Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

La terza occasione

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view post Posted on 2/5/2017, 14:48     +4   +1   -1
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Sottomesso anomalo. Più unico che raro

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LA TERZA OCCASIONE


Di solito, mi ci vogliono dai due ai tre mesi per scrivere un racconto, considerando che i miei sono piuttosto lunghi e articolati. Complessi, direi. E che ovviamente li scrivo nei ritagli di tempo. Per questo che vi sto proponendo adesso, non è stato così. Mi trovavo seduto sul divano a guardare un film francese brillante e mi sono sorpreso ad immaginare come sarebbe potuta essere quella trama inserendoci spunti fetish e di dominazione ed incredibilmente, insieme al film mi scorrevano le immagini della mia storia. Non ho dovuto preparare nemmeno una mini sceneggiatura, come faccio abitualmente, perché avevo già tutto nella mia mente: l’inizio, lo svolgimento ed il finale. Approfittando di una lieve operazione alla mano che mi ha precluso per qualche giorno il lavoro ma non il poter scrivere battendo i tasti sul mio pc, ho terminato questa storia in appena tre giorni, malgrado anche questa sia stata tutt’altro che semplice da scrivere in quanto tutti i tasselli dovevano andare al loro posto, come in un gioco di scatole cinesi. Ne è venuto fuori quindi un racconto che è possibile dividere in due parti ben definite. La prima è sul mio stile, un po’ seriosa, con vari accenni a quella che sarà poi la seconda che sarà invece molto più leggera, giovanilistica, ironica e credo anche divertente. Almeno io mi sono divertito a scriverla e spero che voi possiate fare altrettanto leggendola. Di sicuro, ho scritto qualcosa di veramente diverso nel panorama dei racconti fetish e bdsm, adatto a tutti i palati, almeno credo. Non mi resta, come al solito, che augurarvi buona lettura e dirvi di fare attenzione a tutto ciò che accade nella prima parte. Ogni cosa, anche quella più banale, avrà una notevole importanza poi nella seconda. E scrivete qualche commento, mi raccomando. Anche chi non apprezza, magari specificando il perché. E se poi doveste apprezzare, mi farete felice.

