che le caricasse qualcun’ altro.
Capitava raramente che non riuscisse a ritrovarlo:di solito perché nel frattempo un altro autista ,meno pignolo o meno cauto di lei , si era fermato e l’aveva fatto salire sulla sua auto.

Se nel luogo in cui pensava di averlo visto non c’era più nulla, solo un bordo vuoto di erba o asfalto , spingeva lo sguardo oltre il bordo strada , forse l’autostoppista si era nascosto per urinare.

Dopo così poco tempo , per lei era inconcepibile che non ci fosse più , aveva un corpo così bello , cosi perfetto , perché l’aveva fatto scappare ? Perché non l’aveva caricato subito ?
Talvolta la perdita era così dura da accettare che si metteva a guidare per chilometri , con la vana speranza che chi l’aveva fatto salire , poi l’aveva fatto scendere in qualche paese .
La maggior parte delle volte , l’autostoppista rimaneva fermo dove l’avevo visto la prima volta con il braccio meno rigido , la mano stanca , gli abiti più fradici , venendo dalla parte opposta , Rebecca gli dava un’altra occhiata veloce alle natiche , alle cosce , o alle spalle , per vedere quanto fossero muscolose.
Perfino dalla postura c’era qualcosa che permetteva di riconoscere a prima vista l’arrogante fiducia in se stessi dei maschi di prima qualità.

Passandogli accanto lo guardava ancora una volta , per mettere alla prova la prima impressione , per essere sicura che la sua immaginazione non l’avesse tradita gonfiando troppo .
Se riusciva a superare l’esame fermava l’auto e lo faceva salire.
Rebecca andava avanti così da diversi anni , non passava mai più di un giorno senza che prendesse la sua scassata Fiat Panda bianca sulle strade della provincia Teatina. 

Una volta che il ragazzo aveva passato l’esame , per salire in macchina per forza doveva avere la mascherina , i guanti e sopratutto l’autocertificazione di negatività del Virus.
 
Top
view post Posted on 2/6/2020, 23:11     +1   -1
Avatar

Decano BDSM

Group:
Donna Dominante
Posts:
1,572

Status:


Non ti si può scrivere in privato per i commenti...
 
Top
view post Posted on 3/6/2020, 04:24     +1   -1
Avatar

Maestro di Piedi

Group:
Member
Posts:
16,916
Location:
Pescara

Status:


CITAZIONE (Incantata @ 3/6/2020, 00:11) 
Non ti si può scrivere in privato per i commenti...

Pulito
 
Top
view post Posted on 3/6/2020, 18:36     +1   -1
Avatar

Maestro di Piedi

Group:
Member
Posts:
16,916
Location:
Pescara

Status:


Capitolo 2

Rebecca stava guidando lungo la Statale 16 e stava per parcheggiare per prendersi un caffè nei pressi di San Vito Chietino , quando davanti a lei si stagliò all’orizzonte il profilo di una figura umana , sotto una vecchia insegna di una fermata dell’autobus tutta arrugginita , lei alzò subito lo sguardo e sgranò gli occhi , raddrizzandosi gli occhiali , 
Passando la prima volta notò subito che era un uomo , alto , con delle belle spalle larghe , abiti sportivi .
Teneva alzato sia il pollice che l’indice , superatolo , fece come sempre la U e tornò indietro , notò che era abbastanza giovane , portava vestiti fango smorto , ed era spettinato .

Il cielo era pieno di nuvole grigie all’orizzonte , lui fissava lei , come se pregava per farla fermare , Rebecca rallentò e fermò l’auto di fronte a lui .
«Sali sù » gli disse
«Buon Pomeriggio e salute » disse lui salendo dietro la macchina .

A Rebecca bastò queste poche parole per capire qualcosa di lui. 
«Nessun problema , mi piace aiutare le persone bisognose»
«Dove sei diretto ?»
«Verso Nord , devo arrivare a Pescara »guardando proprio in direzione di Pescara.«Tu dove sei diretta ?»
«Io? Verso Nord , come te »
«Fino a Pescara?»
«Vado fin dove posso , non ho una meta »
«E’ da molto che aspetti?»
«Scusa ,cosa hai detto ?»Il ragazzo sembrava assente , scrutava il mare girato con la testa , lo vedo grazie allo specchietto retrovisore. 

«Ho detto , era molto che eri fermo ad aspettare un passaggio ?»

