Toilette Donne: segnaletica iconica su maglietta per le uscite quotidiane

Chi tra i colleghi del particolare settore di specializzazione non vorrebbe farsi stampare una maglietta con segnaletica?

Pensate che potrebbe aiutare a trovare gentili fruitrici indossarla quando si esce?

Quale reazione provocherebbe secondo voi nella generalità delle persone vedere qualcuno che la indossi?

Verrebbe presa per una goliardata o si intuirebbe chiaramente che si tratta di una vera e propria segnaletica di utilità pratica?

Sarebbe fattibile indossarla o il pregiudizio collettivo renderebbe l'impresa di vestirla in pubblico caldamente sconsigliabile?

Se la eventuale richiesta di utilizzo, provenisse poi da una Signora brutta che non piace, sarebbe comunque professionale rifiutare di adoperarsi per consentirle la evacuazione?

Chi avrebbe il "coraggio" di metterla per davvero? (io sto valutando seriamente)


PS:

Il cartello poi ognuno sceglie quello che gli piace di piú, anche questa variante, meno classica ha il suo fascino:


Oppure:



O ancora:



Quest'altro invece solo per WC di alto livello:



Edited by lookup - 31/10/2021, 14:46

Sì, Obey, a un certo punto, una volta fatta la dovuta pratica potrebbe anche diventare la principale fonte di reddito.
E tutti sanno che nei musei le toilette scarseggiano, per cui quale posto migliore per iniziare.

Tariffa: la classica offerta libera, cinquanta cent; uno o due euro se proprio la cliente é soddisfatta.

Questo mi ispira molto:



Credo mi si addica come stile

Io dico, a parte gli scherzi, ma credo che se uno davvero osasse mettersi questa maglietta tutti i giorni prima o poi qualcuna glielo chiederebbe se può usufruire

Io inizio a farmene stampare una, poi, alla prima occasione, voilà, la metto.

Consigli di design? Quale simbolo mi consigliate di usare e con che colore abbinarlo? Io pensavo a maglietta bianca con il simbolo n. 3 (ordine delle immagini).

Certo é che avrei bisogno di avere sempre almeno dei fazzollettini di carta in tasca, altrimenti darei (sarei) un pessimo servizio.



Cotton touch (per non far mancare nulla, soffici e resistenti)

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Quanto invece alla questione, sopra sollevata, circa la possibilità di rifiutare, in base alla propria discrezione, di fare da toilette a una donna che lo richieda, viene in soccorso l'articolo 187 del Regolamento per l'esecuzione del TULPS che così recita:
"Salvo quanto dispongono gli artt. 689 e 691 del codice penale, gli esercenti non possono senza un legittimo motivo, rifiutare le prestazioni del proprio esercizio a chiunque le domandi e ne corrisponda il prezzo".
È lecito pertanto ritenere che, finché il gabinetto umano non svolga l'attività con partita I.V.A e ci si impegni per solo diletto, quindi senza chiedere un corrispettivo della prestazione, possa legittimamente oppore diniego alla richiesta di usufruire di lui, sulla sola base del suo stesso giudizio di opportunità sul prestarvicisi o meno.

Edited by lookup - 31/10/2021, 14:58

Secondo me l'idea potrebbe anche funzionare, da valutare se esibirla solo al di fuori della propria città. Il problema potrebbe comunque sorgere se trovi delle ragazze che non ti piacciono per niente 😬

Una cosa che ho imparato oggi, dott. Jekyll, è che un buon gabinetto, un gabinetto professionale, non può essere schizzinoso e non deve rifiutarsi di smaltire tutto ciò che gli viene sversato dentro. Quel che esce esce e con abnegazione, senso del dovere, quasi patriottismo, deve tenere aperta la bocca e buttar giú.
Finché sono donne, e finché la situazione non rasenta veramente il limite dell'indicibile quanto al loro aspetto, vedrò di adeguarmi. Devo dire che sto acquisendo un decisa esperienza. Ormai non sono piú un gabinetto immacolato, ho i miei sciacquoni tirati alle spalle e nessuna si é mai lamentata del servizio fornito, anzi.

Aggiunta:

rileggo quello che scrivo e non so se ridere (l'intenzione, si capisce spero, mentre scrivo é sucitare in chi legge anche due belle risate) o se piangere 🤣🤣🤦

Eroe 🙌🏻