| Allora, cosa vuol dire essere schiavo...cominiciamo col dire che esperienze BDSM pure, cioè non come gioco erotico preludio al sesso vanilla, ne ho avute solo due, entrambe con non pro (ciò non significa che non ho speso soldi, anzi....): nel primo caso si trattava di una mia ex fidanzata, senza esperienza, ma pronta a giocare con me, abbiamo fatto tantissimi giochi in due ore di "sessione", tutto incentrato sulle MIE fantasie e sui MIEI gusti (spitting, pissing, cibo masticato, rimming, mollette, spanking, smoke fetish, bacchetta di legno, penetrazione), tutto molto divertente per me, meno per lei, sull'altro sito ho descritto minuziosamente l'incontro. La seconda esperienza è stata totalmente diversa, con una mistress molto consapevole e molto sadica, con cui sono andato in un locale, non abbiamo "giocato" molto e soprattutto non abbiamo fatto ciò che almeno in teoria io sapevo potesse piacermi (a parte rari momenti): c'è stata essenzialmente la frusta e lo spanking, entrambi durissimi per me, non so quanto possa essere durato, forse pochi minuti, ma sono stati intensissimi e davvero ho provato l'abbandono totale, però sapevo di essere in mani esperte quindi non ho avuto paura neanche per un attimo. Ecco penso che questa sia la sensazione migliore che possa descrivere la condizione di schiavitù verso una mistress, l'abbandono, l'offerta che lo schiavo fa del proprio corpo e della propria sofferenza per il piacere della padrona. In questa condizione sono arrivato a fare cose che non avrei mai immaginato, a inginocchiarmi in pubblico, a indossare il collare, a mangiare dalla bocca della padrona in presenza di altre persone. In definitiva se devo pensare al "mio" divertimento la prima esperienza è stata più "spensierata" e divertente, ma se devo pensare alla reale condizione di appartenenza che un rapporto D/s può creare, la seconda è stata molto ma molto più intensa, ovviamente grazie alla bravura della mistress, pur non avendo concretizzato le mie fantasie, ad esempio ho sperato per tutto il tempo in un pissing che non mi è stato concesso e inoltre in determinati momenti mi sono sentito un pesce fuor d'acqua. Per me sentirsi schiavo è una cosa molto simile alle sensazioni della seconda volta che ho descritto, non so se è solo una questione di bravura, di carisma, di bellezza della mistress (e quindi realizzabile anche con una prodomme) oppure se il fatto di dover pagare una pro possa in qualche modo annacquare queste sensazioni, sta di fatto che quello che cerco ora non è una pro- da cui farmi fare ciò che dico io, ma una mistress nelle cui mani abbandonarmi per il suo piacere, nella migliore delle ipotesi compagna di vita, ma questa forse è fantascienza.....
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