Aperture mentali e ragionamento, Essere puttanieri contribuisce ad essere aperti mentalmente o viceversa?

Sono un puttaniere. Beh, per l'ortodosso Nerdy no, ma io sono anche un po' eretico.
Come dicevo, sono un puttaniere.
Come tale accetto alcune strane cose. Ad esempio sò perfettamente che quando vado da una escort lei difficilmente godrà nel zompare con me. Soprattutto se è una strafiga russa di vent'anni ed io potrei essere suo nonno. Potrebbe anche disprezzarmi e considerarmi un vecchio bavoso e schifoso che dovrebbe frequentare solo prostitute dai cinquanta in su, ma lei si comporterà con me come se fossi più bravo del suo fidanzato di vent'anni a trombarla. Mi farà sentire bene e mi dirà che sono ancora bello, che sono resistente. Mi rassicurerà sui miei dubbi.
Io uscirò contento e ci tornerò. La considererò molto professionale e molto brava.
Accetto che finga e che menta.

Eppure per qualcuno questo è strano. Non pensa che lei finga quando gode o quando dice che tu le piaci.
In fondo zompare piace a uomini e donne, fa parte del meccanismo per cui la specie si perpetua: piacere nella copula per favorire la procreazione, che diciamocela tutta, non è proprio rose e fiori.
Quindi perché non dovrebbe avere piacere a zompare con me?

Basta mettersi dall'altra parte per capirlo: voi godreste a zompare con la cicciona sessantenne del quinto piano, quella che ha un viso che ricorda le arpie, con un neo enorme sulla guancia,capelli topo e che riempie l'ascensore di una pizza di sudore acre? Certamente no.
Non vi sognereste nemmeno di zomparla. L'unico motivo che vi potrebbe spingerlo a farlo è che siete dei ghiottoni irrefrenabili e che il suo brasato al barolo che vi dà dopo la zompata è meglio di quello di un ristorante pluristellato. Allora fingereste anche voi etc.

Sono anche convinto, in quanto puttaniere, che ognuno abbia i propri gusti, le ragazze che si prostituiscono abbiano i loro motivi, magari validissimi per molti, ad esempio raccogliere in fretta soldi per le costose cure del fratellino malato, oppure validissimi per loro, tipo comperarsi la borsa di Luis Vuitton, o semplicemente fare soldi in modo facile.
Non le giudico. A me basta che si comportino correttamente e facciano il loro lavoro.

Trasferisco questa mia mentalità al mondo prodomme.
Vado da una pro, mi soddisfa pienamente io la giudico brava nel suo lavoro. Magari le piace quello che fa. Magari le piace farlo, ma non con me. O magari non le piace per niente, anche se lo fa talmente bene che io penso sia una cosa che davvero la eccita alla grande. O magari le piace tutto quello che fa ma non le piaccio io. Pazienza. Importante è che io esca soddisfatto.

Invece per molti qui non è così: sono convinti che debba aver passione e che abbia proprio passione per le stesse pratiche che piacciono a loro e godano a farle con loro. Perché?

Idem per le pratiche preferite: molti sono convinti che esistano solo le loro, che quello che fanno loro sia "normale" od in qualche modo "accettabile". Qualcuno ha addirittura delle gerarchie: leccare i piedi è normale, mangiare deiezioni no.
Qualcuno di quelli che ama lo scat si sente un paria disprezzato da tutti, salvo poi disprezzare i leccapiedi o i moneyslave o le moneymistress.
C'è chi trova normale pagare 100 euro per ritrovarsi coperto di sputi e considera da idioti pagare la stessa cifra per leccare dei piedi senza neppure un piccolo sputazzo.

Allora mi sono chiesto: ma questo dipende dal fatto che essendo un puttaniere sono portato maggiormente ad accettare certe cose, a trovarle ovvie e normali, a vivere ed a lasciar vivere in certi ambiti?
È il mio hobby che mi ha portato ad essere disincantato, ad essere cinico, a ragionare, ad avere una mentalità aperta, a mettermi nei panni delle altre persone?

Oppure è vero il viceversa: sono un puttaniere perché ho una certa apertura mentale, perché sono cinico, perché uso il cervello, perché credo che ognuno abbia il diritto di godere come più gli aggrada ( nell'ambito consensuale, e del buonsenso s'intende. Precisazione inutile, ma non si sa mai) di vivere la sua vita come gli pare, sempre tenendo conto che la tua libertà finisce dove inizia la mia?

O non c'entra un tubo e le due cose non sono correlate?

Tipicamente mai: il vicino che detesto non lo saluto e quello che mi sta sulle palle lo saluto. Ma non cordialmente. In modo neutro. Idem il cliente od il collega: non è che devo essere espansivo e cordiale. Saluto in modo neutro.

Davvero il BDSM è più raffinato? Per la maggior parte delle persone se spendi soldi per andare a puttane sei un grande, oppure sei normale, se spendi soldi per farti dare calci nelle palle sei un coglione.

E se invece fossero solo modi di divertirsi? E chi ti dice che una escort od una massaggiatrice che manco sa cosa sia il BDSM non può farti un T&D migliore di una mistress?

Si, una volta negli anni '90 la raffinatezza, l'esclusività del BDSM erano la classica scusa per aumentare il rate da parte delle pro. Mi ricordo ancora una che mi disse: se vuoi normale 100, sado 150.

Non offenderti Gisy, ma l'argomento della discussione non è se sia più facile imparare a frustare correttamente o a cacciare la lingua in bocca ad uno di sessant'anni che ti fa anche schifo. Altrimenti si sfocia nella solita diatriba se sia più facile fare la escort generica o quella specializzata in BDSM detta prodomme. Visto che io sosterrei che è più facile fare la seconda, che per il clinical, sai quanto mal pagate siano le infermiere che poi diventano mistress specializzate in clinical.

L'argomento era se un puttaniere ha una certa mentalità aperta ed un certo modo di ragionare, una certa tolleranza per gli altrui modi di provare piacere per via del suo essere puttaniere oppure se è diventato puttaniere per quelle qualità. Oppure se non sono correlate.

E perché invece uno che fa BDSM, che dovrebbe essere addirittura più aperto e tollerante verso le altrui perversioni, si arrocca a difendere le proprie e disprezzare le altre, oppure a fare scale di valori.

Quello che volevo dire è che in questo forum, dove ci si aspetta che le persone abbiano una mentalità aperta, si incontrano talvolta muri. Ad esempio sulla dom che deve fare BDSM per passione. Intendiamoci, magari lo fa con passione, ma non con tutti e non tutte le pratiche.
Per qualcuno non è neppure pensabile che la prodomme finga alla grande con lui.
Oppure su certe pratiche: ad esempio alcuni disprezzano chi ama determinate situazioni con le stesse identiche parole che usano le persone "normali" nei riguardi di chi va a prodomme o di chi fa BDSM.