«ah si , ho perso l’autobus per pochi secondi , circa un’ora fa , mi ero fermato a cercare della frutta su un albero a bordo strada e ho perso l’autobus »
Sorrise , non aveva dei bei denti .

Il colloquio tra i due fini così per il momento , lei concentrata a guidare , lui a vedere il mare mosso che si infrangeva lungo la costa sassosa , superarono Ortona passando davanti al Castello Aragonese , situato sopra al Porto.
Rebecca ora doveva prendere una decisione , ma lui preferiva rimanere in silenzio , invece di fare una conversazione , allora decise di rincominciare lei a parlare 
«Sei sposato ? »A lei non interessava sapere i nomi di chi faceva salire , lei cercava uomini che nessuno avrebbe cercato. 
«Si e no .» 
«Cosa significa ?» 
«Sono divorziato , felicemente divorziato e single »

«Cosa vai a fare a Pescara ?»

«Affari»

«Quali affari ?»

«Niente di interessante »

«va bene , hai figli ?»

«Se li è tenuti lei , Buona Fortuna , non li vedo da una vita»

Pronunciò queste parole come se sua moglie fosse lontana .
«Non volevo impicciarmi , scusami»
«Non c’è Problema »
Intanto l’auto proseguiva , e lei doveva prendere la decisione definitiva.Davanti a loro non si vedeva più il sole , nascosto dalle colline , erano arrivati a Francavilla , stava per imboccare l’asse attrezzato quando sente delle sirene in lontananza, dopo pochi secondi un’ambulanza superò la Fiat di Rebecca .

«Dove abita la tua ex moglie con i tuoi figli ?»
«Francoforte , si è sposata con un Tedesco »
«Ah , ho capito . E non vi sentite più?»
«No mai .»

«Capisco »

Aveva preso la decisione , tenendo la sua mano destra stretta sul volante , diede un’occhiata allo specchietto retrovisore per controllare se c’erano auto dietro la sua , la velocità , e per tenere d’occhio l’autostoppista.

Tutto era perfetto , ogni cosa sembrava convogliare verso questo momento preciso.

Poi il suo dito medio della mano sinistra diede un colpetto ad un pulsante accanto il volante.
Poteva essere un banale pulsante , ma non lo era affatto , era il pulsante del PROPOFOL , una siringa nascosta sotto il sedere dell’autostoppista esce e inietta il potente narcotizzante , dopo qualche secondo l’autostoppista si addormenta anestetizzato , premendo un altro pulsante accanto all’altro il quale oscura i finestrini della sua auto .

 
Top
view post Posted on 3/6/2020, 20:05     +1   -1

Maestro di Piedi

Group:
Member
Posts:
4,156

Status:


Il propofol per via intramuscolare?
Attivo in pochi secondi?
 
Top
view post Posted on 3/6/2020, 20:18     +1   -1
Avatar

Maestro di Piedi

Group:
Member
Posts:
16,916
Location:
Pescara

Status:


CITAZIONE (Esule q @ 3/6/2020, 21:05) 
Il propofol per via intramuscolare?
Attivo in pochi secondi?

sinceramente non so se sia molto preciso , non ho fatto una vera e propria ricerca in questo caso effettivamente
 
Top
view post Posted on 4/6/2020, 20:32     +1   -1
Avatar

Maestro di Piedi

Group:
Member
Posts:
16,916
Location:
Pescara

Status:


Capitolo 3

Il giorno dopo Rebecca guidò per ore contro il nevischio e la pioggia , prima di trovare un autostoppista.Era come se il brutto tempo aveva tenuto in casa tutti i maschi appetibili , come se già non lo fossero stati abbastanza chiusi in casa per colpa del virus.
Nonostante fosse concentrata a guardare attraverso il parabrezza e il tergicristalli in movimento , non riuscì a distinguere nulla eccetto i fanali posteriori e anteriori degli altri veicoli inondati di pioggia che arrancavano, nella penombra del mezzogiorno .
Gli unici pedoni che aveva visto erano dei ragazzini malvestiti con sulle spalle dei zainetti di plastica che attraversavano la strada nei pressi del Trabocco Turchino , situato presso la Spiaggia del Turchino , poca prima di san Vito Marina ,e mentre lei passava i ragazzi si erano girati per guardarla , chissà cosa cercavano.
Era la quarta volta che passava per Tollo , era impossibile che nessuno c’era davanti la cantina in cerca di un passaggio, uomini sbronzi in cerca di un passaggio per tornare a casa , neanche gli anziani del paese , anche se gli anziani ne erano rimasti ben pochi dopo il maledetto virus.
Oggi era andata su e giù parecchie volte , sperando che qualcuno cercasse un passaggio , di solito non le creava problemi allontanarsi da casa per cercare un uomo che facesse al caso suo , guardò l’orologio della sua auto , segnava da poco passate mezzogiorno , il suo stomaco iniziava a brontolare , in quell’istante decise di tornare verso il mare e la statale 16 , li sicuramente avrebbe trovato qualcuno , nonostante il brutto tempo , quando arrivò sulla strada che costeggiava il mare , d’incanto , il nevischio e la pioggia cessarono , allora le tornò la speranza , e infatti , non lontano dal cartello arrugginito che invitava gli automobilisti e i turisti a visitare la costa Chietina e i suoi trabocchi , avvistò un uomo dall’aria afflitta , tutto bagnato , lo superò , alla curva dopo fece la classica manovra a U , sicura che l’avrebbe trovato fermo li sotto al cartello , e infatti era proprio così.

«Ciao , dai sali » gli strillò , abbassando il finestrino lato passeggeri 
,Il ragazzo non si fece aspettare , sali subito dietro .

«Grazie per averti fermata, stavo iniziando a pensare che oggi non avrei trovato nessuno disposto a fermarsi »

«Di nulla , mi piace aiutare le persone , ma in che senso avevi perso la speranza ?»

«IO di solito mi fermo sempre per far salire gi autostoppisti ,ogni volta che posso , anche se ho poco spazio nel furgone , non lascio a piedi mai nessuno »
«Neppure io »cercò di rassicurarlo , mentre lui si sedeva dietro e bagnava tutti i sedili posteriori , avrebbe dovuto perdere tempo ad asciugare poi 

«Quindi , per una volta che serve a me un passaggio , cammino per chilometri sotto il diluvio e non trovo un solo bastardo che si ferma per darmi un passaggio »
«Cosa è successo al furgone ?»

«Ho forato e sotto la pioggia e il nevischio ho perso i bulloni»

«Che sfiga !Dove sei diretto ? »

«Abito vicino al Porto di Ortona , mi va bene anche se mi fai scendere li vicino »

«Ottimo , nessun problema , ti puoi mettere la cintura per piacere ? »
«Tu abiti vicino al mare o sbaglio ?»

«Come fai a saperlo ?»chiese Rebecca facendo finta di essere sorpresa , sospettando che lui l’avesse già incontrata
«Dall’odore, i tuoi vestiti sanno di mare , la tua auto sa di mare , abiti vicino Fossacesia o a Francavilla ?»
Era preoccupante questa precisione , aveva abitato per tanto tempo a Fossacesia Marina , anche se ora non ci abitava più , non se lo sarebbe mai aspettata , dal suo sguardo ebete
«Fossacesia Marina , ho una casa li »

«Strano , non ti ho mai visto »improvvisò , non sapeva cosa rispondere 
« Ultimamente sono stata male per il Virus e sono stata rinchiusa in casa insieme ai familiari »
ho preso la scusa più banale che poteva dire. 

«Ah ho capito , hai una famiglia ?Sei sposata? »

«Io ?? Secondo te sono spostata ? »tentennai nel rispondergli
«Secondo me si , una ragazza tanto bella come te è impossibile che non ha un marito ?»
Ma stava tentando di rimorchiarmi questo ? Rebecca sembrava frastornata a quelle domanda
«Si , bravo sono sposata , ma non abbiamo figli , volevi provarci » cercai di accennare un sorriso soddisfacente all’autostoppista.
«Tu sei sposato ?»

«Io si , sono felicemente sposato , ho una bellissima moglie e abbiamo anche tre figli , abbiamo perso entrambi i genitori per colpa del Virus ma andiamo avanti , stiamo aspettando ancora sto maledetto antivirus che nessuno riesce a produrre »

Bene aveva una moglie e i figli , peccato , era un ragazzo adatto , bello muscoloso , davvero un peccato , non poteva portarlo alla fattoria, sua moglie sarebbe andata alla polizia avrebbe fatto una denuncia di scomparsa , troppo rischioso per Rebecca .
 
