Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

Nuovo moneyslave

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view post Posted on 22/2/2018, 10:30     +3   +1   -1
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Professore/essa SM

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Ho sempre una sensazione fortissimo quando uno schiavo inebetito dal mio fascino mi lascia rovistare il suo portafoglio e poi non riesce a resistere e mi consegna la sua carta di credito.

Normalmente non metto nessuno sul lastrico, ma qualche volta è pure capitato.

Mi ricordo di Raffaele, 50 anni sposato e naturalmente di brutto aspetto !.

In effetti i moneyslave molto spesso sono uomini di mezza età e neppure tanto belli, anzi direi che una pancia di notevoli dimensione è il loro tratto caratteristico.

Un’altra caratteristica è la loro impotenza o semi-impotenza, accompagnata da un dotazione veramente ridotta al minimo.

Devo ammettere che se non fossero utili per le mie finanze, non gli degnerei neanche di uno sguardo perché mi fanno veramente schifo.

Raffi, così inizia a chiamarlo, era grasso, impotente e sudava come un maiale.

La sua piazza e il suo fetore lo rendevano veramente una schifezza per i miei occhi.

Mi contatto su Facebook, in uno dei tanti profilo che mi dilettavo ad aprire.

Nonostante non avessi da tempo problemi economici, ma anzi vivevo nell’agiatezza, mi divertivo un mondo succhiare i piccoli risparmi di questi omuncoli insignificanti !.

Il gioco era sempre quello.

Scrivevo in bella vista sul mio profilo questo messaggio: chi è quello schiavo che mi accompagna a fare shopping.

Non passava un minuto che subito correvano in decine a darmi la loro disponibilità.

La maggior parte erano dei fake, che si accontentavano di masturbarsi dopo qualche scambio di messaggi con me.

Ormai sapevo come riconoscerlo ed infatti Raffi lo riconobbi subito.

“Mi chiamo Raffaele, ho 45 anni di Milano, sono serio e sottomesso”, mi mandò un messaggio.

“Bene speriamo che tu sia veramente serio”.

Gli chiesi cosa cercava e lui mi rispose ovviamente una Padrona. Da lì partì l’inondazione della sua mente.

“Come mai non ce l’hai ?”.

“Beh forse per tanti motivi, probabilmente non ho mai avuto coraggio di andare fino in fondo e propormi come schiavo”.

“Che tipo di schiavo sei ?”.

“Direi che prediligo la dominazione psicologica”.

“Ottimo anch’io. Saresti disposto a fare shopping con me ?”.

“Certo Padrona”

“Ottimo, potremmo inziare così per conoscerci”

“Certo Padrona, sarei contentissimo”

“Ottimo possiamo già fissare la data. giovedì pomeriggio ti va bene ?”

“Certo Padrona a me va benissimo”

“Ottimo non vedo l’ora. Hai un limite di budget ?”

“Fissare un limite mi imbarazza, per cui io Le proporrei questo percorso. Io le dico le mie entrate e le mie spese. Lei mi prepara un piano di contributi che le devo gradualmente. All’inizio bassi poi in salita. Così incomincerebbe a controllare le mie finanze e a darmi anche delle direttive comportamentali. Cosa ne pensa Signora ?”

“Ottimo, aspetto allora domani le tue entrate. E per giovedì ti va bene alle 14,30 alla fermata Famagosta della metropolitana ?”

“Si Padrona”.

“Ottimo a domani”.

“A domani Padrona”.
Il giorno dopo si presentò realmente. Compresi subito che era un caso unico, pronto a farsi spennare senza fiatare e soprattutto non chiedendo nulla in cambio.

Lo squadrai subito e rimasi inorridita della sua presenza.

“Fai proprio schifo schiavo”, gli dissi con una smorfia che rappresentava più delle parole la mia sensazione.

“Mi scusi..”, rispose.

Non c’era molto da scusarsi perché lui era veramente una nullità incapace di avere qualsiasi relazione con una donna.

