Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

La matrigna. Scritto da Sileno, Cerco racconto "la matrigna" di Sileno

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view post Posted on 2/11/2023, 14:53     +1   +1   -1
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Ciao a tutti.
Tra i veterani (anagraficamente parlando) c'è qualcuno che ha una copia del racconto "la matrigna" scritto dal compianto Sileno?
Grazie a tutti in anticipo 🙂
 
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view post Posted on 2/11/2023, 14:58     +1   +1   -1
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CITAZIONE (1cennodepresso @ 2/11/2023, 14:53) 
Ciao a tutti.
Tra i veterani (anagraficamente parlando) c'è qualcuno che ha una copia del racconto "la matrigna" scritto dal compianto Sileno?
Grazie a tutti in anticipo 🙂

Sileno...
ricordi..

Compianto?!
:|
 
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Vacca boia che nome che hai tirato fuori… l’autore di “Marzia è il suo schiavo” del pennino. Memorie storiche qui eh..

Comunque me la ricordo quella storia. Non era della bazza della foto sotto al sedere a tavola?

Edited by ftshboy82 - 2/11/2023, 15:00
 
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Come si fa a non rimpiangere una persona come lui 🥲
Una persona mi ha chiesto se avevo una copia di quel racconto ma, con mio enorme dispiacere, mi sono accorto che non ce l'ho e in rete non lo trovo più
 
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view post Posted on 2/11/2023, 15:02     +1   -1
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CITAZIONE (ftshboy82 @ 2/11/2023, 14:59) 
Comunque me la ricordo quella storia. Non era della bazza della foto sotto al sedere a tavola?

Mi sa che quello lo aveva immaginato in "Marzia e il suo schiavo" ma nei racconti di Sileno si finiva spesso sotto a qualche culo 😂
 
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CITAZIONE (1cennodepresso @ 2/11/2023, 15:00) 
Come si fa a non rimpiangere una persona come lui 🥲
Una persona mi ha chiesto se avevo una copia di quel racconto ma, con mio enorme dispiacere, mi sono accorto che non ce l'ho e in rete non lo trovo più

Nunchago..Anastasia...
cavoli hai aperto uno squarcio

Eccolo!

__------------------++++

dal vecchio sito di dolceschiavetto:

LA MATRIGNA



I PARTE:



Siamo ormai a fine aprile, il Preside della scuola dove l'imbecille del mio figliastro non è ancora riuscito a diplomarsi nonostante i suoi 18 anni compiuti mi ha convocato, immagino cosa vorrà dirmi….uff…sono stufa di questo scemo. Quella puttana della madre chissà dov'è e io mi devo sorbire questa eredità dal mio caro defunto marito. Però sono stanca, quando si diploma lo mando via da casa. Spero non si faccia bocciare. A scuola il preside mi riceve con molto garbo, forse perché sono una bella signora 40 enne non lo so ma certo è gentile. Lo scemo viene convocato subito, ciao mamma e mi sorride io lo guardo sprezzante. Il preside;

"Sa signora, mi spiace averla fatta venire qui ma ecco…suo figlio anche questo anno lascia a desiderare nel rendimento, se continua così credo che non passerà l'anno e dovrà ripetere la 4° classe. Mi alzo dalla sedia dove stavo con le gambe accavallate, mostrando per la verità con un pizzico di civetteria le belle cosce, mi avvicino a Massimo e gli mollo una sberla di quelle che fanno tanto rumore e che restano disegnate le dita sulla guancia;

"Signor Preside questo imbecille non è mio figlio, è solo la triste eredità di mio marito"

Lui si mette a piangere come un bambino e mi fa imbestialire di più, il preside non se lo aspetta;

"calma signora calma a tutto c'è rimedio"

Me ne vado salutando educatamente il preside, che…beh! E' rimasto colpito dalla mia decisione e mi ha salutato con ancora maggiore reverenza di quando sono entrata.

Nel pomeriggio sono andata a fare compere, quando sono rientrata, massimo era nella sua stanza, studiava o faceva finta di studiare per tenermi buona, ma la mia collera non si era sopita, vado diretta verso la sua scrivania lo tiro per i capelli lo faccio alzare e comincio a schiaffeggiarlo con rabbia:

"Sei uno scemo…un povero scemo……..razza miserabile come quella di tuo padre"

giù botte, lui piange si piega per non farsi colpire, vederlo così passivo mi attizza, gli dò uno spintone cade a terra, senza sapermi controllare gli metto un piede il faccia:

"cosa credi che non sappia quanto sei porco? Credi che non sappia che lecchi i miei slip? DEPRAVATO! Credi che non sappia che mi spii quando faccio la doccia?? O quando sono a letto e mi guardi il culo? MAIALE! So tutto di te (mentre gli schiaccio di più il viso e digrigno i denti).

