| Ebbi l'impulso di girarmi e correrle dietro, senza uno scopo in particolare, soltanto per poterla ammirare ancora un po. Mi ricomposi e mi recai in bagno. - ciao sam - disse marco un mio vecchio compagno di classe che dopo aver fatto i primi due anni con me scelse l'indirizzo informatico - ciao marco, come ti sta andando il rientro a scuola? - -direi bene - disse con un sorriso un po ammiccante. - hai visto la nuova prof di italiano? - - È quella che è appena passata in corridoio?- chiesi incredulo -si cazzo! Ma l'hai vista?sembra uscita da uno di quei siti che visiti prima di andare a dormire- mi disse sfottendomi (pur avendo ragione) -Che tipo è? - -Tanto fica quanto stronza, manco tempo di presentarsi che ha fatto tutto un pippone su come nelle sue lezioni bisogna spegnere i cellulari, stare zitti e prendere appunti, sembra una a cui piace tiranneggiare- Bellissima con un carattere forte pensai, proprio il mio tipo. non espressi il pensiero ad alta voce però, mi limitai a sorridere e a cambiare discorso parlando delle vacanze estive. Dopo 5 minuti di chiacchere varie suonò la campanella che segnava la fine della ricreazione, salutai marco e mi diressi in classe. Mi sedetti al mio posto e guardai il foglio dell'orario provvisorio che il prof di progettazione ci aveva lasciato le prime ore, prima di redermi conto che materia seguisse varcò la soglia lei... La classe non era numerosa ma nonostante fossimo in 15 ci facevamo sentire, non eravamo di certo la classe di agnellini che avremmo presto imparato ad essere, almeno nelle ore di Italiano. -Seduti e in silenzio- disse battendo due volte le mani Il brusio si spense e i pochi rimasti in piedi dalla ricreazione si sedettero immediatamente. Non so tutt'ora spiegarmi se quella istantanea ubbidienza fu dovuta alla risolutezza della sua voce o dalla sua immensa bellezza così inusuale in quell'ambito. - Sono la vosta nuova insegnante di italiano- disse appoggiandosi sulla cattedra. -mi chiamo Carla Grazioli, voi vi riferirete a me come Professoressa Grazioli! Inizio dandovi un po di regole generali, se io parlo voi tacete, odio essere interrotta e odio la maleducazione; per prendere la parola dovrete banalmente alzare la mano e se lo riterrò necessario ve la concederò intesi? non voglio vedere neanche un telefono, ne in mano ne sul banco; ogni ritardo anche se minimo sulle consegne affidatevi verrà sanzionato, non importano le scuse che rifilerete, sensate o meno. comportatevi diligentemente ubbidite alle mie regole e arriverete a fine anno senza problemi- Ci furuno sguadi vari da tutte le parti dell'aula, la prof non se ne curò, fece il giro della cattedra e si sedette sulla sedia accavallando le gambe e iniziando a far dondolare il piede sollevato in aria. Rimasi ipnotizzato da quel movimento, mentre la professoressa iniziò a spiegare gli argomenti che avremmo affrontato durante tutto l'anno non riuscivo a concentrarmi sulle parole che uscivano da quelle labbra perfette. Quello che mi rimase di quelle due velocissime ore di lezione fu la melodia della sua voce che mi rimbombava nelle orecchie la visione della sua divina estremità dondolante e un erezione che cercava di strappare i jeans. Suonata la campanella della seconda ricreazione la Professoressa ci congedò con una alzata di mano e si diressero tutti fuori dall'aula per la ricreazione, tutti tranne me, rimasi li, incastrato al mio posto sperando nella fine del mio alza bandiera nascosto dal banco. La situazione stava diventando imbarazzante. La Professoressa dal suono della campanella era rimasta china su un libro, quando alzò lo sguardo mi vide li da solo al mio banco, rosso in faccia ed evidentemente a disagio. I suoi occhi incrociarono i miei e sul viso gli spuntò un sorriso -come ti chiami te?- -Samuele Chini, Professoressa- -Devi riferirti a me come Professoressa Grazioli- disse lei facendo sparire il sorriso e tornando ad un espressione severa, quasi altezzosa -Si professoressa Grazioli, mi scusi- -Non fai la ricreazione?- -sono un po stanco, forse non mi sento tanto bene- risposi io con fare un po malaticcio -Ti ho visto un po imbambolato durante la lezione, ma credevo dipendesse da altro- Per un attimo ragionai su quella frase ma decisi di non farmi prendere dalla fantasia e di non darci peso. Arrivò il docente delle ultime due ore, la Professoressa si alzò salutò il collega e si diresse verso la porta. -Ah Chini- disse voltandosi verso di me -Io durante i primi giorni di scuola sono solita a scegliere tra gli alunni un assistente per classe che mi aiuterà nelle varie scartoffie e nei compiti più noiosi, ovviamente questo suo aiuto verrà ricompensato con un "+" Nella sua valutazione finale, comunicalo ai tuoi compagni e fatemi sapere i candidati alla fine della prossima lezione- face un cenno con la mano è se ne andò. Ovviamente non dissi niente ai miei compagni, l'idea di poter diventare l'assistente di quella Dea così bella e così esigente mi fece quasi perdere la testa, iniziai a fantasticare quando la campanella risuonò e mi fece tornare nel mondo reale
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