| Capitolo 11
"Una svolta inaspettata"
Il venerdì della settimana successiva la vacanza volse al termine per le due ragazze, mentre Alessia sarebbe rimasta ancora qualche giorno in montagna. Gli ultimi giorni furono molto divertenti per le ragazze, ma anche un filo malinconici. Sapevano che a breve sarebbero dovute tornare alla realtà e avrebbero dovuto lottare per poter essere nuovamente loro stesse. Mistress Nina si divertì parecchio a usare le sue due schiave come preferiva, Chanel era più portata per essere usata come lavandino o straccio, la sua lingua si infilava lungo tutto il corpo della padrona, eccezion fatta per la sua preziosa figa e i suoi bei seni, con una speciale attenzione ovviamente ai piedi della dea oltre che a essere usata come water o per essere fottuta come una troia. Alessia invece era più propensa a farsi torturare e subire pratiche più pesanti da parte della mistress, che con lei era consapevole di potersi spingere un po' oltre nel suo aspetto più sadico rispetto che con l'altra schiava, creando un equilibrio perfetto tra le tre. Quel venerdì per la prima volta dopo tre settimane Chanel si mise da parte per far tornare Alessandro e per la prima volta si incontrò con Alessia senza vestitini, trucco o parrucche al momento dei saluti generando un ultimo momento di grossa ilarità tra le tre. L'unica cosa che Valentina decise di lasciare allo schiavo fu la cintura di castità, senza le chiavi ovviamente, lo schiavo era venuto l'ultima sera e avrebbe potuto tranquillamente resistere per qualche giorno prima di farlo di nuovo.
Al rientro a casa Valentina subì una doccia gelata, difatti quando chiese ad Annalisa di poter andare a vivere insieme ad Ale nel bilocale ricevette la notizia che la casa era già stata ceduta in affitto a una coppia di ragazzi per tutto l'anno accademico. Inoltre la madre della dea non sembrò molto d'accordo nè sul fatto che la figlia avesse effettivamente bisogno di andare a vivere da sola nè tanto meno di farlo insieme a un amico, per quanto innocuo e fidato fosse Ale agli occhi di Annalisa. La notizia fu una mazzata per le due che però non si arresero, si fecero però forza a vicenda per cercare di trovare una soluzione, la migliore possibile. Alessandro e Valentina si vedevano quasi tutti i giorni, facendo sessioni non appena ne avevano l'occasione, facendo riemergere sempre Chanel. Ale veniva comunque spesso usato dalla padrona come tassista, per svolgere diverse commissioni, per fare la spesa, andare a pagare le bollette e di tanto in tanto, quasi sempre mentre la madre della padrona era al lavoro, anche pulire casa. Annalisa iniziò a trovare molto strana la situazione, certo che Ale fosse innamorato perso di sua figlia lo sapeva, così come sapeva che spesso è volentieri Valentina finiva per usarlo. Tuttavia la situazione era arrivata a un livello successivo abbastanza strano, ormai la figlia lo usava in continuazione, senza sosta e per qualsiasi cosa.
Giunti agli ultimi giorni di settembre, con l'inizio dell'università ormai alle porte, Valentina decise di riprovare a parlare con la madre per cercare una soluzione. Sapeva che ormai la casa nei pressi dell'istituto non era più un opzione percorribile, tuttavia sperava che sua mamma l'avrebbe aiutata se avesse saputo la verità. Una sera, appena tornate a casa dopo una cena fuori coi parenti, la dea decise di calare tutte le fiches sul tavolo e riaprire il discorso con la madre. Non appena le accennò il discorso Annalisa prese la palla al balzo per poter capire finalmente cosa stesse succedendo tra sua figlia e il suo migliore amico.
Annalisa:"Amore lo sai che con te sono sempre stata comprensiva e aperta. Ti ho sempre detto che con me puoi parlare di ogni cosa e che io sarei sempre stata dalla tua parte in qualsiasi caso. Ho notato che tra te e Ale è cambiato qualcosa in quest'estate, non sono scema, so che tra voi è successo qualcosa di grosso e se vuoi che io ti aiuti devi essere completamente sincera nei miei confronti."
Vale:"Lo so mamma, però ciò che è successo tra di noi è una cosa delicata e molto importante per entrambi. Se ti spiego tutto deve rimanere tra noi, ok?"
