Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

Mamma Lucia

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superfeticista
view post Posted on 14/11/2015, 16:13     +2   +1   -1




Mi ero oramai lasciato da diversi anni con la mia ragazza quando incontrai casualmente sua madre camminando in città, la signora Lucia che per tutto il tempo del fidanzamento aveva rappresentato la mia vera e propria ossessione.
Sul metro e settanta, lunghi capelli nero corvini a scendere sulle spalle, un viso e un corpo che dimostravano almeno dieci anni meno dei quarantacinque già compiuti tanto da venir spesso scambiata per una sorella maggiore piuttosto che una mamma. Le forme degne di una coniglietta di play boy, con la sesta di seno (tutto naturale), un culo solido e alto e il 40 di piedi sempre smaltati e curati.
Ogni qual volta ero salito a casa della mia ragazza avevo sempre trovato una scusa per intrufolarmi nella stanza della madre alla ricerca di un reggiseno o un perizoma lasciato disordinatamente sul letto per poi recarmi di corsa in bagno per un lavoretto :D

L'incontro avvenne un pomeriggio in cui ero sceso senza un itinerario preciso, Lucia stava rientrando quando vedendomi si fermò per salutarmi. Nonostante il tempo trascorso e l'andamento poco felice della mia relazione con la figlia conservava un buon ricordo di me. Dopo alcune domande sul lavoro, eventuali nuove relazioni e le classiche chiacchierate del più e del meno mi chiese di salire per un caffè. Ovviamente anche se mai avrei potuto immaginare che il sogno si tramutasse in realtà, accettai all'istante.
La mia ex oramai lavorava a Milano e non avendo altri figli Lucia era sola nell'appartamento.
Appena entrati in cucina, togliendosi il giubbino apparvero i due cocomeri che aveva in petto da una camicetta aderente di cui almeno tre bottoni erano stati lasciati aperti.
La mia reazione? :erction__:

Continuammo a parlare fino a quando lei scusandosi si tolse le decollete sostenendo di avere i piedi stanchi e sfiniti da un lungo shopping.
Provai all'istante la volontà di fiondarmi su quei lunghi piedi per baciarli trattenendomi a stento sulla sedia ma lasciandole intuire qualcosa.
Lucia vedendomi sudare freddo premette il tasto dolente e con un'assoluta disinvoltura mi chiese se per caso fossi bravo nei massaggi...neanche il tempo di finire la frase e mi aveva poggiato entrambi i piedi sulle ginocchia.
Stavolta non potè fare a meno di notare la mia erezione e ridacchiando mi disse "Ma allora sei uno di quegli schiavetti? A me farebbe proprio comodo un toy boy"

Continua....
 
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view post Posted on 14/11/2015, 17:47     +1   -1
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Professore/essa SM

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bello continua....
 
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view post Posted on 14/11/2015, 20:13     +1   -1
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"Don't forget. Always, somewhere, someone is fighting for you. - As long as you remember her, you are not alone."

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mi piace come si sviluppa,intrigante :) spero anche io che continuerai ^^
 
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LINGUETTA CURIOSA
view post Posted on 14/11/2015, 23:14     +1   -1




Bella come trama ma secondo i miei gusti troppo sbrigativa, arriva praticamente al più belle nel giro di 5 minuti a casa sua... sinceramente preferisco storie più veritiere,che si avvicinano più alle storie reali, dove non succede subito quello a cui bramiamo. Nella realtá è praticamente impossibile che succeda... cmq bravo, trama.da sviluppare ma bella.
 
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superfeticista
view post Posted on 17/11/2015, 23:38     +1   +1   -1




