| Quinto episodio
Lady Penelope era abituata a comandare. Il suo lavoro l’aveva portata a cambiare il suo carattere ed era diventata molto più autoritaria di quanto lo fosse prima di intraprendere la carriera di dominatrice a pagamento. Sapeva ancora riconoscere la realtà dalla fantasia ma si era accorta che spesso tendeva ad essere dominante anche con le persone che frequentava nella vita reale. Poche, a dir la verità visto che il lavoro l’assorbiva quasi completamente. Ma era un lavoro molto ben retribuito che valeva tutto il tempo che gli dedicava. Sapeva che non avrebbe potuto farlo per tutta la vita e il suo interesse primario era quello di mettere da parte un bel gruzzolo per poter vivere poi in tranquillità e magari farsi una vita con qualche uomo. Non certo uno dei suoi clienti. Quelli nemmeno li considerava. Come avrebbe potuto instaurare una relazione con un uomo che era sottomesso a lei? Impossibile! Però con quel tipo… Beh, forse non una relazione ma era una donna libera e nessuno le avrebbe potuto impedire di avere una storia di sesso. Perché era proprio il sesso ciò che avrebbe avuto intenzione di fare con Marco o come diavolo si chiamava realmente. O almeno quello che avrebbe voluto fare prima di venire a sapere che forse era un assassino. Guardò la poliziotta “ Ok, sono pronta. Mi dica lei quello che vuole sapere” Sofia guardò a sua volta la giovane mistress. Era visibilmente nervosa ma probabilmente dipendeva dal fatto che le aveva fatto perdere un cliente “ Bene, signorina Cucciarello. Cominciamo. Per prima cosa, che posso fare per cercare di contattarlo?” “ Questa è secondo me la parte più complicata. Lui mi disse che aveva visto il mio profilo su un portale sul quale avevo messo un annuncio e mi aveva contattata in quanto mi ero definita esperta di kick-boxing e brava nel fare scissors. Sono annunci a pagamento. All’inizio sono in testa a tutti gli altri annunci ma poi scivolano in basso e diventa complicato essere visibili. Per attirare la sua attenzione basterà che lei dica di essere una padrona severa, molto alta, amante del latex e dei tacchi alti che sono altre sue passioni, e naturalmente esperta di molte arti marziali. Se ci aggiunge che lei è una mistress free ovvero non a pagamento, dopo un giorno avrà la sua pagina mail con 2/300 messaggi. Come farà a capire se c’è pure lui?” Sofia sorrise “ Grazie a lei conosciamo il suo numero e con quello possiamo scoprire ogni cosa che fa con quel cellulare, sia che faccia chiamate o che usi il wi fi. Appena lo usa, noi lo sapremo. Nella speranza che lui continui a guardare quel portale. Dunque, ha parlato di latex e tacchi alti. E’ necessario? Io non ho molta confidenza con quel tipo di abbigliamento” “ E’ essenziale per lui” Sofia scosse la testa sconfortata “ Porca miseria. Non c’è un altro modo per colpire la sua attenzione?” “ Non lo so ispettore. Come faccio a saperlo? Io le dico ciò che lui chiede quando mi incontra. Quindi, pantaloni o catsuit in lattice, top e stivali col tacco a spillo. Meglio ancora se indossa le ballet boots” “ Cosa sono? Scarpe per ballare?” “ Tutt’altro. Ora le faccio vedere” La donna si alzò, entrò in un’altra stanza per tornare dopo un paio di minuti con un paio di stivali e un paio di scarpe. Gli stivali erano alti al ginocchio e tutte e due le calzature avevano un tacco enorme. Le consegnò a Sofia che le guardò disgustata “ Oh cazzo no! Come ci si fa ad andare in giro con queste? Quanti centimetri sono?” “ Diciotto. Ci vuole un po’ di allenamento” “ Dio santo. Non è possibile andare in giro per strada vestita in latex e con quelle scarpe” Giovanna sorrise “ Io, se posso permettermi, direi che non ci deve andare in giro ma indossarli soltanto quando è in casa. Per l’outfit, se intende uscire con lui, direi qualcosa di diverso” “ Che cosa?” “ Vado a intuito perché non ci sono mai uscita. Se ama questo tipo di abbigliamento significa che ama le donne vistose. E’ probabile che più la vede sensuale e più lui si senta sottomesso e inadeguato. Quindi, direi che una bella minigonna in pelle potrebbe andare bene. Ovviamente non devono mancare i tacchi alti. Magari non come le ballet boots ma un normale tacco 