Annalisa:"Non ti preoccupare Nina, a chi lo dovrei dire poi? Ai genitori di Ale? Lo sai che mi stanno abbastanza antipatici e che odio il modo in cui lo trattano. Puoi totalmente fidarti di me."
Vale:"Grazie mamma. Hai mai sentito parlare di fetish e BDSM?"
Annalisa:"Oddio, si ne so qualcosa."
Vale:"Beh ecco già anni fa Ale mi confessò delle sue passioni e perversioni. Dall'amore per i piedi fino a quello per la sottomissione più estrema. Io inizialmente l'ho solo aiutato dandogli conforto e qualcuno con cui poter parlare liberamente. Tuttavia col tempo ho iniziato anche io ad appassionarmi a questo mondo. Quest'estate la cosa è giunta a un livello superiore e abbiamo iniziato a fare sessioni insieme. Sono diventata ufficialmente la sua mistress, Mistress Nina. Alé invece è la mia schiava, Chanel. Devi sapere che si sente a tutti gli effetti una donna ed è totalmente disinteressata al sesso, a maggior ragione con noi ragazze. Lei vive l'amore sotto un'altra forma, servendo e sottomettendosi, in questo caso a me. Al suo compleanno è iniziato tutto e quel giorno pensa che le ho fatto mettere un tuo vecchio vestito rosso, facendola sentire per la prima volta se stessa. In vacanza siamo state Mistress Nina e Sissy Chanel costantemente e abbiamo pure conosciuto un'altra ragazza, che è diventata anche lei la mia schiava, seppur in maniera diversa e meno intensa rispetto a Chanel. Per noi è una cosa molto importante e delicata. Ti prego cerca di capire mamma."
Annalisa si prese qualche minuto per pensare al da farsi, facendo aumentare l'ansia a Valentina.
Annalisa:"Allora sarò sincera, è una cosa abbastanza nuova e insolita per me, con cui ho poca confidenza e conoscenza. Devo essere sicura che per te, anzi per voi due, sia davvero importante e non una semplice cosa passaggiera, una fase di sperimentazione e di confusione. Siete realmente sicure al cento per cento di ciò che mi dici sul vostro rapporto?"
Vale:"Lo siamo assolutamente mamma, so che non è nè una cosa molto comune nè che sia facile accetterla. Però per noi è davvero importante continuare a sviluppare il nostro rapporto ed evolverci nei nostri ruoli."
Annalisa:"Nina io non mi permetterei mai di giudicare o di mettere i bastoni tra le ruote a una persona che abbia comportamenti diciamo meno comuni. Io apprezzo, ammiro e incoraggio chi riesce a trovare il modo di essere felice, qualsiasi cosa riguardi la loro felicità. Te sei mia figlia, ciò a cui più tengo al mondo, è ovvio che accetto la situazione e ti supporterò al massimo delle mie possibilità. Inoltre tengo molto anche ad Ale, anzi scusa a Chanel, quindi sono molto felice di potervi aiutare."
Vale:"Grazie mille mamma, sei unica, per noi è davvero importante il tuo appoggio. Per quanto riguarda la possibilità di convivere?"
Annalisa:"Allora sicuramente non avrò problemi a fare venire Chanel a casa per poter fare le vostre cose. Ho poi un'idea, una prova. Organizzate una serata qui a casa, in modo che io possa capire meglio cosa siate e se è o meno un qualcosa che possa riuscire a entrare a far parte della mia vita, una cosa con cui io possa sentirmi in confidenza a tal punto da poterci convivere. Se così sarà Chanel potrà venire a vivere qua con noi almeno per quest'anno, poi al massimo se lo vorrete ancora quando il prossimo anno l'altra casa sarà di nuovo senza inquilini potrete andare là. Però dovrai accettare la mia scelta senza farmi ulteriori pressioni, d'accordo amore?"
Vale:"Certo che si, non mi permetterei mai di pretendere che tu faccia una cosa del genere anche contro la tua volontà. Sei la mamma migliore del mondo lo sai?" le disse riempiendola di baci e abbracci.
Dopo chiamò subito la schiava al telefono per aggiornarla, provocandole una gioia immensa.