Ero andato completamente nel panico, nel giro di pochi minuti la donna sulla quale si erano focalizzati tutti i miei sogni erotici stava trasformando tutte quelle fantasie in realtà.
Fermo, quasi paralizzato, con la bocca asciutta e senza essere in grado di dire una parola lasciai campo libero a Lucia che agitandomi i piedi sotto il naso iniziò ad interrogarmi su che tipo di perversioni mi facessero eccitare.
"Da quanto tempo mi sognavi, schiavetto?"
"Ti prego Lucia, non chiamarmi così"riuscì a risponderle recuperando un minimo di salivazione
In quello stesso istante partì una piedata che mi colpì in pieno sul naso.
"Non azzardarti più a darmi del tu e contraddirmi per te da adesso sono Dea Lucia. Dillo!"
"Ok, Dea Lucia" risposi sentendomi un verme più che un uomo ad arrendermi subito alle sue imposizioni.
"Bravo schiavetto, hai capito chi comanda. Ma ora devi dirmi di più, pensavi a me anche quando stavi con mia figlia?"
non abbi alcuna esitazione a dirle che ovviamente era così, pensavo di renderla felice e desiderata e invece ecco un altro calcio in pieno volto.
"Mi fai schifo, la pagherai ooo se la pagherai. Ecco perchè mia figlia era sempre insoddisfatta. Aveva un ragazzo schiavo e porco."
Restai in silenzio, ormai sembrava che qualunque cosa dicessi Lucia la usasse contro di me.
"Bene, ora visto che sono stanca e ho intenzione di guardare la tv sarai tu a portarmi sul divano!"
"Inginocchiati e mettiti a quattro zampe come il cane che sei. Su, muoviti!"
Lo feci immediatamente e lei senza riallacciarsi i tacchi salì a cavalluccio sulla mia schiena gridando "Trotta cavalluccio, trotta"
Arrivati in salone Lucia si sedette sul divano usandomi come poggia piedi e continuando a farmi domande su quanto la eccitassi e che tipo di fantasie avevo su di lei.
Cercai di limitarmi a quelle sui piedi per non svelarle troppo visto la piega che la cosa stava prendendo.
"Sai schiavetto credo che tu sia stato fortunato, ho proprio intenzione di renderti felice ma per farlo credo che mi toccherà acquistare dei regali per te. Lasciami il tuo bancomat così domani uscendo dall'ufficio mi occuperò di prendere qualcosa che faccia al caso tuo."
"Ma non ho che 600 euro sul conto" provai ad obiettare capendo all'istante che avevo commesso due errori. Uno nel contraddirla e il secondo dimenticando di rivolgermi a lei col nuovo appellativo di Dea Lucia.
Partirono in rapida successione 5-6 calci al costato che mi tolsero il fiato e mi fecero sdraiare a terra.
"Intanto spenderò questi, quelli che avanzeranno li preleverò allo sportello. Poi faremo i conti sui tuoi prossimi stipendi. Sai non ho bisogno della tua elemosina ma mi piace pensare che dovrai penare e sudare per andare avanti, d'altronde sei uno schiavo."
Presi il portafogli e le lasciai il bancomat.
Lei lo prese svogliatamente e mi congedò "Bene, ora puoi andartene schiavo. Ci vediamo qui da me domani alle 18 30."
 
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superfeticista
view post Posted on 18/11/2015, 15:46     +1   +1   -1




Il giorno dopo arrivai in largo anticipo all'appuntamento ma Lucia era già in casa.
Mi aprì in una veste per lei insolita: fascia a raccogliere i capelli, maglietta bagna fradicia di sudore, pantaloni della tuta e scarpette da ginnastica.
Nemmeno il tempo di stupirmi del suo abbigliamento che mi disse categoricamente "D'ora in avanti in questa casa entrerai e uscirai solo completamente nudo, quindi se ti va di giocare un po' spogliati."
"Almeno fammi entrare prima" provai a balbettare ma vedendo che già stava per accostare la porta superai l'imbarazzo e mi spogliai sul pianerottolo.
"Bravo" disse la mia Dea, ti sei meritato il primo regalo e mi attaccò un collare con relativo guinzaglio.
Entrai come un vero e proprio cane viene portato dalla padrona.
arrivando in salotto mi accorsi subito che era presente un tapis roulant. Lucia sorrise mentre mi spiegava che al sexy shop aveva speso troppo poco per i suoi gusti e mi aveva prosciugato il conto con quell'ultimo acquisto.
"In fondo, facendo un po' di ricerca sui gusti di voi schiavi ho letto che vi eccitate di più quando i piedi sono sporchi. Bè sappi che ho deciso di prendermi un giorno di ferie e ho fatto ore di corsa solo per sudare per bene" e così dicendo si sedette sul divano slacciandosi le scarpette.
Mi avvicinai a lei camminando a quattro zampe come se mi fosse già spontaneo farlo.
"Bravo schiavetto, vedi come sono bagnati questi calzini di spugna" e me li premette sul viso.
"Ora voglio che li annusi per bene, anzi lascia prima che accende la videocamera"
"Ma..."provai a risponderle
"Nessun ma, schiavo! Tutte le umiliazioni che subirai le mostrerò a mia figlia per farle capire con che pezza d'uomo stava e poi chissà potrei farti dominare anche da lei"
Tornò a sedersi e mi stropicciò i piedi sul viso tra un respiro e l'altro fino a quando sfilando i calzini mi mostrò quei piedi che tanto bramavo. lo smalto era blu elettrico e la puzza di sudore fortissima.
"Ora cosa vorresti fare, schiavo?"
"Vorrei leccarle i piedi, Dea Lucia"
"Credo sia ancora un po' presto per permettertelo schiavetto. Apri bene la bocca che ci infilo i calzini."
Non ci fu bisogno di ripetersi, la mia bocca era spalancata e a momenti rischiavo di sbavare per l'eccitazione somigliando sempre di più ad un cane.
"Bene, ora tienili ben bene nelle guance e resta fermo qui. Io vado in cucina a cenare".
Non so quanto tempo passò ma appena la vidi uscire dalla cucina avevo in mente solo i suoi piedi e pregai che me li concedesse per leccarli :feet:

Per fortuna il mio sogno prese corpo. Lucia accese la tv, si sedette sul divano e distrattamente mi ordinò "Ok, ora baciami i piedi e lecca per bene in mezzo alla dita, lo sporco che troverai sarà la tua cena."
Per essere la prima volta che si comportava da Padrona, Lucia dimostrava di avere un'attitudine innata. Mi guardava a stento ma poi all'improvviso infilava un piede fino all'inizio della gola, poi li premeva entrambi sul viso, sugli occhi e tentava di farli entrare contemporaneamente nella mia bocca.
Il mio cazzo rimase duro per tutto il tempo, dopo circa 2 ore la sentii sbadigliare.
Ora la mia speranza era che magari mi permettesse di venire segandomi con i piedi.
Parve capire subito il mio pensiero e guardandomi con disprezzo mi disse "Ovviamente io non ho nessuna intenzione di toccarti, nè lo farai tu. Da questo momento non potrai godere se non te lo permetterò!"
"Dato che poco mi fido di uno schiavo leccapiedi ho comprato un oggettino che farà al caso tuo" e cacciò dalla busta del sexy shop una cintura di castità maschile.
Mettermela non fu semplice vista la mia eccitazione, quando finalmente ci riuscimmo Dea Lucia parve soddisfatta"Ora mi appartieni completamente e ad ogni errore che commetterai aumenterò il numero di giorni di astinenza. La chiave potrai sempre vederla per ricordarti che schifo di uomo sei" e dicendo così la legò alla collanina che portava al collo lasciando che si perdesse fra le due immense tette che strabordavano dalla maglietta con lo scollo a V.
 
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belzebu975
view post Posted on 18/11/2015, 16:32     +1   -1




Continuaaaaa grande racconto
 
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view post Posted on 18/11/2015, 17:56     +1   -1
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Professore/essa SM

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belissimo
 
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superfeticista
view post Posted on 20/11/2015, 09:39     +1   +1   -1




