Provo a scrivere un'altro racconto di fantasia basato su una pratica che ultimamente mi sta prendendo molto
Spero,sia sempre di vostro gradimento
Un normale pomeriggio invernale
Prima di tornare a casa faccio un salto al supermercato per prendere qualcosa per cena
Prendo il carellino e senza troppe idee inizio a girare tra i scaffali
Giro e giro ma di idee ancora non me vengono..
Prendo qualcosa giusto così per cena
Tra gli scaffali c'è la signora Laura,una vicina di casa
È una donna sulla cinquantina,portati benissimo,capelli mossi e scuri lunghi fino a metà schiena.
Un paio di occhiali fanno da cornice ai bellissimi occhi
Lavorando molto,anche lontano si incontra molto poco, ma in quelle rare volte, l'ho vista sempre vestita elegante e soprattutto con i tacchi.
Mi avvicino e anche questa volta è vestita molto elegante,con un cappotto lungo e un bel paiondi stivali,con un bel tacco
Le unghie delle mani smaltate di nero
Subito la fantasia e l'immaginazione corre sui piedini.
Chissà se sono smaltati? Chissà che profumo avranno?..sono delle domande che si rincorrono nella testa.
Ci salutiamo
Faccio anche un po di fatica a tener su lo sguardo,che con le domande che si rincorrono cade sempre giù sugli stivali
Ha il carrello molto molto pieno,senza pensarci troppo mi offro per darle una mano..
"Hai il carrello molto pieno,ti serve una mano?"
Ci pensa,e dopo qualche secondo
" ma dici sul serio?..eh saresti gentilissimo,grazie "
Faccio un sorrisino e " certo,io intanto apago ed esco, ti aspetto "
"Ok grazie "
Vado alle casse,pago le quattro cose che ho preso ed esco
Qualche minuto dopo esce anche lei,mi avvicino e le prendo il carrello
"Grazie veramente, poi l'altro giorno in palestra ho preso una botta e mo fa male la spalla,e non riesco a sollevare i pesi"
"Cavolo,mi.dispiace"
E lei..alzando le spalle.." pazienza succede"
Mi indica la macchina,apre il portabagagli e inizio a mettere le.buste
" certo ne hai preso tante cose"
Ridiamo
Finito e mi fa " scusa ma vai a casa?.. non me ne vorrei approfittare ma mi servirebbe una mano anche per scaricarle"
"Si certo,non preoccuparti ci vediamo davanti a casa tua"
"Sei gentilissimo,davvero"
Arrivo davanti al suo cancello leu è già lì aspetta in macchina
" eccomi"
Sorride scende e apre il portabagagli
Prendo le buste e ci avviamo verso la porta si casa,il.giardino non l'avevo mai visto ed è veramente molto curato
Con le buste in mano la seguo,le mi precede lasciando una scia di profumo, di tanto intanto smuove la testa facendo ondeggiare i lunghi capelli
Arriviamo davanti al portoncino,l'occhio mi cade subito su un paio di ciabattine ben sistemata accanto allo zerbino.
Si avvicina, si china e sento lo zip degli stivali aprirsi..quasi non ci credo, rimango qualche passo indietro e con le.buste ancora in mano..
"Per entrare in casa Metto sempre le ciabattine "
Pronuncia quando è ancora di spalle e sta aprendo lo zip dello stivale sinistro
Poi sfilo lo stivale destro e piengando la gamba,forse per sgranchirla un po,mi offre la vista della pianta,velata con delle calze scure e che avevano fatto qualche piega,leva anche l'altro e nasconde i piedini nelle ciabattine
"Ahh non ce la facevo più da stamattina"
Poi mi fa " poggia poggiabpure qui..poi ci penso io,grazie"
Appoggio le buste dove mi ha indicato,apre la porta ne prende una ed entra
Lasciando gli stivali li vicino allo zerbino
Li vorrei annusare,tanto ho qualche secondo cell ho prima che la signora torni a prendere l'altra busta,penso
E sensa neanche rendermene tanto conto sono li con il.naso sopra lo stivale destro..
Qualche secondo e basta penso e mi prometto
Da sempre avevo fantastica sui suoi piedi e sul loro odore
E ora sono li con le narici piene di quel profumo tanto sognato e desiderato..non sono mai riuscito a immaginarmelo,ma sicuramente è molto.meglio di ogni aspettativa..molto molto coinvolgente che quasi mi tiene lì incollato..con la voglia di affondare ancora più giù il naso
È un mix tra piedi e cuoio,forse sudore...gli stivali non sono proprio nuovissimi e all'interno c'è qualche segno di usura..