Ora si cambia registro in questa casa; ti piace il mio culo vero? ECCOLO GUARDALO!"

Mi alzo la gonna mi piego in avanti e glielo mostro, il perizoma che indosso è ridottissimo, quindi la carne bianca delle mia natiche è davanti ai suoi occhi, mi sto eccitando:

"GUARDALO BENE IL MIO CULO, DIVENTERA' LA TUA CASA, ME LO LECCHERAI ME LO PULIRAI"

Mi abbasso e mi siedo sulla sua faccia, so che sta piangendo e mi piace, lo schiaccio sotto le natiche e mi gusto la sua faccia:

"Lecca maiale lecca"

Mi alzo un attimo, abbasso il perizoma, gli dico apri la bocca, mi siedo sulla bocca spalancata, mi piace la sua lingua nel buco del culo, gli parlo a voce alta:

"da ora in poi dedicherai tre ore al giorno allo studio e il resto a servire me vedrai che andremo d'accordo, su continua a leccare il mio culo visto che ti piace così tanto"

Il suo naso lungo mi sfiora la fica, mi posiziono e me lo infilo dentro, mi faccio fottere dal suo naso, mm!! Vengo sento che sto per venire;

"APRI LA BOCCA SCEMO"sento il mio piacere colare dentro la bocca aperta, socchiudo gli occhi, rimango così per un pò, infine mi alzo.

Lo guardo mentre è a terra è rosso fuoco gli rimetto un piede in faccia:

"hai capito allora? Da oggi tu qui sarai solo il mio schiavo e farò di te ciò che voglio( gli schiaccio il viso sotto il tacco con forza, lui si rimette a frignare) piangendo mi farai eccitare di più

ti avverto, hai capito tutto allora?"

sento la sua voce flebile:

" si "

Da quel giorno gli faccio fare di tutto e mi piace, ora mi piace, risparmio anche sulla cameriera che viene a fare le pulizie risparmio il tempo per andare a fare la spesa, gli do la lista e pensa a tutto lui, risparmio persino sulla carta igienica, com'è moooorbida la sua lingua.

Un mese dopo mi telefona il preside:

Signora volevo dirle che suo figlio, posso chiamarlo così vero?

" si preside abbiamo fatto pace"

"le dicevo che suo figlio si è ripreso alla grande, non so come abbia fatto ma è riuscita a portarlo in riga subito; complimenti"

"La ringrazio preside, si in fondo è un bravo ragazzo e sa stare al suo posto(mentre dico ciò io sono seduta sulla sua faccia e strofino le natiche sul suo volto) Comunque grazie preside"

Staccata la comunicazione, mi alzo lo guardo e gli dico:

"Bravo figliolo, vieni meriti un premio, andiamo in bagno(mi segue) ecco sdraiati lì, così apri la bocca, ecco bravo…..ora ti dò il dolcino della casa"

Metto i piedi ai lati della sua testa, mi abbasso, sono già senza slip chiudo gli occhi e mi faccio la più bella cagata della mia vita.
 
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view post Posted on 2/11/2023, 15:13     +1   -1
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Grazie 🙂
Hai anche ilmaeguito?
 
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II PARTE:



Giovedì è giorno di rientro pomeridiano in ufficio; durante la pausa pranzo, sto al bar aziendale e sto mangiando un toast, mentre sfoglio una rivista. Si avvicina a me Silvia:

“Ciao Patrizia, mi posso sedere un attimo? Ti disturbo?”

“ma certo che no Silvia, prego accomodati”

Silvia è una splendida donna di 35 anni circa, sempre molto provocante, certamente esibizionista, gli uomini le farebbero una corte serratissima, e per la verità in tanti gliela fanno anche se non hanno speranza alcuna perché lei è dichiaratamente lesbica.

“Sicuro che non disturbo Patrizia?”

“ ma no anzi mi fa piacere”

un sorriso sottolinea le mie parole mentre la guardo, in effetti capisco bene perché pur sapendo di essere senza speranza alcuna molti uomini insistono a farle la corte; è bella davvero.

“Patrizia tu sai che sono sfacciata(sorride mentre lo dice), quindi non ci giro in tondo, vorrei conoscerti meglio, invitarti a cena una di queste sere per parlare un pò”

“ ne sono lusingata Silvia, accetto il tuo invito”

“tu sai cosa si dice di me no? Sul fatto che sono lesbica?”

