Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

La Cuginetta

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claude3891
view post Posted on 13/7/2014, 10:45     +1   -1




Ciao Ragazzi, ultimamente leggendo un po' di storie qui da voi mi è venuta voglia di scriverne un'altra. Quella che oggi voglio raccontarvi è una storiella inventata ma che prende spunto da fatti realmente accaduti.
E' di genere Femdom se no non sarebbe bella per noi feticisti eheheheh
Buona lettura... e spero vi piaccia anche più delle altre !!

LA CUGINETTA

Siamo a Luglio, io Cammino solo per strada e dirigendomi verso casa vidi già da lontano, sulla sua Graziella Rosa, mia cugina Ilaria. Veniva in direzione opposta alla mia, la riconobbi subito già da 100m di distanza non so perché ma quello che so è che ho sempre avuto un debole per lei sin da quanto era ragazzina. Forse perché rimasi colpito da quel suo caratterino tosto che notai possedere fin da quant'era piccolina. Pensate una volta la vidi giocare insieme alle mie 2 sorelle e alle 2 sue sorelle a un gioco che consisteva nel far girare una di loro su di una sedia (una di quelle sedie con rotelle che ci si può girare su se stessi rimanendo fermi nello stesso punto). Bene la ragazzina che girava bendata sulla sedia era mia sorella piccola Alessandra. Le altre dovevano colpirla con un solo schiaffo e lei doveva poi indovinare chi era stata altrimenti pena doveva continuare a girare. Quando vidi schiaffeggiare Ilaria la più piccola delle 5 la mano era ben tesa a paletta e centrava alla perfezione il viso nonostante questo era in movimento... dopo aver sferrato un 1°colpo non contenta tirò un altro ceffone questo più violento e preciso che suscitò in lei una piccola risatina sadica sotto i baffi. Alessandra con la guancia rossa si tolse la benda e indicò Ilaria.. ma lei subito con supremazia disse:
“No hai sbagliato” Alessandra replicò:
“Ma me ne sono accorta dalla risata...” e lei:
“Che c'entra ho riso per il bello schiaffo” mentre con lo sguardo zittiva le altre cugine consapevoli dell'imbroglio; la bendò e la fece riandare sotto. Io che spiavo con eccitazione ed ammirazione verso questa piccola donna dominante decisi di allontanarmi.

Io avendo 6 anni in più di lei diciamo che lo vista crescere e da subito mi accorsi che fisicamente prometteva bene. Infatti ora è una bellissima ragazza di 25 anni. Formosa ma dal corpo non sodo ma un po' burroso, le sue movenze sono molto sexy da capogiro ed è di una femminilità esuberante!! E' mora con capelli ondulati e occhi scuri coperti quel giorno da un paio di occhiali da sole grandi e scuri. Si fermò davanti a me frenando ma quasi mettendomi sotto.
La Dea era dinanzi a me ! Vestiva con jeans cortissimi e una camicetta bianca che lasciava intravedere un reggiseno sempre bianco che le teneva su 2 bocce bellissime , una terza piena.
“Ciao cuginè vedi ho il pedale che si muove me lo aggiusti?” esclamò
“Si certo qual'è?”
“Questo” indicandomi quello destro.
Io che già dalla tenera età avevo tendenze di sottomissione ( forse dovuta ad alcuni episodi - leggete il flashback di “I piedini di mia zia”) in passato già diverse volte le feci piccoli favori, non le ho detto mai di no anche perché non ne sarei stato capace. Una volta ricordo che mi chiese l'auto in prestito e poi per ringraziarmi mi accarezzerò il viso con le sue 2 manine e con voce gentile come se parlasse ad un cucciolo mi disse:
“Che bravo il mio cuginetto” avvicinandosi con le sue labbra Rosso fuoco alle mie e schioccando un bacio pochi cm prima di venire a contatto con le mie già in posizione di attesa bacio; io rimasi totalmente scioccato e immobile mentre lei poi prese le chiavi e subito se andò. Non vi dico quante volte ho r immaginato la scena solo che al posto del bacio nella mia fantasia mi sputava in faccia e se ne andava ridendo.
Comunque tornando a noi...
Mi abbassai e nel farlo squadrai la sua bella coscia, la curva del suo polpaccio morbido perfetta e poi quel suo splendido piedino ancora poggiato sul pedale. Calzava un infradito semplice nero con un fiorellino di sopra. L'ammirai per un po' era un 37, sembrava disegnato a mano, morbido dita dritte e allineate e con smalto trasparente e più bianco all'estremità dell'unghia. Io ne mi permisi di spostarlo e ne di chiedere di farlo.. per me era come una Regina alla quale non bisognava darle fastidio. Avevo una voglia matta di fare tutto un boccone piedino e infradito compreso! Ma dopo qualche secondo di film mentali ecco la sua voce:
“Allora c'è la fai??” e rimaneva lì ferma in posa col piedino ancora sul pedale.
Io“eh devo vedere bene magari è solo una vite che vuole essere stretta... io mi sto ritirando passa da casa che lo sistemiamo e diamo anche una controllatina ai freni che per poco non mi investivi ehheh
Lei “ Uffa, va bene dai salta su però facciamo presto...” disse con tono scocciato.
“Si si stai tranquilla”
Lei: “Anzi pedala tu che sei pesante” (modestamente sono un bel ragazzo ma con qualche chilo in più) e cosi si sedette dietro.
Io balzai sopra e inizia a pedalare verso casa. Era una gioia per me trasportare mia cugina, la strada era in salita ma la fatica non si sentiva anzi volevo che il viaggio non finisse più.. distratto tra i miei pensieri su cosa potesse succedere di erotico in garage prendo un tombino e lei sobbalzando disse
“Oh stai attento” e mi diede un pugno sulla schiena.
“Si scusa scusa”
Poi una macchina nel sorpassarci quasi ci tocca, questo per colpa mia perché nell'imprimere forza nel pedalare feci un cambio improvviso di direzione non sembrava ma la Regina pesava oltre 60kg di sicuro... tutta bontà!!
Lei “oh deficiente” e mi diede un grosso pizzico alle cosi dette maniglie dell'amore.
“Devo farti male per farti stare attento!??.... eh?..” disse mentre mi dava altri pizzicotti sul sedere e sulla ciccia, spero si sarà divertita visto la mia pancetta.. Comunque io che mai ho osato ribellarmi alle sue voglie patisco quei doloretti in silenzio.

