Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

FemDom – Preludio all’estinzione del maschio, di Stefano Re

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view post Posted on 7/8/2019, 18:34     +1   -1
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Libero di pensiero

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In realtà questo libro non lo sto leggendo, ...ho letto solo alcuni stralci ed è da tempo che vorrei procurarmelo, ma pare introvabile.

Con questo post vorrei portarlo all'attenzione degli interessati e magari avere un parere da chi lo avesse letto integralmente.

Pubblico un estratto (link: http://stefano.re/i-libri/femdom-preludio-...ne-del-maschio/):

"La cultura è stata, per molti pensatori, la legge della realtà del Maschio, contrapposta alla sensazione, al diretto sentire di matrice femminile. Eppure anche questo tempio di regole e determinazione sta cedendo al fascino della femminilità. Il modello mentale maschile, come abbiamo visto, tende a processare la realtà sulla base di modelli teorici, di schemi astratti e di simboli. E in precise categorie simboliche egli ha descritto la donna e le forme di relazione con lei. Quando François de la Rochefoucauld scrive “Si può anche trovare una donna che non ha avuto esperienze amorose, ma è raro tuttavia trovarne una che ne ha avuta solo una”, raffigura molto bene quel passaggio non sfumato né sfumabile tra la donna casta e pura e la donna corrotta e viziosa, entrambe icone della cultura e stereotipi di femminilità. Ovviamente il primo modello è quello pubblicamente lodato e ricercato, mentre il secondo è quello privatamente desiderato. Queste due immagini femminili, la santa e la puttana, sono da sempre associate ad altrettanti modelli di relazione, che vedono la santa come punto di riferimento e la puttana come strumento di divertimento. Per questo il modello casto è visto come necessario nelle donne con cui si hanno legami familiari di dipendenza, la madre o la figlia, mentre quello dissoluto è riservato alle donne con cui non si crei un vincolo di dipendenza.

Lo stesso concetto di prostituzione si basa sul meccanismo del pagamento, che altro non è che un modo per affrancarsi dal bisogno di stabilire un legame di qualsiasi tipo. Pagare una donna per avere i suoi servigi sessuali è quindi un modo per distanziarsene, un modo di stabilire la differenza tra le donne con cui si hanno legami – donne caste e pure – da quelle con cui si esplora il vizio. Se però riguardo alla madre e alla figlia il tabù sessuale esprime un veto, e riguardo alla donna sconosciuta può invece esprimersi, la figura della compagna esige una riflessione più specifica. La compagna di vita, infatti, non è un incontro occasionale. Non è un sogno erotico in cui immergersi e di cui disfarsi in seguito, bensì una costante. Per questo l’immagine della moglie viene tradizionalmente associata al modello di purezza e castità secondo il più classico schema greco. La puttana, distante dalla famiglia, è adatta al piacere, mentre la moglie è adatta a gestire la famiglia ed educare i figli. Il passaggio da donna sconosciuta e distante a moglie trasforma quindi in qualche modo la donna nella percezione maschile. Il legame che si crea tra marito e moglie stabilisce infatti un nuovo e diverso status della donna, che la avvicina e la lega strettamente al Maschio. E proprio in questa vicinanza e in questo legame ha origine la tipica diminuzione del desiderio del marito verso la propria moglie. Per questo motivo inquietudine e timore sono associati all’idea di restare vincolati alla donna viziosa, la donna desiderata nel suo fascino sensuale. Restare preda di questo genere di donna per una notte è null’altro che un bagno in acque infide, ma proprio per questo anche un’esperienza in sé purificante. Ma quando questo genere di donna avvince l’uomo, allora il Maschio vede crollare il suo schema manicheo e con esso la propria messinscena salvifica.

Uno dei più sconvolgenti effetti dell’affermazione del Drive Femminile è l’emergere dell’immagine culturale di una nuova donna, insieme casta e impura, insieme consolatoria e crudele, insieme quotidiana e mondana, santa e puttana al tempo stesso. Questa nuova donna rifiuta di farsi inserire nello schema maschile, rivendica il proprio potere sessuale e ne fa uso in piena libertà. Questo tipo di donna coglie l’uomo totalmente impreparato, lo avvolge senza lasciargli alcuna via di uscita e ne diventa inevitabilmente padrona.

