Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

Posts written by ruko tatase

view post Posted: 24/4/2022, 08:07     +1L'amica di famiglia - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
Ciao a tutti i lettori. Vorrei chiedere un vostro parere: Il racconto potrebbe essere finito qui, Alba e Luca si sono messi insieme, quindi un finale alla storia c'è. Secondo voi, dovrei dare un seguito alla storia o scrivere la parola fine?.
view post Posted: 9/4/2022, 00:15     +3L'amica di famiglia - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
L'AMICA DI FAMIGLIA (parte 15)


Alle 10:30 del mattino seguente, i genitori di Alba e Luca sono pronti alla partenza.
M.L.: “ Luca ti svegli? Vieni a salutarci che partiamo. Se hai ancora sonno poi torni a letto.”
L: “ si mamma arrivo.”
Alba è seduta al tavolo, sta facendo colazione come al solito guardando la tv.
Luca prende la sua scodella di latte caldo e va a sedersi al suo fianco.
L: “ ciao”
A: “ ciao, tutto bene stanotte, a che ora sei tornato?”
L: “ era mattino ormai, infatti sto morendo di sonno. Tu invece?”
A: “ lascia perdere, una delusione totale.”
M.A. “ tesoro, ho caricato la lavatrice, questa sera quando torni dal mare falla partire ok? Noi andiamo, fate attenzione e divertitevi.”
A: “ certo mamma non preoccuparti.”
Una volta salutati tutti e visti partire i due tornano in casa. Luca si risiede al tavolo, mentre Alba sul divano a guardare la tv.
Finito di fare colazione Luca rimette nella credenza biscotti, zucchero, e tutto l’occorrente per la colazione, porta al lavandino entrambe le tazze del latte lavandole, poi tornando in sala, prende il bicchiere ancora mezzo pieno del succo di frutta che Alba non ha finito e glie lo porta.
L: “ il tuo succo, lo bevi ancora? “
A: “ no grazie, non ne ho più voglia. Lascialo pure qui sul tavolo, poi lo porto via.
L: “ ci penso io non preoccuparti.”
Quando torna in sala, Luca si siede al suo fianco. Inizialmente non dice nulla e guarda anche lui la trasmissione, ma dopo cinque minuti di totale silenzio..
L: “ cos’è successo questa notte Alba? Perché sei rimasta delusa? “
A: “ non ho voglia di parlarne adesso, mi sento stanca, non ho voglia di far niente.”
L: “ ok Alba, ti lascio tranquilla. Vado a preparare qualcosa da mangiare per dopo, ti va una caprese e un po’ di prosciutto e melone?”
Alba risponde con un gesto affermativo della testa.
Mentre sta preparando il pranzo, sente una macchina fermarsi nel vialetto di casa. È’ Miriam.
L: “ ciao Miriam, allora sei pronta?”
A: “ pronta per cosa?”
M: “ ciao Alba, pronta per partire voleva dire. Mi hanno chiamata per fare l’animatrice in un villaggio turistico in Egitto, parto fra poche ore.”
A: “ caspita! Ma così all’improvviso?”
M: “ no, è un po’ che lo so, ma non ho voluto dirlo per non mettere in agitazione alcune persone.”
L: “ non stiamo qui sulla porta, sediamoci dentro. Porto tre crodini.”
Miriam chiede ad Alba com’è stato il fine serata. La risposta, anche se veloce, lascia amareggiata Miriam.
M: “ mi spiace Alba, Sandro è proprio un cretino, non doveva comportarsi così con te.”
Luca sta tornando con i crodini, ma Miriam senza accennare all’accaduto continua a parlare.
M: “ è sempre stato innamorato di me, ed anche se sa benissimo che io lo considero quasi un fratello e che non potrei mai mettermi con lui, non riesce a rassegnarsi. Ieri l’ho messo al corrente sulla mia imminente partenza e non l’ha presa bene. Mi spiace che non sia stato gentile e socievole come al suo solito.”
A: “ adesso ho capito perché era così diverso da quello che ho conosciuto.”
M: “ credimi Alba, Sandro è un bravissimo ragazzo, e da quel che ho visto tu gli piaci anche. Probabilmente ieri sera era scosso per la mia partenza. Se non era il solito Sandro, un po’ di colpa è mia, scusa Alba.”