“Si ho sentito dire”(allargo un altro sorriso)

“va bene lo stesso?”

“va meglio di quanto tu non pensi mia cara”

anche lei mi sorride sfiorandomi la mano;

“va bene domani sera alle 8? Ti vengo a prendere io, so dove abiti”

“come lo sai?”

“Mi interessi e ho preso qualche piccola informazione, so che sei single, quindi non ci sono rompiscatole di uomini in mezzo e che, oltre a essere bella sei anche un tipo abbastanza indipendente, tutti ingredienti necessari; spero non ti spiaccia”

Le sorrido e le strizzo l’occhio, lei ricambia;

“ok alle 8 domani sera”

L’ho vista passare dalla mia stanza diverse volte, lavoriamo ad un piano diverso, ma in quel pomeriggio e il giorno avanti è passata diverse volte e ci siamo scambiate dei sorrisi molto significativi.

Le 8 della sera successiva, lei suona il citofono, non la faccio aspettare, sono pronta scendo subito:

“Ciao Silvia”

Lei mi sorride, ha un sorriso meraviglioso:

“Patrizia prima ci facciamo un aperitivo, poi ti porto a cena in un posto dove si mangia benissimo, ma nel contempo dove potremo parlare un po’, ok?”

“Certo fai tu”

Ci siamo fermati in un bar specializzato in cocktails, quando usciamo dalla macchina faccio caso al suo abbigliamento; veste con un vestito lungo nero, ma con uno spacco interno che le arriva quasi all’inguine, quando cammina la coscia si vede ed essa è inguainata da una calza di seta che poi viene retta dal reggicalze, meravigliosa creatura. Sceglie anche per me, mi ha detto che come fanno l’alexander lì non lo fanno da nessuna parte. In effetti è buonissimo ma un po’ forte. Non sono preparata e ..insomma mi sento leggera. Al ristorante scegliamo quasi le stesse portate, annaffiate da un ottimo rosso di Montalcino.

“Allora Patrizia, di me c’è poco da sapere; ho avuto un paio di storie importanti, due donne con cui mi sono trovata bene, ma poi sai com’è, parto dal presupposto che quando una cosa finisce, allora vuol dire che finisce e le ho lasciate. Poi ho avuto diverse avventure piacevoli, naturalmente sempre con donne, una volta mi ero lasciata coinvolgere da una coppia; lei era bella ma lui aveva le mani lunghe e nonostante i patti chiari le aveva allungate su di me. Io proprio non ci sto a essere toccata da un uomo. Dimmi di te ora”

Mi sono messa a ridere, lei mi chiede perché sto ridendo

“perché ho la sensazione che l’aperitivo mi sia andato in testa e ora col vino potrei fare tombola e magari dirti davvero tutto scandalizzandoti non poco”

“Mi intrighi molto dicendo queste cose, cos’hai di così scandaloso da nascondere?”

“Non posso dirlo”(mentre rido)

Lei ricambia la risata, mi prende una mano nella sua:

“bene allora facciamo così; io faccio le domande e tu rispondi ok?”

“Ok”

“hai una qualche relazione con qualcuno dopo la morte di tuo marito?”

“Non nel senso che pensi tu” (mentre lei mi accarezza la mano e ride vedendomi così su di giri)

“allora aspetta facciamo il punto; vivi da sola con tuo figlio no?”

“Figliastro prego”

“Lo dici come se lo disprezzassi”

“sai che il disprezzo può essere utilizzato al meglio?”

lei mi guarda interrogativamente ma sempre col sorriso tra le labbra:

“accipicchia spero di non pentirmi di confessartelo, mi prometti che non ne fai parola con alcuno?”

“giuro”

“Il mio figliastro è mio schiavo e faccio di lui ciò che più mi pare e piace”

“Maddaiii!!”

“Si, è così e mi piace molto questa situazione”

“Ma cosa fai con lui?”

“di tutto mia cara di tutto; sapessi come ha imparato a leccarmi bene, dai piedi fino alle ascelle..uhmm! non mi ci fare pensare, vorrei averlo qui sotto il tavolo ora”

“accidenti! Questa proprio non me l’aspettavo; ma hai anche una relazione sessuale vera e propria con lui?”

si! Col suo naso”

Silvia mi guarda, poi prende a ridere in modo irrefrenabile, io la seguo e la gente si volta a guardarci;

“vuoi dire…vuoi dire?”

“sapessi che naso lungo che ha”

Ridiamo con le lacrime agli occhi, finiamo la cena e siamo entrambe fuori giri, non abbiamo più freni inibitori. Lei paga il conto, ce ne andiamo, entriamo in macchina, partiamo, le metto una mano sulla coscia, lei guida, sorride, mi guarda un attimo, io continuo ad accarezzarla, mi piace questa donna.