I nomi dei personaggi sono inventati. Qualunque riferimento a persone realmente vissute è puramente casuale
Primo episodio
Sono davanti allo specchio. Mi annodo la cravatta, mi osservo ma storco la bocca. No, non va bene. il nodo mi sembra decisamente troppo grosso e sembro uscito da un vecchio film anni settanta. D’accordo che sto per fare un piacevole salto nel passato per andare ad un riunione con i miei vecchi compagni di liceo per il ventesimo anniversario della maturita’ ma non mi sembra il caso di andarci con la cravatta come la portava Kojak. Finalmente riesco a farmi il nodo come Dio si deve. Mi giro e la figura di mia moglie Sabrina intenta a vedere una specie di soap opera in televisione e, come al suo solito, a sgranocchiare qualcosa, stravaccata sul letto in tenuta tutt’altro che sexy, non mi rallegra molto
“ Come sto? “ le chiedo comunque dopo aver indossato una giacca di lino blu sopra i jeans e ad una camicia bianca. Lei mi osserva alzando un sopracciglio
“ Ti interessa un mio giudizio? E da quando?”
“ Sei mia moglie. Certo che mi interessa” rispondo senza fare polemiche. Non mi sembra il caso di fare di fare l’ennesima litigata. Sabrina alza anche l'altro sopracciglio e poi scuote la testa
“ Mmmm, secondo me i jeans non vanno bene”
“ Non mi va di vestirmi col classico completo. Mi sembra un look piu’ giovanile e piu’ informale”
“ E certo, vuole essere giovanile lui. Ma si, vestiti come ti pare. Per quanto me ne frega” mi dice infine rimettendosi a guardare la tv
“ Grazie, sempre gentile tu”
“ Dovrei esserlo? Sapere che ti vai a divertire e forse che ti andrai a scopare qualche ex compagna di classe dovrebbe rendermi gentile?” Scoppio a ridere
“ E’ tutta gente che non vedo da vent’anni, a parte Andrea. E Andrea non e’ propriamente il mio tipo. Se hai tutti questi dubbi su di me potevi venire anche tu. La festa e’ aperta anche ai compagni e alle compagne di coloro che fecero la maturita’” Gira la testa verso di me e per un attimo ho l’impressione di vedere la scena dell’esorcista quando la protagonista, sotto l’influsso del diavolo, fa girare la sua testa di 360 gradi. Anche il suo tono di voce sembra provenire dall’oltretomba
“ E come ci vado? Non ho niente da mettermi” sentenzia infine. La osservo. Dio, com’e’ cambiata. Ma dove e’ andata a finire la donna che ho sposato? So che dovrei starmi zitto ma stavolta non ce la faccio
“ Non hai niente da metterti perche’ ingrassi di cinque chili al mese” Ecco fatto. Ora si che ho fatto il danno. Ed infatti il suo volto cambia espressione, digrigna i denti e poi scoppia a piangere
“ Sei uno stronzo. Un maledetto stronzo. Lo sai che non e’ colpa mia se sono diventata grassa ma della tiroide che non funziona bene” Non dovrei replicare ma, ancora una volta, non ce la faccio
“ E no Sabrina, stavolta non te la do vinta tanto per non litigare. La malattia tiroidea e’ solo una scusa e lo sai benissimo. La tua tiroide non funziona benissimo, d’accordo, ma non e’ quella a farti ingrassare ma il fatto che stai perennemente a mangiare. Guardati adesso. Patatine, cioccolata, che altro hai vicino a te?” Per un momento non risponde. Il suo pianto rallenta ma il suo sguardo e’ adesso di vero odio nei miei confronti
“ Sei una merda Fabrizio”
“ Perche’ ti ho detto la verita? E va bene, mi tengo pure questa” le dico andandomene dalla camera da letto. Dovro’ troncare tutto questo. Ha ragione mia sorella ed io l’ho pure mandata a farsi fottere. Ha ragione ma non deve intromettersi nella mia vita. Lo so benissimo anch’io che questa vita con Sabrina e’ un inferno, come se non bastassero tutti gli altri problemi che ho. Il fatto e’ che non trovo il coraggio di dirle che continuare e’ perfettamente inutile. Non parliamo e se lo facciamo e’ solo per litigare, non scopiamo piu’ da tempo immemorabile, cosa ci sto a fare insieme a lei? E’ diventata praticamente una balena e dubito che potrei riuscire ad eccitarmi se anche lei volesse fare sesso ed ora ci stiamo odiando l’un l’altra. No, a dir la verita’, io non la odio. Non ancora almeno ma se continua di questo passo finiro’ per farlo molto presto.
E poi, quella scusa banale della tiroide ingrossata! Quante volte glie l’ho sentita dire. L’endocrinologo che la teneva in cura invece, l’aveva guarita ma lei continua a ripeterla ossessivamente ogni qualvolta qualcuno le fa notare della sua grossezza. I problemi dovuti all’ingrassamento continuo sono purtroppo ben altri e quelli di mia moglie Sabrina sono esclusivamente psicologici e altrettanto sicuramente dovuti ai suoi tentativi falliti di rimanere incinta. Ci abbiamo provato per diverso tempo senza riuscirci e poi abbiamo scoperto che lei soffriva di endometriosi, una malattia che, nei casi gravi come il suo, annulla ogni possibilita’ di fecondazione e da li’ e’ nato il dramma. Se solo lei avesse capito in tempo i sintomi di quella malattia, forse adesso avremmo per casa un paio di ragazzini urlanti. Ed invece non ci fece caso, scambiando quei dolori fortissimi per dolori mestruali oltre la norma e riempiendosi di semplici antidolorifici. E poi la diagnosi. Fu una batosta per entrambi ma fu lei quella a subirne le conseguenze maggiori che l’hanno portata, nel prosieguo del tempo, a tralasciare me e se stessa, ingozzandosi ed ingrassando a dismisura ed a nulla sono valsi i miei tentativi di portarla da uno psicologo. Non avendo figli si sente probabilmente una donna a metà e, pur se a volte mi fa molta tenerezza, io non sono piu’ in grado di sostenere questa vita. Sono ancora giovane, non ho compiuto nemmeno quarant’anni, e vorrei qualcosa di piu’ di quello che lei mi offre che e’ tra l’altro quasi niente. Avrei voglia di sesso, ad esempio, ma anche di tante altre cose che dovrebbero far parte del rapporto matrimoniale. Si, dovro’ parlarci e dovro’ prendere l’inevitabile decisione di lasciarci anche se temo che possa compiere qualche sciocchezza. Oh, non certo per amore nei miei confronti ma perche’ non avrebbe proprio piu’ nulla e sarebbe l’ ennesimo suo fallimento visto che, bene o male, io rappresento ancora quella figura maschile di cui lei ha bisogno. O forse sono semplicemente un vigliacco ed ha ragione mia sorella Elena.
Il trillo del mio telefonino mi distoglie da questi tristi pensieri. E’ il mio amico del cuore Andrea. Forse l’unico vero amico che ho
“ Sono sotto casa tua. Che fai, scendi?”