A: “ non è colpa tua Miriam, le persone devono imparare ad accettare che non sempre il proprio amore è corrisposto.”
M: “ ben detto! Nella speranza che io cambiassi idea mi è sempre stato vicino aiutandomi in ogni situazione, e forse ne ho anche approfittato qualche volta. Ma non potevo certo mettermi insieme a lui… l’avrei trasformato in una sorta di schiavetto e non mi sembra giusto. Anche se mi han detto che essere schiavizzato dalla persona che si ama è ugualmente gratificante ah ah ah ah… che ne pensi Luca?”
L: “ non saprei, ti risponderò quando mi innamorerò.”
A: “ voi due invece, com’è andata la serata?”
M: “ noi ce ne siamo andati in una caletta dove abbiamo potuto stare un po’ soli a parlare.”
A: “ solo a parlare?”
M: “ ah ah ah … non si può svelare tutto cara.. comunque una cosa te la voglio dire: avevo i piedi a pezzi è ho chiesto a Luca se sapesse fare i massaggi, mi ha detto che poteva provare…. È stato fantastico!!! “
A: “ davvero!??”
M: “ credimi! Dovresti provare ah ah ah.. è stato gentilissimo, solo a casa ho pensato che potevo avere i piedi sudati e odorosi. “
L: “ ma che dici Miriam! i tuoi piedi non erano ne sudati ne odorosi, e non credo di esser stato poi così bravo.”
M: “ grazie, sei un tesoro.”
Miriam prende fra le mani il viso di Luca si avvicina e gli stampa un bel bacio sulla bocca.
Luca tutto rosso in viso prende i bicchieri ormai vuoti e va in cucina.
Miriam sorride ad Alba…
M: “ sapevo che si sarebbe vergognato di un bacio in tua presenza, ma l’ho fatto apposta. Dammi retta Alba, ieri sera ho definitivamente capito, anche se non ne avevo bisogno, che Luca è innamorato perso di te.”
A: “ come fai ad esserne così certa.”
M: “ avrebbe potuto divertirsi ieri notte, e se non lo ha fatto è solo per te.”
Alba sorride a Miriam senza dire una parola.
M: “ farebbe qualunque cosa per te ne sono certa, sta solo a te decidere..”
A: “ grazie Miriam.”
M: “ ora devo andare però, si sta facendo tardi.”
Le due ragazze si abbracciano e si salutano, poi Miriam chiede a Luca di accompagnarla alla macchina.
M: “ Fossi in te non racconterei nulla di ieri sera. Ti ho fatto un favore grosso come una casa oggi, verrò a riscuotere prima o poi. Vado, spero ci sia un altro Luca in Egitto ah ah ah… ciao.”
L: “ ciao, buon divertimento.”
Rientrato in casa, trova Alba in cucina alle prese con ciò che aveva iniziato lui. Sembra aver ritrovato vitalità e sorriso.
A: “ è partita?”
L: “ si è andata”
A: “ dai, vieni che finiamo qui e poi ci rilassiamo fino all’ora di pranzo.”
L: “ ohh.. sei tornata in forma?”
A: “ ah ah.. si! Diciamo che mi sono svegliata.”
Alba lo osserva lavare piatti e tazzine della colazione, pulire dove lei ha già finito di lavorare e riordinare le cose lasciate in giro.
Cerca di immaginare come sarebbe la sua vita con un ragazzo disposto a fare tutto per lei. Un sorriso nasce spontaneo sul suo viso.
A: “ Luca per favore devo guardare se c’è un vassoio in quello sportello la in alto, vieni qui un attimo che mi fai da sgabello ’”
L: “ come?”
A: “ ah ah ah si hai capito bene… voglio che mi fai da sgabello! Dai mettiti qui a gattoni che iniziamo a divertirci!”
