Scusate, ma secondo me la prima distinzione da fare è se la passione sia innata o indotta. Chi, come me, aveva una sessualità (deviata) pienamente sviluppata ben prima dell'asilo, 3-4 anni le prime pulsioni. E chi è appassionato di questo mondo perchè "al vecchio fidanzato gli piaceva, si conosce gente, la sensazione di potere...". Che sono tante belle cose, diverse da uno stimolo sessuale. Nel mio caso BDSM e sesso si sovrappongono completamente. Faccio sesso con lo stesso scarso interesse e spirito d'altruismo con cui mi fanno un footjob.
Poi ci sono gli slaves dei propri desideri, e gli slaves del desiderio di farsi dire quale sia il loro desiderio. Per alcune mistress quelli sono i veri slaves. Ma tanto è tutto narcisismo, ci si sente belli e forti, non si omaggia nessuna.
Le differenze tra slave maschio e slave donna mi sembra, ma potrei sbagliare, ricalchino le solite differenze uomo/donna sulla visione del sesso, in cui l'uomo è solo schiavo del proprio cazzo, la donna concettualizza. Lo schiavo scriverà: "cerco una sconosciuta mora, piedi 40, per fare X, X e X senza freni" e la schiava scriverà "Cerco delle emozioni speciali, un uomo che mi sappia capire, e dominare con i suoi silenzi, più che con la frusta, con i suoi sguardi che...". Le donne sono meno dipendenti dal sesso fisico e più cerebrali, e soprattutto non presentano, nella maggior parte dei casi, psicopatologie sessuali o parafilie.
Certe regole sono scritte nel DNA, è inutile. Se ti caga addosso, se ti mette i piedi in faccia, se te lo spinge in culo, poi la tua immagine di maschio alfa protettore del focolare un po' ne viene fuori svilita. Come noi maschi siamo tanto stupidi da affannarci dietro al triangolino peloso, in modo pavloviano, pure le donne non possono, anche volendo, rinnegare la loro ricerca ancestrale di trovare il partner più forte e capace di mantenere lontane le belve e cacciare la cena.
Possono in ogni caso capitare eccezioni, sarebbe davvero stolto non continuare ad inseguire la felicità. E poi non vedo alternative che non siano lamentarsi sterilmente. Il sottomesso non si valuta affatto sfigato (almeno non tutti), io so benissimo quanto valgo: non ho mai messo le corna ad una mia ragazza, nonostante le occasioni, non lo farei mai, e mi affeziono parecchio alle persone. Mi dedico, cerco di essere corretto per stare bene con me stesso. Non è un problema di autostima, son problemi pratici, mi spiace portare chi amo nell'abisso della mia perversione, so che si stancherà.
Ultima cosa: mi è sempre difficile commentare il parere dell'utenza femminile, in quanto spesso, parliamoci chiaro, dicono quello che uno schiavo eccitato vorrebbe sentirsi dire. Non mi rifersico a nessuna in particolare. Certo, se da una parte leggi che "le mie modelle non lavorano con feticisti maschi, per la loro sicurezza personale, potrebbero perdere il controllo mentre le leccano i piedi" o "se mi chiedono un video con un maschio, prendo sempre un non feticista a leccare piedi, sempre per sicurezza, non si sa cosa potrebbe succedere", e poi in altro contesto leggi la stessa che sostiene che "il sub va besissimo anche come partner", beh, la sensazione di presa in giro è forte. Insomma, se dopo 10-15 anni nel settore una "mistress" ha capito così il BDSM, che lo schiavo è una specie di gremlin che se gli dai i piedi dopo mezzanotte te se magna, le palle cadono. Diciamolo.
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