È la cosiddetta “Belle Dame sans Merci” (‘Bella dama senza pietà’): figura ora eterea ora assai carnale, che utilizza la sua femminilità e il suo fascino per ammaliare, catturare, schiavizzare gli uomini e utilizzarli per i propri scopi, senza alcuno scrupolo per il dolore mentale o fisico che possa loro recare in tali manovre. È il prototipo dell’ammaliatrice o, in tempi più moderni, della vamp. Talvolta è una donna ferita, che si vendica della cattiveria subita imponendone a sua volta, altrove è l’ingenuo fascino adolescenziale che misura il proprio potere come nella celebre Lolita, altrove è il semplice gioco di potere fine a se stesso dell’Angelo Azzurro. In alcuni tratti questa immagine si colora di perversità, mostrando godimento proprio nell’imporre sofferenze o nel vederne imposte, e nell’usare il proprio charme al fine di aumentare tali pene su coloro che ne cadono avvinti. È l’immagine di Wanda nella Venere in pelliccia di Masoch, dapprima affascinata dall’abnegazione di Severin, poi implacabile incarnazione di quella dominatrice che gode nell’umiliare e imporre ogni dolore al proprio compagno, oramai schiavo. Oppure è la figura della giovane e appassionata Clara del Giardino dei supplizi di Mirbeau, che si inebria del tormento dei condannati e ne osserva con voluttà gli atroci supplizi. Il soggetto letterario della donna crudele è stato per secoli inteso come un oggetto della fantasia sessuale maschile, di tipo essenzialmente masturbatorio. La donna spietata e mangiauomini, promiscua, con il suo armamentario di pellicce, stivali, fruste e giochi perversi viene anche oggi confusa e spesso vissuta da chi predilige stili di sessualità alternativa come un elemento di tipo masturbatorio, un balocco formato gigante, una bambola per adulti che risponda alle fantasie fornendo degli stimoli stravaganti ma tremendamente eccitanti per quasi ogni Maschio.

Eppure, la donna che domina è anche vista da quegli stessi uomini che fruirebbero con estremo piacere dei suoi servizi come uno spaventoso fenomeno destabilizzante. Quando e se, infatti, la donna che domina uscisse dalla camera da letto, dalla guaina in pelle nera e dalla stanza dei giochi in cui l’uomo immagazzina e tiene ben chiuse le proprie fantasie devianti per rivendicare il proprio potere sessuale, sociale, affettivo e relazionale, l’uomo ne sarebbe completamente alla mercé. E – cosa che forse lo terrorizza più di ogni altra – sarebbe felice di esserlo.

Già in Ovidio la donna è musa, ispirazione e delirio del poeta. La sua bellezza conduce l’uomo alla sottomissione e alla schiavitù volontaria. E per la donna l’uomo patisce sofferenze, struggendosi per la sua volubilità da cui è però affascinato e dipendente. L’amore che Ovidio canta per la donna è promessa duratura, vassallaggio amoroso che lega per la vita. Medesima rappresentazione che fornisce D’Annunzio delle sue donne: Elena Muti, Ippolita Sanzio, la Foscarina per Eleonora Duse. Corrotte e pure al tempo stesso, che attirano e soggiogano i personaggi maschili diventando loro meta irraggiungibile. La Belle dame sans merci è in D’Annunzio: figura da sempre presente nell’immaginario collettivo dell’Occidente, a partire dai miti greci e latini fino ai drammi elisabettiani, e da questi alla Letteratura del Romanticismo e del Decadentismo; i tratti fondamentali della donna fatale sono il fascino perverso e soggiogante e la straordinaria esuberanza fisica, che conducono all’inevitabile asservimento, e spesso al completo annientamento psicologico ed emotivo del partner maschile.

Che sia concreta e sensuale, oppure onirica ed eterea, la Donna Venerata resta irraggiungibile, intoccabile, mai veramente conquistata ma sempre conquistatrice, poiché attraverso il desiderio porta il Maschio alla sottomissione, alla rovina, alla follia o alla morte. Così accade nel poemetto che apre questo capitolo, La Belle Dame sans merci di John Keats, in cui il cavaliere errante si perde per la giovane sconosciuta fanciulla, schiavo del proprio desiderio e del sogno che lei ha incarnato. La donna come desiderio e fine della vita dell’uomo: meta agognata a un tempo fonte e dispensatrice di pace. Nell’amor cortese il mito del “cavalier servente” si compone culturalmente da due direttrici, in realtà opposte, della servitù verso la donna e l’amore e della capacità guerresca maschile. In realtà gli stessi poeti risolvono il paradosso affermando che l’amore acceca la guerra e la spegne divorando ogni passione maschile e indirizzandola verso l’adorazione servile della donna amata. Adorazione della donna come disinnesco della violenza maschile. Le più pericolose manifestazioni del Drive Maschile addomesticate dal desiderio.
© Stefano Re 2003
 
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Kirk_
view post Posted on 7/8/2019, 18:51     +2   +1   -1




Interessante la parte moglie pura prostituta.
Mi ricorda tantissimo quello che diceva un utente del Sire che pontificava la purezza della moglie, la classe l'eleganza della donna al suo fianco ma andava dalle pro o pay come le chiamava lui. Ma non sarebbe mai uscito con una pay neppure per fare quattro passi. La pay é entro pago e poi saluto con educazione. Stop. Poi ancora su come una ex pay non potrebbe mai per lui stare vicino nella società, nelle cene con l'avvocato tal de tali il notaio etc.
Questa parte del libro mi fa tornare in mente lui e chi la pensava come lui.
 