“Ti piaccio ?”, gli chiesi mentre lui guardava le mie gambe nude con una minigonna in jeans e i miei soliti sandali tacco 15.

“E’ bellissima, poi è così alta e snella”, mi rispose ormai con la saliva che gli stava riempiendo la bocca e la lingua a penzoloni.

“Certo ciccione. Io sono irraggiungibile per un essere inutile come te !”.

Abbasso gli occhi ed annuì.

“Hai portato i soldi ?”.

“Certo Padrona”, mentre stava già tirando fuori il portafoglio.

“Bene.. dammi quanto pattuito”.

Mi diedi i 200 € di omaggio per potermi solo conoscere.

Quell’incontro si concluse così pochi attimi e poi via con l’impegno da parte sua che mi avrebbe presentato una sua proposta di.. debito da pagare.

Infatti lui aveva un debito verso di me per la mia bellezza che gli donavo, e doveva pagarmelo con gli interessi !.

Il giorno dopo mi mandò un altro messaggio.

“Padrona, io potrei darle 100 € al mese”.

“Ma stai scherzando !”, gli risposi veramente innervosita.

“Mi scusi Padrona..”.

“Domani incontriamoci allo stesso posto, porta l’omaggio, che ti darò le direttive”.

E venne per la seconda volta, dandomi di nuovo il mio omaggio di 200 €. Ma che bravo era il mio sfigato !.

Andammo a bere un caffè, ovviamente pagato da lui.
”Palla di lardo fammi vedere il tuo bilancio famigliare. Spero che tu l’abbia fatto”, gli dissi con uno sguardo che presagiva una punizione pesantissima.

“Si..si Padrona”, me lo passò mentre anche le mani gli sudavano.
”Ma quanto fai schifo…. sudi in continuazione ciccione schifoso”.

Raffi stava piuttosto bene economicamente e perlomeno 500 € il mese mi poteva passare.

“Senti tu hai un debito di 6.000 € con me, che mi deve dare in sei mesi”, gli dicevo mentre accavallavo le gambe e mi umettavo le labbra.

Lui affascinato dal mio atteggiamento e dalla bellezza crollò.

“Si Padrona”.

“Bravo.. ora firma questo contratto”. Lo firmò senza colpe ferire. Il contratto era reale come se fosse un vero debito e lui doveva lasciarmi ogni mese 1000 € più interessi !.

Quando incominciò a leggerlo gli venne un colpo.

“Ma Padrona Lei mi rovina “.
”ZItto ciccione e paga!”.

Il giorno dopo mi mandò il primo bonifico. Quando lo sentivo al cellulare era sempre più sconvolto e mi supplicava di non rovinarlo ma io non ebbi pietà.

“Coglione impotente tu devi pagare il tuo debito.. altrimenti ti rovino!”.

In effetti potevo portarlo in tribunale, pignorare i suoi beni. Insomma potevo metterlo sul lastrico.

E questo avvenne a settembre quando non ricevetti il suo bonifico mensile perché non aveva più una lira.

“Padrona la supplico non mi rovini..”, piagnucolava mentre eravamo seduti al solito bar di Famagosta.

“Va bene palla di lardo, mi puoi pagare con le tue cose. Voglio la tua macchina!”.

“Padrona la prego…”.

Non ci furono preghiere e implorazioni che mi fermarono la sua bella Opel Mokka divenne mia. Era la donazione di uno sfigato impotente alla sua sadica Padrona.

Ormai era entrato in un circuito di totale dipendenza e lo prosciugai in tutte le sue finanze fino a che stanca lo cacciai con una pedata nel sedere.

“Questa è l’ultima volta che ci vediamo coglione”.

“La prego Padrona.. mi troverò un secondo lavoro, firmo un altro contratto.. ma la prego io ho bisogno di Lei..”.

“No, nullità, tu non mi servi più”.

E per lui fu la fine. Non lo vidi più e non ci pensai più a lui, essere goffo, lardoso ed inutile.
 
