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MISS CECILE - MISTRESS LOMBARDIA

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theshyguy
icon12  view post Posted on 16/2/2014, 22:36 by: theshyguy     +2   +1   -1




Come sapete, Miss Cècile manca dalle scene da molti mesi. E’ svanita nel nulla nei primi mesi del 2013 e non c’è stato più modo per nessuno di rimettersi in contatto con lei.

La cosa mi aveva rattristato, perché durante i nostri giochi avevamo una sintonia meravigliosa, e soprattutto ero genuinamente preoccupato per lei.
Fast forward di un bel po’ di mesi, ed ecco che riusciamo a rimetterci in contatto, perché mi imbatto in un suo annuncio. Non ci credevo, faticavo a convincermi che fosse proprio lei, ed invece era proprio così!

Io non le ho chiesto che cosa le sia successo, ma in fondo nemmeno mi interessa: l’importante è che Miss Cècile è tornata… e come avrete modo di leggere tra poco, è ancora più bella, conturbante, sexy, provocante, sadica e spietata di prima.
Una sorta di Miss Cècile 2.0, if you will.

Dato che noi non si perde tempo, decidiamo in incontrarci il prima possibile. Pim, pum, pam e l’incontro è combinato.
Fatta. Incredibile, dopo tutto questo tempo la rivedrò.

Curiosi? Comprensibile, adesso vi racconto com’è andata.

Sono in macchina, durante il tragitto mi fermo per un paio di commissioni che mi aveva assegnato strada facendo.
Non faccio altro che pensare a lei, quasi non ci credo che sia veramente tornata, pur avendo sentito di nuovo la sua voce al telefono, quella voce che seduce, ipnotizza ed incanta.
Mi darei un pizzicotto per accertarmi che non sia tutto un sogno, ma non ce n’è bisogno: indosso una cintura di castità, e ci pensa lei ad assicurarmi che sta succedendo veramente.

Finalmente arrivo sul posto ed aspetto il suo SMS per entrare. Devo attendere 10 minuti, i più lunghi di sempre.
Dicono che l’attesa sia il piacere stesso, e… no, non concordo, spiacente.
Dai, cazzo, non sto più nella pelle… vuoi farmi dannare fino all’ultimo?
E’ lì che mi accorgo di desiderarla più di ogni altra cosa al mondo.

L’SMS finalmente arriva, dannazione, non ne potevo più.
Sono eccitato come uno scolaretto, anche a causa di uno scambio di messaggi che avevamo avuto in precedenza circa la serata che ci aspettava.

Mi fa entrare, le consegno un bellissimo mazzo di rose rosse che avevo fatto confezionare per lei, che sfodera il suo meraviglioso sorriso e mi ringrazia.

Lei va verso il tavolo della cucina con il mazzo di rose in mano, si ferma per osservarle meglio e per leggere il biglietto che avevo appoggiato su una delle rose, un biglietto che sul davanti recava scritto "Per la mia Donna Alpha".
Mi farà poi sapere quanto ha apprezzato questo mio gesto.
Io intanto, tolte le scarpe, mi inginocchio e la saluto come merita: baciando le meravigliose decolté rosse che indossa, che contrastano con le autoreggenti chiare e la minigonna ed il corsetto, entrambi neri, che porta.
Non vedevo l’ora di rivivere un momento come quello: dinanzi a lei mi sento piccolo piccolo, ma protetto e, soprattutto, sento di essere esattamente al mio posto.

Lei è ancora più perfetta di come la ricordavo: i capelli corvini, scuri come la notte, le incorniciano il volto, e quelle labbra fantastiche impreziosite dal rossetto. Somiglia a… boh, qualcuno le ha detto che somiglia a Jessica Alba, qualcuno a Megan Fox… ma Miss Cècile è così bella che te dico fermate, je da ‘na pista a tutte, quindi ogni paragone è perfettamente inutile. Lei non somiglia a nessun’altra, è per questo che è così speciale ed unica.