Mi chiede:

“Come continuiamo questa serata?”

“Io un’idea l’avrei…..da me, così potrai vedere con i tuoi occhi”

“Non osavo sperarlo Patrizia”

Prendo il cellulare, compongo il numero di casa:

“scemo sto arrivando, voglio trovarti sdraiato sul divano”

chiudo la comunicazione, Silvia mi guarda:

“sdraiato sul divano?”

“ si, ci siederemo su di lui a baciarci e ad accarezzarci”

“mmmm!! Mi piace l’idea”

Entriamo a casa mia, lo schiavo è al suo posto, noi ci avviciniamo al divano mano nella mano:

“vedi ? Esiste per servire noi”

Silvia lo guarda, poi mi chiede:

“gli posso mettere un piede in faccia?”

“Si certo che si”

Alza un piede poggia la suola sulla bocca e naso, il tacco pigia sulla guancia, mi metto dietro di lei e le bacio il collo, le accarezzo il seno, abbondante, turgido, lei preme di più il piede e reclina la testa all’indietro, ci baciamo:

“fagli male non preoccuparti vedrai che ti piacerà”

“mmm! Si lo sto facendo, sto schiacciando il suo naso e premo il tacco sulla guancia, mi piace”

inizio a spogliarla, abbasso le bretelline del vestito, è senza reggiseno, le tocco e strizzo leggermente i capezzoli, lei quasi si appoggia del tutto su di me schiacciando di più la faccia col piede, il ragazzo mormora qualcosa sotto la suola, probabilmente il dolore è forte, noi ci baciamo.

Il vestito è a terra, le sue natiche bellissime appaiono, le calze e il reggicalze fanno da cornice.

“Girati Silvia e siediti sulla sua faccia ora”

Si gira e lentamente si abbassa inarcando la schiena, socchiude gli occhi leccandosi le labbra, io sorrido, la bacio lei si siede a pieno peso:

“spoglia me Silvia”

Mi metto di fronte a lei, mi sbottona la giacca del tailleur, mentre mi guarda e oscilla le natiche lentamente sulla faccia dello schiavo, sono anch’io senza reggiseno, si mette un capezzolo tra le labbra mentre con le mani cerca la cerniera della gonna, mmm! Mi succhia il seno, mi piace, anche la mia gonna si abbassa, mi siedo accanto a lei sullo stomaco dello schiavo, ci baciamo con le lingue che guizzano fuori dalle bocche:

“Sento il suo respiro nel mio culo, lo sento affannato, mi piace questa sensazione di potere, il fiato di un uomo nel mio culo…ma perché non ho pensato prima che così gli uomini mi piacciono?”

“ Si goditi la sua lingua ora; (giro una mano e graffio una gamba del ragazzo) lecca ora schiavo”

Lei si alza un secondo e si libera del perizoma, poi si mette a cavalcioni sul viso e si abbassa schiacciando la faccia tra le natiche, poi mi afferra il viso tra le mani e mi bacia quasi con violenza:

“Siii ha il naso lungo..mi piace..ho il suo naso nel culo… dentro, non so come respira, la sua lingua è dentro la fica mmm! Bellissimo”

“graffialo mentre godi, graffiagli il braccio”

vedo che in effetti affonda le sue unghie sul braccio dello schiavo e si sente soffocato da sotto il sedere il suo lamento….io la bacio e a mia volta affondo le unghie sulle gambe, siamo entrambe in estasi, lei mi sussurra:

“posso venire dentro la sua bocca?”

“Si Silvia si, la sua bocca è l’unico recipiente che uso da due mesi”

“Mmmm! Schiavo apri la bocca”

Lei si accarezza le labbra con la lingua mentre viene; è splendida ed è splendido guardala godere così. Rimane seduta ancora anche dopo essere venuta.

“meraviglioso Patrizia meraviglioso, aspetta mi tolgo e così ti metti tu qui”

“Si cara, ma tanto sono talmente eccitata anch’io che mi basterà appoggiare il buco sul suo naso per venire come una fontana”

Io mi metto sulla faccia e Silvia prende il mio posto, lei mi succhia il seno, il naso lì la lingua là, mmm! Sono totalmente partita anch’io, afferro la mano destra dello schiavo e mentre vengo gliela mordo con forza, Silvia mi guarda con ammirato stupore:

“Si deve soffrire mentre vengo….!”

Rimango seduta, il naso puntuto è proprio dove lo voglio, scambio un bacio con Silvia, poi giro un piede e mi alzo repentinamente:

“ Silvia un brandy e una siga?”