Infatti ora ricordo un altro piccolo episodio che dimostra la mia sottomissione. Lei aveva all'incirca 13/14 anni e giocava con mia sorella a saltare dal letto al castello su di un altro letto posto mezzo metro più in là; entrambe erano scalze. Questo letto era il mio.
Entrai in stanza e dissi:
“Dai ragazze ora basta che devo studiare” e mi sdraio sul letto a pancia in su, prendo il libro sul comodino e inizio a leggere.
Ilaria “ e studia non preoccuparti a noi non dai fastidio, vero Ale?!” e saltò sul mio letto senza prendermi ma nello scendere mi calpestò la pancia.. io non le dissi niente e come avrei potuto visto le mie accentuate fantasie fetish. Però mi girai a pancia sotto come a dire va beh fate come volete io mo mi giro cosi perlomeno non mi fate male. Ecco un altro salto questa volta atterra con un piede sul mio sedere e uno sulla schiena, proprio a farlo apposta, ma perse l'equilibrio e fini in ginocchio con le mie spalle sotto di le sue gambe.
“Ahia” esclamai io, ma lei incurante e con menefreghismo disse:
“Che c'è ti sei fatto male?” e mi stropicciò i capelli con le mani.
“ No però dai devo studiare... lei mi interruppe e con uno schiaffeto dietro la nuca disse:
“Dai aiutami a risalire che non mi va di fare il giro per le scaletta.” Era proprio una padrona predestinata. Cosi dicendo salì su di me con i suoi 2 splendidi piedini ricoperti solo da un calzino rosa. Calpestandomi si fermò sul mio sedere e coi dei balzetti veloci cercò di risalire sul letto quello alto ma non ci riusciva e atterrava sempre schiacciandomi il sedere. Fece 3 o 4 salti man mano più alti e quindi con un atterraggio sempre più violento. Io godevo, sentivo la sua impronta schiacciarmi
mentre il mio pene veniva stuzzicato.
Lei “Cosi non c'è la faccio dai aiutami meglio...”
Io “aspetta” e mi misi a 4 zampe, lei sali sulla mia schiena e poi si arrampicò sul letto... io ormai eccitatissimo dovetti trovare una scusa e andarmene camminando in maniera strana e di spalle a lei in modo che non si notasse la mia erezione, decisi di andarmene anche perché la presenza di mia sorella che assisteva divertita ai fatti mi imbarazzava parecchio.