12” La Belleri scosse la testa “ Piove sul bagnato. Tra l’altro, io già sono molto alta e con quei tacchi diverrei fuori misura” La mistress scoppiò a ridere “ Probabilmente è proprio quello che vuole vedere quel tipo” “ In che senso? Si spieghi, per favore” “ Con un tacco del genere lui dovrebbe alzare la testa per guardarla negli occhi, malgrado sia tutt’altro che basso. Dall’esperienza che mi sono fatta, lui si sente più sottomesso nel vedere la donna così alta, sia pur con l’aiuto dei tacchi alti. E’ una sensazione abbastanza comprensibile, non crede?” Sofia annuì “ Credo di sì. Pertanto lei ritiene che non si tratta di un feticismo verso le scarpe?” “ Oh no. Marco… Insomma quell’uomo non è un feticista. Se gli ordino di baciarmi i piedi obbedisce ma fondamentalmente è uno schiavo. I feticisti sono altri” “ Credo di aver compreso. Deve essere complicato stare appresso a tutte queste richieste strambe” “ Non è facile essere una dominatrice professionista. Lei non può immaginare quali richieste mi fanno” “ Posso immaginare invece. E sto anche imparando a comprendere. Beh, andiamo avanti. Cosa gli debbo fare?” “ Dunque, conoscendo il tipo e appurato che lei gli abbia dimostrato la sua superiorità fisica, gli può fare di tutto. Lui mi ha confidato che gli piacerebbe sottomettersi a una donna che possa essere anche la sua fidanzata, sua moglie e questo mi fa immaginare che lei potrebbe dargli ordini che riguardano la vita domestica. Ad esempio, fargli preparare la cena e ripulire la casa. Ovviamente, punendolo se non lo ha fatto bene. Questo è necessario. Deve sentire la sua autorità e quindi non ci deve andare leggera. Lo deve schiaffeggiare con violenza e farlo sentire inerme di fronte a lei” “ E se io tratto un uomo così, lui si legherà a me?” chiese Sofia con scetticismo “ Lui l’amerà perdutamente, ne sono quasi sicura. Uno schiavo tende ad innamorarsi della sua padrona. La idealizza e la idolatra” “ Capisco. Dunque, facciamo degli esempi pratici. Lui mi contatta e io gli rispondo. Cosa devo dirgli?” “ Innanzi tutto, non gli risponda subito. Lasci passare un paio di giorni e poi gli dica che lo ha preso in considerazione e che ci vuole parlare per valutarlo. Datevi un appuntamento a un bar e si faccia dire quali sono i suoi limiti e cosa invece pretenderebbe da lui. Quasi sicuramente, lui le darà del lei e la chiamerà signora mentre lei gli dovrà dare del tu” “ E cosa dovrei pretendere da lui?” Giovanna sbuffò infastidita “ Senta, ne abbiamo per molto? Io ho degli appuntamenti e non posso stare a perdere tempo” Sofia si alzò di scatto “ Mi stia bene a sentire. Lei non ha di fronte uno dei suoi schiavi. Qui sono io che decido e lei farà quello che io le dico di fare” Prese il telefonino e digitò un nome per consegnare poi il cellulare a Giovanna “Questo numero è di un mio caro amico, il maresciallo Ballarini della Guardia di Finanza. Devo telefonargli?” “ Questo è un ricatto” “ Lo chiami come vuole. Io ho bisogno dei suoi consigli per far confessare un presunto omicida e lei mi dovrà dare questi consigli” Si rimise seduta ma addolcì molto il suo tono “Mi ascolti signorina Cucciarello. non ho nessuna intenzione di metterla nei guai ma mi deve aiutare. Io sono completamente digiuna di ogni cosa che riguarda il BDSM. Per di più lei è forse l'unica persona al mondo che conosce veramente il Molinari e senza di lei non avrei la possibilità di agire. Possiamo andare avanti?” Giovanna sorrise “ Lei ha gli istinti da dominatrice, glie lo dice una del mestiere” “ Sono abituata a comandare e a dare ordini. Sono un ufficiale di polizia. Ma non so come muovermi in quest’ambito. Le rifaccio la domanda. Cosa dovrei pretendere da lui?” “ Obbedienza totale. Se lo tratta come ha trattato me, quello cadrà ai suoi piedi e glie li bacerà. Dopo l’incontro al bar lo porti a casa sua, si metta una bella tuta di lattice, gli dia una dimostrazione della sua bravura e poi lo accetti come schiavo dicendogli che lo valuterà per un tot di tempo per capire se può essere degno di servirla. Ovviamente prendendo in considerazione i suoi eventuali orari di lavoro” “ Ok grazie. Continuiamo con gli esempi. Come lo devo picchiare?” “ Ecco, questa è una fase particolare della sua psicologia. Non credo che vorrebbe essere picchiato a sangue. Lui vuole sentire sulla sua pelle la supremazia fisica della sua padrona per poterle obbedire. E quindi, credo che l’ideale sarebbe quello di minacciarlo di poterlo picchiare più che menargli di brutto. Ma ogni tanto qualche dimostrazione glie la deve dare. Lei è in grado di bloccare un uomo?” La Belleri sorrise “ Sono in grado di bloccarlo e farci quello che voglio, glie lo assicuro” “ Wow. Con queste qualità, se lei decidesse di diventare una mistress avrebbe la fila, mi creda” L’ispettore capo aggrottò la fronte “ Diciamo che nella mia vita le priorità sono altre. Torniamo a noi. Lo porto a casa e mi devo far preparare la cena, giusto?” “ Si, lo faccia scendere per fare la spesa e appena rientra lo faccia spogliare nudo” Sofia scosse la testa “ Cosa? Nudo? Non se ne parla” “ Come crede. Lei mi ha chiesto dei consigli e io glie li sto dando. Lo schiavo nudo e la padrona tutta vestita rafforza la sensazione di inferiorità del sottomesso. E comunque è una bella visione, mi creda. E’ bello e anche ben dotato” Sofia fece una risata amara “ E’ l’ultima cosa che mi interessa” “ Beh, io un pensierino ce l’avevo fatto” “ Mi dispiace per lei ma credo che sia meglio così. Comunque, vedremo in seguito se sarà il caso di farlo girare nudo per casa. Sinceramente non ho mai avuto simili desideri. Lei cosa gli fa quando lui viene qui?” “ Non mi dà molti limiti e quindi mi diverto con lui. Innanzi tutto rispetto questi limiti che sono lo scat il clinical e il ballbusting” “ Può spiegarsi meglio?” “ Ha ragione. Lo scat è… la cacca, il clinical è tutto ciò che riguarda gli aghi e il ballbusting sono i calci nelle palle” “ Oh mio Dio, meglio così perché certe cose non riuscirei proprio a farle. Mi chiedo come faccia lei” “ Mah, è un lavoro e cerco di farlo nel modo più professionale possibile. Comunque, lo uso come portacenere e, visto che anche lei fuma, potrebbe essere una cosa fattibile. Poi qualche frustata di punizione. Siccome presumo che lei non sappia usare la frusta, potrebbe usare un frustino rigido da cavallerizza, molto più semplice da utilizzare. Qualche leccata di scarpe non può mancare, in particolar modo dei tacchi, e poi le due pratiche che lui sembra amare di più ovvero il pissing e lo strap-on. In pratica, prima che me lo chieda lei, me lo inculo e gli faccio bere la mia urina” Sofia Belleri scosse la testa malinconicamente “ Oh no, io non potrei mai fare una cosa del genere. Non c’è un altro modo? Non basta picchiarlo un po’, farsi fare le pulizie di casa e al limite farsi baciare i piedi in atto di sottomissione?” Giovanna allargò le braccia “ Ispettore, che le devo dire? Lei mi ha chiesto di raccontarle ciò che io faccio con lui e io glie l’ho detto. Non so se si possa accontentare di fare le faccende domestiche e di baciare i piedi. A me ha dato la sensazione di voler essere umiliato e che quindi quelle pratiche lo soddisfino molto. Lui vuole una padrona che si imponga su di lui con violenza e se davvero lei vuole possedere la sua mente e renderlo succube della sua volontà, credo che dovrà soddisfarlo altrimenti lui diventerà suo schiavo ma non riuscirà a donarsi completamente a lei” Sofia sospirò. La mistress aveva ragione ma certe cose erano veramente al di fuori della sua mentalità. Un conto era dare degli ordini, cosa che le riusciva perfettamente, un conto era dimostrargli che lei lo poteva picchiare come e quando voleva, ma penetrare un maschio con un fallo di gomma o pisciargli in bocca era qualcosa che per lei era troppo. Veramente troppo “ Non so che fare. Sinceramente mi sembrano situazioni che non potrò mai mettere in atto” Giovanna sorrise “ Lei pensa che a me piacevano quando ho iniziato? Sono sempre stata abbastanza dominante ma lo ero nella vita quotidiana, proprio come ha dimostrato di essere lei. Ma quando ho scelto questo mestiere, ho dovuto farlo. E’ stato traumatico, mi creda. Ma poi ho cominciato a prenderci gusto. Inculare un uomo, e perdoni il mio linguaggio diretto, è davvero sensuale, tanto sensuale che a volte mi eccito. E fargli bere la pipì mi fa sentire