I secondi passano veloci,non mi vorrei staccare..
" ma che fai? Non finisci di scaricare?"
La sua voce mi gela,non so cosa dire,scatto in piedi,lei è sulla porta appoggiata con una spalla che probabilmente si stava godendo la scenetta,ma aspettava anche le altre buste per sistemarle
Divento rosso,mi rendo condo di pronunciare qualcosa di incomprensibile per la vergogna
" si le vado a prendere" taglio corto e vado a prender le altre buste
Faccio altreli due o tre viaggetti,poggiandole di volta in volta dove indicava
" questa è l'ultima "
Dico,anche per rompere un po la tensione
Lei la prende e la porta dentro..
Riesce quasi subito
"Allora io vado" le dico e spero che non ritorni sulla.scdndtta di prima
E invece con mia grandissima sorpresa "ma come..e il sinistro non lo annusi?..è più profumato, dai forza"
Sorride
Nuovamente Divento tutto rosso,sono imbarazzato e mi vergogno,m all'ostello.tempo sono.parole che o sempre sognato e desiderato di sentire.
"Eh...mm.ehmmmmm...mm" pronuncio qualcosa di incomprensibile
E poi anche per nascondere l'imbarazzo, riaffondo il naso nello stivale sinistro
Lei mi osserva,sempre appoggiata sulla porta..
Il suo sguardo mi sembra spingermi sempre più in basso..dove il profumo è più intenso
È in silenzio..
Cerco di rilassarmi e di godermi il momento tanto desiderato e sognato..ma anche tanto imbarazzante..
"Ti piace l'odore?"
Mi chiede,con una voce che sembra differente,quasi sensuale..
Si avvicina e sfila il piede dalla ciabattina.." fammi sentire quanto ti piace" subito dopo sento il suo piede tra le gambe
"Ti piace o no?" Da sensuale ora la voce sembra quasi perplessa..
" si "
Le rispondo,sempre tenendo la faccia e il.naso ben attaccato all'interno dello stivale..
"Non lo sento che ti piace"..
Rialza il piede e lo riporta tra le mie gambe,come per cercare il mio piacere..
Con le dita dei piedi cerca di abbassarmi i pantaloni
Mi risale l'imbarazzo...ma quell'odore mi tiene lì,incollato..faccio qualche movimento per agevolarle la mossa e finalmente i pantaloni si abbassano
"Mah.." è perplessa.."non avrei detto che ti piaceva?"
Si china e con la mani sposta le mutande
Provo grandissimo imbarazzo e vergogna,sottolineato dal suo silenzio..
Ma all'improvviso anche un senso di felicità e di contentezza,quella donna mi aveva messo a nudo..le mie passioni e le mie paure.
Mi sento più leggero..
Lei dopo il silenzio,scoppia a ridere..
"Ma cos'è?" Ride ride
Smetto di annusare e tiro fuori la faccia dallo stivale..
Lei ride ride,fino a quasi farsi scendere le lacrime
Io sono li con i pantaloni e le mutande abbassati fino al ginocchio...mi siedo a terra
Lei si leva gli occhiali..si strofinare gli occhi e poi
"Ma dov'è?." Continua a ridere.
Si calma un po..e allunga il piede..sembra quasi abbia paura a toccarlo.. alla fine con la punta lo tocca..
"Ma è piccolissimo "
Mi guarda
Io abbasso lo.sguardo e annuisco con la.testa..
Credo che in faccio sono rossissimo..
Un altro tocco,"però è anche duro.."
E ride..
" bisogna misurarlo"
Entra ed poco dopo esce con un righello..
Si accuccia e lo avvicina
" Ah ah ah ah ben 5 cm ah ah ah "
E aggiunge " giusto le scarpe e i piedi puoi annusare"
Non so cosa fare..e per nascondere l'imbarazzo rimetto la faccia dentro allo stivale
Due tre annusate
Poi si rimette gli occhiali e
" forse tornano le mie figlie.. di certo non si aspettano di vedere questo lombrichello...meglio se ti copri e vai.."
Mi stacco dallo stivale,mi tiro su i pantaloni
" grazie per la spesa..
Se mi lasci il numero,ti chiamo,non solo per la spesa ahha"
Le lascio il numero e super imbarazzato me ne vado
Spero sia di vostro gradimento