La notte e il giorno successivo furono un vero e proprio inferno. Ogni qual volta mi fermavo anche solo per un secondo il pensiero correva alla Dea, al suo seno, al suo culo solido, a quell'inebriante puzza di piedi ed ecco che il dolore della cintura mi riportava sul pianeta Terra.
Anche stavolta arrivai nel tardo pomeriggio da Dea Lucia e senza bisogno di ordini mi spogliai e mi lasciai infilare il collare e il guinzaglio già sul pianerottolo.
Dopo avermi fatto camminare un po' a quattro zampe Dea Lucia mi guardò con aria di sfida dicendomi "Cosa saresti disposto a fare per vedere le mie tette?"
"Oh, qualunque cosa Dea Lucia"
"Allora ti sottoporrò a cinque prove, se sarai abbastanza bravo da superarle ti consentirò di guardarmi le tette per 30 secondi"
"la ringrazio Padrona"
"Come sei ubbidiente, sai, però, è meglio che come prima prova cominci subito a metterti al tuo posto per evitare che ti possano venire strane idee come quella di ribellarti a me" e così dicendo mi diede un calcio stendendomi sul pavimento mentre andava verso la busta del sexy shop.
Stavolta ad uscire dal magico cilindro dei regali fu un frustino!
"Come prima prova dovrai resistere a 90 frustate, 30 ad ogni chiappa e 30 a quel pisellino che ti ritrovi"
"90???" risposi iniziando a sudare.
"Vedi, non so se sia dimenticanza o ribellione ma ora nel dubbio mi tocca aggiungere un'altra punizione. Vediamo mmmm"
"No, la prego padrona. 90 vanno benissimo"
"Certo che vanno bene ma forse lì davanti sei un po' troppo cespuglioso, ti depilerò con la ceretta"
"No, padrona, la supplico. Abbia pietà"
"Nessuna pietà per gli schiavetti che non sanno stare al proprio posto. Ora però rilassati partirò dal culo e voglio venirti incontro. Conterai tu le frustate, dovessi dimenticarmi potrei dartene di più" e scoppiò in una fragorosa risata.
Ovviamente anche stavolta accese la videocamera per riprendere il tutto.
Contare non mi fu semplice perchè la grinta della Padrona oltre a provocarmi dolore sul dietro, mi eccitava e creava problemi davanti.
Quando ebbe finito il mio culetto era rosso per le ferite che si erano aperte.
"Credo proprio che per un bel po' non potrai nemmeno sederti schiavetto" ironizzò Dea Lucia ridendo di gusto.
"Ora girati"
Ero steso come un verme sul pavimento del salone e Dea Lucia era una vera e propria visione. I capelli le scendevano lungo le spalle, indossava un prendisole che aderiva alle sue forme burrose. Ai piedi un paio di tacchi di almeno 10 cm, sottilissimi e in mano il frustino come simbolo del comando.
Ero suo, le appartenevo. Null'altro più mi importava.
Recuperò la chiave dalla catenina che aveva al collo e mi liberò il pene dalla gabbietta.
Immediatamente ebbi un erezione e partì di colpo la prima frustata.
Continuando a ridere Dea Lucia si recò in bagno e tornò con l'occorrente per depilarmi.
"Prima la depilazione così magari questo pesciolino la finisce di stare dritto" ormai provava piacere ad umiliarmi e vedermi soffrire.
Gli strappi furono dolorosissimi e il risultato fu quello di farmi sembrare un bambino con nemmeno più un pelo.
"Ecco, ora sei irritato sopra il pene, ferito sul sedere...che manca? A si, altre 30 frustate"
"29 mia Dea"
"Aaaaa ma allora sei attento. Però non posso accettare che uno schiavo mi riprenda, quindi salgono a 40!"
Ero preoccupatissimo, se il mio sedere bruciava per le precedenti frustate cosa mi sarebbe successo al pene?
Il tempo di rifletterci non fu molto, Dea Lucia iniziò e dovetti andarle dietro con la conta.
Provavo dolore e piacere allo stesso tempo e frustare un pene duro ed eccitato piacque non poco a Dea Lucia.
Quando arrivò a 40 ero sfinito, mi lasciai andare al pavimento. Non riuscivo nemmeno a rialzarmi.
La Dea, invece, mi ordinò di recuperare i miei stracci e filare prima che decidesse di sottopormi già alla seconda prova.
 
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Checcofeetlove
view post Posted on 2/12/2015, 20:25     +1   -1




Carina.. ma troppo sbrigativa! ;)
 
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slaveforyou
view post Posted on 11/1/2016, 17:28     +1   -1




Continua......
 
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superfeticista
view post Posted on 12/1/2016, 13:12     +1   +1   -1




CITAZIONE (slaveforyou @ 11/1/2016, 17:28) 
Continua......

ci provo, anche se vedo che a molti non è piaciuto.