Top
view post Posted on 12/6/2020, 10:31     +1   -1
Avatar

Maestro di Piedi

Group:
Member
Posts:
16,916
Location:
Pescara

Status:


Cap.4

Il secondo autostoppista la attendeva piuttosto vicino al luogo dove aveva lasciato l’altro , così vicino che dovette pensare se farlo salire o meno.
Era giovane , un pò troppo basso , con le sopracciglia folte e i capelli tinti di un biondo che sconfinava nel bianco.

Nonostante il fregio e la pioggerella che batteva sulla strada portava una maglia leggera senza cappuccio , bagnandosi tutta la testa .

Ripassando verso sud decise di farlo salire sulla sua macchina, appena il ragazzo si fu seduto Rebecca avvertì che avrebbe avuto guai «Vai dalle parti di Tollo per caso?»
Una puzza di alcool arrivò alle narici di Rebecca.
Lei scossa la testa, sentiva sempre più vicino i guai «No no , vado verso Torino di Sangro , forse è meglio farti scendere »
«Naaa va bene anche » 
«Sei sicuro ? Ti porterei lontano da Tollo »

«Non devo andare per forza a Tollo , pensavo andassi là , ma non fa niente » ecco un’altro che non sa dove andare ,pensò lei.
Iniziò a sentire la mancanza di traffico lungo la strada , era sempre un brutto segno , un inizio di una sfiga mentre Rebecca si accorgeva che lui la guardava
«C’ è l’hai una casa ?» Gli chiese al quel punto Rebecca
«No , non c’è l’ho una casa , sono un vagabondo , volevo andare a Tollo per andare a bere il vino alla cantina »Il tipo poteva essere interessante ,ma serviva un’altro esame 
«Ci vai spesso alla cantina di Tollo »l’uomo si mise a ridere «Mai andato , per questo ci volevo andare»
«Hai una famiglia ? Lavori ?»

«Certo che no , un uomo di mondo può avere una famiglia ? No , e neanche un lavoro ha , vivo di elemosina ora portami a Torino per piacere »

«Non sei di qui vero ?»

«Sicuramente è più probabile che io sono di qui , che tu »rispose.

Rebecca ignorò la frecciata , e vide che un autobus la seguiva , mentre seguiva la strada che l’avrebbe condotta verso la meta . Il dialogo tra i due sembrò fermarsi li , lei decise che era sconvolta e inizio a fargli male la schiena e il dolore agli occhi per aver scrutato per tanto tempo tra la pioggia e il parabrezza , attraverso delle lenti spesse, voleva tornare alla fattoria.
«Tutto apposto ?» Chissà lui dopo diversi minuti di silenzio assoluto «Tutto ok » con l’occhio sinistro guardò lo specchietto retrovisore , vide che l’autobus era lontano e fermo , stavano salendo alcune persone , decise di premere il pulsante.

Sapeva che sarebbe caduto di lato , senza la cintura attaccata , se il farmaco avrebbe fatto effetto , era preparata nel caso contrario , sempre con l’occhio destro vide che il ragazzo si accasciò sul sedile , con l’altro pulsante oscurò i vetri poi girò il il volante , mise la freccia e svoltò in direzione della fattoria, girando ancora controllò che il corpo del ragazzo era ancora inerme.
Erano passate le sei di pomeriggio quando fece ritorno alla fattoria .
Deborah e Gloria l’aiutarono a scendere l’autostoppista 
«Non è un granché questo di oggi » disse una delle due 
«L’unico che sono riuscito a trovare in questo tempo di merda , se non ti sta bene fallo tu il mio lavoro » rispose lei

«Va bene Rebecca , senza che ti agiti » accennò un sorriso in faccia , mentre l’altra fece uno sguardo severo a l’altra .



Lo misero dentro ad una gabbia e lo fecero entrare nella fattoria, mentre Rebecca tornò nell’auto per rientrarla nel garage . 
Poi Rebecca entrò nel suo appartamento per farsi una bella doccia .

L’indomani mattina Rebecca bella riposata su svegliata da un belare che veniva fuori dalla finestra , si alzò e senza mettersi le scarpe camminò sulla moquette della sua stanza , andò davanti alla finestra e vide un gregge di pecore davanti gli appartamenti delle ragazze.
Poi tornò indietro , si vestì e andò a fare colazione.

In cucina non vide nessuna delle ragazze , forse erano già tutte al lavoro , erano le 9.30 del mattino , erano già tutte nella fattoria .

