| La costituzione all'art. 94 dice che il governo deve ricevere la fiducia, quindi il PdR non può nominare chi vuole lui, sennò prende il primo che passa e lo nomina PdC. Deve nominare chi possa ottenere la fiducia del parlamento, ed è per questo che si svolgono le consultazioni. La nostra è una repubblica parlamentare, non presidenziale. Se rifiuta la nomina di un ministro, essenziale per ottenere la fiducia, per MOTIVI POLITICI come ha detto lui stesso, (cioè che Savona non tutela i risparmi degli italiani) non consente al parlamento di svolgere la sua funzione di investitura politica, e di controllo politico sul governo. Quindi, si, sarebbe giusto mettere in stato di accusa il PdR, per Alto Tradimento. In quanto, se si lascia impunito un simile accadimento, si rischia di avere un precedente pericolosissimo. Perchè se passa il principio che, per motivi IDEOLOGICI, un PdR possa tranquillamente stoppare un governo solo perchè non ne condivide la linea politica, un domani (anche dopo Mattarella) potremo avere un altro PdR che si avvalga di tale situazione, per stravolgere il risultato di qualsiasi futura votazione elettorale. Ed allora con che spirito gli Italiani si recheranno alle urne, se si convincono che un PdR può comunque cancellare il loro voto? Inoltre, potrebbe succedere che un PdR si rifiuti di approvare una legge, non perchè è, o non sia buona o legittima, ma solo perchè presentata da una forza politica che gli sta antipatica. E poichè ogni legge necessita della firma di un PdR, questo potrebbe portare ad una paralisi legislativa. Ne consegue che Mattarella deve essere punito. Prima che, non solo lui, ma anche i suoi futuri successori, lo seguano per quella strada e facciano anche peggio. Diventando sempre più interventisti, nell'ambito del governo o legislativo. Se ci saranno di nuovo le votazioni e saranno semplici e oneste, cosa che dubito da anni, Di Maio e Salvini avranno il 90%, il dieci per cento è dovuto a rispettare gli amici, per non perdere tutti i loro privilegi. Noi, per i nostri politici e per l'Europa, siamo paragonati alle capre, dipende da quanto latte produciamo, sempre se troviamo erba da mangiare. Gentiloni ci rassicurò, dicendo in televisione, che abbiamo fieno nelle cascine. Chissà a quale cascine si riferiva. Poveri noi, fra poco, i mercati generali dell'Europa ci compreranno a dozzine, perchè singolarmente non avremo nessun valore. Leggo, con tanta rabbia, che tale Günther Oettinger (degno rappresentante di chi ha regalato al mondo l'ideologia nazista) ha dichiarato: “I mercati insegneranno agli italiani a votare per i partiti giusti”. Inoltre, ieri, la Merkel ha paragonato l’Italia alla Grecia. Quante altre provocazioni e prevaricazioni dobbiamo subire? Ecco ... sappiano questi arroganti cialtroni che 70 anni fa i nostri nonni scacciarono i loro simili con le armi e, più nel piccolo, lo stesso faremo noi, spero presto, con le schede elettorali, se il voto dei cittadini avrà ancora un senso. Sono sempre stato a favore dell'Europa, ma non di questa Europa; da un'Europa che ragiona in questo modo è meglio stare fuori!
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