Non condivido minimamente la visione dell'autore del topic che confonde il concetto ontologico (e clinico) di normalità con quello fatto proprio dal costume sociale predominante in un dato momento storico (la cd. percezione della normalità) e propugna una visione gretta e molto piccolo borghese del fenomeno.
La prima (la normalità intrinseca o clinica) è una nozione basata sulla logica, la seconda (la percezione della normalità secondo tendenza sociale predominante) su valori mutevoli ed elastici.
Normale per me (e nell'accezione clinica) è ciò che non nuoce a se stessi o agli altri ed in questo il femdom, se basato sul ssc è per me un gusto come tutti gli altri.
C'è chi ama le donne in carne, i travestiti, i piedi, le orge, la golden shower, etc., etc. (io personalmente apprezzo tutto
) e chi preferisce essere dominato, sottomesso, fustigato etc.
Probabilmente per la tendenza sociale predominante tutto ciò è anormale, ma non è così per cui ha un orizzonte più ampio.
Del resto fino a trentanni orsono era "anormale" per la massa pure il sesso prematrimoniale o concepire figli fuori dal matrimonio.
Se la scala di valori deve essere quella della nonnetta sicula (oppure di Direi che non mi pare tanto diversa) allora anche l'omosessualità non dovrebbe essere normale...
Per fortuna esiste il progresso e la diffusione della conoscenza, secondo me certi sfizi restano confinati a mondi di nicchia perchè attualmente la massa non capirebbe, ma ciò non significa che non siano normali.
Del resto ar contadino nun fa sapere quanto è bono er cacio co le pere
Saluti,
Pensierostupendo
Edited by pensierostupendo - 17/7/2015, 21:08