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| Servo nato, la questione è che qualcuno apre un post di commemorazione su uno scrittore. Non si perde occasione per sottolineare che era asservito al PD. Una cosa falsa e fuori luogo per il thread. Poi si sottolinea che il povero Salvini nonostante tutto ha speso parole buone per lui. Uso la frase di Flaiano per rimarcare la capacità di giustificare ogni cosa di questo individuo. E la frase mi sembra talmente chiara che non c'è bisogno di spiegarla. Ovvero se stiamo a giustificare la merda (in questo caso per quanto mi riguarda rappresentata da Salvini) poi quella merda dobbiamo anche sorbircela nel tempo. Uso una frase per spiegare un concetto, ok? Da qui mi si spiega che Flaiano non può averla indirizzata a Salvini perché per una questione cronologica non può averlo conosciuto. Ma va? Ripeto, uso l'aforisma per spiegare un altro concetto. Al che mi arrendo. Più volte si è ribadito anche in questo forum, l'inutilità della stampa e la futilità di certi scrittori. Partendo da questo presupposto a che giova conoscerne uno nuovo, allora? Pensiero avvalorato proprio dal ministro delle sagre che non perde occasione di screditare i "professoroni". Caro Servo nato più volte qui, come nei social, come fuori, si è passato il segno, partendo da questioni più lievi come questa fino ad arrivare a veri e propri auguri di morte verso certe persone. La pazienza poi raggiunge un limite. CITAZIONE (_Servo_Nato_ @ 27/7/2019, 01:40) Brindisino con un po' di fiorentino, qualcosa della provincia leccese come Taviano o Racale Pensa che quei paesi pure sono un po' un mondo a parte rispetto al leccese a livello dialettale ☺️
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