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view post Posted on 7/8/2019, 19:07     -1   +1   -1
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Libero di pensiero

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Pearlage sei già OT e stai rispolverando un argomento trito e ritrito.
Magari leggi il resto che ha scritto l'autore, potrebbe essere interessante. 😉
 
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view post Posted on 7/8/2019, 19:49     -1   +1   -1
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Kirk sicuramente se Pearlage ha risposto al tuo commento un motivo c'è, e credo tu lo sappia bene
...magari la chiudiamo quí.

Piuttosto di pensare a chi vi fa ricordare, provate a pensare se in alcune cose vi rispecchiate.
Naturalmente se vi va di fare questo sforzo :D
 
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view post Posted on 7/8/2019, 19:52     +1   -1
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Libero di pensiero

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Secondo estratto:

"Internet, il calderone dell’inconscio collettivo che permette ogni sorta di proiezione e vissuto mediato, ha fornito alle nascenti esigenze di alternanza di potere dei generi il terreno ideale per affacciarsi, esprimersi, sperimentare e farsi realtà. Ma Internet è, nella sua infinta contraddizione, privatissimo spazio intimista e pubblica piazza di cui chiunque fruisce: esibizionismo assoluto dell’anonima mente umana e dei suoi fantasmi più segreti. Ciò che era proibito oggetto del desiderio, fantasia masturbatoria maschile nel sonetto e nel libro, ciò che era patologia, immagine e comportamento chiuso nei libri di medicina della mente e nelle stanze da letto a pagamento di ogni epoca e civiltà è stato annunciato al mondo dal monitor. Dapprima racchiuso in ambigui e privatissimi circoli virtuali, popolato da improbabili nomi mitologici e acronimi incomprensibili, si è poi man mano diffuso, aperto alla vista e decodificato, persino spiegato nei suoi dettagli tecnici ed esibito come pietra dello scandalo, talvolta enfatizzato come fonte di salvezza, misura e spiegazione dell’intera esistenza umana. Da peccaminoso e vietato sudore notturno è divenuto costume esibito, provocatorio atteggiamento, moda e stereotipo. Ed ecco che, sulle rovine di questa esplosione di fruste, tacchi, corpetti e pellicce, le eredi di Wanda prolificano, le emule di Clara ed Elena si riproducono, la progenie di Lilith emerge trionfante per assegnare al Maschio il ruolo che gli spetta: stare ai loro piedi.

L’impatto emotivo iniziale, le immagini di tacchi a spillo puntati sul volto maschile, di uomini inginocchiati a baciare stivali e di fruste che disegnano arabeschi sulle natiche di poveri mariti sottomessi non deve però rendere ciechi di fronte a ciò che sotto questa superficie si indovina, cresce e si afferma. Non si tratta di donne-strumento, non si tratta di giocattoli nelle mani dei Maschi, che svolgono soltanto un ruolo predefinito di “variabile” nel loro immaginario erotico. La Dominatrice o Mistress non è come potrebbe a un primo approccio sembrare il frutto di una noia sessuale imperante, la salsa piccante che un Maschio stanco e decadente ricerca come panacea del desiderio. Queste donne affiancano poesie a osservazioni sui metodi migliori per umiliare il proprio partner, discutono sulle gradazioni di sofferenza e frustrazione che i loro compagni possono sopportare e su come miscelarli con gratificazioni emotive e sessuali, litigano sul valore della frustata richiesta e ottenuta dal Maschio sottomesso. Non si tratta dell’ochetta bella ma senza anima né cervello, ma della vicina di casa, della compagna di classe, della collega di lavoro che scopre di avere un potere e che contempla la possibilità di usarlo. Le Donne Dominanti sono uscite dalla rivista pornografica per entrare nella vita quotidiana. La Virago non è più una donna speciale, ma qualcosa di speciale e potenzialmente presente in ogni donna. Maschio, sei avvertito.

