Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

Mstress Lis

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view post Posted on 16/9/2016, 09:48     +1   -1

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MISTRESSLIS ha finalmente acconsentito che raccontassi nuovamente dei nostri "giochi", accettando la mia proposta di estrapolare aluni episodi dei nostri ultimi incontri.
Incomincio dalla pratica per cui nutro una sorte di amore e odio.
Mi piace perchè, insieme all'adorazione del culo della padrona, la reputo la massima umiliazione che una domina può dare al suo schiavo, ma la odio perchè ho sempe avuto reazioni di rigetto ogni volta che la ricevo.

PIOGGIA DORATA 1
Coricato sul telo, la bocca è bloccata aperta dall'anello strettamente legato alla nuca, il naso chiuso da una molletta.
MistressLis sistema la sedia wc sulla mia faccia sedendosi.
Il solito panico mi investe, sollevo le braccia quasi a poteggermi, lei afferra i polsi e mi blocca contro le sue gambe.
Sistema i talloni a lato della testa perchè non possa girarmi.
Sono inerme, si china in avanti guardandomi in faccia, sorride del mio terrore:
"VEDRAI TI PIACERA', HO ANCHE BEVUTO DEL PROSECCO A PRANZO!".
In quel momento il suo nettare tiepido mi raggiunge in faccia e penetra in bocca ed io inghiotto diverse sorsate per poter respirare.
Oggi ho fatto notevoli passi avanti in questa pratica.

PIOGGIA DORATA 2
In ginocchio sorreggo il calice in pozione mentre MISTRESSLIS lo riempie con il suo nettare.
"PORTALO IN BAGNO SCHIAVO"
Lei mi segue, giunti in bagno appoggia il piede sul bidet. Fattosi consegnare il calice ne versa un po' sulle dita ordinando
"SUCCHIALE"
Per diverse volte devo ripulire accuratamente le dita da lei bagnate sinchè me lo porge:
"ORA FINISCILA"
Con due sorsate riesco a terminare il contenuto senza quasi averne rigetto.
Anche questa volta ho superato la prova.

CAVALETTO 1
Sono legato mani e piedi al cavalletto che usa per sodomizzare lo schiavo.
"LO SAI CHE SEI RIDICOLO CON LE CHIAPPE BIANCHE AL RITORNO DELLE FERIE. ORA GLI DIAMO UN PO' DI COLORE. CONTA SCHIAVO."
Con il paddle comincia a colpirmi un gluteo mentre conto i colpi. giunto a 50 comincia a colpirmi 'altro. Dentro di me penso, meno me "solo" 100 colpi.
"100 esclamo finalmente".
Immediatamente un nuovo colpo mi arriva sul precedente, per cucontinuo a ccontare, solamente a 500 sarà soddisfatta esclamando:
"ORA VANNO UN PO' MEGLIO, HANNO N BEL COORE ROSSO."
Posa il paddle prendendo la rotella che fa scorrere avanti ed indietro sui glutei già martoriati, ed ancora peggio nel solco che li divide sino a raggiungere i testicoli su cui si accanisce incurante delle mie urla e suppliche.
Indossa il godemiche e lentamente penetra in me sinchè sento le sue cosce appoggiare sui glutei.
Si china in avanti, le sue dita raggiungono i capezzoli stringendoli mentre mi sussurra alle orecchie:
"MIO!"

CAVALLETTO 2
Si inginocchia al cavalletto offrenomi la sublime vista del "paradiso".
"LO SAI COSA FARE, VERO SCHIAVO?"
Mi inginocchio dietro di LEI apprestandomi a rendere omaggio al suo belliimo culo.
"ASPETTA VAI A PRENDERE LA BOBOLETTA IN FRIGO"
Ritorno con la bomboletta di panna e mi inginocchio nuovamente in posizione.
Non occorrono altri, ordini infilo il beccuccio tra i suoi glutei ed aziono brevemente la bombola, quindi inizio a leccare pulendo accuratamente il suo buchetto dalla panna.
Per alcune volte devo ripere l'operazione sinchè divertita esclama:
"ORA AVRAI SETE DOPO TUTTA QUESTA PANNA, VERO SCHIAVO? ".
Ma questo è cosa già detta.

