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| Trovo positiva la lucidità di Iside in relazione all'idea della propria persona. Allacciandomi al concetto -deità- aggiungo che, e parlo per me, quando personalmente dico "dea" , in realtà associo il termine ad un aspetto magico della femmina in questione, che non ha niente a che vedere con il dio delle religioni o con il concetto di bene e male ma che la avvicina al ruolo di Artista, staccandola quindi, sia dall'etichetta di donna normale, sia da quella di tradizionale operatrice del piacere.
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