I capelli, dicevo… sono più lunghi di un tempo, personalmente li preferisco così; le unghie smaltate di rosso catturano la mia attenzione mentre sono inginocchiato davanti a lei che, seduta sul divano, parla e gesticola. Ci piace conversare prima di una sessione, abbiamo sempre un sacco di cose da dirci.
Ogni tanto, proprio in virtù del suo gesticolare, le unghie si toccano producendo un sottile clic, un suono che mi piace da matti. Sì, faccio caso anche alle piccole cose.

Già, le unghie. Generalmente sono smaltate di rosso, e questa sera non fa eccezione, tranne quelle degli anulari: sono smaltate di nero, come del resto le unghie delle dita dei piedi escluso l'alluce, la cui unghia è smaltata di rosso. Un tocco di personalità, una qualità che in Miss Cècile abbonda. Cristo, quelle unghie mi piacciono da matti.

Mentre parliamo appoggio la testa alle sue gambe accavallate, che accarezzo. Quelle gambe perfette, che sembrano non finire mai.
Accarezzo le sue mani, e lei ogni tanto ricambia con una carezza. E' bello, quando lo fa mi sento importante e protetto.

Ad ogni modo, ecco che parte la sessione.

Si inizia dalle sue meravigliose estremità. Mi fa leccare le sue decolté rosse in ogni loro parte: sopra, sotto le suole, ed il tacco. Cambio piede, e la sequenza si ripete. Poi, mentre ancora sto leccando, si esibisce in un dangling da panico. Dopo un po' le tolgo la scarpa, e lei mi ordina di leccarle il piede ancora avvolto dall'autoreggente.
Io eseguo sia per l'uno che per l'altro, poi arriva il momento di sfilarle le calze e leccarle i piedi.
Figuriamoci, neanche un battito di ciglia e sto leccando come un forsennato: leccarle i piedi mi piace molto, e poi stasera c'è un'elettricità incredibile che pervade l'aria. E' tutto perfetto, c'è il feeling di un tempo, c'è la voglia di stare assieme e di condividere le nostre pulsioni.

Finito con i piedi si stende sul letto a pancia in giù e mi ordina di massaggiarle le gambe. Le stesse gambe delle quali parlavo prima, vi ricordate? Quelle che non finiscono più. Inginocchiato accanto al letto ne massaggio ogni centimetro, ed ogni tanto mi chino e bacio con delicatezza la sua pelle.
Poi si gira a pancia in su, ed io proseguo con il massaggio. Lei è la mia Dea, è sempre bello poter toccare quel corpo che qualunque donna ucciderebbe per avere, mi sto proprio divertendo.

Poi è la volta di una ventina di colpi ben assestati con il suo paddle.
Poca roba, giusto per scaldare un po' le chiappette ^_^
Poi vengono un po' di colpi di frustino piuttosto potenti e localizzati sempre sullo stesso punto, che mi colgono di sorpresa e fanno un male cane.
Anche perché mi sta colpendo con un frustino che le ho regalato io che, al contrario degli altri che usa, non ha l'anima in plastica. E' un fil di ferro, che a giudicare dagli effetti non deve nemmeno essere troppo sottile.
E' un frustino piuttosto cattivello. Morde, ve l'assicuro. Ma sembra proprio che non potrete provarlo, ha detto che lo userà solo per me :P
Per fortuna si ferma, il grosso del dolore derivava dal fatto che mi ha colto di sorpresa… e anche dal fatto che insisteva sullo stesso punto.

Ed ora il pezzo forte della serata: lo strapon, una pratica che ha sempre avuto profonde (ehm...) implicazioni nel nostro rapporto.
Meriterebbe un post a parte, ma mi limiterò a dire che è parte integrante dei momenti che abbiamo passato assieme.
A me piace da morire e a lei pure, al punto da essere decisamente la nostra pratica preferita.
Nessuno dei due disdegna dispensare/ricevere dolore, sputi, schiaffi, frustate, fare da posacenere, da leccapiedi e mille altre cose.

Ma lo strapon è diverso, è qualcosa di magico, e chi ha avuto la fortuna di conoscerla sa che Miss Cècile lo usa in maniera a dir poco magistrale.