Il giorno seguente mi recai dalla mia Padrona con il culo a pezzi. Il normale colorito rosa era stato sostituito dal viola dei primi lividi che si erano formati e dalle striscioline rosse delle ferite che provavano a rimarginarsi.
Anche il mio pene aveva cambiato look, senza peli e con la gabbietta ne sembravo quasi sprovvisto ormai.
Appena arrivato dalla Padrona non ebbi nemmeno il tempo di prostrarmi a lei che si dimostrò eccitatissima all'idea della nuova prova.
"Oggi proseguiremo nello sfondamento del tuo culo. Ieri ci siamo occupati del lato esterno, oggi ti toccherà essere penetrato."
L'idea mi angosciò non poco ma evitai di protestare memore di possibili nuove punizioni.
Quando si avvicinò alla busta del sexy shop, Dea Lucia ne tirò fuori due strap-on.
"Il primo servirà a cominciare- mi spiegò subito- come vedi è bianco e misura un normalissimo 18 cm. Il secondo è degno dei cazzoni neri, quelli dei veri uomini che ti aprono in due, 35 cm che ho intenzione di infilarti per intero nel culo!"
Fu come se quelle parole mi portassero già con la mente al dolore che avrei provato, d'istinto scoppiai in lacrime.
"No femminuccia, non fare così. Vedrai che ti piacerà così tanto che al dolore iniziale sostituirai il piacere. D'altronde con la gabbietta al pesciolino il tuo ruolo è ribaltato e finalmente hai ciò che ti compete: essere penetrato anziché penetrare" e così dicendo Dea Lucia scoppiò in una fragorosa risata.
Fui ammanettato, legato alle caviglie e al tavolo del salone, con le gambe ben divaricate.
Dea Lucia iniziò subito a darci dentro con grande euforia.
L'inizio fu devastante, il dolore era allucinante ma ben presto mi abituai a quel ritmo che solo una padrona poteva avere.
Quando il piacere aveva sostituito il dolore, Dea Lucia estrasse lo strap on dal mio culo "Bene ora sei pronto per il cazzone nero".
Si slacciò il primo e devo dire che le dimensioni del secondo mi provocarono un groppo in gola.
"Ti piacerà anche questo lurido zerbino, anzi gridalo, di che ti piace"
Ovviamente obbedì e solo in quel momento mi resi conto che per tutto il tempo della prima penetrazione, Dea Lucia non mi aveva degnato di uno sguardo per puntare dritto alla telecamera che ormai teneva sempre accesa.
Non so per quanto tempo proseguì ma quando finalmente venne fuori il mio culo non era più lo stesso.
"Non credere di essere quasi a metà dell'opera, le prossime prove saranno molto più impegnative e ora va via verme" mi ammonì la Padrona.
 
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slaveforyou
view post Posted on 12/1/2016, 14:17     +1   -1




Sono curioso di sapere le successive
 
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superfeticista
view post Posted on 14/1/2016, 09:12     +1   +1   -1




"Per le nuove prove dovrai trasferirti direttamente qui per qualche giorno" sentenziò Dea Lucia.
"Maaa come faccio..." provai a balbettare e subito parti un calcio diretto alle mie parti bassi.
"Insomma, ogni volta che mi sembra tu abbia capito il tuo ruolo fai un errore. Io ordino, tu esegui, chiaro?"
"Si, mia Dea".
"Ecco, su mettiti a quattro zampe e seguimi nella tua nuova stanza" e così dicendo si avvio, lungo il corridoio, fino al bagno.
"Questa sarà la tua stanza, sei contento?"
"Certo, mia Dea"
"E ovviamente riceverei qui i tuoi pasti" proseguì ridacchiando.
"Certo dovrai farci la bocca" e qui la risata si fece quasi diabolica "Da oggi berrai solo il mio piscio e appena mi scapperà ti nutrirò con la mia merda"
L'idea mi bloccò di colpo, ormai avevo capito che la mia Padrona non scherzava mai e mi sarei dovuto preparare anche a questo.
"Bene, il wc non mi servirà. Ho già montato questa comodissima sedia dove aspetterai tutto il giorno i miei bisogni. Sei contento?"
"Certo, mia Dea"
"E ci credo che lo sei, non avessi la gabbietta penso che quel coso moscio che ti ritrovi starebbe bello dritto adesso ahahha"
"In ogni caso per questa doppia prova non posso certo concederti di guardarmi la passera ogni qual volta ti piscerò in bocca quindi su, da bravo fatti bendare"
Una volta bendato, la padrona mi fece stendere sul pavimento con la testa al di sotto della sedia-wc e iniziò a scattare una serie di foto.
"Non vedo l'ora di iniziare, nel frattempo vado a scolarmi qualche birra dal frigo. A te piace la birra schiavetto?"
"Si, mia Dea"
"Mi fa piacere, perchè a te arriverà dello stesso colore....anche se di sapore diverso"
"Ci vediamo dopo e sta tranquillo, filmerò tutto così potrai rivederti mentre assaggi i frutti della tua Dea"
 
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belzebu975
view post Posted on 14/1/2016, 13:34     +1   -1




Bellissima. Spero anche nell arrivo della figlia. Continuaaa
 
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22 replies since 14/11/2015, 16:13   26011 views
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