Luca è colto di sorpresa, ma vedere che alla sua principessa è tornato il buon umore lo riempie di gioia, e velocemente prende posizione ai piedi del mobile. Senza togliere le infradito sale sulla sua schiena appoggiandole un piede anche sulla nuca. Vedere con quanto entusiasmo Luca accetta ogni sua richiesta la fa sentire sicura di se, e desiderata quanto mai prima d’ora. Le parole di Miriam continuano a ronzarle in testa <farebbe qualunque cosa per te, ne sono certa, sta solo a te decidere >.
Scendendo dalla sua schiena, mette inavvertitamente un piede sulla mano di Luca, schiacciandola a pieno peso. Vede la smorfia di dolore sul suo volto ma neanche un lamento.
A: “ ohh… scusa! T’ho fatto male? Non ho fatto apposta, davvero.”
L: “ non preoccuparti principessa, non mi hai fatto male, è stata più la sorpresa che altro.”
Alba rimette il piede sulla mano e comincia a passeggiarci più volte.
A: “ quindi anche se lo faccio apposta tu non senti nulla giusto?”
L: “ se a te piace, a me sta bene principessa.”
A: “ ah ah ah .. non ti conviene dire queste cose Luca. Immagina se mi venisse in mente di prenderti a calci.”
L: “ mi farebbe male, ma è una tua decisione, quindi accetterei di buon grado.”
A: “ a sii? Voglio proprio vedere se ne sei davvero convinto. Alzati lavati le mani e metti tutto in frigo. Ti aspetto di là in sala.”
Alba è in piedi al centro della stanza, con una mano indica il divano a Luca.
A: “ stenditi a pancia sopra. Adesso testeremo un po’ la tua resistenza, ok?!
Luca non risponde, non è molto preoccupato infatti, già che lo fa sdraiare sul divano e non per terra è un buon segno pensa.
Lei gli si avvicina si gira volgendogli le spalle e senza preavviso si lascia cadere col sedere sulla sua pancia. Luca fa appena in tempo ad indurire gli addominali. Alba comincia a ridere, poi si rialza e si lascia cadere nuovamente. Il gioco la diverte tant’è che prende a darsi slancio. Per Luca non è un grosso problema resistere, è allenato e i suoi addominali sono molto forti.
A: “ caspita Luca, mi son stancata prima io di te.. ma come fai a resistere così tanto!”
Alba si siede a cavalcioni sul petto di Luca, lo guarda dritto negli occhi per quasi un minuto..
A: “ Miriam mi ha detto che ieri sera ti sei tirato indietro e non hai voluto divertirti con lei perché sei innamorato di me, è vero?”
Luca improvvisamente capisce qual è il favore fatto da Miriam e il suo animo si riempie di gioia.
L: “ si è vero. Sono anni che lo nascondo… anche a me stesso l’ho nascosto, ma credo di esserlo da sempre.”
A: “ è incredibile!! Ti ho sempre considerato come un fratello, ma in questi giorni le cose sono cambiate, io sono cambiata. Ieri sera ho capito quanto è importante avere accanto una persona che tenga davvero a te e che non ti faccia soffrire. Pensando a te e Miriam insieme stanotte, mi sono scoperta gelosa, avrei voluto sapere dove trovarvi per fermarvi e riportarti a casa, qui con me. Per questo stamattina ero così irrequieta, ma Miriam mi ha ridato la pace ahahah… Ancora non riesco a credere che tu abbia rinunciato all’opportunità di avere un rapporto intimo con una bellissima ragazza come Miriam. Non c’è dimostrazione più grande!”
L: “ Alba… vuoi stare insieme a me? Nel senso, vuoi essere la mia principessa??
A: “ ahahaha… certo che lo voglio, secondo te di cosa stavo parlando fino ad ora? Ahahahah…”
L: “ quando saremo soli potrò ancora servirti?”
A: “ certamente!! Per cosa pensi che ti ho scelto ahahahahah.. sugelliamo questo nostro bizzarro rapporto nel modo più giusto… ci vuole un bacio”
Alba si alza dal divano abbassa i pantaloncini a mezza coscia poi si accovaccia sul viso di Luca.
A: “ se accetti il ruolo di ragazzo servitore dai un bacio al centro nel modo in cui sei stato addestrato.”
Luca non se lo fa ripetere due volte e bacia con piacere il prezioso buco del culo della sua principessa.
Poi Alba si sdraia sopra Luca guardandolo negli occhi....
