Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

Una storia d'altri tempi

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view post Posted on 21/9/2018, 17:26     +1   +1   -1
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Sottomesso anomalo. Più unico che raro

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Nel racconto che andrete a leggere, ho toccato per la prima volta dei temi molto particolari e complicati che nessuno aveva mai trattato prima. Spero di averlo fatto con delicatezza senza offendere nessuno e senza prendere posizioni troppo nette. Il risultato lo vedrete voi stessi.
Buona lettura.

UNA STORIA D’ALTRI TEMPI

Questo racconto contiene nomi storici ed altri invece completamente inventati. Qualunque omonimia con questi ultimi e’ puramente casuale.

PRIMO EPISODIO


Il traffico di Roma e’ abitualmente intenso ed in questo giorno di martedi’ 12 giugno dell’anno di grazia 2018 la regola sembra non fare eccezione. Strade completamente bloccate, macchine ferme. Impossibile passare….. se uno ha un autoveicolo ma io, col mio scooter, evito in gran parte questo traffico pazzesco stando comunque attento a non commettere infrazioni. Sono un tipo ligio alle regole. Non per niente, il mio desiderio e’ sempre stato quello di diventare un tutore dell’ordine. Ed alla fine, sono riuscito ad esaudire quel desiderio diventando appunto poliziotto. Anzi, commissario di polizia. E considerando che ancora devo compiere 34 anni, non posso proprio lamentarmi della mia carriera. Evito l’ennesimo semaforo girando per un vicolo e penso che potrei anche pretendere che mi vengano a prendere con la macchina di servizio ma amo essere informale e cercare di non usufruire delle agevolazioni dovute al mio grado. Ma dicevo della mia vita. La carriera va a gonfie vele ma anche il resto della mia vita funziona piu’ che discretamente. E si, posso sostenere che non potrei proprio volere di piu’ dalla mia vita. Beh forse…… Se proprio dovessi chiedere qualcosa direi che mi manca l’amore. Non le donne, intendiamoci. Quelle non mi sono mai mancate. Ci so fare col gentil sesso. Dicono che sono notevolmente affascinante, simpatico, intelligente e naturalmente mi guardo bene dal contraddirle. In effetti, non sono male. Leggermente piu’ alto della media col mio metro e ottanta, fisico snello ma atletico e muscoloso il giusto per non sfigurare a torso nudo. Capelli corti e neri, occhi neri e mascella volitiva, barba volutamente incolta, devo dire che faccio la mia porca figura con l’altra meta’ del cielo. Ma come dicevo, non ho mai incontrato la donna che mi faccia battere forte il cuore. Forse perche’ non so nemmeno io come deve essere la mia donna ideale e su questo argomento sono un po’ confuso. O forse lo so e quel che so mi spaventa. Inutile dire che la vorrei affascinante, intelligente ma mi piacerebbe anche un tipo tosto, una ragazza che mi tenga testa, che si faccia rivalere, indipendente economicamente. Ho quasi l’impressione che mi piaccia la donna capace di farmi rigare dritto ed invece sembra che riesca a trovare soltanto fanciulle che sembrano pendere dalle mie labbra e che lasciano l’onere della relazione tutto sulle mie spalle col risultato che dopo un po’ sono stufo marcio. Mah! Misteri della psiche umana e la mia, almeno sotto il lato sentimentale, e’ piuttosto contorta. Quello che e’ sicuro e’ che amo il mio lavoro. All’inizio, esattamente l’anno scorso quando sono arrivato in questo commissariato, sono stato visto con un pizzico di titubanza a causa della mia giovane eta’ ma credo che si siano tutti ricreduti sulle mie capacita’. E non li faccio mica riposare i miei poliziotti. Sono un fanatico del lavoro. Non per niente mi chiamano, pensando che non ne sia venuto a conoscenza, Matteo Lorenzi il milanese anche se sono capitolino da sette generazioni. Forse perche’ i meneghini sono rinomati per la loro devozione al lavoro ma io odio questi stereotipi. Dove sta scritto che se uno nasce a sud del Rubicone abbia poca voglia di lavorare? In effetti, qui nel commissariato ho trovato gente di tutte le provenienze e mi sono reso conto di come non ci siano differenze. Siciliani, napoletani, romani, lombardi o veneti, un buon poliziotto lo si e’ per vocazione e non per provenienza.
Termino le mie elucubrazioni su questi argomenti perche’ sono giunto alla mia meta: il mio commissariato. Mi tolgo il casco che poggio senza troppi problemi sul sellino senza legarlo. D’accordo che i ladri non si fermano dinanzi a niente ma dubito che correrebbero il rischio di rubare qualcosa nel parcheggio interno di un commissariato destinato soltanto a noi. Entro nell’edificio. Il poliziotto nella guardiola si alza e mi fa il saluto
“ Buongiorno commissario. Sempre in anticipo lei” Lo ricambio con un sorriso e guardo l’orologio. In effetti, sono da poco trascorse le 8.00 ed io potrei anche cominciare alla nove, sempre che non ci sia un caso eclatante che richieda la mia presenza visto che il mio orario di lavoro e’ piuttosto flessibile ma amo dare il buon esempio sul luogo di lavoro.
Mentre mi dirigo nel mio ufficio, gli altri poliziotti che incontro sul mio cammino mi salutano con il giusto rispetto e contraccambio con tutti. Il sovrintendente Francesco Tricarico mi viene incontro
“ Buongiorno dottore”
“ Buongiorno Tricarico. Mi chiami per favore Lasalandra e l’ispettore Romei”
“ Subito dottore. Ah no, l’ispettore Romei ha chiesto un giorno di permesso”
“ Va bene. Non era importante. Basta Lasalandra” Luigi Lasalandra, siciliano, assistente, colui che in grado viene subito sopra ad agente scelto. E’ il poliziotto che di solito la mattina mi mette al corrente dei casi notturni ma stamattina sembra tutto tranquillo. D’altronde, se ci fosse stato qualcosa d’importante, sarei gia’ stato informato dai miei agenti o dal questore in persona. Luigi entra nel mio ufficio. E’ un tipo pacioso, con qualche chilo in piu’ che dovrebbe smaltire, cosa difficile perche’ mi risulta che sua moglie sia un’ottima cuoca
“ Buongiorno dottor Lorenzi” esordisce col suo cantilenante accento siciliano
“ Buongiorno Luigi. Mattinata calma?”
“ Pare di si. C’e’ pero’ una persona che dice di aver commesso un omicidio e che vuole parlare con lei” Salto dalla sedia
“ E me la chiami mattinata calma? Un caso di omicidio? Chi c’e’ con questa persona? La state controllando? Avete preso le precauzioni del caso?” L’assistente Luigi Lasalandra sorride con un pizzico d’ironia. E se c’e’ una cosa che mi fa incavolare di brutto e’ quando mi sorridono in quella maniera
“ Si calmi dottore. La persona che dice di aver commesso un omicidio non puo’ andare da nessuna parte”
“ Non perdere tempo. Fallo entrare” gli ordinai
“ Falla” Lo guardo strabuzzando gli occhi
“ Che vuoi dire con < falla>?
“ Intendevo che l’ordine che mi avrebbe dovuto dare e’ < Falla entrare>. Si tratta di una donna, dottore”
“ E quindi? Ci sono anche le donne assassine. Cosa c’e’ di tanto strano?”
“ Ehm, se ne accorgera’ personalmente. Le vado a prendere” Guardo Luigi in modo interrogativo
“ Perche’ hai detto che le vai a prendere? Cos’e’? Un omicidio commesso da una coppia?”
“ No, e’ che la presunta omicida e’ accompagnata da un’altra donna. E che donna, dottore, se posso permettermi. Piu’ bella di quelle della televisione”
“ Non stiamo ad un concorso di bellezza ma in un commissariato” lo rimprovero “ Vai e portami queste persone e poi un caffe’ per cortesia”
“ Provvedo subito, dottor Lorenzi” fa Luigi scomparendo dal mio ufficio. Mi chiedo perche’ dell’atteggiamento di Lasalandra. E’ un poliziotto sempre molto attento e preciso. Forse, pensa che si tratti di una mitomane. Beh, questo spiegherebbe il suo comportamento. Attendo comunque un paio di minuti prima che l’assistente Luigi Lasalandra bussi di nuovo alla porta del mio ufficio. Gli dico < Avanti> e lui entra per primo per poi lasciare il passo a due donne. Una giovane ed una molto anziana. Mi alzo dalla mia poltrona. Sono proprio curioso di sapere di quale omicidio si sia macchiata una di queste due donne.
 