potente. Vede, quando mi chiedono di fare la lotta, so che è una finzione. Non sono una campionessa e so che il mio schiavo in quel momento sta fingendo e che se volesse mi alzerebbe di peso e ribalterebbe la situazione. Ma quando gli piscio in bocca, mi sento una specie di dea. Lui sta lì a bere i miei scarti come se fosse un nettare prelibato. E’ davvero una bella sensazione. Se non avessi queste sensazioni, dopo pochi anni avrei smesso perché non creda che sia facile fare certe cose con sconosciuti. Un conto è farlo con uno come Marco… No, mi ha detto che si chiama Riccardo. Va beh, cambia poco. Lui è un bell’uomo e il lavoro diventa piacevole ma ci sono altri con cui ci vuole molto pelo sullo stomaco” Sofia annuì “ Grazie, signorina Cucciarello” “ Mi chiami Giovanna, la prego” “ Ok Giovanna. Non so se riuscirò a fare tutto. Vedremo al momento. Forse riuscirò a fargli perdere la testa anche senza ricorrere a pratiche troppo spinte. Ah senta, un altro paio di cose e poi la lascio libera. Avrei bisogno del link del portale su cui fare l’inserzione e di quello per poter comprare l’oggettistica. Ho bisogno di tutto” La mistress sorrise, afferrò il suo telefonino e chiese il numero alla poliziotta. Dopo pochi secondi, Sofia era in possesso di quelle informazioni basilari “ Le vorrei dare un altro paio di consigli, ispettore” “ Mi dica pure” “ Faccia l’inserzione dopo aver comprato gli indumenti in latex e li indossi. Si faccia una foto omettendo il volto ma che mette in risalto tutto il resto e la posti insieme all’inserzione. Quel tipo è ossessionato dal latex e dai tacchi altissimi e mi chiede sempre di vestire in quel modo. Se vede una sua foto vestita in quel modo e legge l’inserzione, sono sicura che ci cascherà. Non potrà resistere. Compri almeno un paio di stivali e un paio di decolté sul tipo di quelli che le ho fatto vedere prima. Sarebbe meglio però che avesse anche dei cambi disponibili. Non c’è bisogno di calzature di marca e il prezzo è abbordabile ma credo che per l’outfit ci sarebbe bisogno di qualcosa di più particolare” “ Tipo?” “ Come le ho detto prima, una bella mini in pelle per il primo incontro va bene ma se ci dovrà uscire ancora dovrà variare. Se vuole, le posso dare anche l’indirizzo di ottimi negozi on line di abbigliamento e di calzature” Sofia ridacchiò “ Al mio commissario verrà un colpo quando vedrà la lista della spesa” “ Ci aggiunga anche cosmetici di un certo livello. Come le ho detto più volte, lui ha bisogno di sentirsi inferiore alla donna. Ecco perché la cerca forte, alta e bella. E lei ha tutte e tre le qualità ma con un trucco accurato lo metterà ancora più in imbarazzo. Insomma, più la vedrà forte, alta, bella, severa e dominante, più lui sarà sottomesso. Pertanto, si trucchi, non lo incontri mai senza un bel rossetto e le confesserà tutto ciò che vuole. Ne sono sicura” Sofia annuì “ Senta Giovanna, adesso la lascio… La lascio al suo lavoro. Ma avrò di nuovo bisogno di lei se e quando lo dovrò incontrare. Se vede il mio numero, quello con cui le ho telefonato prima di venire qui, mi risponda immediatamente. E stavolta glie lo chiedo cortesemente. Mi dispiace per come mi sono proposta nei suoi confronti ma non avevo altri mezzi” Giovanna sorrise “ Dispiace anche a me. Avrei dovuto mettermi subito a disposizione delle forze dell’ordine” “ Già. Avrebbe dovuto. Cercherò di disturbarla il meno possibile ma dovrò farlo di nuovo” Sofia porse la mano che Giovanna si affrettò a prendere per stringergliela. La osservò. Era davvero una donna stupenda e l’ideale per quello schiavo così affascinante. Possibile che un uomo così dolce avesse ucciso sua moglie? Le sembrava strano ma certo non poteva escluderlo. Le due donne si salutarono e Sofia ridiscese le scale per entrare nella macchina dove l’agente Corrado Cava l’attendeva impaziente “ Allora ispettore? E’ riuscita a sapere qualcosa?” “ Quello che mi interessava, Cava. Andiamo in Centrale. Devo fare la lista della spesa” L’agente guardò il suo superiore “ Cosa? La lista della spesa?” Sofia scoppiò a ridere “ Già, una bella lista della spesa. E speriamo che serva a qualcosa”
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