“ Due minuti e scendo” gli rispondo e attacco. Torno in camera da letto e faccio finta di non aver appena litigato con Sabrina
“ Sabri, non aspettarmi. Non so che orario faro’?” Lei sorride ironica
“ Fai pure il comodo tuo. Tanto, cosa conto io?” Sospiro e non replico. Cosa potrei dirle? Scendo di corsa per non far attendere ulteriormente Andrea ed anche perche’ siamo leggermente in ritardo. L’invito diceva alle 21 e mancano solo pochi minuti a quell’ora. Arriveremo sicuramente quando gli altri saranno gia’ arrivati da un bel pezzo. Il mio amico mi attende con un sorriso a trentadue denti
“ Pronto a tornare indietro nel tempo, Fabrizio?”
“ Guarda, vengo giusto per cercare di trascorrere qualche ora senza i miei soliti problemi”
“ Si va beh ma ci saranno anche un sacco di belle fighe. Non parlo di Maria Giulia che e’ inarrivabile per qualunque mortale ma della Tozzi o della Mastrangeli. Te le ricordi?”
Eccome se me le ricordo. Marina Mastrangeli e Valeria Tozzi, due belle fighette. E poi Maria Giulia Ferri, la piu’ bella della scuola ma non inarrivabile come pensa Andrea. Lei me la ricordo ancora meglio e credo che mai me la dimentichero’ anche se per motivi che nulla hanno a che vedere con la sua esplosiva bellezza. Do una pacca sulla spalla ad Andrea
“ Calma i bollenti spiriti, amico mio. Saranno tutte sposate e saranno diventate inguardabili. E poi io sono sposato. Sei tu lo scapolo”
“ Faresti meglio a dire divorziato”
“ E cosa vuoi che cambi?”
“ Cambia che se fossi scapolo non avrei dovuto sopportare il tradimento di Manuela” E gia’, come dargli torto. Quella puttana della sua ex moglie e’ stata colta con le mani nella marmellata. O forse dovrei dire con la bocca sul pene del suo amante. Credo che una scena del genere rimanga impressa nella mente per sempre. Per fortuna, il mio amico ha uno spirito particolarmente allegro e l’impressione e’ che si sia ripreso da quel brutto colpo. O forse e’ appunto solo un’impressione e soffre ancora. Ci ha pure provato ad allacciare qualche relazione ma finora e’ stato sfortunato e non ha trovato la donna giusta per lui. Per fortuna che non avevano figli. Se nel mio caso la mancanza di figli e’ stata la rovina del mio matrimonio, nel suo forse e’ stato un bene. Un nuovo squillo del telefonino arriva ad interrompere i miei pensieri. Stavolta si tratta di mia madre
“ Fabrizio, come stai?”
“ Bene mamma. E tu?” Mai fare una domanda del genere ad una come mia madre
“ E come vuoi che vada? Da povera vecchietta sola che per sentire suo figlio deve telefonare lei perche’ lui si dimentica di avere una madre”
“ Oddio mamma no, ti prego, non cominciare. Non e’ mica colpa mia se papa’ e’ morto e se sei rimasta da sola”
“ Non dico che sia colpa tua ma almeno potresti ricordarti di avere una madre e venirmi a trovare”
“ Hai ragione, mamma. E’ che ho tanti di quei problemi col negozio che non ho nemmeno il tempo di respirare”
“ Cinque minuti per una madre si trovano”
“ D’accordo. Ti prometto che domani verro’ a trovarti”
“ Bravo figlio mio. Ah senti, mi ha telefonato tua sorella Elena. Era cosi’ giu’ di morale. Mi ha detto che avete litigato e che l’hai trattata male” E ti pareva che Elena non andava a piangere sulle spalle di nostra madre? A quarantaquattro anni compiuti sente ancora il bisogno di confidarsi con la mamma
“ Subito a raccontarti tutto eh”
“ Ma no, che dici. Ho sentito che era triste ed una madre vuol sapere i motivi che rendono triste i propri figli. Le ho dovuto tirare le parole fuori dalla bocca con le pinze perche’ non voleva dirmi niente. E niente poi mi ha detto. Semplicemente che avete litigato e che le hai risposto male” Ed invece ci scommetterei qualunque cosa che le ha raccontato tutto
“ Senti mamma, abbiamo avuto una discussione e fra qualche giorno faremo pace, ok?”
“ Ma tu non trattarla male, capito? E’ pur sempre tua sorella piu’ grande”
“ Le ho semplicemente detto di farsi i fatti suoi e quando lei insisteva….. Beh le ho detto di andare a quel paese”
“ Va beh dai, rifate pace, mi raccomando. E poi lo sai che lei ha qualche problema con il cuore dopo l’incidente di Maicol. Se la fai arrabbiare, corri il rischio di farle venire un attacco cardiaco. E tu non vuoi questo, vero?” Ci mancava solo che mi rinfacciasse che Elena potrebbe sentirsi male. In effetti pero’, non ha tutti i torti visto che a causa di suo figlio Maicol, il mio nipote piu’ grande, ha cominciato ad avere delle aritmie cardiache di poco conto ma che non devono essere trascurate. Oddio, la colpa di Maicol e’ relativa visto che alcuni anni fa’ ebbe un incidente con lo scooter e telefonarono a mia sorella dicendole che era ricoverato in grave condizioni all’ospedale quando invece e per fortuna aveva solo varie escoriazioni su tutto il corpo che guarirono in poche settimane senza ulteriori problemi ma lei, a quella notizia, si senti’ male e da quel giorno ha appunto lievi aritmie che pero’ non devono essere prese sotto gamba. In compenso, Maicol ha smesso di correre con lo scooter e si e’ notevolmente calmato. E se penso a mio nipote, mi viene una rabbia per il nome che gli hanno messo. Ma non potevano scriverlo nel modo originale, ovvero Michael, invece di italianizzarlo? Lo odio quel nome. Bah, adesso ho altri problemi che pensare al nome di mio nipote
“ Ma si, certo che faremo la pace” rispondo infine a mia madre “ Adesso ti saluto mamma. Un bacione, ciao” concludo riattaccando. A dir la verita’, le parole che ho detto ad Elena erano un tantino piu’ pesanti e le ho detto di farsi i cazzi suoi e poi l’ho mandata appunto a cagare. E quello che mi fa piu’ incazzare e’ che lei ha ragione e soprattutto che lo fa per il mio bene. Mi ha detto che devo prendere la decisione da uomo e che ormai il mio matrimonio non regge piu’. Non a queste condizioni, almeno. Tra l’altro, lei ci ha provato in tutti i modo a parlare con Sabrina per cercare di farle cambiare atteggiamento nei miei confronti, comportandosi con lei come se fosse una sorella maggiore e non una cognata, consigliandole che gli uomini bisogna tenerseli, non solo conquistarli ma a mia moglie questi consigli sono entrati in un orecchio per uscire immediatamente dall’altro. E quindi, mia sorella e’ giunta alla conclusione che se vuole vedere suo fratello felice, devo assolutamente cercare di rifarmi una vita con un’altra donna.
 
