NOME: Padrona Leda
LINK O CONTATTO: email
tes37 CHIOCCIOLA
email PUNTO
itCITTA': Firenze, zona Isolotto (ma viaggia spesso ed è molto disponibile)
PRATICHE:
Sperimentate: foot worship, adorazione stivali e scarpe, umiliazione, faceslap, trampling, spanking, whipping, pissing, dildo orale e anale
Disponibili: strapon, handjob, facesitting, CBT
FASCIA DI ETA': 24-28
DURATA INCONTRO: stabilita 1h
RATE: 4VU
ASPETTO: alta 1,70, magra e sportiva, piede piccolo e curato (smalto su richiesta), viso molto bello; fantastici occhi verdi, fascino da ragazza della porta accanto che si trasforma in gelida mistress
RISPETTO ACCORDI e INDOLE: aspetto conforme a foto e descrizione fisica, dominante come da accordi, indicazioni precise e puntuali
DURATA totale: 1h15, più 20 min social prima e altri 15 min social dopo
LUOGO DELL'INCONTRO: Appartamento
ATTREZZATURE DISPONIBILI / USATE:
scarpe, stivali e sandali di ogni tipologia e colore
abiti e calze in ottimo assortimento
frustino, frusta, flogger
paddle, spazzole, righello
dildo di varie dimensioni, con e senza vibrazione
strapon
PULIZIA: Persona pulitissima, luogo dell'incontro impeccabile
Descrizione incontro:
Dopo un breve scambio di mail riguardo pratiche e dono, ottengo un numero di telefono per stabilire meglio data, ora e luogo dell'incontro. Da subito l'impressione è di una persona molto disponibile, pronta a gestire richieste purché espresse in modo chiaro.
Luogo comodo da FIPILI/autostrada, parcheggio disponibile in zona gratuitamente.
Leda mi accoglie con simpatia, offrendomi acqua e caffè prima di cominciare, mi invita a scegliere le calzature e l'abbigliamento. Siccome non sono interessato a piedi odorosi, mi offre di cominciare la sessione con un pediluvio: accetto immediatamente, lavando ed asciugando con cura le morbide estremità.
Mi viene ordinato di muovermi a quattro zampe e aspettare a capo chino, Leda nel frattempo indossa gli stivali scelti che ticchettano sul pavimento facendomi eccitare. Subito ricevo l'ordine di baciare e leccare gli stivali, il ritmo viene mantenuto da secchi colpi di frustino a cuoricino "per farmi sentire un po' di amore"
, quando tento di superare i confini del cuoio vengo immediatamente rimesso a posto da sonori ceffoni
e punito con un momento di trampling.
La Padrona mi trasforma quindi in pony
, dopo avermi sculacciato con una spazzola la mia "criniera" viene pettinata, per poi portarla al trotto a quattro zampe per la stanza, "incoraggiato" dai talloni e dal frustino; quando sono stanco Leda mi ricorda il suo dominio, stringendo le gambe ancora inguainate negli stivali attorno al mio collo e complimentandosi per la resistenza del suo pony al ridotto flusso di sangue.
Stanca dalla cavalcata la Signora vuole divertirsi un poco, dietro suo ordine mi stendo supino sul tappeto, la Padrona mi delizia sedendosi comodamente sul mio ventre; viola quindi la mia bocca, prima spingendoci dentro due dita e ordinandomi di adorarle, poi sfilandosi uno dopo l'altro gli stivali e riempiendomi oscenamente la bocca con i piedi inguainati dai collant
.
È il momento di adorare degnamente i suoi piedi, i collant vengono sfilati e posso leccare ed adorare ogni millimetro di pelle, obbedendo ad ordini precisi.
La mia incapacità di seguire le indicazione, unita agli sgradevoli grugniti di piacere che non trattengo mi valgono un punizione, vengo quindi tirato in piedi e trascinato sulle sue ginocchia, la spazzola mi arrossa il posteriore e la parte alta delle cosce, i miei tentativi di divincolarmi vengono prima ridotti dalle unghie in una spalla, poi completamente annullati dalla sua gamba destra che - accavallata - mi stringe in una tenace morsa.
Piagnucolante per il dolore e l'umiliazione vengo schiaffeggiato ulteriormente e trascinato per un'orecchia all'umiliazione successiva: diventerò l'orinatoio della Padrona. Ormai succube mi sposto nella doccia dove mi piove addosso la pioggia (leggermente) dorata e profumata. I getti mi colpiscono il pube, il petto, il volto...apro spontaneamente la bocca e l'ultima parte del liquido mi colpisce in fondo alla gola: la mia sottomissione è completa.
Dopo una breve doccia raggiungo nuovamente la mistress, che è ora impegnata in una telefonata, e dimostro di aver accettato il mio nuovo ruolo inginocchiandomi e massaggiandole nuovamente i piedi. La Padrona prosegue al telefono, divertendosi intanto a tirarmi piccoli calci e maltrattando con un piede i miei testicoli.
Con il frustino e lo sguardo mi ordina di stendermi prono, chiacchierando amabilmente con la sua amica mi calpesta come un vecchio zerbino, soffermandosi talvolta su pene e testicoli e punendo i miei lamenti di dolore con secche frustate.
Terminata la telefonata ricevo un corso accelerato al pompino: questa volta le dita sono tre, seguite da un grosso dildo realistico, imparo a leccare e succhiare, la Padrona è impaziente e dopo poco mi ritrovo una mano a bloccarmi la nuca mentre l'altra mi stupra in bocca con il dildo.
Preso per un orecchio vengo messo a quattro zampe, la Signora mi ordina di masturbarmi e lo stupro continua mentre inizio a sbavare in terra. Le vibrazioni della mia mano e i versi osceni di piacere misti al respiro difficoltoso per la bava e il grosso cazzo di gomma attirano l'attenzione di Leda verso le mie chiappe: mi spinge il naso nella pozza di saliva che ricopre il pavimento, si alza e mi aggira strisciando le unghie sulla mia schiena, causandomi brividi in tutto il corpo.
Le mani forti mi allargano le natiche, sento uno sputo bagnarmi seguito dal lubrificante, interdetto dalla punta che si poggia all'ingresso del mio ano smetto di masturbarmi e subito le mie chiappe ancora arrossate riprendono fuoco sotto i colpi arrabbiati della Padrona.
È uno spettacolo penoso: la bocca chiusa attorno ad un grosso dildo, il naso umido e viscido, la schiena striata di rosso, le chiappe infuocate, il pene turgido che ha iniziato a colare sul pavimento...e inizio a gemere, tra il dolore e il piacere, per il cazzo finto con cui la Padrona mi sta scopando.
Sento l'orgasmo montare, mentre ormai sto per venire ricordo di domandare il permesso, la Signora - forse divertita dalla mia voce strozzata - mi concede di schizzarmi in mano e spreme le ultime gocce infilandomi per intero il dildo nel culo. L'ordine successivo è ovvio, quindi bevo diligentemente il mio sperma salato dalla mia mano e ripulisco accuratamente lo schifo prodotto sul pavimento.
Ancora un salto in bagno per darmi una pulita ed è arrivato il momento di andare via: dopo un ultima leccata agli stivali ricevo una carezza come un bravo cagnolino e vengo congedato, mi rimetto in macchina con le chiappe ancora in fiamme e penso a come rendere adeguatamente questa fantastica esperienza in una recensione