Tornò di sopra per fare gli esercizi fisici che faceva quasi tutte le mattine , finito l’allenamento andò a farsi una doccia , si rivestì e prese le chiavi della macchina , andò in garage , quando uscì si accorse che la brezza della mattina era frizzante , ma c’erano poche nuvole in cielo , aprì la portiera della macchina , ci salì sopra e torno sulle strade in cerca di autostoppisti .
Mentre si immetteva lungo la strada comunale vide che il gregge non c’era più.

Invece di fare la costa decise di fare le strade interne , senza una meta precisa , il sole faceva capolino tra le nubi , non era neanche una giornata fredda , avrebbe trovato di sicuro autostoppisti lungo le strade , dopo un chilometro infatti vide una ragazza con un bambino piccolo fermi sul ciglio della strada , ma non si fermò subito , ci dovette pensare un pò prima di fermarsi e far salire la ragazza e il bambino .

 
Top
view post Posted on 12/6/2020, 15:26     +1   -1

Maestro di Piedi

Group:
Member
Posts:
4,156

Status:


CITAZIONE
se il farmaco avrebbe fatto effetto

Che dire?
 
Top
view post Posted on 12/6/2020, 16:33     +1   -1

Maestro di Piedi

Group:
Member
Posts:
7,463

Status:


CITAZIONE (Esule q @ 12/6/2020, 16:26) 
CITAZIONE
se il farmaco avrebbe fatto effetto

Che dire?

Che dire? Tutto apposto.
 
Top
view post Posted on 12/6/2020, 21:42     +1   +1   -1
Avatar

Padrona della tua mente.

Group:
Donna Dominante
Posts:
8,882
Location:
Abruzzo

Status:


Mi piace la descrizione dettagliata della nostra terra
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 13/6/2020, 11:08     +1   +1   -1
Avatar

Maestro di Piedi

Group:
Member
Posts:
16,916
Location:
Pescara

Status:


CITAZIONE (LadySex77 @ 12/6/2020, 22:42) 
Mi piace la descrizione dettagliata della nostra terra

Grazie Miss ,adoro la costa teatina
 
Top
view post Posted on 26/6/2020, 08:35     +1   -1
Avatar

Maestro di Piedi

Group:
Member
Posts:
16,916
Location:
Pescara

Status:


Capitolo 5

Nella desolazione delle colline teatine , sulle strade comunali , tra un curva e un vigneto , tra un rettilineo corto ed un uliveto circondato da querce e alberi da frutta vide un autostoppista , in un punto dove le auto lo avrebbero ignora perché passavano alla massima velocità, ma non per lei. 
La neve a bordo strada c’è nera poca , i piedi dell’autostoppista uscivano da essa , il motore della sua macchina andava allegramente, e i tergicristalli erano immobili , lo vide bene l’autostoppista , c’era lei , la strada , e l’autostoppista , si pulì gli occhiali che nel frattempo si erano appannati con un dito , all’improvviso apparve un TIR gigantesco dietro una curva , aspettò che venne sorpassata , mise la freccia e diede gas al motore .
Al secondo giro , passando vicino il ragazzo , si accorse che era piccolo ma aveva un petto muscoloso , con ampie porzioni di pelle nuda esposta , vide che non era lontano da una Ford blu parcheggiata a bordo strada , piena di ammacchi e righe , ma non così recenti da far pensare ad un incidente appena avvenuto.
Rebecca guidò per qualche chilometro pensando se tirarlo su , non voleva essere coinvolta in qualcosa che potesse avere a che fare con polizia e soccorsi .
Ma sopratutto pensava che un automobilista alle prese con questi problemi non aveva bisogno di un passaggio , decise di fare una ulteriore inversione a U e tornò indietro verso il ragazzo .
Il giro finale rivelò che il ragazzo era una bizzarra creatura , persino per gli standard Abruzzesi .
Non molto più alto di Rebecca , aveva una testa alta e rugosa , i capelli radi , le gambe striminzite , e braccia , spalle e busto stranamente massicci come se gli avessero trapiantato sottraendoli a un corpo assai più muscoloso.
Indossava una camicia di flanella sbiadita e logora , con le maniche arrotolate, e pareva insensibile al freddo.
Fendendo col pollice l’aria pungente con entusiasmo clownesco e disegnando gesti elaborati davanti alla Ford decrepita.Rebecca si domandò per un instante se non lo avesse già visto da qualche parte, poi si rese conto di averlo confuso con qualche personaggio della TV di qualche programma del mattino , Rebecca decise di fermarsi dopotutto fra il collo e i fianchi teneva stipata più massa muscolare di molti altri ragazzi visti in giro .
Vedendola rallentare e accostare davanti a lui , annuì con aria idiota e coi pollici alzati e i pugni stretti spinse le braccia in alto per aria , in una espressione di trionfo , come per assegnare dei punti . 
Rebecca parcheggiò la sua auto più vicina possibile all’auto dello sconosciuto , senza cadere nel fossato del bordo strada , ma in maniera da non poter essere tamponata da un’altra auto o camion che passava su quella strada, poi abbassò il finestrino lato passeggeri dopo aver tirato il freno a mano , la testa del ragazzo entrò nell’abitacolo , stava sorridendo , aveva una bocca grande e piena di denti storti
«La mia ragazza mi farà un culo così »
mostrando le dita allargate delle mani 