Nel trattare il FemDom occorre anzitutto chiarirne la collocazione. Il FemDom o Dominazione della Donna è per alcune persone uno stile di vita e per altre un gioco erotico di “sessualità alternativa”, ed è di norma considerato come una delle categorie più note e diffuse del BDSM. BDSM è un acronimo di lingua inglese che sta per Bondage e Disciplina, Dominazione/Sottomissione e Sadomasochismo. Con questo termine si fa riferimento a livello internazionale a tutti quei giochi sessuali o stili di vita che afferiscono a queste forme di relazione principalmente sessuale, definita appunto “alternativa” rispetto alle forme di relazione considerate canoniche. Il BDSM è preso assai sul serio da chi lo pratica, e vere e proprie comunità di persone sia in Internet che dal vivo si incontrano, discutono e organizzano eventi e attività inerenti a questa comune passione. Come vedremo, molteplici sono le forme in cui le persone vivono e considerano questa attività: da ferrea regola di vita a passatempo erotico. Si rimanda il lettore al box nella pagina precedente per una definizione di terminologia tecnica del mondo FemDom.

Ampio spazio viene dato alle citazioni in questo capitolo. Abbiamo con questa scelta voluto fornire un tratteggio immediato del panorama che descriviamo, anche perché alcuni suoi aspetti risultano così lontani dal comune senso di realtà da risultare incredibili. Lasciar parlare direttamente le fonti è il modo migliore che abbiamo trovato per fornire al lettore un quadro verosimile di questa affascinante realtà. Proprio perché non parliamo di stereotipi o giocattoli di fantasia, le anime di queste Domine si mostrano naturalmente differenti, sfaccettate, e così si manifesta il loro modo di esprimere e utilizzare il potere che posseggono. Vediamo alcune significative espressioni di questi volti di dominazione.
© Stefano Re 2003"
 
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Pearlage.
view post Posted on 7/8/2019, 19:56     +3   +1   -1




È brutto ammetterlo... Mi rispecchio in questa discutibile figura di uomo... Cerco nel prodommismo, quello che non vorrei mai trovare nelle donne della mia famiglia.
Non ho una mentalità così aperta come alcuni di voi... Ma nella mia ex moglie vedo un giglio bianco... Nella mia Domme... O meglio nelle mie sessioni, ci vedo l'incontro di due demoni
Pearlage
Sono ancora in ot?
Pearlage
 
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view post Posted on 8/8/2019, 00:50     +1   -1
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Libero di pensiero

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Ora non sei OT, assolutamente, anzi mi piace molto la tua risposta perché sincera.
Tu dici che ti senti un demone insieme alla tua Miss di turno, in effetti certi comportamenti potrebbero ritenersi da "girone dell'inferno", però più che demone ti vedrei come un dannato.
Non so se la mia visione sia di mente aperta, ma tendenzialmente in una sessione vedo la Miss come un essere da adorare ed "elevare", e più la elevo più mi pare di ascendere insieme a lei, e ciò si esplicherebbe anche in pratiche considerate estremamente degradanti, perché tenderei a vederle al contrario come "purificanti"....
Probabilmente la mia visione è più folle della tua. :D
 
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Pearlage.
view post Posted on 8/8/2019, 01:02     +1   -1




Anche io una volta la pensavo cosi... Ma ora no...
Cerco tra le Domme quelle che riesce a tirare fuori tutti i miei demoni... E da lei mi aspetto non elevazione... Ma dannata bassezza
Pearlage
 
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view post Posted on 8/8/2019, 08:02     +1   +1   -1

GPI

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Direi che gli estratti dicono cose abbastanza ovvie.
A partire dalla moglie e mamma santa per continuare con l'ovvietà che grazie ad internet quello che prima era di nicchia ora è esploso.

Ma quello che si intravvede sotto è che l'autore, a differenza di chi vuole avere, od almeno illudersi, di avere la moglie santa ma va a prostitute ( che magari sono mogli sante di altri uomini) vuole fare credere che non solo lui è un avanguardista della sessualità con le sue perversioni, ma che le donne che paga per soddisfarle siano davvero dominanti e siano il futuro.
Insomma, visto che pagare per soddisfare certi desideri, diciamo estremi, viene tutt'ora visto male dalla maggior parte delle persone, si cerca come al solito una giustificazione.
Ma non solo: lui ha fuso il concetto e dice che praticamente la donna che paga per soddisfare questi desideri ha questo stile di vita ed è una santa.

In realtà molte di loro fanno quel lavoro solo perché si guadagna bene e nell'immaginario collettivo si passa non per quello che si è realmente, ma per una collina che spenna dei polli.

La verità, estremizzando tanto il concetto, è che, come diceva il caro VUPSC, a parte poche e rare eccezioni, la maggior parte delle donne cerca il terrone che le fotta bene bene e si faccia servire e riverire. Con buona pace del femdom e della fine del maschio.

