Cos'è veramente il femminismo?, riflessione

Vedendo ieri sera il servizio su Lagabbia di La7 http://www.la7.it/la-gabbia/rivedila7/lest...-07-2016-190676 , all'ora e minuto 02:11:00, viene intervistata un giovane ragazza italiana convertita all'Islam. Essa afferma di essere figlia di famiglia cattolica praticante e di essere diventata per reazione, femminista e di sinistra. Nulla di strano, anzi comprensibile. Poco dopo afferma che, in quanto femminista, abbia sposato l'Islam in quanto religione realmente femminista, dove l'uomo è tenuto a servirti, mantenerti, vestirti e valorizzarti.
Nulla di male fino a qui.
Tralasciando il discorso religioso che non è il motivo del mio topic, a sto punto mi vien da riflettere...dunque, che cos'è relamente il femminismo? E' parità dei sessi, che comporta oneri e onori del genere maschile? O è, alla fin fine, nient'altro che un modo individualista e comodo, per essere in un certo senso servite dall'uomo?
Quindi, femminismo può a sto punto, visto che siam tra di noi, potersi considerare femdom? No perchè sentendo sta ragazza, qualcosa mi sfugge, e a pensar male ci si azzecca...mi viene in mente solo tanta comodità e furbizia a questo punto...

Lo spunto non può essere lo squilibrio mentale.

Una poveretta. Punto.

La ragazza non sembra squilibrata, anzi, sembra molto consapevole delle sue idee...e pare che non sia nemmeno il tipico caso all'italiana, cioè di donna convertita perchè ha sposato un arabo. Questa ragazza sembra davvero essere giunta all'Islam autonomamente. Ma non è questo il punto, la domanda è un'altra, ovvero, cos'è veramente il femminismo...

Sfugge qualcosa anche a me, il sano femminismo, non quello urlatore di chi odia il maschio per definizione, dovrebbe avere come obiettvo i diritti della donna e la paritá.
In molte nazioni islmamiche non votano neppure e comandano gli uomini.
Si fosse unita alle Pussy Riot, band punk che contestava Putin avrei capito ed applaudito, ma qui Vupsc è un no sense.

Edited by Kirk - 29/7/2016, 18:01

Il femminismo è un movimento storico-politico di rivendicazione ed emancipazione. Una risposta occidentale all'oscurantismo religioso e culturale in senso lato.

Davide carissimo....hai portato proprio il discorso dove volevo io...
il femminismo nasce in un contesto di diritti civili, un po' come oggi i movimenti lgbt. Inizialmente era soltanto questo, parità giuridica e civile. Si è evoluto negli anni 60/70 in parità sociale. E ok.
Muore negli 80 e 90 e fino a metà 2000.
Rinasce una decina di anni fa' in un qualcosa che definirei neo-femminismo, lo definirei ginocratico in un certo senso. Ovvero, snatura completamente quello che era il femminismo classico, per portarlo su posizioni più radicali e individualiste. Non più quindi parità sociale e giuridica oramai ottenuta, ma una certa e più sottile "comodità" intellettuale, che snatura il fondamento di parità iniziale. Snatura il vecchio femminismo "padre", perchè in un certo senso rifiuta lo scimmiottamento dell'uomo che avveniva nei 70, rilanciando anche una prorompente femminilità sopratutto estetica e attitudinale, che riassumerei nelle parole di questa giovane ragazza, che ripeto, non è giunta all'Islam perchè ha sposato un marocchino, ma per convinzione ideologica. Secondo me il ragionamento di fondo che si cela dietro questa ragazza, è accumunabile a quello delle femen...

straquooooooto!

Vi rendete conto, si, che questa discussione è fatta di uomini che dicono alle donne cosa devono pensare, quale dev'essere il loro ruolo nella società e come, addirittura, lo devono sostenere?
Cioè tutto quello che il femminismo cerca di cambiare.

Il padre? Non ha responsabilità?