«Perché ti deve fare il culo la tua ragazza?» 
«Avrei dovuto essere da lei per pranzo , dovrei sempre arrivare per pranzo o cena , ma quasi sempre mi si fa tardi»
Dopo qualche secondo continuò il discorso
«Tutte le settimane la stessa storia »Rebecca lo trovò piuttosto carino, ma i suoi modi erano strani e le venne i sospetto che fosse uno scemo di qualche villaggio , ma avrebbero dato la patente ad uno come lui?
«Cosa ti è successo alla macchina ? »
«Si è spenta all’improvviso e ora non si riaccende , non ne ho idea di cosa ha fatto »disse malinconico
«Guai al motore?» Disse Rebecca
«Credo propio di si » spiegò malinconico , con gli occhi chiusi .

«Allora lo vuoi un passaggio ?»
«Mi serve un meccanico »

«Ti porto dal più vicino »
«Va bene »
il ragazzo apri la portiera del posto posteriore e salì in auto .
Con l’autostoppista al suo posto , Rebecca potè ripartire sgommando , diretta verso un meccanico , si concentrò sulla strada in cerca di un meccanico .
Rebecca quando vide l’autostoppista che dormiva , lei era in prossimino di un meccanico, premette i due pulsanti e tornò verso la fattoria , era davvero un peccato lasciarsi andare un ragazzo così .
Arrivata alla fattoria il ragazzo dormiva ancora , lo bloccò con delle corde e andò a chiamare aiuto per scenderlo , trovò Debora e Gloria , come sempre , pronte fuori ad aspettare Rebecca «Ho un bel esemplare oggi »
«Non ne dubito disse Gloria »mentre Rebecca e Gloria lo alzarono dal sedile posteriore per metterlo nella gabbia Deborah lo denudò «Si è un bel esemplare da far pascolare »
«Sta per arrivare la nave per il carico giù al porto di Ortona e sulla nave ci sarà la figlia della Regina » disse Gloria
«Chi Enrica ?»
«Si lei »
«E che viene a fare ?»
«Viene a visitare la fattoria , e tu devi accompagnarla domani »

«Che palle !»
 
Top
view post Posted on 27/6/2020, 20:23     +1   -1
Avatar

Maestro di Piedi

Group:
Member
Posts:
16,916
Location:
Pescara

Status:


Capitolo 6

Rebecca prima di cenare si fece una doccia , poi si mise a guardare la TV , aveva promesso che all’arrivo della nave e dello sbarco di Enrica sarebbe stata tranquilla e addormentata, e mezzanotte giaceva nel buio , distesa nel suo letto .
La nave arrivava ogni mese , sempre alla stessa ora , di notte, per ripartire nelle prime ore del mattino. 

