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| IL RAPIMENTO Pillola 3 Luci soffuse. Io indosso un passamontagna e una tutina nera aderente con anfibi di pelle. Lui è nudo come un verme e legato ad una seggiola spartana con metri di corda sottile. E’ ancora incappucciato. Ancora non vede, ascolta le mie direttive e basta. Dispongo a ventaglio sul letto matrimoniale a fianco un vero e proprio arsenale da tortura. Sono pronta. Gli levo il cappuccio e lo fisso dritto negli occhi. “Ora inizio. Ad ogni tipo di tortura che ti infliggerò dovrai confessare un tuo peccato. Vedi di essere sincero o me ne accorgerò e sarò più feroce”. 1. Accendo il bruciatore per crema catalana e sciolgo una candela di cera rossa sui suoi genitali. Si contorce, ma lievemente. Mugugna, ma non tanto da rendere necessario il bavaglio. Sembra avvezzo a ben altro livello di dolore. “Ho tradito mia moglie. Con delle mistress che si dilettavano anche come escort se ben remunerate” “Lo davo per scontato. Nulla di interessante” 2. Afferro il mio amato e fedele scudiscio e inizio a martoriare con colpi mirati e scanditi i testicoli dell’omuncolo. Ancora lievi gemiti, ma siamo ancora distanti dall’oltrepassare la sua soglia del dolore. “Ho sottratto fondi allo studio legale in maniera illecita e ho fatto investimenti a rischio in opzioni e future all’oscuro dei miei soci”. “Ancora nulla di nuovo. Mi sarebbe parso strano il contrario”. Giro attorno al piccolo avvocato pensando a come proseguire quando qualcosa attira la mia attenzione. Mi avvicino alla sua schiena e noto un enorme cicatrice, perfettamente rimarginata e sicuramente opera di un professionista. “Che cos’hai sulla schiena?” “E’ciò che è rimasto del trapianto Miss. Una cicatrice che ho fatto trattare col laser, credevo non si notasse più”. “Di quale trapianto stai parlando? Ti avevo chiesto un' anamnesi dettagliata prima di accettarti ! Non mi hai parlato di questo!” (Lascio trasparire la mia alterazione. Del resto sono in fiamme dalla rabbia). “Parla!!!” “Sì Miss. Mi scusi Miss. Non credevo fosse importante. Sono trascorsi otto anni ormai. Mi sono dovuto sottoporre a un doppio trapianto di reni. Sono un miracolato. Tutt’ora prendo farmaci anti rigetto” “Cazzate! Hai 55 anni, 8 anni fa ne avevi 47, due reni...significa che eri terminale...Nessuno riceve DUE reni e si salva! Come hai fatto??” (dentro di me una colata di lava ha preso il posto del sangue nelle vene, sento il cuore che batte nelle tempie a ritmo sostenuto, un leggero tremore alle mani...la mia mente ancora non sa nulla, ma sento, sento tutta l’angoscia che stà per gettarmi addosso questo essere, il mio istinto mi aveva messa in guardia, ci aveva provato, sapevo che non dovevo lasciare il passo alla mia morbosa curiosità...ora ne pagherò il prezzo). “Ho pagato Miss. Molto denaro. A persone poco raccomandabili. Ma non potevo fare diversamente, ero molto grave”. “Potevi morire. Potevi avere la dignità di morire e di togliere il disturbo.” “Vede Miss, è in seguito a quel trapianto che tutto è cambiato. All’inizio ho dato la colpa ai farmaci. Prendevo 23 pastiglie al giorno. Col tempo ho capito che quella morte sfiorata mi aveva completamente trasformato. Ed io ho cominciato con la metamorfosi del travestitismo, e poi mi sono evoluto”. E a questo punto so che andrò avanti. So che farà male. So che la mia anima verrà sporcata e macchiata per sempre da quello che le mie orecchie udiranno. Tremo. Ma questa volta non è la botta di adrenalina, questa volta è paura. Pura Paura.
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