Arrivati a casa apro la porta in ferro ed entriamo in garage. Capovolgo la bici per lavorarci meglio. Lei si viene a mettere proprio difronte a me, a mezzo metro, poggiandosi col sedere sul cofano della macchina che era li. Anche le mani erano tese all'indietro e poggiate sul cofano, le gambe erano accavallate.
Io “Qualche minuto ed è pronta”
Lei “Eh bravo sbrigati che qui dentro fa un caldo che si muore” e si sbottonò 2 bottoni della camicetta.. e poi iniziò a dondolare la gamba accavallata...
Io rimasi stordito perché pensai che ci volesse provare. Inoltre la vista del suo balcone fiorito il dondolare della gamba seminuda e inebriato dal suo odore di sudaticcio andai in Tilt. Rimango come ipnotizzato per qualche secondo. Finché lei:
“Oh ma che fai ti sei imbambolato??... muoviti” e mi da un calcio sulla coscia.
Dopo questa sua reazione avrei voluto fingere di non saperla riparare per poi chissà essere picchiato e insultato per non essere stato capace di fare cose elementari per un uomo; ma alla fine la riparai, la rigirai e dissi:
“Ecco è pronta.. mia padroncina” questo aggettivo proprio mi scappò.. lei prima spalncò i suoi occhioni, poi con un sorrisetto beffardo e tono gentile ma autoritario disse:
“Mh vedremo se ora frena... vado in bagno che mi scappa tu perché non mi vai a prendere qualcosa di fresco!?”
“Ok ma non tirare lo scarico che è rotto..”
In realtà funzionava benissimo ma volevo segarmi in bagno sentendo il suo odore di piscio e ripensando a quello che stava accadendo. Mentre si avviava verso il bagno io intontito fissavo quel suo culetto dalle curve esplosive, mamma mia come ondeggiava quel suo bel sederino, riusciva a muovere l'anca anche non avendo i tacchi. Una DEA!
Gli scesi una mezza bottiglia di estate presa su dal frigo di casa.
Lei si avvicinò e me la tolse di mano.. “che cavolo senza bicchiere..” esclamò quasi schifata
“Hai ragione scusa corro a prenderlo”
“...No lascia stare mi attacco” e iniziò a bere.
Era quasi attaccata a me, quasi ci sfioravamo, alzò il braccio per bere. Io volevo stringerla baciarla leccarla annusare quella ascella che emanavano un profumo niente male, scoparla tutto volevo farle di tutto ma non feci niente e la mia eccitazione si sfogo con un rigonfiamento nei pantaloni.
Lei finito di bere calò l'occhio e se ne accorse: “ma che fai!?? ti piace tua cugina!?”
Io balbettando e arrossendo “.. no.. cioè si.. no..”
Lei “Non è che hai qualcosa in tasca??” e con un movimento veloce della mano sinistra diete una botta sul mio pene.
Io “ahi” e mi chinai leggermente
“Ah ma allora ti piaccio.. io lo so sai si vede da come mi guardi e da quello che hai sempre fatto per me..” Sapeva che in qualche modo ero succube di lei.
Poi una frase inaspettata per me “dai non vergognarti.. fammelo vedere.” Esclamò d' improvviso
Io gelato e tutto incredulo “come!?”
“Dai ho sempre voluto vedertelo sai..” “Spogliati” ordinò e iniziò lei ha sbottonarmi i pantaloni..
Non dava possibilità di risposta si faceva tutto come voleva lei d'altro canto i suoi capricci erano ordini per me..
“Tirati giù le mutante.... mmhh però mi aspettavo di meglio sai , è piccolo non proprio microscopico ma piccolo” (chissà quanti ne avrà visti pensai io). Poggiò la bottiglia quasi finita per terra e cominciò a giocare con il mio cazzetto. Lo scappellava, sembrava quasi volesse farmi un pompino ma desistette evidentemente erano altri i piani che le frullavano per la mente.
Io intanto raggiunsi la mia estensione massima: un 15 cm in tiro.
“Dai giochiamo un po'..” Io non risposi e lei aggiunse: “saltella mi piace vedere quando un cazzo pendola ahahahah”.
Io lo feci, provavo piacere nel farla divertire.
Lei “dai fai ginnastica con le mani..”
Ed io saltellando muovevo le braccia su e giù.. lei scoppio a ridere.. “Ahhahahahh”
Ora ebbe la certezza che suo cugino era completamente devoto a lei.
“Fermati” ordinò.. io c'è l'avevo duro come il marmo lei si avvicinò e mi sussurrò all'orecchio:
“E' vero che faresti qualsiasi cosa per me??” e strusciava le sue cosce dalla pelle vellutata sul mio membro.. io muto stavo quasi per venire era già tanto per me.
“Allora rispondi” e mi stringe una chiappa con le sue mani e le sue unghie graffianti.
Io “si si....”
“Bene e come mi hai chiamato prima?”
Io “Padroncina.. “
“Bravo d'ora in poi io sarò la tua padroncina ok?” e mi mozzicò l'orecchio.
Io “Si..si ok” ...boom una ginocchiata nelle palle che mi fece inginocchiare a terra davanti a lei..
“NO” gridò, e con tono incazzato aggiunse “devi rispondere Si padroncina”
Io con voce soppressa per la botta “si padroncina, va bene mi scusi”.
Lei mi tirò su il viso con le sue splendide mani si chinò col capo avvicinando il suo visino bello e diabolico al mio.. e disse:
“Mmh ma non ne sono tanto convinta sai che ubbidirai a tutto, voglio un altra prova... vediamo...” pensò un attimo e poi disse:
“Togliti le mani di là e smettila di frignare.. mettile dietro la schiena.. ok cosi, allarga le gambe e stai dritto, no no rimani in ginocchio... bene così perfetto”.
Fece qualche passo indietro come a prendere la rincorsa e si posizionò con la gamba sinistra tesa e la destra poggiata con la punta del piede atterra, la caviglia e il ginocchio erano curvati. Avevo una Donna splendida dinanzi a me. Si sfilò l'infradito e fece qualche giro con la caviglia come a scaldarla... Poi ecco che fece una corsetta veloce e mi sferrò un calcio nelle palle che mi fece stendere di lato, dolorante a terra.. Poi mi mise il piede in faccia ed esclamò:
“Ti piacciono i miei piedi vero?!!?” e come potevo negare. Erano perfetti aveva anche una caviglia scolpita erano il massimo... cosi pronunciai un sottilissimo “si padroncina..” ero completamente sotto il suo controllo.
Lei “Lecca puliscimi che si è sporcato” io subito come uno zerbino lo feci.
“Lo so ora ho capito che sei uno schiavo ho visto tanti video su internet sai!? Perché anche a me la cosa stuzzica ahahahah “ e si fece una grossa risata. “Mio cugino, il mio schiavo se lo avessi saputo prima....ma va bene veniamo a noi” aggiunse..
“Ecco la mia richiesta anzi il mio ordine se lo fari bene forse poi te li farò adorare per bene... forse ahahahahaha”
“Te lo ricordi Sandro il mio ex fidanzato.. certo che si sei amico... bene vai da lui e spiegali che non è vera la voce che si dice in giro e per cui mi ha lasciata.. sai di che parlo vero??” e staccò il piede dalle mie labbra e lo poggiò nuovamente sulla guancia. Iniziò a girare il piede schiacciandomi con forza come se ci fosse una sigaretta da spegnere.
“Vedi che devi fare perché io voglio tornare insieme.. “ disse.
In paese la voce che circolava da qualche giorno a questa parte era proprio il tradimento di mia cugina con l'istruttore di equitazione.. non sapete quante volte ho immaginato lui un bel ragazzo sempre depilato e palestrato che si scopava da dietro mia cugina sul fieno perché lei per quanto era bella meritava un vero macho che la facesse godere per bene; e non vi dico quante volte ho sognato io di farle da pony con lei vestita da fantina che mi frustava il culo per portarla a cavallo.
Con il muso storto dissi: “si si padroncina”.
Lei: “bene allora vedi come devi fare..” poi alzò il piede e lo mise vicino le mie labbra bello teso: “ora ringrazia.”
Io le diedi un bacio sulle dita che durò 3 secondi finché lei non lo staccò.
Lei si mise a cavallo della bici, raccolse da terra la bottiglia di Estate e mi verso sul viso quello che ancora rimaneva.
“Tieni dissetati porco.” esclamò.
Andando verso la porta d'uscita sarebbe passata con le ruote sopra il mio braccio teso per terra se io non l'avessi spostato. Fu in quel momento che capii il suo sadismo fin dove poteva arrivare. Poi aprì la porta e se ne uscì lasciando la porta aperta, questa dava sulla strada ed io che ero nudo o meglio avevo solo la maglietta indosso corsi in bagno per no essere visto, non sia mai passava qualcuno ehheeheh. Qui con 3, 4 seghe veloci venni copiosamente nel water dove ancora c'era il suo Champagne!