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view post Posted on 23/4/2023, 12:47     +1   -1
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Decano BDSM

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CITAZIONE (ofetish @ 22/2/2018, 10:30) 
Ho sempre una sensazione fortissimo quando uno schiavo inebetito dal mio fascino mi lascia rovistare il suo portafoglio e poi non riesce a resistere e mi consegna la sua carta di credito.

Normalmente non metto nessuno sul lastrico, ma qualche volta è pure capitato.

Mi ricordo di Raffaele, 50 anni sposato e naturalmente di brutto aspetto !.

In effetti i moneyslave molto spesso sono uomini di mezza età e neppure tanto belli, anzi direi che una pancia di notevoli dimensione è il loro tratto caratteristico.

Un’altra caratteristica è la loro impotenza o semi-impotenza, accompagnata da un dotazione veramente ridotta al minimo.

Devo ammettere che se non fossero utili per le mie finanze, non gli degnerei neanche di uno sguardo perché mi fanno veramente schifo.

Raffi, così inizia a chiamarlo, era grasso, impotente e sudava come un maiale.

La sua piazza e il suo fetore lo rendevano veramente una schifezza per i miei occhi.

Mi contatto su Facebook, in uno dei tanti profilo che mi dilettavo ad aprire.

Nonostante non avessi da tempo problemi economici, ma anzi vivevo nell’agiatezza, mi divertivo un mondo succhiare i piccoli risparmi di questi omuncoli insignificanti !.

Il gioco era sempre quello.

Scrivevo in bella vista sul mio profilo questo messaggio: chi è quello schiavo che mi accompagna a fare shopping.

Non passava un minuto che subito correvano in decine a darmi la loro disponibilità.

La maggior parte erano dei fake, che si accontentavano di masturbarsi dopo qualche scambio di messaggi con me.

Ormai sapevo come riconoscerlo ed infatti Raffi lo riconobbi subito.

“Mi chiamo Raffaele, ho 45 anni di Milano, sono serio e sottomesso”, mi mandò un messaggio.

“Bene speriamo che tu sia veramente serio”.

Gli chiesi cosa cercava e lui mi rispose ovviamente una Padrona. Da lì partì l’inondazione della sua mente.

“Come mai non ce l’hai ?”.

“Beh forse per tanti motivi, probabilmente non ho mai avuto coraggio di andare fino in fondo e propormi come schiavo”.

“Che tipo di schiavo sei ?”.

“Direi che prediligo la dominazione psicologica”.

“Ottimo anch’io. Saresti disposto a fare shopping con me ?”.

“Certo Padrona”

“Ottimo, potremmo inziare così per conoscerci”

“Certo Padrona, sarei contentissimo”

“Ottimo possiamo già fissare la data. giovedì pomeriggio ti va bene ?”

“Certo Padrona a me va benissimo”

“Ottimo non vedo l’ora. Hai un limite di budget ?”

“Fissare un limite mi imbarazza, per cui io Le proporrei questo percorso. Io le dico le mie entrate e le mie spese. Lei mi prepara un piano di contributi che le devo gradualmente. All’inizio bassi poi in salita. Così incomincerebbe a controllare le mie finanze e a darmi anche delle direttive comportamentali. Cosa ne pensa Signora ?”

“Ottimo, aspetto allora domani le tue entrate. E per giovedì ti va bene alle 14,30 alla fermata Famagosta della metropolitana ?”

“Si Padrona”.

“Ottimo a domani”.

“A domani Padrona”.
Il giorno dopo si presentò realmente. Compresi subito che era un caso unico, pronto a farsi spennare senza fiatare e soprattutto non chiedendo nulla in cambio.

Lo squadrai subito e rimasi inorridita della sua presenza.

“Fai proprio schifo schiavo”, gli dissi con una smorfia che rappresentava più delle parole la mia sensazione.

“Mi scusi..”, rispose.

Non c’era molto da scusarsi perché lui era veramente una nullità incapace di avere qualsiasi relazione con una donna.

“Ti piaccio ?”, gli chiesi mentre lui guardava le mie gambe nude con una minigonna in jeans e i miei soliti sandali tacco 15.