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view post Posted on 21/9/2018, 21:03     +1   +1   -1
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Per ora c’è poca ciccia... dovrebbe essere un racconto a tema fetish, ma per ora non vi è proprio nulla per cui lo si possa definire tale. Sono certo che nei prossimi capitoli la storia progredirà e che si arriverà finalmente al dunque, tuttavia penso che in ogni capitolo (soprattutto nel primo) debba esserci qualcosa di attinente al tema fetish/bdsm, che stimoli l’interesse di chi sta leggendo. Sennò vale tutto.
Davide, vorrei poi permettermi di rivolgerti una piccola critica, a mo’ di provocazione, dato che spesso ti ergi a paladino dell’ortografia. Mettere l’apostrofo anziché l’accento è un errore grossolano, e nella lettura risalta moltissimo.
Beh poi abbiamo un passato remoto che compare improvvisamente ed erroneamente nel testo: “ordinai” frutto certamente di una rilettura disattenta.
C’è poi un uso errato della d eufonica: “ed alla fine”, “ad esaudire”
Qualche virgola da rivedere.
Così... avevo voglia di fare il cagacazzi, così adesso ti arrabbi e mi massacri :-)
 
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view post Posted on 21/9/2018, 21:44     +2   +1   -1

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Si, devo dire che iguana ha colto nel segno, decisamente. E poi su può già intuire che l'accompagnatrice giovane sarà alta 1,90 senza tacchi, bionda , gnocca, forte e dominante. In pratica la stessa protagonista del racconto... Beh, mettete qui un titolo a caso di uno dei precedenti racconti...
Così s'arrabbia davvero di brutto! :) :) :)

Davide, si scherza eh!