Scusate se ci sono errori di sintassi ma come titolo di studio ho solo un diploma ottenuto 12 anni fa ahhaahahha alla prox ciao!

Claude3891 07/2014
 
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belzebu975
view post Posted on 13/7/2014, 14:40     +1   -1




ottima storia. amo i racconti con dominazione femminile se poi aggiungi anche lo schiavo cuckold/cornuto è ancora meglio. continuala molto bella come inizio
 
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claude3891
view post Posted on 15/7/2014, 13:48     +1   -1




CITAZIONE (belzebu975 @ 13/7/2014, 15:40) 
ottima storia. amo i racconti con dominazione femminile se poi aggiungi anche lo schiavo cuckold/cornuto è ancora meglio. continuala molto bella come inizio

OK grazie.. si si può fare una scenetta cuckold piace anche a me!
Intanto posto la continua....

Stavo sdraiato sul letto di casa mia con pantaloncini del pigiama e condizionatore acceso, faceva un caldo. Stavo per fare la mia pennichella pomeridiana.
Nonostante le numerose seghe su mia cugina ancora non riuscivo a prendere sonno perché ancora mi veniva duro, non riuscivo a togliermi quel pomeriggio in garage dalla mente.
Mi arriva un msg sul telefonino è Ilaria:
“allora che hai concluso, sul mio tel ancora non mi ha chiamato..” riferendosi al suo ex.
Risposi: “si si ci ho parlato Padroncina solo che è lunga.. ti spiegherò a voce”
“Muoviti ti aspetto alla casuccia, vieni ora e portami una crema di caffè freddo”.
La casuccia era un monolocale arredato che si divideva con la sorella per serate con amici ecc.
Suonai alla porta
“E' aperto”
Entrai e lei stava seduta sul divano con le gambe stese su l' altra metà del divano, vestiva con una maglietta scollata dei pantaloncini celeste e ai piedi 2 ballerine bianche. Era Bellissima.
Mi avvicinai e le porsi il caffè freddo a crema.
“Allora siediti e raccontami com'è andata!?” mi disse.
Mi stavo per sedere su di una sedia, ma....
“No stupido non vedi che il divano ha 2 posti” disse con tono sarcastico.
L'altra metà era occupata dalle sue gambe.. io impacciato dopo strani movimenti mi decido e con estremo garbo le sollevo le sue gambe, mi siedo e le ripongo su di me.
Lei spostò un piede e lo mise sul mio pacco. Era molto brava, evidentemente sapeva che quando l'uomo è in tiro è più facile soggiogarlo. Anche se a me a dir la verità non c'è nera bisogno. Mi faceva eccitare già il fatto di stare solo li con lei, poi il suo tono di voce il suo fisico i suoi movimenti insomma ero già molto ingrifato.
Dissi subito la verità, non volevo mentirle: “Perdonami padroncina non sono riuscito a farti perdonare.”
“Perdonare di cosa ???” ribatté “allora anche tu ci credi?”
Io non solo ci credevo ma avrei messo anche la mano sul fuoco che lei aveva fatto sesso con il suo istruttore di equitazione. Era troppo irresistibile e maliziosa e lui un bellissimo ragazzo che l'aiutava a salire e scendere da cavallo.. figuriamoci.
Io “beh ci ho provato ma lui...” bom una botta sul muso con la suola della sua ballerina..
“Taci cretino, sei un buono a nulla” e inizio a scalciare e sempre con maggior ferocia tanto che io mi riparai il capo con le braccia. Subivo colpi violenti anche al torace.. poi una pausa da parte sua, sbirciai e la vidi posare la tazza di caffè sul mobile, poi si avvicinò e con le sue mani tolse le mie da vicino il viso.
“Scendi “ ordinò .. “mettiti in ginocchio.. “
“Scusami tanto padron..”
“Zitto non fiatare sei un deficiente schiavo.” Vidi le sue pupille degli occhi dilatarsi dalla rabbia o forse solo dalla voglia di menarmi perchè non penso gliele fregasse più di tanto del suo ex.
“Metti le mani dietro la schiena”.
Io sempre che ubbidivo.
Lei iniziò a schiaffeggiarmi molto pesantemente con entrambe le mani. Anche con 2 mani contemporaneamente.. erano tutti schiaffi in sequenza non faceva pause max di 2sec. Che belle mani. Dopo una 40ntina di colpi io geminai dei lamenti. Lei grazie al cielo si fermò, mi strattonò un po' i capelli e poi si calmò si poggiò al divano.
“Ecco ora hai avuto quello che ti meriti..” Esclamò
La vidi + rilassata si era sfogata su di me. Chissà se era la sua prima volta, ma ragazzi fidatevi non sembrava proprio. Era una donna che sapeva far valere la sua supremazia.
Nonostante il viso molto addolorato ebbi comunque un bel rigonfiamento nei pantaloni. Lei lo vide e stuzzicando il mio cazzo col suo piede destro disse:
“Vediamo di rimediare, tirati giù tutto e masturbati”
Io mi spogliai e lei:
“Hai proprio un cazzetto inutile lo sai??”
“Ora ripeti con me Sono un Coglione a servizio di mia cugina” e colpiva dolcemente le palle.
Poi si avvicinò anche col busto per farmi vedere meglio il suo Seno abbondante”
“Sarò d'ora in poi il tuo servo fedele” mi fecette ripetere.
Rallentai il ritmo altrimenti sarei venuto già
“Sono una merdaccia, una nullità..” finito di ripetere aggiunsi
“sto per venire”
Lei non disse niente quindi le venni sullo stinco.. svuotai tutto.
Lei si alzò mi mise una mano sul capo mi spostò e andò in bagno a pulirsi.
Quando uscì disse:
“Ora vattene ti chiamo io se mi servi..” nel rialzarmi dai pantaloncini era caduta atterra una banconota da 20€ ( io non uso il portafogli). Mentre stavo per raccoglierla lei poggiò il piede sopra, “che cè qui dentro è tutto mio compreso tu hahahaah”
Credo volesse capire se potevo essere anche un moneyslave..
Volevo risponderla ma non ebbi il coraggio, sono veramente un tipo di poche parole.
“Aspetta dove vai non ringrazi?” disse mentre mi dirigevo verso l'uscita a testa bassa.
Io di nuovo in ginocchio le baciai quel bellissimo decoltè che caplestava la “mia” 20€.
Staccò il piede dalla mie labbra e rimasi difronte alla banconota.
“Non farmi chinare.. prendila e donamela..” disse tutta contenta.
Io la raccolsi e con 2 mani sollevate gliela offrii.
“Bravo bravo cazzetto inutile ahahah questo è perché ti ho fatto godere vero?”
“Ora sparisci e portati via questa crema che faceva pure schifo.. anzi finiscitela che è peccata ahahhaah”
Ne era rimasta un po' e tutta squagliata ormai...
La bevvi mentre lei con un balzo si sedette al divano e accavallò le gambe..
La gardai e lei con un gesto della mano fece come a dire sciò sciò.
E tolsi il disturbo.

