E FU RACK FIN DA PRINCIPIO, Racconto di una sessione RACK

Mi è stato più volte richiesto di illustrare il concetto di RACK e, nonostante svariati tentativi, mi sono resa conto che più lo spiego più si creano fraintendimenti, proiezioni personali, distorsioni e una nebulosa sempre meno dissipabile.
Ritengo dunque che narrare ciò che sono stati, non solo una sessione RACK, ma anche una relazione di questo genere, siano il modo migliore per fare un po' di chiarezza.
Il metodo empirico spesso è più esplicativo di mille nozionismi e divagazioni filosofiche e psicoanalitiche.
Avverto che sarà diviso in molte parti e che, a causa del poco tempo libero a disposizione, sarà pubblicato in pillole.


E FU RACK FIN DA PRINCIPIO

Dice di leggermi da anni. Dice che non ha mai avuto il coraggio di contattarmi, troppo reverenziale timore. Dice di aver scritto un racconto ispirato a me e a ciò che per lui rappresento.
Dice che si auspica che ciò non mi offenda e chiede se può inviarmelo in privato.
Accetto con entusiasmo: finalmente un approccio fuori dal comune.
Il racconto è molto lungo, praticamente la sceneggiatura di un film.
Mi ha dato un nome e si è dato un nome, nel racconto si narra di un ipotetico “noi” all’interno di una sessione RACK di mesi.
Lo leggo voracemente. Tra le righe percepisco una mente superiore, una cultura infinita, e una curiosa ambivalenza che ora non riesco a definire. Il livello di perversione psicologica di questa creatura è tra le più raffinate, ma intuisco di avere a che fare con un ragno violino: innocuo se non stuzzicato, ma potenzialmente letale.
Ovviamente ho già deciso: lo voglio.

Detto da te è veramente un enorme complimento. Avevo iniziato a leggere il tuo ultimo racconto e mi piace tremendamente il tuo stile. Purtroppo ho sempre troppo poco tempo, ma mi riprometto di proseguire.

Sei un purista della scrittura. In realtà sarei anch'io per lo "stillicidio di rettifiche", ma il Tempo è il mio carnefice ed è difficile per me ritagliare il tempo necessario per dedicarmi alle passioni. Così lo rubo al sonno.. Pratica non sana sul lungo periodo.

PILLOLA NUMERO 2

La sua voce è serena e pacata, ma non priva di brio e vivacità. Le parole sono attente, ricercate, ed esposte in una sorta di melodia endorfinica, sembra di bere una tisana di Xanax. La nostra prima conversazione si protrae più del solito. Pur essendo in pieno inverno, le mille divagazioni culturali lanciate a ventaglio senza metodo alcuno, con questa poliedrica creatura, sono come un cesto di petali di American Beauty scagliati in aria e profumano dell’esuberanza dei primi giorni di primavera. Quest’uomo non è un rebus, non è un puzzle, è un articolato crittogramma.
L’avevo già scelto dopo aver letto il suo racconto. Lo volevo “mio” già dopo le prime dieci stringhe di chat. Ora voglio di più. Ora voglio insinuarmi piccola piccola, microscopica, in quella meravigliosa mente e studiarne ogni più oscuro anfratto.
Voglio cingergli la testa ed ornarmene la cinta come una moderna Salomè.
Il mio cuore aumenta il battito, sono di nuovo viva.

Ti cito testualmente nelle tue migliori descrizioni:
"..Quel brivido del non sapere, quella paura, quel sentirsi completamente in balia di una Padrona, quel sentire se stessi senza nessun potere..."
"..Ho sempre pensato invece ad una forma di bdsm che sottintendeva una tale fiducia nella padrona da abbandonarsi nelle sue mani senza bisogno dei "salvagenti".."
Hai centrato il punto: la paura e la fiducia.
La paura genera quell'adrenalina necessaria per provare il brivido dell'inesplorato.
La fiducia è indispensabile per un completo abbandono.
Il mio modus operandi viene spesso contestato poichè è suddiviso in molte fasi conoscitive che, non a caso, seguono una parabola crescente: la presentazione scritta, lo scambio di mail e chat, l'interview telefonica di almeno un ora, l'incontro vis a vis fuori dai reciproci ruoli, e solo alla fine l'inizio della sessione RACK. Tutto ciò è indispensabile per generare un principio di reciproca fiducia. La fiducia totale in realtà arriva "dopo" la sessione e negli incontri a seguire.
Io più che "sessioni" RACK ho "relazioni" RACK..

Tu sei un pusillanime e un molestatore di discussioni