Qui adesso non si dorme più fino a che non concludi il racconto!
 
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view post Posted on 22/9/2018, 06:12     +2   +1   -1
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...

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Vogliamo parlare dello spazio lasciato tra le virgolette e la frase? Rovina proprio la lettura, sembra che il tizio apra la bocca per parlare e poi aspetti qualche secondo per farlo, non riesco a costruire la scena nella mia mente🤣🤣🤣

Anche il soggetto maschile, sempre quello è: un bel uomo che ha successo con le donne ma non trova mai quella che gli tenga testa: praticamente parla di stesso😂

Mo, s’incazza definitivamente🤣🤣🤣

Hai capito no, che si scherza? 😬
 
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Milady Le Lien
view post Posted on 22/9/2018, 07:59     +1   -1




Me sta simpatico Lasalandra 😁😁
 
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view post Posted on 22/9/2018, 09:57     +2   +1   -1
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CITAZIONE (iguana_slave @ 21/9/2018, 22:03)
Per ora c’è poca ciccia... dovrebbe essere un racconto a tema fetish, ma per ora non vi è proprio nulla per cui lo si possa definire tale. Sono certo che nei prossimi capitoli la storia progredirà e che si arriverà finalmente al dunque, tuttavia penso che in ogni capitolo (soprattutto nel primo) debba esserci qualcosa di attinente al tema fetish/bdsm, che stimoli l’interesse di chi sta leggendo. Sennò vale tutto.
Davide, vorrei poi permettermi di rivolgerti una piccola critica, a mo’ di provocazione, dato che spesso ti ergi a paladino dell’ortografia. Mettere l’apostrofo anziché l’accento è un errore grossolano, e nella lettura risalta moltissimo.
Beh poi abbiamo un passato remoto che compare improvvisamente ed erroneamente nel testo: “ordinai” frutto certamente di una rilettura disattenta.
C’è poi un uso errato della d eufonica: “ed alla fine”, “ad esaudire”
Qualche virgola da rivedere.
Così... avevo voglia di fare il cagacazzi, così adesso ti arrabbi e mi massacri :-)

Dunque, partiamo dagli apostrofi. Non è un mio errore ma una necessità. Non posto solo i miei racconti su questo forum ma anche in altri siti dove, per un misterioso motivo, gli accenti vengono cancellati e sostituiti da odiosi rombi con all'interno un punto interrogativo. Ti faccio un esempio
< E' bella Roma di sera. E' sempre bella ma di sera acquista uno splendore
particolare che tutti i turisti riescono a cogliere. I turisti, ma non i
romani. Forse perch� chi nasce nella Citt� Eterna � abituato da sempre a
convivere con le pi�� belle meraviglie del mondo, E Filippo che a Roma c'era
nato guidava la sua auto senza curarsi minimamente delle bellezze che lo
circondavano. Parcheggi�� l'auto nei pressi del solito bar dove andava da
sempre con i suoi amici, quindi scese ed aspett�� alcuni secondi che Marzia>
Quindi, per evitare una lettura complicata per gli utenti di quel sito, ho ideato il modo di inserire gli apostrofi che vengono accettati su quel sito e non creano problemi agli utenti di questo forum. L'altra possibilità sarebbe stata quella di fare due stesure e che, considerando la lunghezza dei miei racconti, ho subito scartato.
Per esattezza, io non amo la forma ma la sostanza e la sostanza in un racconto è un'idea buona accompagnata da una scrittura piacevole. La d eufonica non sottosta a delle regole ben precise. Di solito, si consiglia quando due parole terminano e iniziano con la stessa vocale ma è un'aggiunta per rendere meno cacofonica una frase e non è sbagliato inserirla anche quando le due vocali non sono uguali se la lettura non ne risente. Almeno questo ricordo quando la mia prof me ne spiegava l'uso. Si, quel passato remoto in un racconto scritto al presente mi è sfuggito mentre dell'uso delle virgole sarebbe meglio accompagnare il tutto con qualche esempio. Anche qui non esistono delle regole ben precise, a parte qualche eccezione. Anche l'uso della virgola dopo la < e> che fino a poco tempo or sono era ritenuta sintomo di pessima scrittura, è stata sdoganata e si usa laddove l'autore lo ritiene necessario.
Oh, e veniamo alla cosiddetta <ciccia>. Da me non ne troverai. I racconti di sole pratiche li lascio a quelli dotati di poca fantasia. Chi mi conosce sa che i miei racconti hanno hanno soprattutto una storia e che all'interno di questa storia c'è qualcosa che ha a che fare con la dominazione. Che sia il primo o l'ultimo episodio, inserire pratiche o far comprendere che si tratti di qualcosa che tratta di dominazione, lo trovo assurdo. In primis, viene la trama. Per me. Se questa prevede subito l'entrata nel vivo, bene, altrimenti si vede che non è una lettura adatta per chi si annoia e cerca soltanto la pratica. Gli altri padroni di scrivere quello che vogliono.
In questo poi, le prime allusioni alla dominazione si vedranno dopo diversi episodi

