| L’adorazione
Io faccio un lavoro che molti definiscono figo. Non bello brutto ricco povero alto basso. Figo. Uno di quei lavori che ti porta a Parigi una notte, a Londra in giornata, alle feste, quelle belle, ai club, alle terrazze ai privé, agli eventi ovunque… Milano è una città che vive di questo e io vivo a Milano. Ho sempre avuto anche fare con donne bellissime, ci lavoro ci scherzo… Ho sempre avuto un grandissimo amore e rispetto per il corpo femminile, fin da quando a 8 anni guardavo per ore i nudi di Newton. Non eccitazione ma venerazione. Adorazione. Io ho sempre subito il corpo femminile… capace di una perfezione impossibile per noi uomini. Nella vita sono sempre stato un cavaliere quindi non dirò che ho avuto donne bellissime, dirò che ho avuto la fortuna di avvicinarmi a loro. Poi, sottinteso mi sono innamorato della testa delle mie fidanzate o anche compagne occasionali. Ma il corpo per me è davvero parte del mio sentirmi inferiore a una donna. E ogni sottomesso penso che abbia un suo ideale di donna e quindi proverà lo stesso suppongo. Dopo le esperienze che ho raccontato finora è successa una cosa che ha praticamente riassunto tutto quello che era da sempre stata la mia massima aspirazione come leccasuole. Un giorno notai un annuncio strano su Rossofetish. Era diverso dalla media e aveva un autoscatto come foto, in cui si intravedeva un corpo davvero incredibile. Deciso di scrivere ma non ricevetti risposta. L’annuncio venne rimosso il giorno dopo. Qualche giorno più tardi mi arrivo una mail. Ciao, sono Ginevra (nome inventato). Dopo uno scambio veloce di email passammo al telefono e capii di avere dall’altra parte una persona che aveva un modo di fare molto elegante. Abitava a 100 metri dal mio ufficio, incredibile, finalmente una Padrona in centro!! Decise di usarmi un giorno di luglio che non dimenticherò mai. Arrivato al piano di un palazzo signorile mi aprì una ragazza a dir poco incredibile. Alta 180, castana chiara con dei capelli stupendi che sembravano seta, occhi verdi, gambe lunghissime, pelle dorata, vestito attillato e Louboutin ai piedi. Allora.. se avete letto la premessa di questo capitolo capite che per me non è assurdo incontrare e parlare con una donna così, ho lavorato con modelle e hostess per vent’anni.. Ma lei non era né una fidanzata, ne una collega, tantomeno una amica o hostess. Era la mia Padrona e io ero il cazzo di leccasuole arrivato alla porta. Ginevra aveva in un nano secondo impersonificato il sogno di una vita. Trovarmi davanti una statua umana che mi vedesse come un leccasuole asessuato. E io un fantoccio in totale adorazione, impotente alla mercé di una donna stupenda che lo stava per usare senza interesse. Ginevra mi guardò dritto negli occhi e con sufficienza mi disse entra. Si sedette, accavallò le gambe e mi disse solo: pulisci. Le suole delle Louboutin erano sporche perchè le aveva usate la sera prima… nulla di assurdo Ma sporche. Le pulii con quasi foga mentre guardavo le sue gambe perfette e lei mi guardava fisso con i suoi occhi bellissimi. Quando le dissi che le suole delle sue Louboutin erano pulite le controllò, poi si alzò e andò a prendere un paio di sandali. Questi li ho messi venerdì scorso per andare a ballare mi disse.. adesso me li metti e poi li pulisci per bene. Si Signora. Le cambiai le scarpe. Lei era in piedi, altissima con un portamento stupendo. I sandali avevano un tacco largo da 7/8 cm… mi abbassai al livello del suolo e lei alzò la suola e disse questa frase: “Muoviti, sfigato, che devo andare in palestra e non ho tanto tempo”. Quella frase mi annullò, io ero il suo leccasuole e nulla di più. Non una parolaccia urlata o uno schiaffo..ma con quella frase mi fece quasi male. La suola era impressionante. Ci vollero 20 minuti per pulire terra, carta igienica, addirittura resti di mariujana, cenere… Lei mi guardava, stando in piedi e ogni tanto schiacciando la mia bocca per terra. “Stai pulendo bene?”… Io ero confuso, non credevo a quello che stava succedendo. Dopo aver terminato il lungo e faticoso lavoro Ginevra mi finì con l’ultima frase. “Adesso devo andare, tu torni domani e finisci il lavoro”. Mi voleva rivedere il giorno dopo. E così iniziarono 18 mesi allucinanti, in cui venni usato regolarmente per pulire suole davvero sporchissime. Ginevra era una modella e studentessa che amava avere un leccasuole personale. Era - ed è - una ragazza borghese, benestante, elegante, intelligente e molto divertente. Ed è di una bellezza disarmante. Mi ricorda le ragazze disegnate da Milo Manara, così fiere, così femminili e furiose.. In quei mesi ho pulito tante paia di Louboutin, Gucci, LV, tanti stivali, texani, sandali, decollete. Ricordo perfettamente le sue gambe lunghissime distendersi per usare la mia lingua come uno zerbino, la sua voce bellissima, le sue mail in cui mi mandava la foto del suo outfit convocandomi poi il giorno dopo “per pulire questi stivali”. Sadica, noncurante di cosa avesse sotto le suole (due volte ho dovuto pulire e lucidare la suola dopo che aveva calpestato un chewing gum) e bella come il sole.
È finita come doveva finire. Non mi servi più, sparisci.
Grazie, Ginevra. Non ti dimenticherò mai.
Edited by Jamie Burton - 12/1/2021, 03:43 AM
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