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view post Posted on 2/5/2017, 15:20     +1   -1

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All'inizio mi ha dato l'impressione di "Compagni di scuola" di Verdone. Sono curioso di sapere cosa accadrà, ma soprattutto, mi è venuta la curiosità per una cosa in particolare, e credo tu abbia capito a cosa mi riferisco.
 
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view post Posted on 2/5/2017, 16:41     +1   -1
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Ah pensavo la Terza Madre!

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view post Posted on 2/5/2017, 17:53     +1   +1   -1
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CITAZIONE (Flover 991 @ 2/5/2017, 16:20)
All'inizio mi ha dato l'impressione di "Compagni di scuola" di Verdone. Sono curioso di sapere cosa accadrà, ma soprattutto, mi è venuta la curiosità per una cosa in particolare, e credo tu abbia capito a cosa mi riferisco.

Beh, <compagni di scuola> viene subito in mente quando si parla di rimpatriata dei tempi del liceo ma questa è l'unica similitudine. Non ci sono i piccoli drammi e le invidie di quello che è, secondo me, il più bel film di Verdone (con una splendida Natasha Hovey che ebbi modo di conoscere personalmente) ma è solamente lo spunto per le avventure che seguiranno.
CITAZIONE (Manilorde Miao Miao @ 2/5/2017, 17:41)
Ah pensavo la Terza Madre!

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No, mi sono ispirato a <la terza zia>
 
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view post Posted on 2/5/2017, 17:58     +1   -1

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CITAZIONE (Davide Sebastiani @ 2/5/2017, 18:53) 
CITAZIONE (Flover 991 @ 2/5/2017, 16:20)
All'inizio mi ha dato l'impressione di "Compagni di scuola" di Verdone. Sono curioso di sapere cosa accadrà, ma soprattutto, mi è venuta la curiosità per una cosa in particolare, e credo tu abbia capito a cosa mi riferisco.

Beh, <compagni di scuola> viene subito in mente quando si parla di rimpatriata dei tempi del liceo ma questa è l'unica similitudine. Non ci sono i piccoli drammi e le invidie di quello che è, secondo me, il più bel film di Verdone (con una splendida Natasha Hovey che ebbi modo di conoscere personalmente) ma è solamente lo spunto per le avventure che seguiranno.

Cosa? Hai conosciuto Natasha Hovey? Che invidia... io la vidi in "Acqua e sapone" e me ne innamorai :D
Saranno gusti, ma per me "Acqua e sapone" rimarrà insuperabile.
Mi devi raccontare un po' di aneddoti su Natasha -_- che poi Verdone in "Acqua e sapone" si fece anche mettere il piede sul naso :lol:
 
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view post Posted on 2/5/2017, 19:30     +1   -1
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CITAZIONE (Flover 991 @ 2/5/2017, 18:58) 
CITAZIONE (Davide Sebastiani @ 2/5/2017, 18:53) 
Beh, <compagni di scuola> viene subito in mente quando si parla di rimpatriata dei tempi del liceo ma questa è l'unica similitudine. Non ci sono i piccoli drammi e le invidie di quello che è, secondo me, il più bel film di Verdone (con una splendida Natasha Hovey che ebbi modo di conoscere personalmente) ma è solamente lo spunto per le avventure che seguiranno.

Cosa? Hai conosciuto Natasha Hovey? Che invidia... io la vidi in "Acqua e sapone" e me ne innamorai :D
Saranno gusti, ma per me "Acqua e sapone" rimarrà insuperabile.
Mi devi raccontare un po' di aneddoti su Natasha -_- che poi Verdone in "Acqua e sapone" si fece anche mettere il piede sul naso :lol:

Ti ho scritto in pvt
 
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Maxslave2 la vendetta
view post Posted on 2/5/2017, 22:43     +1   -1




Sto già in curiosità. Troppo presto per dire bello ma le premesse ci sono tutte
 
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view post Posted on 3/5/2017, 07:41     +1   -1

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Davide sei bravissimo...!!
 
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view post Posted on 4/5/2017, 14:49     +1   -1
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CITAZIONE (Maxslave2 la vendetta @ 2/5/2017, 23:43)
Sto già in curiosità. Troppo presto per dire bello ma le premesse ci sono tutte

Spero che non siano solo le premesse.

CITAZIONE (luca giletti @ 3/5/2017, 08:41)
Davide sei bravissimo...!!

Grazie veramente.