CITAZIONE (Vtx @ 21/9/2018, 22:44)
Si, devo dire che iguana ha colto nel segno, decisamente. E poi su può già intuire che l'accompagnatrice giovane sarà alta 1,90 senza tacchi, bionda , gnocca, forte e dominante. In pratica la stessa protagonista del racconto... Beh, mettete qui un titolo a caso di uno dei precedenti racconti...
Così s'arrabbia davvero di brutto! :) :) :)

Davide, si scherza eh!

Qui adesso non si dorme più fino a che non concludi il racconto!

Certo che sarà alta, bella e forte. Sai, ho provato a scrivere di zie, di cugine, di suocere o di ragazzine stronze e viziate per venire incontro ai gusti degli utenti ma le facevo morire con le peggiori torture alla prima puntata per quanto mi stanno sul cazzo e mi ritrovavo senza la protagonista :lol: :lol: .
Ahivoi, dovrete tollerare le mie eroine, anzi, le mie muse, perché scriverò sempre di donne che incarnano le mie fantasie che sono appunto alte, belle e forti.
 
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view post Posted on 22/9/2018, 10:01     +1   +1   -1
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CITAZIONE (Gatto_gattone @ 22/9/2018, 07:12) 
Vogliamo parlare dello spazio lasciato tra le virgolette e la frase? Rovina proprio la lettura, sembra che il tizio apra la bocca per parlare e poi aspetti qualche secondo per farlo, non riesco a costruire la scena nella mia mente🤣🤣🤣

Anche il soggetto maschile, sempre quello è: un bel uomo che ha successo con le donne ma non trova mai quella che gli tenga testa: praticamente parla di stesso😂

Mo, s’incazza definitivamente🤣🤣🤣

Hai capito no, che si scherza? 😬

Sinceramente? Non parlo di me stesso, purtroppo e per fortuna. Purtroppo perché ultimamente sono tale e quale a vtx, con la pancetta. Non pelato ma non certo bello e di successo. Per fortuna perché quella giusta io l'ho trovata :wub: E' che odio lo stereotipo dello sfigato e mi piace che i miei protagonisti maschili possano anche essere di successo o comunque persone normali
 
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view post Posted on 23/9/2018, 18:13     +1   -1
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CITAZIONE (Davide Sebastiani @ 22/9/2018, 10:57) 
Dunque, partiamo dagli apostrofi. Non è un mio errore ma una necessità. Non posto solo i miei racconti su questo forum ma anche in altri siti dove, per un misterioso motivo, gli accenti vengono cancellati e sostituiti da odiosi rombi con all'interno un punto interrogativo. Ti faccio un esempio
< E' bella Roma di sera. E' sempre bella ma di sera acquista uno splendore
particolare che tutti i turisti riescono a cogliere. I turisti, ma non i
romani. Forse perch� chi nasce nella Citt� Eterna � abituato da sempre a
convivere con le pi�� belle meraviglie del mondo, E Filippo che a Roma c'era
nato guidava la sua auto senza curarsi minimamente delle bellezze che lo
circondavano. Parcheggi�� l'auto nei pressi del solito bar dove andava da
sempre con i suoi amici, quindi scese ed aspett�� alcuni secondi che Marzia>
Quindi, per evitare una lettura complicata per gli utenti di quel sito, ho ideato il modo di inserire gli apostrofi che vengono accettati su quel sito e non creano problemi agli utenti di questo forum. L'altra possibilità sarebbe stata quella di fare due stesure e che, considerando la lunghezza dei miei racconti, ho subito scartato.
Per esattezza, io non amo la forma ma la sostanza e la sostanza in un racconto è un'idea buona accompagnata da una scrittura piacevole. La d eufonica non sottosta a delle regole ben precise. Di solito, si consiglia quando due parole terminano e iniziano con la stessa vocale ma è un'aggiunta per rendere meno cacofonica una frase e non è sbagliato inserirla anche quando le due vocali non sono uguali se la lettura non ne risente. Almeno questo ricordo quando la mia prof me ne spiegava l'uso. Si, quel passato remoto in un racconto scritto al presente mi è sfuggito mentre dell'uso delle virgole sarebbe meglio accompagnare il tutto con qualche esempio. Anche qui non esistono delle regole ben precise, a parte qualche eccezione. Anche l'uso della virgola dopo la < e> che fino a poco tempo or sono era ritenuta sintomo di pessima scrittura, è stata sdoganata e si usa laddove l'autore lo ritiene necessario.
Oh, e veniamo alla cosiddetta <ciccia>. Da me non ne troverai. I racconti di sole pratiche li lascio a quelli dotati di poca fantasia. Chi mi conosce sa che i miei racconti hanno hanno soprattutto una storia e che all'interno di questa storia c'è qualcosa che ha a che fare con la dominazione. Che sia il primo o l'ultimo episodio, inserire pratiche o far comprendere che si tratti di qualcosa che tratta di dominazione, lo trovo assurdo. In primis, viene la trama. Per me. Se questa prevede subito l'entrata nel vivo, bene, altrimenti si vede che non è una lettura adatta per chi si annoia e cerca soltanto la pratica. Gli altri padroni di scrivere quello che vogliono.
In questo poi, le prime allusioni alla dominazione si vedranno dopo diversi episodi

