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| Tornai nella stanza a quattro zampe con il frustino in bocca. Mi misi in ginocchio accanto alla panchetta che si trova in fondo al letto in attesa, mani dietro la schiena e sguardo basso. 20 colpi è la punizione per gli errori. Passò una buona mezz’ora durante la quale la Miss neanche mi guardò. Stava leggendo delle mail al telefono sorseggiando la spremuta. Non aveva fretta di punirmi e l’attesta mi distruggeva. Non avevo mai sopportato bene il dolore ma stare lì ad aspettare era quasi peggio della punizione stessa, molto meglio “via il dente via il dolore”. Finalmente appoggiò il bicchiere e si alzò. Completamente nuda indossava solo un lungo ciondolo con la chiave della mia gabbietta che cadeva esattamente al centro della scollatura. La luce del sole che la illuminava, era bellissima statuaria. Non riuscii a non guardala e se ne accorse. “Ti ho fosse dato il permesso di alzare lo sguardo?”. Abbassai subito la testa senza dire niente. Chiuse la finestra ed indossò una vestaglietta di seta bordeaux cortissima, arrivava poco sotto il sedere. La legò in vita e si diresse verso di me. Vedevo quelle gambe lunghissime, perfette. In ginocchio la mia testa era esattamente all’altezza della Sua vita e camminando la vestaglia si apriva leggermente. Quel vedo non vedo mi stava eccitando tantissimo ma sentii subito la gabbietta bloccare l’erezione. Feci una piccola smorfia di dolore e che Lei notò e sorrise. Prese il frustino dalla mia bocca e mi passò accanto strofinandosi contro la mia spalla. Disse ”Mi scappa la pipì” e mi fece cenno di seguirla. Si sedette sul wc alzando la vestaglia. “Il pavimento è freddo non mi va di appoggiare i piedi. Sdraiati a pancia in su mi serve un tappetino”. Mi mise un piede in bocca facendoselo baciare e con l’altro giochicchiava con la gabbietta mentre mi accarezzava col frustino il petto ed i capezzoli. “Alzati e puliscimi”. Inizia subito a leccarla. “Bravo. Ora torna in stanza e aspettami in posizione”. Mi rimise il frustino in bocca e mi fece uscire dal bagno dandomi una spintarella col piede sul sedere. (continua…)
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