Edited by claude3891 - 15/7/2014, 15:03
 
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belzebu975
view post Posted on 15/7/2014, 14:26     +1   -1




complimenti sempre piu avvincente
 
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view post Posted on 15/7/2014, 14:59     +1   -1

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molto interessante :)
 
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claude3891
view post Posted on 30/7/2014, 08:48     +1   -1




UN GIORNO AL MARE



Era una calda domenica di Luglio, alle 8 del mattino un msg sul mio cell.
“Andiamo al mare.” era Ilaria mia cugina, la mia Dea.
Non c era un punto interrogativo quindi risposi:
“OK Padroncina arrivo subito”
“Vieni tra mezzora, viene pure una mia amica” rispose lei.
Chissà se l'amica avrà letto “Padroncina” mi chiedevo, ero impaurito, non mi andava di far capire il mio status di schiavo ad altri, abitiamo in paese e la voce circola velocemente, potevo compromettere seriamente la mia reputazione.
Puntuale come un orologio svizzero suono alla casuccia.
Aprì l'amica era Elisabetta una ragazza di 23/24 anni, la conoscevo di vista. Era bassa di statura biondina e un po' cicciottella ma non aveva cellulite. Indossava dei pantaloncini corti blue con una maglietta bianca che quasi si sdrillabava per contenere il suo prorompente seno. Le caviglie erano assottigliate rispetto al polpaccio e non a zampone ma bensì scolpite. Ai piedi un infradito grigio chiaro un 37 forse, dita allineate e unghie smaltate di rosso.
Finiti i raggi X il mio cervello elabora e mi dice: E' proprio una bella patatona.
Betty, questo il diminutivo, andò a posare la borsa in macchina e io approfittai per dire con convinzione alla mia Regina:
“La prego padroncina non mi tratti da schiavo avanti la gente... non voglio..”
Lei “Mhmm non ti preoccupare stai tranquillo” e mi fece l' occhiolino.
Speravo avesse capito il senso cioè se avrebbe dato sfogo al suo sadismo mi sarei offeso e non mi sarei fatto più sentire.