Le mie osservazioni sull’ortografia erano una provocazione e nulla più, ovviamente legata al precedente post dove descrivevi le tue regole del racconto perfetto. Figurati se ritengo importante l’uso corretto o scorretto dell’ad/ed, o di un verbo sbagliato per una banale dimenticanza.
Per quanto riguarda l’altro aspetto (la ciccia), resto fermo sulla mia idea. Ma forse mi hai frainteso: a me non interessa affatto che in un racconto ci siano le ‘pratiche’. Ritengo però fondamentale che in un racconto presente in un sito fetish/bdsm, il tema trattato sia legato al fetish/bdsm. Come quando vado in un forum di giardinaggio, mi aspetto che si parli di piante, fiori e affini.
Nel libro ‘Venere in pelliccia’ già dall’incipit si può trovare il tema della venerazione della donna, che poi trasuderà in ogni pagina del libro. E di cosiddette pratiche ce ne sono ben poche: al di là di qualche frustata, viene esplorata la psicologia e i tormenti dell’uomo schiavo.
A leggere il solo primo capitolo di questo tuo ultimo racconto, sembra l’inizio di un romanzo poliziesco. Forse era meglio se proseguivi ancora un po’ ed entravi nel vivo, così non ci lasciavi a bocca asciutta e con l’olio johnson ancora chiuso ;-)
Comunque leggerò con interesse il proseguo del racconto, perché apprezzo moltissimo i tuoi testi e mi piace come scrivi.
Ora non voglio più rubare spazio al tuo racconto con le mie fastidiose critiche, perciò mi taccio e aspetto fiducioso il secondo capitolo.
 
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view post Posted on 23/9/2018, 18:36     +1   -1

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Boh. A me i polizieschi piacciono. Anzi, veramente adoro anche i poliziotteschi...
 
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view post Posted on 23/9/2018, 20:33     +1   +1   -1
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CITAZIONE (iguana_slave @ 23/9/2018, 19:13)
CITAZIONE (Davide Sebastiani @ 22/9/2018, 10:57) 

Le mie osservazioni sull’ortografia erano una provocazione e nulla più, ovviamente legata al precedente post dove descrivevi le tue regole del racconto perfetto. Figurati se ritengo importante l’uso corretto o scorretto dell’ad/ed, o di un verbo sbagliato per una banale dimenticanza.
Per quanto riguarda l’altro aspetto (la ciccia), resto fermo sulla mia idea. Ma forse mi hai frainteso: a me non interessa affatto che in un racconto ci siano le ‘pratiche’. Ritengo però fondamentale che in un racconto presente in un sito fetish/bdsm, il tema trattato sia legato al fetish/bdsm. Come quando vado in un forum di giardinaggio, mi aspetto che si parli di piante, fiori e affini.
Nel libro ‘Venere in pelliccia’ già dall’incipit si può trovare il tema della venerazione della donna, che poi trasuderà in ogni pagina del libro. E di cosiddette pratiche ce ne sono ben poche: al di là di qualche frustata, viene esplorata la psicologia e i tormenti dell’uomo schiavo.
A leggere il solo primo capitolo di questo tuo ultimo racconto, sembra l’inizio di un romanzo poliziesco. Forse era meglio se proseguivi ancora un po’ ed entravi nel vivo, così non ci lasciavi a bocca asciutta e con l’olio johnson ancora chiuso ;-)
Comunque leggerò con interesse il proseguo del racconto, perché apprezzo moltissimo i tuoi testi e mi piace come scrivi.
Ora non voglio più rubare spazio al tuo racconto con le mie fastidiose critiche, perciò mi taccio e aspetto fiducioso il secondo capitolo.

