O Mega |
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| Cioè, in questo preciso senso: la pornografia è incentrata sull'evidenza e protagonismo dei genitali, fulcro di tutto il discorso erotico. Queste tavole, invece, mettono al centro lo sguardo dello spettatore esterno ed interno. L'azione sessuale è accennata in modo sufficientemente esplicito, ma mai banalizzata da una dimostrazione piana e palese. Sei tu che guardi e che sei guardato a completare mentalmente la scena come vuoi. O perlomeno, questo penso osservando "queste" tavole. Manara è tutt'altro tipo di artista. Ha un segno completamente diverso: solare, aperto, facile. Qui, al contrario, il tratto è secco, affilato. In Manara è operante un'idealizzazione perpetua, che ritaglia l'ambiente sui propri modelli, mentre qui la trama dei segni è introflessa, si fa scoprire per veli e strati. Occorre sempre, insomma, che tu stia attento ed esplori le superfici per ricondurre l'immagine al suo senso pieno. Lo stesso per decifrarne l'erotismo. Ciò che in Manara è banale dichiarazione, qui si fa suggerimento.
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