“Si volentieri cara”

Ma mentre ero girata per riempire i bicchieri e accendere una sigaretta per tutte e due, Lei, senza neanche alzarsi dal corpo dello schiavo si frega il mio posto sulla faccia, mi giro, mi metto a ridere e quasi faccio cadere i bicchieri, anche lei ride, mi siedo accanto a lei sullo stomaco, poso i bicchieri sul tavolino e le passo una sigaretta. Rimaniamo in silenzio diversi minuti, siamo in assoluto relax, ogni tanto ci guardiamo e ci scambiamo un bacino, nel silenzio, si sente solo un leggero lamento di fatica dello schiavo, ma per noi è come se suonasse Mozart.


“ti fermi qui stanotte?”

“No cara, non sono preparata”

“ ma dai ti dò tutto l’occorrente, sarebbe bellissimo, appoggeremmo i piedi su di lui e dormiremmo soporitamente”

“non ho quello che mi serve per le lenti a contatto mi spiace”

Ancora un po’ di silenzio mentre sorseggiamo il nostro brandy, vedo lei ridere senza motivo :

“che è successo?”

avvicina le labbra al mio orecchio:

“ho fatto uno scorreggino sul suo viso”

prima di allontanare le labbra mi lecca l’orecchio

“Oh! Come mi dispiace! Povero caro”

Ci baciamo incrociando le lingue.

“Patrizia ho un’idea; domani mattina potremmo andare al mare, ho una villetta a 100 km da qui che da proprio sul mare, abbiamo anche la spiaggetta privata, inaccessibile per tutti se non dal mare”

“bellissimo; per me va bene, rimaniamo lì per la notte pure no?”

“Si certo, ma vorrei chiederti se possiamo portarci questo coso qui sotto di noi’”

“ma naturale Silvia, certo che si già, mi è mancato al ristorante figurati per due giorni”

“Ok ora me ne vado è tardi, alle 10 sarò qui ok?”

“si certo”

“Patrizia mi indichi il bagno?”

“e’ proprio sotto dove sei seduta ora”

Lei mi guarda tra l’incuriosito e il divertito

“aspetta ti faccio vedere”

Mi alzo vado a prendere l’attrezzo per la pipì; consiste in una specie di imbuto largo, molto morbido però, solo che invece del beccuccio finale c’è un tubo, chiedo a Silvia di alzarsi, metto il tubo dentro la bocca dello schiavo, poi metto l’imbuto sotto la fica, spiego alla mia amante di quella sera, che così non ho bisogno neanche di perdere un attimo magari se sto vedendo un film, infatti mi giro e mentre guardo la tv posso pisciare, non mi accorgo neppure di lui, so che beve e basta. Quando finisco, immediatamente lui toglie il tubo dalla bocca, poso l’imbuto e mi accomodo sulla sua faccia e lui mi pulisce, ma non l’ho solo spiegato, l’ho anche fatto:

“Sei una grandissima meravigliosa porca, dai dai fammi fare”

Si mette nella mia stessa posizione, inarca il sedere meraviglioso e piscia

“ingozzati di piscio maiale”

L’aria si sta surriscaldando di nuovo, ma no! Domani avremo tempo, tanto tempo.

Ci salutiamo con un bacio.

“andiamo a letto bestia!”

Si alza mi segue, lo faccio passare dal bagno, io sono già sdraiata sul letto, quando arriva, alzo una natica con la mano e gli dico:

“fammi addormentare dolcemente mentre mi lecchi il culo, sù sbrigati! la faccia qui dentro; quando mi sarò addormentata appoggia il tuo viso ai miei piedi”

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Grazie mille, se hai anche gli altri capitoli postali.
 
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CITAZIONE (1cennodepresso @ 2/11/2023, 15:28) 
Grazie mille, se hai anche gli altri capitoli postali.

È tutto online ma non so per quale motivo la validazione di forum community non fa postare il link
 
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view post Posted on 2/11/2023, 16:09     +1   +1   -1
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III PARTE:





Alle 10 di mattina suona il citofono:
“Patrizia sei pronta?”
“Si scendo subito “.
Posata la cornetta la Padrona chiama il suo schiavo che era intento a pulire e disinfettare il bagno;
“scemo sbrigati dobbiamo andare via subito”
Lo schiavo ritarda ancora qualche secondo, poi esce dal bagno, prende la borsa e la valigetta con gli effetti personali della sua padrona che lo attende in piedi vicino all’ingresso, quando è alla sua altezza, gli molla un ceffone;
”sei sempre in ritardo imbecille”
Giù mentre lui sistema il bagaglio dietro, nel cofano, lei si siede accanto a Silvia, si scambiano un bacino:
“ ciao cara”
“Buon giorno a te Silvia” sorridendole.
Massimo si siede dietro le due donne e si parte.
“hai fatto colazione?”
“per la verità si, ma comunque un altro caffè lo prendo volentieri e ti faccio compagnia”
“Ok ci fermiamo al primo grill in autostrada”
“Ti vedo raggiante Silvia”
“Si mi è piaciuta molto la serata di ieri sera e spero che oggi le premesse non siano deluse”
“Certo che no; vedrai ci divertiremo”
Poi la discussione scivolò sul lavoro e sui colleghi fino a quando Silvia non bloccò la macchina davanti al grill: “ Lui non fa colazione?”
“L’ha già fatta! ABBONDANTE” le strizzò l’occhio sorridendo mentre pronunciava quelle parole,
Silvia ancora una volta fu sorpresissima: “ma daiiiii!!!! Non mi dire????.....”
“ si certo che si, che c’è di male? “
Mentre le due donne escono dalla macchina: “Dimmi che mi prendi in giro vero?”
“ma no davvero Silvia, è piacevolissima come sensazione e non ci rinuncio”
“Oh! Madonna; sei sensazionale, chi lo avrebbe mai potuto supporre?”
si presero per la mano e salendo le scale, avendo addosso entrambe solo un prendisole leggero lo schiavo rimasto seduto in macchina ammirò le forme dei loro splendidi culi.
Rimasero un quarto d’ora dentro, poi ripartirono alla volta della loro destinazione vacanziera.
La villa era semplicemente bellissima, non grande, ma arredata benissimo, con ampio soggiorno due camere da letto, una cucina abitabile e un servizio, ma il soggiorno dava direttamente sulla spiaggia divisa solo da un’ampia parete di vetro.
“Accipicchia che bello qui! Complimenti Silvia”
“Vieni ti faccio vedere”
Aperta la vetrata, il bagnasciuga non distava da lì più di 40 metri, ma la cosa eccezionale era data dal fatto che ai lati della caletta vi erano due grandi pareti di roccia che si inoltravano nel mare per parecchi metri facendo in pratica diventare inaccessibile la spiaggia se non provenendo dal mare.
“ Non ci sono parole Silvia, è semplicemente meraviglioso qui, un angolo di Paradiso vero”
“ Dai vieni cara, ci mettiamo nella stessa camera vero?” Ammiccando con un sorriso
“Si credo proprio di si”
Patrizia si avvicinò a lei e la baciò in bocca “Uhmm!! Si annuncia un week end di fuoco”
Lo schiavo fu fatto spogliare, Silvia gli ordinò di andare a mettere l’ombrellone e le sdraio a pochi metri dalla battigia, e inoltre di mettere sotto le sdraio un telone plastificato per evitare la sabbia se volevano sdraiarsi a terra;
Patrizia la corresse: “ ne basta una di sdraio”
Patrizia si era messa addosso un minislip da bagno, Silvia le ricordò che non c’era nessuno lì e quindi era meglio nude, bellissime e nude si avviarono verso la spiaggia, dove lo schiavo si era piazzato aspettando le padrone in piedi sotto il sole.
Silvia prese dalla borsa da spiaggia la crema solare e si sdraiò a terra: “Patrizia permetti che mi faccio spalmare la crema ?”
“ma certo”
“Su bestia spalma la crema” Si era messa a pancia in giù.
Il ragazzo toccando e accarezzando quel corpo meraviglioso si stava eccitando da metti, la sua Padrona era intenta a leggere sulla sdraio, non si era accorta. Poi Silvia si girò ma aveva sempre gli occhi chiusi, le mani dello schiavo accarezzarono più e più volte i seni turgidi, poi scese sul ventre piatto, pelle d’ambra, passò alla fase più delicata, le gambe e il monte di venere.
Qui, mentre il aveva il cazzo duro, inavvertitamente con esso sfiorò una gamba di lei, Silvia aprì gli occhi, guardò l’erezione e domandò: “E’ normale che il tuo schiavo sia eccitato?”
“COSAAAAAAAA????”