Beh si, l'avevo capito che era una provocazione. D'altronde, mi espongo e ovviamente mi si aspetta col fucile puntato :) . Dunque, diciamo che , per assurdo che possa sembrare, sono d'accordo con te. In un forum fetish/bdsm, i racconti devono essere legati in modo indissolubile al tema trattato. Il problema, e qui nasce forse la nostra divergenza d'opinione, è capire in che modo debbano esserlo. I miei racconti non sono forse adatti per essere letti a puntate. Si tratta di una sola e unica storia e non di un insieme di situazioni che in teoria potrebbero quasi essere letti singolarmente. Non lo dico per far polemica ma solo per spiegarmi. Nella stragrande maggioranza degli altri racconti, si usa un sistema semplice. I protagonisti hanno una serie di incontri e praticano bdsm. stop. Alcuni, come te, caratterizzano meglio i personaggi ma il sistema è quasi sempre quello. Cioè, se io inverto il secondo e il terzo episodio o il quarto col quinto, l'economia del racconto non cambia o cambia relativamente. Prova a fare questo scambio e vedrai che mi darai ragione. Il mio no. Può essere un pregio o un difetto ma è un dato di fatto. Il mio deve essere letto interamente per essere valutato, per comprenderlo. Ora, detto questo, ritorno al punto di partenza. I miei racconti, questo compreso, hanno un fondamento legato al bdsm e in particolar modo al femdom. E quindi, ben si adattano ad un forum tematico come questo ma per rendersene conto bisogna leggerlo interamente. A volte, si inizia subito, altre volte è necessario comprendere i personaggi e come si arriva poi al momento cruciale. La trama può essere gialla, di fantascienza o di vita quotidiana ma sempre alla dominazione si arriva. Altrimenti li posterei in altri fora. E' il mio modo di scrivere, di cercare situazioni sicuramente poco usate ma che, secondo me, e solo secondo me, sono basilari per un racconto che tratta al suo interno tematiche bdsm. Quindi, non era possibile allungare l'episodio perché sarebbe cambiato poco ma puoi essere sicuro che ci sarà ad un certo punto la svolta e che si parlerà di dominazione. So che così ci saranno utenti che nemmeno arriveranno al secondo episodio ma per me la scrittura è soprattutto un piacere personale. Finora, i riscontri dei lettori sono sempre stati nella maggior parte positivi e questo mi ha spinto a cercare nuove idee ma non potrei mai cambiare il mio stile per far contenti gli altri. Se il mio piacere di scrivere va di pari passo col piacere dei lettori, ne sarò felicissimo.
Pertanto, a te come a tutti gli altri, chiedo di leggere fino alla fine prima di emettere un giudizio. Se poi sarà negativo lo accetterò come ho sempre accettato, a maggior ragione, quelli positivi. E' una storia particolare. Non un giallo vero e proprio ma un racconto di cui sono molto fiero perché davvero unico nel suo genere. Anche se il personaggio principale assomiglia fisicamente alle altre mie eroine :lol:. E nello stesso tempo sarei contento se interveniste man mano per dire la vostra sul racconto nel suo insieme, anche dove non c'è la dominazione.
CITAZIONE (Vtx @ 23/9/2018, 19:36)
Boh. A me i polizieschi piacciono. Anzi, veramente adoro anche i poliziotteschi...

Anche a me. E visto che piacciano anche a Quentin Tarantino, siamo in buona compagnia :)
 