Continuate a seguirlo, mi raccomando
 
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view post Posted on 4/5/2017, 15:56     +1   +1   -1

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Bellissima storia !!! Continuala al più presto!!!
"Lei me la ricordo ancora meglio e credo che mai me la dimentichero’ anche se per motivi che nulla hanno a che vedere con la sua esplosiva bellezza." Posso già provare ad immaginare questi motivi forse ...:😉
 
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view post Posted on 4/5/2017, 16:59     +1   -1
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CITAZIONE (schiavoleccastivali @ 4/5/2017, 16:56) 
Bellissima storia !!! Continuala al più presto!!!
"Lei me la ricordo ancora meglio e credo che mai me la dimentichero’ anche se per motivi che nulla hanno a che vedere con la sua esplosiva bellezza." Posso già provare ad immaginare questi motivi forse ...:😉

Grazie. Se conosci i miei racconti, potrai immaginare cosa ha fatto questa ragazza per farsi ricordare dopo vent'anni. Comunque, c'è da attendere ben poco. Domani posto il secondo episodio e questo particolare verrà subito a galla. Ma è solo l'inizio. Le avventure di Fabrizio sono appena cominciate
 
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view post Posted on 5/5/2017, 17:47     +3   +1   -1
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Secondo episodio

Andrea intanto, continua a guidare per raggiungere il luogo dove incontreremo i nostri vecchi compagni di liceo ma ha ascoltato tutto. D’altronde, non ho segreti con lui come lui non ne ha per me
“ Ancora problemi con il negozio?” mi chiede dopo qualche istante di silenzio
“ Problemi infiniti, amico mio. Mio padre, che riposi in pace, mi ha lasciato in eredita’ un negozio di calzature con quattro scarpe ed un mare di debiti a causa del suo vizio del gioco”
“ Questo lo so ma visto che da un po’ di tempo non ne parlavi piu’, speravo che fossi riuscito a risanare un po’ la situazione”
“ Non te ne parlo perche’ mi sembra inutile affliggerti con i miei problemi visto che pure tu hai i tuoi ma mi sembra di lottare contro i mulini a vento. Sto sempre a pagare i debiti e questi diminuiscono di una sciocchezza a causa degli interessi”
“ Ma scusa Fabrizio, perche’ non ti arrendi? Lascia stare tutto, chiudi il negozio e dichiari fallimento” Sorrido e non e’ un sorriso di gioia
“ Perche’ i debiti mio padre non ce l’aveva solo con le ditte fornitrici ma anche con gente pericolosa. E a quelli non glie ne frega un cazzo che mio padre e’ morto. Quelli i soldi li vogliono da me. Mio padre giocava e scommetteva in posti dove non era lecito scommettere, mica alle sale giochi di adesso dove tutto e’ legale. E se anche dichiarassi fallimento, quelli i soldi continuerebbero a volerli. Almeno con il negozio posso rimuovermi. Pur con la crisi riesco a fare degli incassi accettabili ma non quanto basterebbe per cancellare quei maledetti debiti”
“ Capisco”
“ Gia’. Non e’ solo per il ricordo di mio padre che mi sono messo in mezzo a questo casino. Fosse dipeso da me, dopo la laurea avrei cercato un lavoro adatto a quel pezzo di carta che mi ero guadagnato ed invece prima lui si e’ ammalato e sono dovuto andare io a lavorare al negozio e poi…. Beh, lo sai come e’ andata a finire”
“ Siamo sfortunati, amico mio” fa con filosofia Andrea
“ E poi c’ho il problema di Sabrina” riprendo dopo alcuni secondi
“ Io non la capisco proprio tua moglie. Era cosi’ carina da ragazza e guarda come si e’ andata a ridurre. Senti, se ti confesso una cosa, t’incazzi?” Lo guardo con tenerezza
“ Mi vuoi confessare dopo vent’anni che tu avevi una cotta per lei?” Stavolta e’ lui a guardarmi in modo strano
“ Lo sapevi?”
“ Smettila di fissarmi e pensa a guidare. Ci voglio arrivare sano alla festa. Comunque si che lo sapevo. Lo sapevamo tutti” gli rispondo. In realta’, me lo disse un certo Carlo, un amico comune, ma non feci caso piu’ di tanto alla notizia . Non per scarsa amicizia ma perche’ pensavo che con Sabrina lui non avesse possibilita’ essendo cotta di me. Ed anche perche’ lui si stava buttando a corpo morto su Manuela. Pessima idea di entrambi
“ E non mi hai mai detto niente?” mi domanda dopo qualche secondo
“ Cosa mai avrei dovuto dirti? Con lei non ti eri mai dichiarato. Piuttosto, perché mi hai lasciato campo libero?”
“ Perche’ eri il mio migliore amico e sembravi cosi’ preso. E poi non avevo possibilita’ visto che lei sembrava innamorata pazza di te. E poi anche perche’ avevo conosciuto Manuela. E comunque io certe cose agli amici non le faccio” Abbraccio Andrea
“ Tu si che sei un vero amico”
“ Piano con gli abbracci mentre guido se no andiamo a sbattere davvero” replica lui sorridendo
“ Si, forse e’ meglio. Il fatto e’ che forse non eravamo veramente innamorati. A quell’eta’ i sentimenti si confondono. Io non avevo nemmeno diciannove anni, lei diciassette e non sapevamo cosa fosse l’amore. Ci piacevamo e ci volevamo bene ma l’amore e’ un’altra cosa. Il problema e’ che te ne accorgi soltanto dopo”
“ Quanto sei filosofo stasera. Pero’ adesso basta con i pensieri tristi. Stasera ci si diverte”
“ Magari trombando con la Mastrangeli o con la Tozzi” E non lo dico solo per battuta. Ho un grandissimo bisogno di fare l’amore, di abbracciare una femmina che mi faccia sentire maschio
“ Magari. Sempre se nel frattempo non sono diventate dei cessi”
“ Tutto puo’ succedere” Andrea annuisce, forse pensando proprio a mia moglie Sabrina
“ Scommetto che con Maria Giulia non e’ successo ed e’ piu’ bella di vent’anni fa’” replico
“ Su di lei non accetto scommesse. Era la perfezione fatta femmina” Annuisco a mia volta. Di gran lunga la piu’ bella e sensuale della classe. Un corpo strepitoso che lei amava mettere in mostra senza falsi pudori ed un viso perfetto incorniciato da lunghi capelli neri che spesso portava raccolti con una coda, due fari abbaglianti, per dirla come il vecchio Mal, al posto degli occhi, azzurri come un lago di montagna ed una bocca perfetta che lei non lesinava a rendere ancora piu’ appetibile dipingendola di rosso fragola. E poi quei movimenti quasi ipnotici che sembravano paralizzare l’attenzione di ogni ragazzo della scuola. Eh si, bella da togliere il fiato ma con un grosso, enorme, gigantesco difetto, almeno ai miei occhi.