“E’ bellissima, poi è così alta e snella”, mi rispose ormai con la saliva che gli stava riempiendo la bocca e la lingua a penzoloni.

“Certo ciccione. Io sono irraggiungibile per un essere inutile come te !”.

Abbasso gli occhi ed annuì.

“Hai portato i soldi ?”.

“Certo Padrona”, mentre stava già tirando fuori il portafoglio.

“Bene.. dammi quanto pattuito”.

Mi diedi i 200 € di omaggio per potermi solo conoscere.

Quell’incontro si concluse così pochi attimi e poi via con l’impegno da parte sua che mi avrebbe presentato una sua proposta di.. debito da pagare.

Infatti lui aveva un debito verso di me per la mia bellezza che gli donavo, e doveva pagarmelo con gli interessi !.

Il giorno dopo mi mandò un altro messaggio.

“Padrona, io potrei darle 100 € al mese”.

“Ma stai scherzando !”, gli risposi veramente innervosita.

“Mi scusi Padrona..”.

“Domani incontriamoci allo stesso posto, porta l’omaggio, che ti darò le direttive”.

E venne per la seconda volta, dandomi di nuovo il mio omaggio di 200 €. Ma che bravo era il mio sfigato !.

Andammo a bere un caffè, ovviamente pagato da lui.
”Palla di lardo fammi vedere il tuo bilancio famigliare. Spero che tu l’abbia fatto”, gli dissi con uno sguardo che presagiva una punizione pesantissima.

“Si..si Padrona”, me lo passò mentre anche le mani gli sudavano.
”Ma quanto fai schifo…. sudi in continuazione ciccione schifoso”.

Raffi stava piuttosto bene economicamente e perlomeno 500 € il mese mi poteva passare.

“Senti tu hai un debito di 6.000 € con me, che mi deve dare in sei mesi”, gli dicevo mentre accavallavo le gambe e mi umettavo le labbra.

Lui affascinato dal mio atteggiamento e dalla bellezza crollò.

“Si Padrona”.

“Bravo.. ora firma questo contratto”. Lo firmò senza colpe ferire. Il contratto era reale come se fosse un vero debito e lui doveva lasciarmi ogni mese 1000 € più interessi !.

Quando incominciò a leggerlo gli venne un colpo.

“Ma Padrona Lei mi rovina “.
”ZItto ciccione e paga!”.

Il giorno dopo mi mandò il primo bonifico. Quando lo sentivo al cellulare era sempre più sconvolto e mi supplicava di non rovinarlo ma io non ebbi pietà.

“Coglione impotente tu devi pagare il tuo debito.. altrimenti ti rovino!”.

In effetti potevo portarlo in tribunale, pignorare i suoi beni. Insomma potevo metterlo sul lastrico.

E questo avvenne a settembre quando non ricevetti il suo bonifico mensile perché non aveva più una lira.

“Padrona la supplico non mi rovini..”, piagnucolava mentre eravamo seduti al solito bar di Famagosta.

“Va bene palla di lardo, mi puoi pagare con le tue cose. Voglio la tua macchina!”.

“Padrona la prego…”.

Non ci furono preghiere e implorazioni che mi fermarono la sua bella Opel Mokka divenne mia. Era la donazione di uno sfigato impotente alla sua sadica Padrona.

Ormai era entrato in un circuito di totale dipendenza e lo prosciugai in tutte le sue finanze fino a che stanca lo cacciai con una pedata nel sedere.

“Questa è l’ultima volta che ci vediamo coglione”.

“La prego Padrona.. mi troverò un secondo lavoro, firmo un altro contratto.. ma la prego io ho bisogno di Lei..”.

“No, nullità, tu non mi servi più”.

E per lui fu la fine. Non lo vidi più e non ci pensai più a lui, essere goffo, lardoso ed inutile.

Devo ammettere che sei un' ottima sceneggiatrice. Comunque era un'interessante esempio pratico di dominazione psicologica, anche se teatrale e inverosimile.

Nel frattempo che fine hai fatto? Hai continuato a proporti come Moneymistress?
 
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