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Secondo episodio

Guardo le due donne avanzare lentamente verso la mia scrivania. Inutile sottolineare come il mio sguardo vada prima sulla donna giovane e non posso fare a meno di notare come Luigi avesse ragione. Si tratta di una ragazza veramente molto bella. E’ vestita in modo casual di classe, con un jeans molto aderente ed una camicetta bianca che mette in risalto due tette che attirerebbero lo sguardo di qualunque maschio. Sopra la camicetta ha una giacca blu molto avvitata con le maniche corte. E’ notevolmente alta, forse quanto me e se consideriamo che indossa delle decolte’ con un tacco piuttosto alto, mi dovrebbe sopravanzare di diversi centimetri, cosa non certo usuale per me quando mi raffronto con una donna. E’ magra ma sembra piuttosto tonica e mi da la sensazione di essere una di quelle ragazze fissate con la palestra per mantenere il proprio fisco. E questa sembra riuscirci in pieno in quanto complessivamente il suo fisico sembra essere esplosivo. Ed il suo viso non e’ certo da meno. Cio’ che spicca maggiormente sono due occhi di un azzurro intenso ma i suoi lineamenti sono perfetti, compresa una bocca decisamente sensuale con labbra abbellite con un rossetto color porpora. I capelli sono biondi e li porta raccolti con una coda di cavallo. Provo a darle un’eta’. 30? 32? Non lo so ma quello che conta e’ che e’ davvero notevole. Al suo braccio destro l’altra donna. E la prima cosa che salta agli occhi e’ che si tratta di una donna molto anziana. Forse 80 o 85 anni addirittura. La seconda e’ che anche lei e’ molto alta e questo mi sembra quasi un controsenso. Ho sempre visto ed immaginato le vecchiette come donne piccoline ma questa non lo e’ affatto. E’ comunque piu’ bassa della bellissima fanciulla che le sta accanto ma dipende anche dal fatto che ai piedi ha scarpe senza ombra di tacco ed anche perche’ la sua schiena si e’ logicamente incurvata a causa dell’eta’ ma da giovane doveva essere una ragazza che superava abbondantemente il metro e 80. Il suo volto, pur cosparso di rughe, ha dei lineamenti decisamente aggraziati, sintomo di un’antica e mai del tutto sopita bellezza. Anche per lei gli occhi azzurri tendenti al grigio sembrano essere la parte più preziosa del viso. E’ vestita naturalmente in modo semplice, con un pantalone di lycra nero molto comodo ed una casacca a maniche lunghe grigio perla melange. Come detto, il suo braccio sinistro e’ ancorato a quello destro della giovane e con la mano destra si aiuta con un bastone. I capelli sono piuttosto corti ed interamente bianchi ma ben curati. Le saluto
“ Buongiorno signore. Prego, accomodatevi” faccio indicando le due sedie di fronte alla mia scrivania. Le due donne si siedono e poi la vecchia mi guarda con curiosita’
“ Sarebbe lei il commissario, giovanotto?” Mi scappa una leggera risata
“ Non sarei. Io SONO il commissario, esattamente il commissario Matteo Lorenzi”
“ Sicuro giovanotto? Lei mi sembra poco piu’ di un ragazzino” La donna giovane e bella interviene
“ Smettila nonna. Non siamo qui per informarci dell’eta’ del commissario ma perche’ devi fare una dichiarazione”
“ Esattamente” intervengo “Posso sapere intanto i vostri nomi?” La vecchia mi osserva per bene. Ha uno sguardo penetrante e furbo e pare evidente che stia cercando di comprendere chi e’ la persona che le sta di fronte
“ Bene giovanotto. Il mio nome e’ Luisa Furlan e lei” indicando la bella fanciulla che le sta accanto” e’ mia nipote Michela. E’ qui solo per accompagnarmi. Sa, alla mia eta’ non si e’ piu’ in grado di muoversi in modo autonomo” L’ascolto attentamente. Il suo modo di parlare denota una notevole proprieta’ di linguaggio. Di sicuro, non mi trovo di fronte ad una vecchia rimbambita. La guardo comunque sorridendo, anche per cercare di distogliere lo sguardo dalla giovane Michela che invece sembra osservarmi con notevole interesse. Ho la netta sensazione che mi stia soppesando e non e’ una sensazione piacevole visto che mi sta mettendo in difficolta’. In tremenda difficolta’. Ha poggiato le sue mani sulla mia scrivania e posso notare che le ha lunghe e affusolate. Le unghia non sono lunghissime ma curate e smaltate di rosa intenso. O fucsia tenue? Beh insomma, un colore tra rosa e fucsia. Ottima scelta, direi. Riguardo poi la vecchia signora. E’ quindi lei la presunta assassina? Questo spiegherebbe il sorrisino ironico di Lasalandra. In effetti, difficile ipotizzare che una donna di questa eta’ possa fuggire a gambe levate
“ Furlan? E’ veneta signora?” chiedo comunque dopo qualche secondo
“ Sono friulana, giovanotto. Friulana dalla punta dei capelli all’unghia del piede”
“ Bene signora. Credo pero’ che lei sia venuta qui per dirmi qualcosa d’importante, non e’ cosi’?”
“ Certo giovanotto. Sono venuta a confessare il mio omicidio” Mi viene di nuovo da sorridere ma la giovane sembra avermi letto nel pensiero
“ Commissario Lorenzi, eviti gentilmente quei sorrisi ironici. La mia bisnonna e’ molto anziana ma il suo cervello funziona perfettamente, meglio di quello di tanti giovani. Quello che le sta per confessare e’ una storia particolare ma soprattutto e’esattamente la verita’. La prego quindi di ascoltare attentamente, se ha intenzione di fare il suo lavoro” Cavolo, mi ha ripreso come se fossi un bambino. Pero’ che temperamento! Ecco, con una donna del genere potrei perdere facilmente la testa. E ho l’impressione che sarebbe incredibilmente piacevole. E’ tosta, decisa, ma non posso negare che mi attrae indiscutibilmente. E non solo per la sua avvenenza. Ma adesso sto al lavoro e non devo farmi distrarre dalla bellezza e dai modi autorevoli ma intriganti di questa splendida ragazza
“ Ha ragione….. ehm signorina?” Le chiedo non avendo notato una fede nuziale sulle sue dita. La vedo sorridere
“ Non sono sposata, se e’ questo che voleva intendere. Ad ogni modo, odio il termine signorina che mi da la sensazione di vecchi istituti. Le sarei grata se, malgrado non sia in possesso di un certificato di matrimonio, lei potesse chiamarmi signora” Annuisco. Questa e’ una donna che potrebbe rigirare un uomo come un calzino. Almeno uno con i miei gusti. Sembra possedere quel carattere bello tosto, come quello che io amo in una donna
“ Bene….. signora. Ed io sarei grato a lei” e indico la vecchia “se potesse chiamarmi commissario e non giovanotto”
“ Non sia pignolo. Per me lei e’ poco piu’ di un ragazzino, come le ho detto prima. Sicuro di essere commissario?”
“ Ci puo’ scommettere, signora Furlan. Beh, direi di andare al sodo. Non ho molto tempo ed anche se sembra una mattinata di calma, i malviventi non riposano mai”
“ Bene. Allora comincio” fa la vecchia signora, preceduta dall’assistente Lasalandra che era rimasto nel frattempo in disparte e che stoppa con la mano l’anziana signora per poi guardarmi
“ Che faccio dottore? Inizio a verbalizzare?” Lo guardo. Malgrado cio che mi ha detto la bella nipotina, ho ancora l’impressione che non sia una cosa seria
“ No, Luigi. Diciamo che questa e’ una chiacchierata informale. Per una eventuale confessione ci sara’ tempo. Prima voglio sentire cosa ha da dire la signora. Puoi uscire. Eventualmente ti richiamero’. Ah il caffe’, per favore “ Luisa Furlan strizza gli occhi un po’ stupita
“ Perche’ l’ha chiamata dottore? Ma cos’e’ lei? Un medico?” Stavolta il mio sorriso e’ piu’ veemente ma non faccio in tempo spiegarmi perche’ vengo anticipato dalla bella Michela
“ No nonna. I funzionari di polizia vengono chiamati < dottore> dai loro sottoposti e quindi presumo che il nostro commissario non sia un medico ma abbia comunque una laurea che gli da diritto di essere chiamato con questo titolo ”
“ Esatto, signora Michela. Possiamo proseguire? Non ho tutta la mattina a disposizione. Nel frattempo, se volete posso farvi portare qualcosa da bere” La signora anziana propende per un po’ d’acqua mentre la bella Michela opta anche lei per un caffe’. E, mentre Luigi scompare dalla mia visuale per andarci a prendere i due caffe’ e l’acqua, guardo la vecchia friulana facendole segno di cominciare. E’ giunto il momento di ascoltare questa confessione.
 