Il mio amico Andrea approfitta di un semaforo rosso e si volta a guardarmi
“ Ancora non mi hai risposto, Te la ricordi o no Maria Giulia?” mi chiede sorridendomi
“ E chi e’ quel ragazzo della scuola che potrebbe dimenticarsela?” faccio “Bona come il pane”
“ Si, bona senz’altro. Peccato che fosse pure pazza, antipatica, strafottente, voleva comandare su tutto e su tutti e soprattutto era maledettamente in gamba con le arti marziali. Quella se ti prende per vivo ti lascia per morto. Te lo ricordi come ridusse quei due?” E come posso dimenticarlo? Mi sembra che fosse il giorno seguente alla festa delle donne, forse il 9 o il 10 di marzo e che si trattasse di una specie di fidanzato che lei aveva mollato per mettersi con un tipo che aveva incontrato proprio durante la festa delle donne. Il suo ex moroso era venuto, spalleggiato dal fratello, per discutere con lei. Beh, diciamo pure per offenderla. Evidentemente, non la conosceva bene. Appena pronuncio’ la parola <puttana> infatti, Maria Giulia scateno’ un tale inferno che, a confronto, quello scatenato da < Il gladiatore> era un oasi di pace e tranquillita’. Maria Giulia divenne una belva e dimostro’ a tutta la scuola di che pasta fosse fatta e quali fossero le sue capacita’ con le arti marziali riempiendo di botte quei due senza che nessuno osasse intervenire. E non solo. Li costrinse poi ad inginocchiarsi ai suoi piedi, a farseli baciare e naturalmente a chiedere pieta’ tra l’ilarita’ idiota di tutti noi. Il problema fu che dopo pochi giorni tocco’ proprio al sottoscritto di dover saggiare le sue capacita’ e fu una tragedia. Per me, ovviamente. E altrettanto ovviamente, e’ questo il motivo per cui non me la potro’ mai dimenticare, oltre alla sua travolgente bellezza. Accadde proprio un paio di settimane dopo, durante la festa per il suo diciottesimo compleanno che organizzo’ nella sua abitazione. Oddio, parlare di abitazione e’ riduttivo. E si perche’ la Ferri era anche schifosamente abbiente, a riprova che la fortuna e’ tutt’altro che cieca e bussa sempre alle stesse porte. In effetti, si trattava di una bella villa situata nella zona nord di Roma con tanto di giardino e piscina che ospito’ tutti gli invitati per quella mega festa che fu la sua entrata nella maggiore eta’. Quasi un anno piu’ piccola di tutti noi. Almeno di eta’ perche’ per il resto ci sovrastava tutti nettamente. Eravamo ormai al termine della festa quando me ne stavo per andare. L’andai a salutare e a rinnovarle gli auguri quando mi chiese se potevo attendere che andassero via anche gli altri invitati in quanto doveva farmi vedere una cosa, senza capire cosa volesse realmente. Tanto per cominciare, era strano che mi desse confidenza in quanto, fino a quel momento, pur stando nella stessa classe da ben cinque anni, era pure troppo se ci salutavamo. Ad ogni modo, chiesi ad Andrea che era venuto alla festa con la mia macchina di rimediare un passaggio con qualcun altro e attesi che andassero via tutti con il cuore in gola. Maria Giulia mi metteva soggezione, sia con la sua stratosferica bellezza che col suo modo di fare autoritario e non riuscivo proprio a comprendere cosa volesse da me. Mi porto’ in una camera, chiuse la porta a chiave e, tra il mio sbigottimento piu’ totale, venne poi di fronte a me. Era bella, maledettamente bella, con il suo solito abbigliamento fatto apposta per stimolare le fantasie maschili e quando si avvicino’ per baciarmi non potevo rifiutare. Come avrei potuto? E fu un bacio meraviglioso. La sua bocca aveva un sapore particolare, intrigante. Tutto in lei era intrigante e sensuale. Ma poi quelle parole
“ Voglio che tu diventi il mio ragazzo” Il suo ragazzo? In pochi secondi mi passarono in mente tutte le scene che la riguardavano tra cui il pestaggio di quei due, il modo in cui si comportava in classe con chiunque, ovvero con autorita’ , pensando di essere un essere superiore nei nostri confronti, sempre sprezzante ed ironica ed ovviamente senza che qualcuno avesse il coraggio di farglielo notare. Anche prima del pestaggio dei due ragazzi infatti, Maria Giulia ci aveva dato ampie dimostrazioni di essere in grado di stendere chiunque avesse osato andarle contro ed anche uno come me che non era mai passato da vigliacco, aveva un certo timore nel rapportarsi con lei. Per fortuna, fino a quel momento i nostri rapporti erano stati quasi inesistenti, malgrado, come detto, fossimo nella stessa classe ma con altri, sia ragazzi che ragazze, non si faceva problemi di ordinare e pretendere di essere obbedita. E malgrado questo suo atteggiamento, o forse proprio per questo, aveva un codazzo di ragazzi, sia maschi che femmine, pronti a fare qualunque cosa pur di far parte del suo gruppo ristretto di adoratori. A dir la verita’, sembrava quasi che fossero gli altri a cercare la sua dominazione piu’ che lei ad imporla, quasi come se riconoscessero in Maria Giulia una superiorita’ ed un carisma tali da potersi permettere qualsiasi comportamento, ma rimaneva il fatto che quelli li trattava veramente come schiavetti sempre pronti ai suoi ordini. Gli altri, coloro che non facevano la fila per essere nelle sue grazie, per lei non esistevano. Io ero appunto tra gli altri e tantissimo fu il mio stupore nel sentire quella frase. Dopo quel bacio, che era comunque gia’ molto strano, credevo che volesse semplicemente scopare, che volesse togliersi uno sfizio, visto che ero comunque considerato un ragazzo carino e simpatico e ad una bellissima ragazza come Maria Giulia non si dice di no. Per qualunque maschio, sarebbe stata la chicca della propria vita, il gradino piu’ alto di ogni