A: “adesso che è tutto ufficiale, puoi baciare la sposa ahahah..”
view post Posted: 23/5/2018, 23:58     +1L'amica di famiglia - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
L'AMICA DI FAMIGLIA (parte 14)


In piazzetta son tutti presenti, Sandro, Miriam, Francesca, Nicola. La prima ad abbracciare Alba è Francesca, ha un abitino verde acqua molto corto e aderente, e un copri spalle bianco. Ai piedi un bellissimo décolleté grigio perla a punta aperta.
E’ decisamente bella pensa Luca, molto più bella di come l’ha vista in spiaggia due giorni prima.
Miriam sta parlando con Nicola, è di spalle ed indossa un pantacollant nero, molto aderente e provocante, una maglietta nera sbracciata, anche lei aderente e un décolleté nero. Appena vede Luca sorride e si avvicina a lui.
E’ una donna stupenda, ed è ammirata da tutti coloro che popolano la piazzetta. L’abbigliamento le dona un aspetto aggressivo ma elegante, sembra una pantera.
Certo che è una dominatrice per natura (pensa Luca guardandola camminare). Si salutano con i classici due baci.
M:” Ciao, ti sono mancata?”
Sussurra al suo orecchio.
Ma non si ferma ad aspettare una sua risposta. Girandosi abbraccia Alba, che nel frattempo si è avvicinata per salutarla.
A:” wow! Sei stupenda Miriam, sembri una pantera! Ah ah ah”
Luca rimane sorpreso dal complimento di Alba, sembra leggerle nella mente.
M:” oohh! Grazie!! Finalmente un complimento ah ah, mi pareva d’essere invisibile stasera!”
Con il dito indica Luca, ma senza farsi vedere da lui.
A:” ah ah ah tu non passeresti inosservata neanche camminando davanti a dei ciechi! Vero Luca?”
L:” confermo tutto ciò che ha detto Alba.”
M:” ma non mi hai detto niente prima?”.
L:” beh… mi hai lasciato senza parole!”
M:” wow! Addirittura ah ah ah .. grazie.”
Luca si sentiva sollevato, era riuscito a salvarsi.”
M:” anche tu però sei molto bella alba, questo vestitino ti sta magnificamente!”
E' vero pensa Luca. Alba indossava un vestitino rosa, tendente al fuxia, che si abbina alle sue décolletè.
E’ un vestitino semplice e sbarazzino, ma mette in risalto tutta la fresca bellezza della sua amica.
Raggiunti anche da Sandro e Nicola, ci si avvia verso un localino in riva al mare, dove prendere qualcosa da bere e fare due chiacchiere.
Il posto è molto carino, è tutto fatto in legno, ci sono dei grandi ombrelloni in paglia sotto i quali sono sistemate delle poltroncine in vimini e un tavolino basso con un buco centrale, dove passa il sostegno per il grande ombrellone.
Sono sulla spiaggia, ma ci sono delle passerelle in legno che ti permettono di arrivarci e di starci, senza toccare la sabbia. Lateralmente agli ombrelloni invece, dove durante il giorno ci sono i tavolini per la tavola calda, hanno allestito una piccola pista da ballo, che prenderà vita dopo le 23:00. Ovviamente si siedono due per divanetto, Nicola e Sandro, Francesca e Luca, Alba e Miriam. Questo spiazza un po’ Luca, avrebbe scommesso che Miriam si sarebbe seduta vicino a lui. Forse per questa serata non ha intenzione di stuzzicarlo o tormentarlo, pensa.
Francesca si rivela un’ottima compagna di posto, è simpatica e intelligente, in più, è anche molto delicata. Luca ne è incantato, e finalmente comincia a sentirsi rilassato. Dall’altra parte Miriam ed Alba continuano a parlare.
M:” Alba posso dirti una cosa che ho notato, ma che vorrei rimanesse fra noi?”
A:” ma certo, sarò una tomba!”.
M:” Ho notato che Luca, anche poco fa lo ha fatto, guarda spesso i miei piedi, e lo fa anche con te da quel che ho visto.
Guardalo anche adesso, sta parlando con Francesca, ma invece di guardarla in faccia, guarda i suoi piedi.