“Io mi siedo dietro.” disse Ilaria.
Elisabetta che sapeva che Ilaria aveva un carattere da Leader disse “ok” senza batter ciglio.
In macchina alla vista di quelle belle cosciolone sode, dalla pelle liscia e dorata dal sole fantasticavo su come poteva essere divertente farsi stringere la testa li in mezzo... Poi immaginavo quanto potesse pesare su di me a piedi nudi sul mio stomaco o seduta col suo enorme culo sulla mia faccia.. Visto la giovane età era bella anche se grassa.
Ma meglio smettere di sognare perchè avevo pulsazioni non indifferenti. Cosi iniziai a parlare del più e del meno, quando ad un tratto Ilaria poggiò il suo piede destro al lato del mio poggia testa.
“Mi sgranchisco un po' mica ti do fastidio” disse con toni ironico.
Avere cosi vicino quel meraviglioso piedino profumato dalll'arco curvato era un alto indice di distrazione/pericolo.
“Noooo non mi dai fastidio è solo che tra poco facciamo incidente ( pensai nella mia mente);
ma dissi “No no..”
“Non puzzano stai tranquillo” Soggiunse mia cugina mentre Elisabetta assisteva divertita alla scena.
Stava per umiliarmi me lo sentivo ma in modo scherzoso..
“Senti, mica puzzano??” e cercava di infilarmi il pollice nel naso.
Mi venne nuovamente duro ma soffrivo perchè ero ingabbiato nelle mutande.
“Che bravo il mio cuginetto hai visto Betty??!”.
“Si si è proprio bravo” disse Elisabetta trattenendosi dal ridere.
Poi passò ad accarezzarmi la testa sempre col suo piedino. Io sempre uomo di poche parole non fiatavo.. In quel frangente volevo solo accostare e menarmelo un po' per venire e calmare i miei bollori.
Dopo qualche minuto soddisfatta di avermi sminuito un po' si rimise composta.

Alla cassa del lido io pagai 1 ombrellone e 2 sdraio.
Elisabetta: “ io pago una terza...”
Ma Ilaria la interruppe: “Non cè ne bisogno tanto è difficile che staremo sdraiati sotto l'ombrellone tutti e 3 insieme”.
Neanche a dirlo appena arrivati le ragazze si sdraiano. Io meschino mi sdraio anch'io. Stesi il telo mare parallelamente al lettino di mia cugina e mi coricai a pancia sotto.
Betty aveva un costume fuxian almeno una 4a di seno e una culotta che le conteneva quelle meravigliose e abbonanti chiappe.
Ilaria reggiseno a fascia nero e mutandina che le copriva si e no mezza chiappa.
Passarono neanche 5 min. Ed Ilaria fuoriuscì mezza gamba dalla sdraio poggiando il suo piede sulla mia schiena.
“Ho sete” disse... Ma era sottinteso “vammi a prendere da bere schiavo”.
Betty non vide la scena del piede, cosi mi alzai subito e dissi:
“Vado io che volete?”
Elisabetta “Io un estate al limone i soldi sono nel portafogli aspetta.” e mentre si stava alzando Ilaria mi guardò storto...
“ no non fa niente offro io..”
Ma con astuzia lasciai il cell sul tavolino dell'ombrellone col registratore acceso e schermo oscurato per capire Betty cosa pensava di me.
Tornai e servii da bere, Betty pronunciò un grazie lento e gentile mentre accavallò le gambe e cominciò a succhiare il te dalla cannuccia in modo molto sexy, chissà come mai mi chiesi... allora presi il cell. E dissi: “vado un attimo in bagno scusate” . Li ascoltai la conversazione:
“Certo che tuo cugino è proprio bravo..non ci ha neanche chiesto la benzina...”
“Si una volta mi ha detto che li da fastidio vedere una ragazza che paga quando c'è lui..”
“Bhoo meglio cosi no!?” aggiunse Ilaria.
Poi silenzio magari Betty pensò che Ilaria mi sfruttasse.
“è anche un bel ragazzo dici che,..... “
“ahhaahhaha bho provaci io ti aiuto. Ma ti consiglio più di usarlo... è strano come ragazzo.. divertiti se vuoi vai a colpo sicuro ti fa che vuoi”.