desiderio maschile, una di quelle cose che racconti in eterno agli amici ed il cui ricordo ti accompagnera’ per tutta la vita. Ma diventare il suo ragazzo no. Come avrei potuto essere il ragazzo di una tipa che voleva comandare sempre lei, che voleva decidere tutto lei e che soprattutto aveva i mezzi fisici per farsi obbedire. Solo il tono con cui mi aveva fatto quella richiesta diceva tutto. Che poi, chiamarla richiesta era un eufemismo visto che aveva dato l’impressione di essere un vero e proprio ordine. E se un giorno si fosse arrabbiata? Avrei dovuto tremare di lei ed inginocchiarmi ai suoi piedi per chiederle perdono, cosi’ come erano stati costretti quei due, altrimenti mi avrebbe picchiato? No, la mia ragazza avrebbe dovuto essere dolce, remissiva ed innamorata. Una come Sabrina che mi faceva il filo ormai da un bel po’. Certo, paragonarla a Maria Giulia era improponibile. Qualunque ragazza non poteva essere paragonata a lei. Ma non si vive mica di sola bellezza. E quindi, dopo quel bacio e dopo quella dichiarazione, rimasi sconcertato
“ Vuoi che io sia il tuo ragazzo?” ripetei quasi come un ebete
“ Esatto. Senti io…..”
“ No Maria Giulia, ascolta tu” la interruppi . E gia’ il semplice fatto di interromperla poteva essere considerato un atto di coraggio. Cercai comunque un tono accondiscendente che non la facesse arrabbiare“Tu sei bellissima, la piu’ bella ragazza che io conosca ma io non sono in grado di essere il tuo ragazzo”
“ Cosa significa? E allora perche’ hai accettato il mio bacio?” Avevo poco piu’ di diciotto anni e pur se ero abbastanza sveglio con le ragazze avevo ancora qualche ingenuita’ e le dissi cosa pensavo. Grosso errore. Dal coraggio dimostrato stavo scivolando verso la totale incoscienza
“ Perche’ pensavo che volessi scopare. Fare sesso insomma. Se vuoi, io ci sto. Ma diventare proprio il tuo ragazzo non fa per me. Tu sei abituata a comandare su tutti, incuti timore con la tue abilita’ e…. Insomma, hai capito, no? Non fa per me tremare di fronte ad una ragazza. Anche se e’ bella come te” Fece un respiro profondo e poi si giro’ per uscire
“ Sei una merda Fabrizio. Non hai capito un cazzo. E ringrazia Dio che non ti riduca a pezzi” Io la raggiunsi, le afferrai il braccio e la guardai negli occhi
“ Sinceramente non capisco. Pensavo che fossi abituata ad avere ragazzi piu’ grandi. Pero’ se volevi che io diventassi il tuo ragazzo, significa che ti piaccio. E siccome anche tu mi piaci tantissimo, non ci sarebbe niente di male se io e te….. Insomma, se facessimo sesso senza doverci mettere insieme per forza” Ecco, quello fu l’errore ancora piu’ grande. Si volto’ verso di me e mi guardo’ quasi con odio. Sicuramente con rabbia. Tanta rabbia. E far arrabbiare una con le doti di Maria Giulia non era proprio da ragazzi sani di mente
“ Con chi cazzo ti pensi di stare a parlare? Con una puttana per caso? Toglimi quella mano. Non mi toccare” Ed invece rimasi ancorato al suo braccio. Terzo e definitivo errore che la fece mettere in azione. Lei si giro’ su se stessa e mi catapulto’ sopra di lei, con una elegante mossa di judo. Atterrai dolorosamente rialzandomi pero’ ancora completamente integro ma invece di maledirmi per la mia stupidita’ e chiederle scusa mi usci’ dalla bocca un . Non lo avevo pensato ma fu spontaneo. Spontaneo e idiota. Lo sapevo che era pericolosa eppure avevo reagito come se fosse una ragazza normale. E lei tutto era tranne che normale. Ma ormai la frittata era fatta e Maria Giulia si era incazzata e avanzava verso di me. In un lampo, mi vennero in mente le scene del pestaggio dei due fratelli, di tantissime altre volte in cui si dilettava a dimostrare che lei era la piu’ forte, la piu’ brava e capii il guaio in cui mi ero cacciato. Provai a fuggire ma andai a cozzare contro la sua gamba tesa che mi colpi’ proprio allo stomaco e che mi fece piegare in due. Appena una manciata di secondi e mi aveva gia’ neutralizzato. Ero in suo potere. Un altro calcio dato con estrema maestria stavolta al volto e caddi come una pera cotta ai suoi piedi. Lei si chino’ e mi afferro’ per i capelli e chiuse l’altra mano a mo’ di pugno. In quel momento, forse per la prima ed unica volta nella mia vita, ebbi paura per la mia vita. Si, ebbi piu’ terrore in quell’istante che quando, anni dopo, i creditori di mio padre vennero a cercarmi per dirmi che i debiti che lui, allora ancora vivo ma ricoverato all’ospedale, aveva nei loro confronti, li avrei dovuti estinguere io. Maria Giulia pero’ non fece altro. Mi lascio’ e si avvio’ verso la porta
“ Non meriti nemmeno di baciare i miei piedi, coglione” Rimasi li’ per un po’, dopodiche’ cercai un bagno per lavarmi e cercare di nascondere l’occhio nero e la ferita al labbro che mi aveva causato. Inutilmente. Per fortuna, riuscii a sgattaiolare fuori dalla villa e ad andarmene senza incontrare nessuno degli altri invitati che erano ormai andati tutti via. Rimasi tutta la notte agitato, pensando che Maria Giulia mi avrebbe fatto pagare anche in seguito per quello che era accaduto ma mi sbagliai. Lei continuo’ a non rivolgermi la parola come aveva fatto fino ad allora ed io feci altrettanto. L’occhio nero e la ferita al labbro che io addussi ad un urto notturno contro una porta, scomparvero dopo qualche giorno, la ferita al mio animo e la paura che io ebbi nei suoi confronti, durarono un bel po’ di piu’, almeno fino al termine della maturita’, quando Maria Giulia usci’ definitivamente dalla mia vita dopo cinque anni di liceo vissuti a stretto contatto. Ecco a cosa alludevo quando parlavo di quel suo grosso, enorme, maestoso e gigantesco difetto.
 