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view post Posted on 25/9/2018, 16:09     +1   -1

Cavaliere BDSM

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Sicuramente incuriosisce.. non vedo l'ora di leggere il resto
 
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view post Posted on 25/9/2018, 16:33     +1   -1
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Maestro di Piedi

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conoscendo le altre tue storie , aspetto il resto per giudicare :caffé.;:
 
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view post Posted on 25/9/2018, 16:51     +1   -1
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Comunque sei bravo!
 
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view post Posted on 26/9/2018, 10:11     +1   -1

GPI

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CITAZIONE (iguana_slave @ 21/9/2018, 22:03) 
Per ora c’è poca ciccia... dovrebbe essere un racconto a tema fetish, ma per ora non vi è proprio nulla per cui lo si possa definire tale. Sono certo che nei prossimi capitoli la storia progredirà e che si arriverà finalmente al dunque, tuttavia penso che in ogni capitolo (soprattutto nel primo) debba esserci qualcosa di attinente al tema fetish/bdsm, che stimoli l’interesse di chi sta leggendo. Sennò vale tutto.
Davide, vorrei poi permettermi di rivolgerti una piccola critica, a mo’ di provocazione, dato che spesso ti ergi a paladino dell’ortografia. Mettere l’apostrofo anziché l’accento è un errore grossolano, e nella lettura risalta moltissimo.
Beh poi abbiamo un passato remoto che compare improvvisamente ed erroneamente nel testo: “ordinai” frutto certamente di una rilettura disattenta.
C’è poi un uso errato della d eufonica: “ed alla fine”, “ad esaudire”
Qualche virgola da rivedere.
Così... avevo voglia di fare il cagacazzi, così adesso ti arrabbi e mi massacri :-)

Mi permetto di associarmi alla tua critica: secondo episodio e neppure una frustata! Questo è uno scandalo! Andrebbe punito.Ho già contattato la moglie perché provveda. Ma ho il timore che più che una punizione, per lui sia un premio.

Ti è scappato il plurale di unghie?
 
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168 replies since 21/9/2018, 17:26   20486 views
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