Tu! Maschio eterosessuale! Pensi che lo strapon sia una cosa che non subiresti nemmeno se ti pagassero? Vai a conoscere Miss Cècile, poi mi racconti ^_^

Torniamo a noi. Quella sera c'era una novità: basta con il solito strapon con il quale mi aveva scopato in altre occasioni. Ne aveva preso uno nuovo apposta per me, che in tempi non sospetti avevo più volte manifestato il desiderio di essere scopato con uno strapon più grosso.
Lei se n’era ricordata, fantastico.
Oh, non posso farci niente: da quando l'abbiamo provato la prima volta, Miss Cècile mi ha messo una voglia di cazzo che manco avete idea.

Lei l'ha indossato ordinandomi di darle le spalle, per poi farmi girare quando aveva finito. Mentre ero di spalle osservavo la sua ombra, e quella dello strapon, sul muro. Un’ombra non dice poi molto, ma sembrava proprio grosso.

Sembrava, fino a che non mi ha detto di voltarmi. Poi ne sono stato convinto.

"Perdio, qui l'affare si ingrossa", ho pensato appena l'ho visto.

In tutti i sensi, perché la mia cintura di castità mi stava un po' strettina.
Sì perché, come vi ho detto prima, stavo indossando una cintura di castità.
Miss Cècile mi tiene in castità. O meglio, mi teneva in castità prima della lunga pausa che siamo stati forzati a prenderci ed io, non avendo mai ricevuto ordini contrari, in castità ci sono rimasto, e sempre fedele a lei, senza andare in cerca di altre Mistress.

Mi ha ordinato di succhiarlo, accarezzandomi la testa mentre lo faceva, e un paio di volte tirandomi a lei facendomi quasi soffocare.
Mi sa che dovrò imparare la nobile arte del deepthroat, in modo da metterla nelle condizioni di potermi scopare la gola oltre che il culo.
Però vabbè, dai: era la prima volta che me lo faceva succhiare, da qualche parte bisogna pur iniziare, e penso di essermela cavata discretamente. Ed è stato pure divertente, tiè.
Soprattutto, lei stessa mi ha fatto i complimenti per come spompino, quindi… yay for me! ^_^

Poi, cari lettori, è finalmente venuto il momento che entrambi stavamo aspettando con un'impazienza che solo due maledetti, dannati depravati come lei ed io possono sperimentare: il momento di prenderlo nel culo, se vorrete scusare il mio francesismo.

Eccazzo se era grosso. Buttarlo dentro non è stata la cosa più facile di questo mondo, ma nel giro di due o tre minuti ci si è riusciti.
Ecco un'altra cosa che amo dei nostri incontri: qualsiasi cosa facciamo, la facciamo responsabilmente ed in totale sicurezza. Lei sa che se c'è qualcosa che mi disturba la fermo immediatamente, e io posso contare sul fatto che anche lei farà lo stesso.
E così è stato anche questa volta: "aspetta, aspetta. Un attimo, un attimino solo. Pausetta.” Tiro il fiato. “Ecco, vai, riprova".

Sento il mio buchino che si allarga sempre di più, lentamente ma costantemente. Ci vuole un po' di pazienza, ma alla fine arriva la botta: il glande che passa.
Dio, che razza di sensazione. Mi dispiace non poter essere in grado di esprimerla a parole, cari lettori.
Vi dico solo che, durante la cavalcata, abbiamo fatto delle pause dove lei l'ha tirato fuori, per poi rimetterlo dentro: ebbene, ogni singola volta che questo è successo, è stata capace di strapparmi un sospiro, tanto era intensa la sensazione di sentire quel cazzone entrarmi dentro. Una cosa stupenda, ve l'assicuro, un’esperienza che non vedo l’ora di ripetere.
Sentirsi così… invasi, ecco, sì, invasi da una Donna come lei è una cosa che ti fotte letteralmente il cervello, ti fa volare, e torni con i piedi per terra solo qualche giorno dopo.

A dire il vero inizialmente ho sentito un po' di dolore, che però si è dileguato piuttosto rapidamente. Che poi, in tutta onestà la parola giusta non è nemmeno dolore: "fastidio" sarebbe più esatto.