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view post Posted on 5/5/2017, 18:47     +1   -1

Maestro di Piedi

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Alle risposte impacciate del protagonista ho tremato io per lui :D chissà se andremo incontro ad una strepitosa vendetta o ad un bel regalino... staremo a vedere ;)
 
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view post Posted on 6/5/2017, 08:33     +1   -1

Professore/essa SM

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Grande racconto, Davide!
 
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view post Posted on 6/5/2017, 13:12     +1   -1
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Sottomesso anomalo. Più unico che raro

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CITAZIONE (Flover 991 @ 5/5/2017, 19:47)
Alle risposte impacciate del protagonista ho tremato io per lui :D chissà se andremo incontro ad una strepitosa vendetta o ad un bel regalino... staremo a vedere ;)

Dovevo mettere in mostra la psicologia di un ragazzo tutto sommato in gamba, uno che sa come relazionarsi con una donna e non certo il classico sfigato ma nello stesso tempo un ragazzo in difficoltà nel trovarsi di fronte una ragazza molto particolare, la sua voglia di fare sesso ma anche quella di non aver voglia di legarsi con una come lei. Lui vuole essere un maschio alfa ma sa che con lei non potrebbe esserlo e da qui le sue difficoltà. Non era facile perché un conto è dipingere un personaggio tutto bianco o tutto nero ed un altro cercare invece di far uscir fuori le varie sfaccettature. Spero di esserci riuscito. Vendetta o regalino? Si saprà ben presto.
CITAZIONE (g_gulliver @ 6/5/2017, 09:33)
Grande racconto, Davide!

Grazie. Questa è però solo l'introduzione. Sto delineando i vari personaggi. Tra poco si entrerà nel vivo del racconto
 
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166 replies since 2/5/2017, 14:48   38640 views
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