La prova? Sono quarant'anni che sento dire che va di moda l'uomo sensibile, intelligente e colto...ma la fila di gnocche la vedo fuori dalle palestre a sbavare dietro a buzzurri volgari e palestrati, non in biblioteca.

Si, il nerd con gli occhiali va di moda: basta chiamarsi Bill Gates ed avere una valanga di grano.

La donna è programmata geneticamente per selezionare il maschio che offre le migliori opportunità per la propria prole...

Edited by Vtx - 8/8/2019, 10:34
 
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Stylus
view post Posted on 8/8/2019, 08:27     +1   -1




Quel che dici in ultimo, ed è vero, risulta però contraddetto da quanto affermi più sopra. Le fighe appresso ai buzzurri palestrati sono ancora nubili, e sedotte da un'idea di mascolinità da chiacchere con le amiche; quando poi debbano stabilirsi con qualcuno, adottano parametri completamente diversi. Buzzurro palestrato e uomo "granuto" solo rare volte coincidono, e se è vero che l'uomo coi soldi o la buona posizione dà sicurezza, allora è anche vero che nella maggior parte delle volte il buzzurro palestrato è solo un passatempo o un desiderio prematrimoniale.

Per il resto, concordo in pieno con il tuo svolgimento.
 
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Stylus
view post Posted on 8/8/2019, 08:34     +1   -1




L'unico vantaggio che la società vigente abbia ottenuto dalle stronzate avanguardiste succitate è solo una moltiplicazione delle tipologie di scambio. Per il resto, la Tradizione garantisce l'armonia dei rapporti molto meglio e con più comprovata efficacia di qualsiasi altra alternativa "modernista".

Se leggi gli annunci de La gabbia, alla sezione Schiave, puoi renderti conto di quanto la diversificazione dei ruoli e la molteplicità delle scelte si traduca poi, nell'immaginario erotico di certe donne, in un profondo desiderio di "ritorno all'ordine", con la riconsacrazione inconscia del maschio dominante che si fa servire.
 
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view post Posted on 8/8/2019, 21:22     +1   -1
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CITAZIONE (Pearlage. @ 8/8/2019, 02:02) 
Anche io una volta la pensavo cosi... Ma ora no...
Cerco tra le Domme quelle che riesce a tirare fuori tutti i miei demoni... E da lei mi aspetto non elevazione... Ma dannata bassezza
Pearlage

Hai cambiato perché è successo qualche evento spiacevole o solo perché ti eri stufato di elevare?
 
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view post Posted on 8/8/2019, 21:31     +2   +1   -1
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Libero di pensiero

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Sarà anche un trend che le fighe facciano la fila dai palestrati ma questo lo vedo più che altro in TV, mentre nella realtà vedo tutt'altra cosa.
E poi l'uomo sensibile, intelligente e colto... non è che vive sempre in biblioteca, che poi... le belle donne le vedo anche in biblioteca e sono anche molto interessanti. 😉

@Stylus
Conosco molte coppie che dopo un'anno dal matrimonio si separano. L'armonia è rarissima, al massimo si continua a stare insieme per evitare sconvolgimenti tellurici al proprio quieto e ripetitivo vivere.

Edited by cico-ria - 9/8/2019, 09:02
 
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Pearlage.
view post Posted on 8/8/2019, 21:42     +3   +1   -1




CITAZIONE (cico-ria @ 8/8/2019, 22:22) 
CITAZIONE (Pearlage. @ 8/8/2019, 02:02) 
Anche io una volta la pensavo cosi... Ma ora no...
Cerco tra le Domme quelle che riesce a tirare fuori tutti i miei demoni... E da lei mi aspetto non elevazione... Ma dannata bassezza
Pearlage

Hai cambiato perché è successo qualche evento spiacevole o solo perché ti eri stufato di elevare?

Si eleva... Eventualmente solo chi lo merita... Non chi ti prende o peggio ti fotte soldi...
Non vedo tantissime dee dall'altra parte... Vedo alcune abili commercianti... E le tratto come tali.
Elevare troppo una persona si rischia un effetto contrario:non scende più con i piedi per terra...
Pearlage
 
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view post Posted on 9/8/2019, 08:00     +1   +1   -1
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Libero di pensiero

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Anche a me è capitato di provare delusioni, e se in un primo momento tendevo a rifiutare l'idea di trovare una "Dea da elevare" subito dopo mi ritornava la gioia della ricerca.
Chissà, prima o poi potrebbe accadere.
 
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15 replies since 7/8/2019, 18:34   561 views
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