Lettera scarlatta...

Dunque, io ho scritto decine di racconti e bazzico la sezione racconti da circa dieci anni. Ne ho lette di tutti i colori e devo convenre con Max sulla questione delle critiche. Appena ci si azzarda a fare una critica sulla storia si viene a sua volta subissati da improperi. Il motivo è semplice e l'ha espresso prima Max che però ha omesso una cosa sostanziale ovvero che nella maggior parte dei casi non è l'autore a non accettare quelle critiche ma gli altri lettori che difendono la libertà di esporre le proprie idee sotto forma di racconto, anche se è sgrammaticato e anche se è la fotocopia di decine di altri racconti postati nella sezione. Pertanto, per evitare queste polemiche, a volte si preferisce non commentare perché non si può conoscere la reazione dell'autore e di chi segue in modo appassionato quella storia.
Prima di andare oltre, è giusto sottolineare come Geum-Ja invece scriva in un ottimo italiano ma per scrivere un buon racconto, a mio modesto parere che è ovviamente strettamente personale, non basta se una buona scrittura non è supportata da una storia che trasmetta emozioni e anche io quelle emozioni non le ho trovate. E posso anche cercare di spiegare il motivo, se permettete. Un racconto che tratta BDSM per emozionare deve avere due cose: raccontare situazioni dove il lettore ci si ritrovi in pieno oppure avere una trama che spinga il lettore a voler proseguire nella lettura proprio come se fosse un libro anche se le scene descritte non sono nelle sue corde. Se vengono a mancare queste due situazioni, la lettura non convince.
Faccio un piccolo esempio. Io ho spesso ( non sempre) descritto una storia con una trama ben definita inserendoci poi alcune scene che rappresentano le mie sensazioni ovvero le donne marziali. Ma cerco di farlo in modo che anche il lettore che non ha le mie stesse sensazioni possa gradire perché ciò che conta è il tessuto narrativo. Un mio lettore mi disse che faccio come Quentin Tarantino, notoriamente retifista, che all'interno dei suoi film che hanno uno sviluppo ben determinato, inserisce scene di feticismo dei piedi. In questo caso, anche io che non sono retifista posso accettarlo e farmi piacere il film. Ciò non avverrebbe se quel film parlasse solo e soltanto di retifismo. Nei racconti è la stessa cosa. Se la storia si basa solo sulle pratiche appassionerà soltanto chi ama quelle pratiche ma annoierà tutti gli altri.
E voglio chiudere accennando al fatto che ormai gli interventi sono sempre più scarsi anche da parte di chi apprezza. Più volte ho battuto questo tasto perché chi scrive ha bisogno di feedback. A volte un racconto costa diversi giorni di fatica e scrivere un commento, discutere insieme all'autore della trama, degli eventuali sviluppi, della psicologia dei personaggi invece costa due minuti. Ma sembra purtroppo un'invocazione che gli utenti non riescono a recepire. A volte mi chiedo come sia possibile che un episodio di un racconto che ha collezionato mille views non abbia anche incuriosito una decina di quei lettori. Ma è così e purtroppo si deve accettare.
Pertanto, siamo tutti sulla stessa barca per quanto riguarda la mancanza di feedback e quindi anche io posso aggiungere che non c'entra nulla il passato dell'autrice. Anzi, di solito una donna che scrive tende ad avere più attenzione rispetto a un uomo. Ovviamente in un forum come questo.
Scusate la lunghezza ma l'argomento era interessante e non potevo esimermi dal dire la mia.

E' proprio quell'aggettivo <fredda> che mi preclude di appassionarmi ai tuoi scritti. Ma probabilmente è un mio limite.
Per quanto riguarda i miei racconti, inutile dire che sarei molto contento se tu potessi diventare una mia lettrice. Di storie ne ho scritte tante e per tutti i gusti. Spero che tu, se dovessi deciderti, possa scegliere quello più adatto ai tuoi gusti. E capirai cosa intendo per <racconto>. Non una fredda (ripeto l'aggettivo da te usato) cronaca di una sessione ma una storia dove la trama diventa la protagonista principale al di là delle scene BDSM che comunque sono ovviamente presenti.

P.S. Immagino che tu alluda al film C'era una volta... a Holliwood. In tal caso concordo pienamente. Il Tarantino di Pulp fiction e de Le iene è un pallido ricordo.

Ho capito perfettamente cosa intendevi per < fredda> Sei tu a non aver capito cosa intendevo io. Ma non ha importanza. Buona prosecuzione.