| A proposito della storia di storia di Roma, nel '71 il grande Luigi Magni, regista fra l'altro di Films come "Nell'anno del Signore" e "In nome del papa re" che vi consiglio vivamente di vedere, ci regala un film bello, divertente e istruttivo al tempo stesso. Interpretato da Marcello Mastroianni nella parte di Scipione l'Africano e dal fratello di questi, nella vita e nella finzione scenica, nei panni di Scipione l'Asiatico oltre che da un grande Vittorio Gassman nella parte di Catone il Censore, nonchè da una bellissima e affascinante Silvana Mangano. Il film racconta, fra il serio e il faceto, delle vicende di Scipione l'Africano, integerrimo generale romano che, al ritorno dalle sue campagne di guerra, viene sospettato e poi incriminato di aver sottratto parte dei proventi e bottini di guerra al Senato per illecito arricchimento. In realtà egli era innocente ed il fratello Scipione Asiatico aveva derubato lo stato e da qui tutta una trama avvincente e divertente. Vi raccomando vivamente di rintracciarlo anche solo a brani perchè è un capolavoro, anche se non sarà facile per tutti comprendere il dialetto romanesco nel quale è recitato ma, scorre abbastanza agevolmente e ne valorizza la costruzione. Alla fine di tutta la storia, mi premeva parlare di questo film perchè porta un messaggio politico fondamentale ed attualissimo, ovvero a Catone non interessa se e come Scipione ha rubato, ma vuole denigrarlo agli occhi del popolo affinchè egli non diventi più popolare e potente sì da minacciare lo stato repubblicano e autonominarsi dittatore e tutto si estrinseca nella frase dello stesso Catone:" La Repubblica ha bisogno di uomini piccoli". Il significato è fin troppo chiaro, ovvero lo stato repubblicano, democratico non ha bisogno di dittatori, protagonisti, re o imperatori, ma uomini piccoli non nel senso di inetti, ma di persone non ammalate di protagonismo, accentratori e capi in testa, ma da persone oneste (e dove sono più?) che lavorano per il bene della Nazione e del popolo.
P.S. riallacciandomi al post precedente sulla scarsa conoscenza della storia di Roma, ricordo, come è detto anche nel film, che mentre tutti, o quasi, ricordano Scipione l'Africano per la guerra con Cartagine, ma, in realtà, colui che la distrusse e vi seminò il sale affinchè non crescesse neanchè più l'erba, fu Scipione l'Emiliano che non era neanche parente degli Scipione, ma era cresciuto in casa loro e adottato.
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