Tra un bagno e l'altro si fece ora di andare...
Nel viaggio di ritorno Elisabetta era alla guida e io e Ilaria dietro.
“Dai facciamo finta che è un taxi e noi siamo marito e moglie” disse prima di partire.
Io ovviamente non contavo nulla ed Elisabetta decise di stare al gioco perchè sapeva che Ilaria poteva essere anche divertente.
Dopo un po' si sentì scorreggiare era stata Ilaria che finito il peto mi diede un forte schiaffo sulla nuca.
“Oh ma che fai??” disse a voce alta..
“Sei un Porco, Elisabetta apri i finestrini- Questa me la paghi.” aggiunse.
Chissà cosa aveva in mente.
Probabilmente sarà stato l'effetto di reflusso del panino con pomodori e melanzane che si era mangiata prima in spiaggia.
Poco dopo:
“Mannaggia!!” esclamò Ilaria, “Cuginè aiutami a trovare le chiavi di casa mi saranno cadute dalla tasca.. speriamo....”
Io con la luce del cell mi venne spontaneo di andare a vedere vicino i suoi piedini, indossava scarpe di tela, celesti.
Lei d'istinto me ne mise uno sopra il capo:
“Trovate?.. dai cerca bene” e premeva con forza la mia faccia verso la mochette.
Elisabetta concentrata alla guida non so se se ne fosse accorta di come mi stava maltrattando. Passarono 10sec. in quella posizione poi allentò la presa:
“Ah eccole” disse dopo un po', ma in realtà non le aveva mai perse.
Come mi sollevai un pochino mi bloccò con le sue mani, il mio viso era parallelo alla sua vagina. Indossava un minipantaloncino bianco sbottonato in vita (forse per via dell'aria nella pancia), sollevò le ginocchia alzando i pedi da terra e PRUUMMM un' altra bella scoreggia questa volta direttamente in faccia.
“Ahahahahaha cosi impari adesso respira tu ahahahahah”
Ecco cosa intendeva con questa me la paghi di poco prima, con la scusa della chiave doveva scorreggiarmi in bocca.
Elisabetta pure scoppiò a ridere. Ilaria aveva ragione ero strano e assecondavo molto le donne.
Piano piano mi ricomposi, ero super eccitato. Ilaria se ne accorse e si sedette più centralmente affiancata a me. Con molta maestria lentamente e senza farsi sgamare da Betty mi afferrò le palle con la mano e disse:
“Allora come era??”
Io: “Cosa??”
Lei “la puzza ahhahaahha”e stringeva sempre più forte i miei genitali.
Iniziai a provare dolore allora dissi: “Si ehh Profumava” magari smetteva di stritolare...
AHAHAAHAAAH Tutte e 2 a ridere..
In realtà sapeva di melanzana andata a male. Un odore tremendo penso se ne fosse accorta pure Betty.
“A te non scappano Betty?? Se no glieli facciamo in bocca un altro paio ahhahahah, tanto visto che li piacciono...ahhaah”
Elisabetta “no per adesso niente.. ehehehehe”
In qualche modo nonostante il suo “stai tranquillo” prima di partire mi aveva comunque umiliato aveva offeso la mia dignità maschile
“Mi scappa un altro dai avvicinati..”
Io: “NOO Ilaria...dai...”
Lei “dai hai appena detto che profumano i miei pirdi ” e con la mano sinistra lasciò la presa dei coglioni e con forza mi abbassò la testa vicino al suo sedere.
“Aspetta eh.. non ti muovere” disse concentrandosi..
Elisabetta guardava incredula e divertita la scena dallo specchietto retrovisore. Il gas chimico tardava a uscire ma un attimo prima di farlo sali con le chiappe e tutto il suo peso sulla mia testa, si sentì forte un PROOOOMMM seguito dopo 1sec da altre 2 grosse risate AHAHAHAH
Io sentivo anche tutta la sua fragranza, la puzza questa volta era pazzesca era una loffa di quelle morbide. Fece anche qualche saltello sulla mia testa come se cercasse di schiacciarmi bene la sua puzza sulla mia faccia. Aveva un culetto bello sodo, io lo sentivo tutto sulle mie guance.
Poi si sedette al lato ed io piano piano mi rialzai tutto stordito e inebriato.
“Ora siamo pari!” Esclamò Ilaria.
Arrivati in paese passammo dinanzi casa di mia cugina:
“Lasciami qui ci vediamo stasera Betty, “ disse tutta di fretta, forse doveva andare in bagno.
A me neanche un grazie neanche un ciao.
Rimasti solo con Elisabetta.....
 
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view post Posted on 30/7/2014, 09:31     +1   -1

Professore/essa SM

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capitolo spettacolare :)
 
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belzebu975
view post Posted on 30/7/2014, 11:50     +1   -1




questo si che son racconti..... dai non lasciarti sulle spine continuaaaa
 
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7 replies since 13/7/2014, 10:45   9614 views
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