| Non sei il solo, è capitato anche a me. Io sono sempre stato quasi ed esclusivamente un feticista. Era diverso tempo che non facevo sessioni; poi, quest'anno, trascorrendo molto tempo a casa, complice la pandemia, ho cominciato a pensare e rimuginare, finché non ho deciso di ricominciare. Non so cosa mi sia scattato in testa, fatto sta è che ho chiesto a quella che è la mia attuale Mistress, durante il mio primo incontro con lei, di svolgere una sessione particolarmente dura, oltre che assecondare, comunque, i miei feticismi. Il dolore provocatomi dalle varie fruste era quasi intollerabile, almeno per me, un qualcosa a cui non mi ero mai sottoposto, essendo, lo ripeto, un feticista. Le ho chiesto di fermarsi perché non mi piaceva ciò che stavo provando, salvo poi farla ricominciare nuovamente, quasi fossi in uno stato ipnotico, solo per darle soddisfazione e vederla di nuovo eccitata mentre mi colpiva. Quando sono andato via, avevo quasi difficoltà a camminare e provavo dolore tutte le volte che mi sedevo. Mi sono sentito arrabbiato con me stesso per essermi fatto trattare e punire con durezza. Poi, dalla sera stessa, guardandomi nello specchio, vedendo quel lavoro fatto sul mio sedere, mi sono sentito orgoglioso di quei segni e di essere riuscito a resistere tanto. Non avrei mai immaginato di avere una reazione simile. Ero eccitato e desideroso di avere quell'orgasmo di cui, invece, non ne avevo sentito la necessità durante la sessione...E questa sensazione, quello stato di euforia, si è ripetuta anche nei giorni a seguire, ogni qualvolta che, davanti allo specchio , mi accingevo a mettere della crema per gli ematomi. Poi, per la cronaca, questa dinamica, cioè questo desiderare di essere punito severamente, per poi non provare piacere nel ricevere dolore durante il gioco, ed invece godere di quello che è accaduto nei giorni seguenti, si è verificato anche nei due incontri successivi, con la differenza, questa volta, che il grado di sopportazione del dolore è stato molto più basso rispetto alla prima volta.
|