Non è che è un po’ feticista?
Alba rimane di sasso!! Avvampa vistosamente, e se non fosse perché è molto abbronzata si vedrebbe ancor di più.
Ripreso il controllo delle emozioni risponde scherzosamente:
A:” ah ah.. potrebbe essere, non sarebbe il primo che sento. Su facebook è pieno di persone che fanno riferimenti ai piedi.”
M:” ma tu non hai mai notato questa cosa in Luca?”
A:” no, non ho mai pensato questo. Luca è un ragazzo sempre molto gentile, tenero e servizievole, a volte al limite del sottomesso. Forse questo trae in inganno chi non lo conosce bene.”
M:”aahhh… forse mi son fatta trarre in inganno anch'io.. ma sai cos’è stato a farmi venire il dubbio.. quando l’ho visto baciarti il piede in spiaggia. L’ha fatto spontaneamente e senza vergogna alcuna. Ma forse con te è diverso perché è innamorato.”
A:” ma che dici Miriam! Luca non è innamorato di me! Siamo solo amici e ci vogliamo molto bene.”
M:” oohhh.. per quanto riguarda te si. Ma lui è innamorato perso di te, si vede lontano un chilometro. Pende dalle tue labbra.”
A:” addirittura penderebbe dalle mie labbra! Ah ah ah…. Ma dimmi piuttosto, come mai ti interessa tanto l’argomento feticismo?”
M:” mi ha sempre incuriosita, ma non ho mai avuto occasione di imbattermi in uno di loro, e di sicuro non vado a cercarli appositamente. Sarebbe bello incontrarne uno prima o poi. Per dirti la verità ho sperato che questo qualcuno fosse Luca, è un turista, non è un tipo pericoloso di cui dovrei aver paura, è un bel ragazzo ed è innamorato di un’altra ragazza che non lo corrisponde. Quindi non mi troverei a dovermi scrollare di dosso uno che si infatua della sottoscritta, e lui sfogherebbe con me le sue fantasie feticistiche o di sottomissione hi hi hi.. mi sembrava una cosa conveniente per entrambi, ma come al solito ho fatto male i conti.”
A:” ma scusa… perché non provi a parlarne con lui? magari è come dici tu e questa cosa gli farebbe piacere.”
M:” se per te va bene, più tardi vorrei chiedergli di allontanarsi un’oretta solo con me. Questa cosa vorrei discuterla con lui faccia a faccia, senza persone intorno.”
A:” ma certo Miriam, non devi mica chiedermi il permesso ah ah .. “
M:” non ti stavo chiedendo il permesso di allontanarmi con lui. Ti stavo chiedendo il permesso di lasciarti sola con i miei amici senza Luca. Se tutto va come spero che vada, torneresti a casa con loro.”
A:” ah ah ah.. che sciocca, avevo frainteso.”
Le due ragazze si stringono in un abbraccio, sotto gli occhi curiosi dei compagni.
La musica comincia a suonare, ciò vuol dire che sono già le 23:00. Francesca prende per mano Luca e lo porta in mezzo alla pseudo pista da ballo. Completamente sciolto da ogni tensione, Luca si lascia andare e balla allegramente con Francesca, da giorni non si sente così tranquillo, e tutto il merito era di quella ragazza. Vorrebbe abbracciarla e ringraziarla, ma sarebbe considerato un gesto strano. Una canzone un po’ tranquilla permette a Francesca di mettere le mani sulle sue spalle, sui suoi fianchi, attorno al collo, e muoversi in modo sensuale. Rimane sorpreso di non sentirsi in imbarazzo, nonostante la sensualità del ballo, è evidente che non c’è malizia o provocazione. Si sta solo divertendo.
N: “ permetti Luca?”
Nicola chiede a Luca di potersi intromettere e ballare con Francesca.
Francesca lo accarezza e accenna un sorriso che fa capire a Luca di aver fatto centro.
Si defila silenzioso, ma prima che possa lasciare la pista da ballo, viene raggiunto da Miriam, che lo prende sotto braccio e lo riporta al centro.
M: “ non ti va ballare un po’ con me adesso?”