Patrizia si alzò di scatto dalla sdraiò e constatò l’eccitazione del ragazzo, gli mollò un calcio sul petto facendolo cadere a terra, poi diede da quella posizione un calcagnata alle palle e al cazzo;
Massimo provò un dolore orrendo: “Come ti permetti piccolo bastardo?? Tu non sei nulla per noi nulla!!! Capito? Non puoi provare emozioni”
Salendo coi piedi sul corpo di lui gli mollò un altro calcio in faccia e una calcagnata ancora su cazzo e palle, il dolore orribile stavolta lo fece piangere
”piangi bestia??? Lo sai che mi eccito quando piangi; vieni Silvia mollagli un calcio in faccia”
“Vuoi davvero?”
“Si cara vieni” Silvia si alza si avvicina e chiede se deve darlo davvero
“Si Silvia anche molto forte, mi eccito a fargli male”
Anche lei gli mollò un pedata in pieno viso, il ragazzo piangeva, Patrizia era sempre sopra il suo corpo, prese per la mano Silvia e la fece salire a piedi uniti sopra la sua faccia anche se con equilibrio precario le due donne si baciarono ardentemente.
Poi scese dal viso, in questo modo il seno di Patrizia era a portata della sua bocca, cominciò a leccarlo, si spostò di fianco, la sua amante si girò mettendo un piede sul petto e uno sulle palle dello schiavo. Mentre Silvia succhiava il seno, con le dita andò a carezzare la figa bagnata di Patrizia che allargò arcor più le gambe, Silvia non contenta, mentre era intenta a far ciò, col piede cercò la bocca dello schiavo, forzò le labbra con le dita e lo costrinse ad aprire la bocca, vi forzò il piede dentro, lo schiavo si sentiva soffocare, era meraviglioso per le donne farlo soffrire in quel modo.
Le dita sapienti di Silvia stavano facendo arrivare Patrizia all’orgasmo, ma mentre ciò avveniva costei scalciava con forza le povere palle dello schiavo il quale però era semisoffocato dal piede di Silvia e quindi non poteva neanche lamentarsi. Infine le dita di lei si bagnarono del dolce nettare di Patrizia. “Splendido Silvia splendido..mmmmm” la sua amante si guardò le dita ancora bagnate dal piacere di Patrizia, tolse