Due giorni più tardi avvenne la prova. Mentre Annalisa era al lavoro, Valentina e Chanel passarono la giornata assieme, prima facendo alcune compere e commissioni fuori casa, dove tra l'altro tornarono al sexy shop di Mauro. Qui si accordarono per la sessione che avrebbero fatto assieme, rimandata praticamente di un mese per via di alcuni impegni di lavoro della moglie e una piccola vacanza per la coppia. Fecero inoltre delle compere, tra cui i vestiti che avrebbe usato Chanel per la serata. Si trattava di un completino da cameriera sexy, simile a quelli che si vedono nei porno. Un vestito nero con dettagli bianchi a mezze maniche, che arrivava fino alla fine delle cosce. Un paio di collant bianchi, delle ballerine nere e una specie di cerchietto bianco. Dopodiché le due si separarono, con Valentina che restò fuori per andare a divertirsi con gli amici, mentre Chanel tornò a casa della sua padrona. Qui la schiava si mise nuovamente lo smalto a mani e piedi, di colore sempre rosa, si infilò il plug, si truccò e si vestì per poi iniziare a darsi da fare per pulire la casa e preparare una deliziosa cena. Verso le otto di sera tornarono Annalisa e Valentina a casa e ad accoglierle trovarono la serva, che appena le vide salutò con qualche bacio sugli stivali la dea e fece invece il baciamano con Annalisa. La donna aveva circa una cinquantina d'anni, era poco più alta della figlia, arrivava a fatica al metro e sessanta, era comunque ancora una bella donna nonostante l'età. Era castana, con gli occhi marroni e leggermente formosa e robusta, anche se nulla di particolarmente eccessivo. Chanel fece da cameriera alle due durante tutta la cena.
Annalisa:"Chanel non mi piace molto essere chiamata Miss Annalisa, chiamami Madame, lo trovo più elegante e delicato" disse iniziando a calarsi sempre più nella parte.
Chanel:"Mi scusi Madame, d'ora in poi non la deluderò più" rispose e dopo aver ricevuto un cenno con la testa da parte della donna, si inginocchiò e diede qualche bacio ai suoi piedi ancora chiusi dentro i mocassini in pelle neri che aveva usato tutta la giornata.
Dopo cena Mistress Nina mostrò a sua madre alcune pratiche più soft. Iniziò a lanciare la pallina e farsela riportare con la bocca dalla schiava, diede qualche colpo col frustino sul suo sedere, la portò in giro per la sala con il guinzaglio, dandole calci e schiaffi quando era troppo lenta per i suoi gusti. Annalisa non si dimostrò disturbata dalla visione e anzi si mise a ridere e scherzare con la figlia di quanto stava accadendo, provocando un forte senso di vergogna in Chanel. Proseguirono poi sul divano dove la serva iniziò a leccare gli stivali della padrona, un paio di Dottor Martens neri con i lacci gialli e lunghi fino a metà polpaccio. Li ripulì con grande piacere, trovandoli molto eccitanti. Una volta tolti li annusò a fondo trovando un buon odore di piedi misto a quello della pelle che invece gradiva meno. Nel mentre la dea si tolse le calze a rete e una forte puzza iniziò a spargersi intorno a loro. Chanel dunque appena ricevuto l'ordine si fiondò ad annusarli e massaggiarli, godendosi quell'odore appieno per diversi minuti. Annalisa rimase scioccata da come la schiava amasse quella forte puzza e a differenza delle altre pratiche viste in precedenza, si trovò molto incuriosita e volenterosa di provare anche lei a ricevere quel trattamento. Valentina poi si fece baciare i piedi da Chanel, che poggiò le sue labbra su ogni millimetro, sia sotto ché sopra, dove era possibile ammirare le unghie smaltate dalla serva alla propria dea, di colore verde tiffany. La schiava si impregnò la faccia del sudore della padrona per poi tirar fuori la lingua e cominciare a muoverla senza sosta su talloni, piante e dita in particolare, senza però dimenticare le unghie e il dorso dei piedi della mistress. Una volta soddisfatta, Mistress Nina, iniziò a fottere con molta violenza la bocca della schiava coi suoi piedi, provandole forti conati e copiose uscite di saliva. Tutto ciò fece morire dal ridere Annalisa che nel mentre aveva osservato molto incuriosita oltre che conversare con la figlia come se nulla fosse. Dopo circa un'ora e mezza dedicati ai piedi della padrona, passò a quelli della Madame, che si era dimostrata