La mia iniziazione da schiava

I primi desideri da sub iniziarono ad affiorare tempo fa, anni fa, dopo aver trovato dei fumetti di un disegnatore americano, Gary Roberts, il quale fece una serie di tavole intitolate " Two sister" in cui si vedevano degli uomini nudi, e con baclava neri e anfibi neri, che seviziavano e possedevano due ragazze rapite e piangenti.
Il mio desiderio fu per uno di quei profanatori di fanciulle. Nella mia mente s'insinuarono dei pensieri strani per quella forza, per quei modi cosí duri, che varie volte durante la notte ebbi modo di eccitarmi al pensiero di essere una di quelle due ragazze. Ma qualcosa in me scacciava quei nuovi desideri. Qualcosa si opponeva.
Quindi lasciai perdere, mi dissi ch'erano solo curiositá inutili. Poi dopo un pò di tempo conobbi un Master, un Bull, che da subito mi fece provare un forte desiderio di provare certe cose. Ormaiera troppo forte il mio desiderio e iniziavo anche a non pensare allo schiavo che possedevo ma andavo con la fantasia a colui che poteva aprire quella porta tenuta chiusa gino ad allora.
Quel Master però era troppo hard e alla fine pensai che inesperta com'ero mi avrebbe solo coprrto di lividi e quindi abbandonai l'idea.
Passò del tempo e ancora mi dicevo che forse i miei nuovi desideri erano delle sciocchezze, perchè non potevo accettare di esser diventata switch, ma poi dopo altro tempo conobbi una persona speciale, un uomo meraviglioso, un Padrone davvero meraviglioso che capí subito il mio conflitto e mi aiutò a venirne fuori e a farmi diventare piano piano quella che sono adesdo, ossia una schiava.
A Lui sono grata e devota perchè mi ha trssformata e ha realizzato i suoi desideri e i miei bisogni son stati accolti, capiti e accettati.
Grazie a Lui ho scoperto questo lato sub di me stessa che rincorrevo senza mai volerlo vivere. Con Lui lo sto vivendo e Lui è molto fiero di me. Ovviamente ho sbagliato e continuo a fare errori perchè essere schiava non mi è venuto facile, anzi, sono piuttosto brat. Ma Lui è sempre paziente e sa mettermi in riga con dei modi adeguati a tenere a bada la mia forza che a volte scalpita e cerca di venire fuori.