SULLA SEDIA
Quel giorno arrivammo insieme, salendo sull'ascensore LE consegno il guinzaglio che aveva ordinato di legami strettamente a pene e tesicoli prima di raggiungera.
Nel frattempo propongo il fatto che mi piacerebbe iniziare il gioco bloccato sulla sedia.
Mi guarda un attimo e con il suo sorriso ambiguo escalama:
"VA BENE"
Mi trascina fuori tirando il guinzaglio e appena dentro ordina di spogliarmi.
Senza cambiarsi, posiziona la sedia vista specchio sistemando un plug sulla medesima.
Come la raggiungo ordina di sedermi cosi da sodomizzarmi da solo. Mi blocca quindi i polsi dietro la schiena e le caviglie alle gambe della sedia
Mi obbliga a sollevare leggermente i piedi sotto i quali sistema alcuni tappi di bottiglia, si siede poi sulle ginocchia saltellando leggermente così da farli penetare per bene sotto la pianta.
Mi indossa il collare, alle cui catenelle sono appese le famigerate pinzette metalliche, che applica ai capezzoli ed aggancia due pesi alle medesime così da mantenerle in trazione
Non contenta passa il guinzaglio nell'anello del collare e lo blocca in maniera che pene e testicoli restano dolorosamente in trazione.
Infine prende il pene di gomma e me lo infila in bocca.
Mi benda esclamando sarcastica:
ASPETTAMI SENZA MUOVERTI, ORA VADO A PREPARARMI"
L'attesa mi sembra eterna, le mollette fanno male, il plug è dentro di me, e l'unico sollievo riesco a darlo a pene e testicoli chinandomi in avanti e diminuendo la trazione, ma così
 
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view post Posted on 6/10/2016, 13:03     +1   -1

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Scusate l'interruzione ed i numerosi refusi. Ma fui interrotto e non ebbi tempo di rileggerlo.
Riprendendo dal punto in cui ero, stavo spiegando come nell'attesa cercavo di chinarmi in avanti per diminuire la tensione a pene e testicoli, ma così facendo i pesi ai capezzoli pendono completamente sul vuoto aumentando il dolore a quesi ultimi.
Alfine sento i suoi tacchi arrivare e fermarsi di fronte a me.
Un lancinante mugolio di dolore, soffocato dal pene in bocca, la accoglie.
Evidentemente prima di cambiarsi aveva acceso una candela ed ora me l'ha riversata improvvisamente su pene e testicoli.
Toglie la benda e posso vedere il suo sguardo divertito per la sorpresa che mi ha fatto.
Altre gocce si aggiungono, sinchè spegne la candela per prendere la famigerata rotella accuminata che inizia a fare scorrere sul corpo, divertendosi come una bimba che giochi con una macchinina.
Si mette poi alle mie spalle ed improvvisamente le sue palme mi premono su entambi i capezzoli.
Questa volta l'intensità dell'improvviso dolore mi fa cadere il pene dalla bocca mentre la supplico di smettere.
"PERCHE' HAI LASCIATO CADERE IL BAVAGLIO? ORA DOVRO' PUNIRTI!"
Prende il mini paddle di legno e mi colpisce pene e tesicoli già provati, incurante delle mie suppliche, sinchè decide che sono stato sufficentemente punito.
Dimenticai di dire come la vidi quando mi tolse la benda.
Aveva indossato le calze scure con la riga, reggicalze nero accompagnati da una corta sottoveste nera.
Ora si sistema di fronte a me a gambe divaricate, solleva la sottoveste, rivelandomi che sotto non ha altro, si siede quindi in braccio.
I tappi sotto i piedi aumentano il dolore provocato, ma lei finalmente si fa gentile ed in poco tempo conclude il gioco di oggi.
 
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