punto l’effetto soffocamento era totale, la reazione dello schiavo si misurò con un aprirsi e chiudersi frenetico del naso dentro la fica e con la lingua che alla ricerca di aria era diventata quasi uno stantuffo nel culo: “SIIIIIIII ma cosa hai fattoo?????????” “Ora non respira davvero senti quanto è bello?” “SIIIIIIIIIII MMMMM!!!!!!!!Sento il naso che cerca aria dentro di meeeeeeeee!!!!!!E la lingua che è impazzitaaaaaaaaaa!!! Mi trapana il culooooooooooooooooo siiiiiiii soffriii bastardooooooooooooo ahhh! Non ce la faccio mmmm!!!! Vengo vengoooooooo” Il naso del ragazzo si riempì dell’orgasmo di Silvia, Patrizia tolse il piede, Silvia rimase ancora diversi secondi con gli occhi chiusi seduta in quella posizione: “Mai provato nulla di simile mai lo giuro, mmm! “ Si spostò sul petto e presa la mano di Patrizia l’attirò a sé facendola piegare e baciandola con grande passione. “grazie amore, è stato meraviglioso” poi abbassando lo sguardo sotto di se , fra le gambe, vide tutta intera la paura disegnata sul volto paonazzo dello schiavo, si passò la lingua tra le labbra socchiudendo gli occhi, poi piegando il busto in avanti, fece scivolare un rivolo di saliva sul volto sofferente “è meraviglioso farti soffrire scemo” Patrizia sorridendo, le tese la mano e la fece alzare dal suo giaciglio: “ dai su, alzati, non vorrai farmi scottare? Ancora anche io devo spalmare la crema solare, mettiti sulla sdraio su” le diede un affettuosa pacca sul sedere e Silvia andò a sistemarsi sulla sdraio mentre Patrizia si distese porgendo la crema allo schiavo. Con molta diligenza , Massimo spalmò la crema sul corpo della sua padrona ma stando attento a pensare ad altro, non voleva certo rimettersi nei guai. Infine quando ormai tutto il corpo della sua padrona era ben protetto, costei gli disse di stendersi al sole a pancia in su, si fasciò la testa con un fazzoletto, si prese la rivista in mano, ordinò al suo schiavo di alzare le gambe, si sedette sul suo stomaco, appoggiò le spalle sulle gambe alzate e poggiò i piedi sulla sua faccia iniziando a leggere in quella posizione. “Ahhh!! Ecco perché una sdraio bastava!!” esclamò Silvia “Cara lui ha un bisogno quasi psico-fisico di stare sotto di me, quello è il suo posto naturale, e io gli voglio bene per non accontentarlo” strofinando i piedi sul suo volto e strizzando l’occhio alla sua amante, naturalmente ne risero. Passò diverso tempo in silenzio, poi Silvia si alzò per andare a prendere un bagno, ma aveva i capelli sciolti: “ Patrizia mi aiuti ad attaccare i capelli con fermacapelli?” “Certo cara avvicinati, vieni siediti qui girata” Aveva indicato la faccia del povero disgraziato da dove lei aveva spostato i piedi, sorridendo Silvia prese posto sul volto, la sua amante le stava attaccando i capelli dandole nel contempo qualche piccolo morso sul collo: “mmmm!! No Patrizia….mi fai morire così(poi dando un colpo di calcagno sulla nuca di Massimo) tu scemo; quando sono seduta sulla tua faccia la tua lingua deve scattare in automatico” le lingue delle donne s’incrociarono di nuovo “no no fa caldo vado a fare un bagno….tu mi farai prendere un collasso oggi Patrizia” Si alzò sorridendo e si avviò verso l’acqua; “tu non vieni?” “ma si perché no?” le donne; mano nella mano, andarono a fare un bagno mentre lo schiavo rimase lì disteso al sole ad aspettare. L’attesa fu abbastanza lunga, l’acqua era piacevolmente fresca e alle donne non dispiaceva affatto, ma infine tornarono in spiaggia sempre mano nella mano e ridendo come ragazzine andando a sedersi entrambe sul corpo dello schiavo come sul più piacevole dei materassini, si asciugarono i capelli uno all’altra, si scambiavano qualche bacino. “Senti Patrizia, scusami se sono curiosa, e so che sono cose personali, ma tu davvero cosa provi per questo schiavo?” “Domanda difficile ma a cui si potrà dare una riposta anche senza parlare, te lo farò vedere quando capita l’occasione” “Cioè?” “ci sono gesti che sono molto più eloquenti di ogni parola pronunciata, vedrai magari fra un po’ te lo dimostro” Presero a parlare di tante altre cose, irrimediabilmente anche di colleghi e colleghe, ma erano rilassate contente di essere lì dove erano, si alzarono dal corpo del poveraccio per pochi secondi per mandarlo a prendere in frigo due the freddi, gli dissero di portare l’attrezzo, prima di risedersi gli pisciarono in gola, poi ripresero posto, coccolandosi ma senza esagerare perché faceva caldo. “volevi sapere cosa provo per lui? Non scandalizzarti però eh?” Patrizia che era seduta sul petto, strisciò il sedere verso la faccia dello schiavo, poi alzando una natica, scoreggiò sul suo viso…due volte, rumorosamente. “AH!AH!AH! vedo che provi affetto per lui” “ si tanto tanto” un altro scoreggio per suggellare il tutto, si baciarono. Nel primo pomeriggio, rientrarono nella villa per fare uno spuntino, lo schiavo le servì, la sua padrona non volle assolutamente che lui mangiasse nulla, aggiunse che non doveva mangiare nulla neanche la sera, voleva che fosse affamato la mattina successiva, perché così avrebbe mangiato davvero con gusto quello che avrebbe dovuto essere la sua abbondantissima colazione. “Si Patrizia una colazione naturale…!! Quanto è fortunato, ma lo sai scemo quanti uomini vorrebbero essere qui al tuo posto?? Certo magari questi stronzi pretenderebbero altro da noi, ma in ogni caso con qualche piccolo sacrificio da parte tua sei più fortunato di tanti altri” mentre gli diceva queste cose essendo lo schiavo a terra, Silvia gli aveva chiuso le narici con le dita del piede sinistro, e aveva infilato mezzo piede destro dentro la sua bocca rendendogli difficile la respirazione; “Patrizia adoro soffocarlo…..mi fa bagnare vederlo così sofferente”
“ho qualche idea per stasera Silvia…..ho visto quanto ti piace fargli mancare l’aria, vedrai quanto ci divertiremo”
Il pomeriggio passa ancora con le donne che si crogiolano al sole, allo schiavo è venuto un terribile mal di testa per via del fatto che è rimasto sotto il sole; arriva la sera.
(Continua??)
By Anonimo
 
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view post Posted on 2/11/2023, 16:12     +1   +1   -1
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Grazie 🔥
 
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CITAZIONE (1cennodepresso @ 2/11/2023, 16:12) 
Grazie 🔥

Diciamolo..
..non ci sono più i Racconti di una volta!
 
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view post Posted on 2/11/2023, 16:33     +1   +1   -1
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No dai, qualcosa si trova, ma Sileno rimarrà unico nel suo genere perché era verace 😁
 
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view post Posted on 2/11/2023, 16:38     +1   -1
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Chissà Anastassja...
 
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