Poco a poco lo spinge tutto dentro, poi inizia a muoversi lentamente. Si sincera che vada tutto bene, io faccio fatica a risponderle "sì" non perché ci sia qualcosa che non va, ma per l'intensità fisica ed emotiva di quel momento, che mi lascia sopraffatto.
Ci scambiamo un gran numero di sorrisi, è bello guardarci fisso negli occhi e scoprire quanto ognuno si stia godendo quel momento. Immaginatevi, era il momento che entrambi avevamo bramato per mesi.

E poi alé, comincia a scoparmi sempre più velocemente. Adesso non c'è più nessun fastidio, c'è solo il piacere perverso di essere la troia della mia Padrona.
Stasera è scatenata, cazzo, non la fermi neanche sparandole. Sono completamente in sua balia, dipendo da lei e sinceramente non desidero altro che questo.

Sì, ci stiamo comprando un biglietto in prima classe per l'inferno. Siamo tutti e due concordi, e pure eccitati dalla prospettiva, se devo essere sincero.
Forse finiremo nel secondo cerchio, quello dei Lussuriosi. O forse nel terzo, quello dei Golosi.

Ad un certo punto lo tira fuori, subito penso sia per riprendere fiato, e invece è solo per sporgersi sopra di me ed afferrare la chiave della cintura di castità, che tiene a pochi centimetri dal mio naso, gli occhi di una luce che conosco bene: quella della perversione.

Vuole farmi venire per inaugurare nel migliore dei modi il nuovo strapon, dice.

Mi ordina di iniziare a masturbarmi. Adoro il suo tono di voce seducente, potrei rimanere ad ascoltarla per ore.
Io inizio, dapprima con calma poi, seguendo i suoi ordini, sempre più velocemente.
Ancora non lo so, ma vuole addestrarmi al SUO modo di provare un orgasmo. Bisogna farlo a comando, come scoprirò quando ormai sarà troppo tardi.
Le appartengo, e quindi anche ogni singola goccia del mio piacere appartiene a lei. Ad un certo punto, dopo avermelo ripetuto più volte, mi dice "Vieni per me, schiavo. Hai un minuto. Se non ce la farai rimarrai in castità per tre mesi. O forse sei.".
A queste parole sono lì che me lo meno manco avessi un braccio bionico, ma purtroppo non ce la faccio: il minuto scade, lei mi guarda severa e, togliendo lo strapon, dice "basta".
Io smetto. Cazzo, ero a tanto così, sarebbero bastati un altro paio di colpi.
Ma è il suo volere che conta, di certo non il mio.

In più, ho avuto netta sensazione che quel minuto non sia durato proprio sessanta secondi, forse aveva già deciso di non farmi venire.

Ciò non mi impediva di sentirmi uno schifo per aver disubbidito ad un suo ordine. Gliel'ho detto, e lei con estrema magnanimità e dolcezza al termine della sessione, mi ha rassicurato che non l'avevo delusa, che è solo il suo modo per insegnarmi come comportarmi con lei che, in fondo, è la proprietaria di ogni mia goccia di piacere, di ogni istante di gioia e supplizio.

Fumiamo una sigaretta insieme, mi godo i momenti fantastici che abbiamo vissuto.
Sono un po' provato da questo meraviglioso incontro, anche lei che povera mi ha scopato in un modo così selvaggio che neanche Rocco nel pieno delle sue forze.
E’ bello essere proprietà di Miss Cècile, sia nel piacere che nel dolore. Non che nel frattempo me lo fossi scordato, ma vedere che in tutto questo tempo non è cambiato nulla è stato fantastico.

Dio, che divertimento. Parliamo, conversiamo, ridiamo insieme, è tutto idilliaco.

Vabbè, spero che qualcosa di questa recensione vi sia piaciuto.

Miss Cècile è tornata, ed è in forma più che mai. Sempre più bella, sempre più sadica, e con sempre più voglia di scopare il cervello di chi ha la fortuna di trovarsi al suo cospetto.

Statemi bene, cari lettori. Alla prossima.

Un'ultima frase, rivolta alla mia Padrona: grazie per la splendida serata. Trovi sempre il modo di farmi vivere qualcosa di meraviglioso.

UEKRdoHl



Edited by -ADMINISTRATOR- - 30/8/2016, 19:57
 
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