molto entusiasta di provare. Iniziò a leccare i mocassini che nonostante fossero stati utilizzati spesso in quel periodo non erano molto sporchi. Dopo qualche minuto la schiava ricevette l'ordine di toglierli e iniziò dunque ad annusarne l'interno, potendo costatare con immensa gioia un buon odore, non forte e intenso come quello della padrona, ma comunque ottimo. Nel mentre alzò gli occhi e si trovò davanti una gradita sorpresa, la donna non portava le calze e ciò fece venire l'acquolina in bocca alla serva. Poté inoltre sfruttare il momento per osservare dettagliatamente i suoi piedi, essi erano infatti molto belli, leggermente più grandi di quelli della mistress, circa un trentotto e mezzo o trentanove a seconda di come calzavano le scarpe, con le dita molto simili a quelli della figlia, senza smalto e con pianta e talloni molto più larghi e cicciotti rispetto a lei. I suoi piedi sembravano essere molto morbidi, tuttavia alcuni dettagli facevano trasparire la necessità di una pedicure. Chanel iniziò dunque ad annusare e massaggiare al tempo stesso quei bei piedi, mettendoci molta passione e impegno per non deludere Annalisa. L'odore era squisito, anche più forte di quello che aveva potuto sentire dalle scarpe, soprattutto nella zona delle dita. In seguito a un iniziale momento d'imbarazzo la miss iniziò a rilassarsi e godersi il momento. La schiava iniziò dunque a baciarli, prima in modo più debole e fugace per far entrare in confidenza la donna, poi in modo più intenso e appassionato. Li leccò poi da cima a fondo, godendosi il buon sapore e anche impegnandosi con lingua e denti ad ammorbidire un paio di duroni. Annalisa fu entusiasta del lavoro della serva e al tempo stesso stupita dalla sua bravura nel riuscire a non farle venire il solletico. Proseguì poi iniziando a ciucciarli, con Valentina che glieli infilava fino in fondo alla gola, provocando le risate della madre. Per finire ebbe l'onore di leccare e succhiare i piedi di entrambe al tempo stesso, per la prima volta si trovava a poter leccare quattro piedi femminili contemporaneamente. Cercò di riservare un trattamento equo a entrambi i paia di piedi, senza trascurare quelli di Annalisa. Il tempo volò e si era ormai fatto tardi.
Annalisa:"Allora devo dire che ho visto in voi una forte passione nell'interpretare questi ruoli. Mi siete sembrate entrambe contente e a vostro agio. Non mi ha fatto impazzire la parte di dominazione iniziale, non fa per me. In compenso ho apprezzato molto il resto, soprattutto farmi adorare i piedi, è sicuramente una cosa che mi farà piacere fare più spesso. In conclusione ho deciso che Chanel potrà vivere qua con noi per servirci come preferiamo. Contente?"
Entrambe esplosero di gioia e ringraziarono di cuore Annalisa. Poi la schiava infilò loro le ciabatte e si spostarono. La miss andò in bagno a fare la doccia per poi andare a dormire, mentre Mistress Nina e la sua schiava proseguirono la serata nella camera della padrona. Qui Vale si fece leccare il culo, pratica che era ormai diventata tra le preferite di Chanel. Amava gusto e odore del suo buco ed era ormai diventata un'esperta su come muovere la lingua in modo da provocare il massimo del piacere e godimento alla dea. Quest'ultima si divertiva di tanto in tanto a fare qualche piccolo peto, che prontamente la schiava gustava sia con la bocca sia col naso, restando sempre più affascinata e incuriosita dal quel gusto particolare. Valentina iniziò poi a fottere la troia, prima con dita e mani e poi col solito strap-on, fino a quando entrambe non orgasmarono e si liberarono di tutta l'eccitazione accumulata durante la serata. Ormai l'ano di Chanel era diventato molto largo ed era decisamente più facile fargli scivolare dentro il grosso cazzo di gomma, provocandole però pur sempre un'enorme piacere. Infine si sdraiarono, con la schiava messa di traverso, intenta a leccare e baciare quei bellissimi piedi accompagnandoli con alcune frasi e preghiere fatte apposta per compiacere la dea. Le due si addormentarono così, felici e consapevoli che quello che stavano vivendo diventava ogni giorno più forte e più importante, cambiando sempre più le loro vite.
Fine capitolo 11
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