| Non voglio scrivere, almeno per il momento, una recensione vera e propria su di una mistress specifica, ma solo fare delle considerazioni sul mondo del prodomming italiano. Ho girato parecchio in Italia e all'estero, anche se sempre in paesi occidentali ed ho conosciuto decine di mistress professionali, appunto prodomme.
Posso affermare che, in linea di massima, tutto il mondo é paese, nel senso che dovunque sei: Usa, Germania, Francia, Inghilterra, Svizzera, Spagna o Italia (questi sono i paesi da me conosciuti in tal senso) le sessioni con prodomme sono simili, ovvero contemplano sempre le stesse pratiche.
Ormai tutto é stato detto e tutto é stato fatto e non si ci inventa niente più: tutto quello scontato, a volte noioso, elenco di pratiche che apre o correda i siti delle varie Prodomme, é uguale ovunque tranne che per la lingua che affianca quella inglese.
Ciò che é diverso, e questo credo sia legato, come tante altre cose, alla cultura e al modo di essere e pensare di un determinato popolo, é il modo di interpretare e mettere in pratica il bdsm.
Anche senza una conoscenza diretta, basta guardare qualche video di diversa nazionalità per accorgersi delle differenze di stile e contenuto delle sessioni di mistress americane, piuttosto che francesi o spagnole etc.
Chi produce e commercializza tali video, comunque dirige gli attori secondo copioni ben precisi che comunque seguono le tendenze locali.
Negli usa il bdsm, anche quello estremo, ha quasi sempre un risvolto erotico ed é quasi sempre a sfondo sessuale esplicito (vedi men in pain e altri tipo divine beetch), ovvero la sessione può anche finire con grandi rapporti di ogni tipo tra mistress e slave.
Io sono stato in sessione a Los Angeles con una famosissima mistress internazionale, tale Simone Kross, ma non ho avuto con lei rapporti sessuali completi, e comunque il suo modo di condurre, sia pure duro a tratti, lasciava ampi margini in tal senso, ovvero non c‘é da meravigliarsi se la pro, mentre usa un vibratore sulle sue parti intime, te lo prende in bocca e lo succhia. Questo credo sia legato al cosiddetto edonismo americano, cioè alla loro visione della "vita felice" .
Tutt'altra storia in Germania e anche Svizzera, dove consiglio di fare patti chiari con la operatrice (se riuscite a farvi capire) perché la loro interpretazione del bdsm é piuttosto integrale e, in un certo senso violenta: non dite mai : " faccia lei" come magari ci é capitato in qualche trattoria; si rischia anche di trovarsi le palle inchiodate ad una tavoletta con chiodi veri che poi vengono rimossi con le stesse tenaglie con le quali ti hanno quasi staccato i capezzoli: ma si sa, i tedeschi sono gente dura e rude! Le pro francesi ( io parlo sempre per esperienza personalissima e in linea di massima ) sono gentili, vezzose, sarà per la loro lingua, nella quale le devi chiamare maitresse, ma sanno anche essere durette e stronzette, unica pecca non brillano in pulizia personale e degli studi ( almeno quelle tre alla mia portata che ho incontrato e comunque parliamo di 150/200 euro, quindi meno della Kross che prende 200 dollari/ora, s'intende, una di loro può arrivare anche a chiedere 5000 dollari per lunghe e particolari sessioni e c'e chi li sborsa.
Quelle che mi hanno un po' stupito sono state due spagnole che ho incontrate, una a Madrid e l'altra a Barcellona. Sapevo che un luogo comune vuole le iberiche donne focose, ma queste esageravano un poco, entrambe.
Mi sarei aspettato un rapporto un po' più tranquillo, magari con un bel finalino all'americana, ma niente, wipping e ballbusting al quale mi sono sottratto non appena il gioco stava diventando insostenibile per i miei gioielli che intendevo riportare a casa interi e funzionanti.
E poi ultime, ma non certo per bellezza e bravura ci sono le nostre prodomme italiane.
Qua il campione e' piu' ampio per me e posso dire di aver conosciuto almeno una quindicina di esse in varie regioni e, sempre secondo me, con i dovuti distinguo e considerazioni che faro' in altra sede, per non appesantire questo post gia' troppo lungo, sono di ottimo livello, qualcuna eccelsa, non avendo non solo nulla da imparare dalle colleghe straniere, ma in alcuni casi, dando loro molti punti.
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