Sembrava che avesse dormito solo pochi minuti quando fu svegliata all’improvviso da un furioso rumore sulla porta della sua stanza «Sveglia Rebecca , tra mezz’ora Enrica ti aspetta di sotto per la visita »
Rebecca si svegliò , alzò la testa e vide che la stanza era ancora buia , dalla finestra entrava l’oscurità del mondo esterno , poi guardò con occhi semichiusi l’orologio che aveva sopra il comodino , erano le 5.30 «Va bene , tra mezz’ora scendo » «Non fare tardi , lo sai che vuole la puntualità Enrica » ; «Lo so , che palle !» 
Alle 6.00 in punto Rebecca era fuori dal suo cottage , Enrica era li , seduta a vedere il panorama , il sole stava iniziando a fare capolino sulla linea dell’orizzonte «Buongiorno Enrica » poi gli fece l’inchino e il saluto 
«Buongiorno a te » gli rispose Enrica «E’ la prima volta che sei puntuale , brava »
«Grazie Capo »Rebecca disse Capo con tono sarcastico.
«Vogliamo iniziare il tour ? »
«Per di qua Capo » Per accedere nella parte segreta della fattoria si doveva entrare nel capannone del rimessaggio del fieno e dei trattori agricoli , e dietro due roton balle c’è una porta nascosta , si apre muovendo un rubinetto di ottone attaccato ad una botte di legno di rovere , tranquilli , la botte è vuota , serve per fare solo scena .
Le due ragazze entrarono , e circondate dal metallo , scesero verso i sotterranei tramite un’ascensore , che si aprì automaticamente una volta arrivato al primo livello , dove sta la mensa la cucina e la sala ricreativa degli operai della fattoria ,incontrarono tre ragazze intente a fare colazione 
«Buongiorno colleghe » ;«Buongiorno ragazze»
«Buongiorno capo » risposero in coro tutte e tre . 
Proseguirono il giro mentre le ragazze facevano colazione 
«Bella la mensa e la sala ricreativa , quelle tre in cosa sono addette ?»
«Sono le insegnati degli alunni »
«Ho capito , mentre al piano di sotto cosa c’è ?» 
«Inizia la zona della fattoria , dove le mucche sono dentro i recinti e dove vengono munte »
«Allora scendiamo , cosa aspettiamo ?»
Ripresero l’ascensore riservato allo spostamento delle ragazze , piuttosto che il montacarichi di servizio per lo spostamento delle mucche .
Quando la porta si aprì , uscirono dall’ascensore per entrare in un corridoio , non molto lungo , la porta scorrevole si aprì ,videro le recinzioni dove le mucche pascolavano sotto una luce artificiale ,attaccate al tetto circa 5 metri sopra di loro .
Le mucche erano nude , dalla testa ai piedi , portavano un collare con un campanaccio attaccato ad esso , avevano nell’orecchio destro un cartellino ed erano marchiate .
Tutte le mucche portavano una cintura di castità sul loro organo sessuale , ed avevano le mani bloccate , mangiavano dalla bocca senza il loro aiuto .

«Pascolano cosi le mucche ? Qui dentro ? Oppure le fate uscire ogni tanto ?»

«Non le facciamo uscire mai , possono scappare , oppure possono passare le forze dell’ordine e vederle »

«Capisco perfettamente , fate bene ad essere prudenti »

Le recinzioni delle mucche erano una serie di piccoli cancelli collegati tra loro da pareti , e occupavano la gran parte del pavimento , c’era solo un piccolo spazio che fungeva da corridoio. Le gabbie erano luride e anguste , le travi di legno erano infossate, le reti sporche e c’erano le feci, e il bestiame umano vi aggiungeva il suo fetore e opprimente ammasso di carne , l’atmosfera era umida creata da aria condizionata.
In tutto c’erano 20 mucche nelle gabbie e altre 10 mucche stavano nella zona della montatura , erano tutte mucche cacciate da Rebecca .
Nella stanza della mungitura due ragazze , coperte con tute bianche , guanti e mascherina sul viso erano intente ad attaccare le macchine per l’aspirazione del latte alle mucche , un macchinario che pompa il latte dai testicoli delle mucche , mentre loro sono bloccate con la testa tramite il collare , hanno la bocca chiusa da una palla in gomma , le mani e piedi anche essi bloccati da catene , la testa bloccata è davanti ad un monitor che trasmette video porno .

«A cosa il monitor ?»
«Serve alle mucche a far produrre il latte più velocemente »

Nella stanza successiva c’erano 2 ragazze che controllavano 4 ragazzi , intenti a caricare le casse pieni del latte su un carrello , casse pronte per essere spedite sulla nave .
«la fattoria a parte la puzza delle gabbie mi piace , dovrebbe essere curata di più la stalla , devo fare rapporto a mia madre e al capo della fattoria , sai dov’è ? »

«Si certo , di sotto , al piano della scuola »
«E cosa stiamo aspettando ? <Dai su forza !»

Fu così che Rebecca porto Enrica al piano di sotto .
 
Top
23 replies since 1/6/2020, 20:38   3286 views
  Share