L: “certamente! Se i miei movimenti tu li chiami ballare ah ah ah..”
M: “ho parlato con Alba prima, le ho detto che ti avrei portato a fare un giro se a lei sta bene essere accompagnata a casa dagli altri. Ha risposto che se tu accetti, per lei non ci sono problemi. Quindi adesso balliamo un po’ e poi ce ne andiamo per i fatti nostri, ok!”
L: “si ma cosa penseranno i miei?”
M: “ ah ah ah .. ma non farmi ridere Luca! Tuo padre sarà al settimo cielo se verrà a sapere che sei stato fuori con me. Poi perché dovrebbero venire a saperlo. Loro saranno a letto ancor prima che rientrerà Alba, lo ha detto lei.”
L: “ va bene Miriam.”
M: “ su col morale cuciolotto, stanotte sarai mio!! Ah ah ah..”
Luca comincia a pensare cosa potrebbe costringerlo a fare questa volta.
Vederla ballare però è un vero spettacolo! È sexy da morire, e non c’è un solo maschio presente che non farebbe carte false per portarsela a letto. Lui sa di non avere speranze con lei, ma più di una persona dopo stasera potrebbe pensare a una relazione fra loro. Questo lo riempie d’orgoglio, ma gli fa anche paura. Fra queste persone potrebbe esserci anche Alba, ed è solo questo che frena il suo entusiasmo.
L’amore che sente per lei gli impedisce di vivere a pieno quella che potrebbe essere una vera avventura di sottomissione totale.
Alba lo ha sottomesso, ma di comune accordo, e per il piacere di entrambi. Miriam lo costringe alla sottomissione unicamente per il suo piacere personale, e nonostante le sue rimostranze, lei va avanti imperterrita per ottenere ciò a cui mirava.
Una vera dominatrice.
Nicola e Francesca sono i primi ad andarsene, e subito dopo Miriam facendo un segno di saluto verso alba, prende per mano Luca e si allontana con lui.
A: “siamo rimasti soli Sandro”
S: “ perché Luca e Miriam dove sono andati?”
A: “ Miriam mi ha detto poco fa che vuole parlare un po’ con Luca, e di chiedere a te se puoi riaccompagnarmi a casa.”
S: “ ohh! Certo non è un problema. Mi sorprende che siano andati via senza salutare.”
A: “ forse non voleva dare troppe spiegazioni hi hi hi..”
S: “ tu dici?”
A: “certamente!! che si piacciano a vicenda è evidente a tutti, non dirmi che tu non te ne sei accorto?”
S: “ sinceramente no!”
A: “ ho un po’ d’invidia sai? Luca sta per avere la sua prima avventura estiva, un bel ricordo da portare a casa.”
S: “ e tu ne vorresti una tua?”
A: “ mi piacerebbe, ma colui che credevo si interessasse a me continua ad ignorarmi! Forse mi sono solo illusa di piacergli.”
S: “ ah ah ah.. ma come puoi non piacergli?”
A: “ non so… non vuole mai stare solo con me..”
Sandro allaga le braccia e sorridendo stringe a se Alba.
S: “ ti va di stare tranquilli in macchina a parlare un po’?”
A: “ si va bene, purché sia appartato… hi hi hi..”
Sandro porta Alba in una piccola caletta raggiungibile in macchina, non c’è nessuno intorno, solo loro il riflesso della luna sull’acqua e il rumore delle onde. Come situazione è perfetta pensa Alba. Prende l'iniziativa, poggia una mano sulla gamba di lui. Lui la guarda sorridendo e finalmente si avvicina per baciarla. Si spostano sul sedile posteriore, lui è frenetico nel toccarla, non sembra consapevole di ciò che sta facendo. Alba lo lascia fare un po’, poi lo afferra per le spalle spingendolo verso il basso. Sandro comincia a baciarle il collo scendendo sui seni, lei lo spinge ancora più giù e lui gli bacia la pancia soffermandosi sull’ombelico, torna a succhiarle i seni poi il collo, con una mano si prende il cazzo e lo indirizza spingendoglielo dentro.
S: “ sei protetta? “
Alba un po’ spiazzata risponde che può stare tranquillo. E’ molto delusa dalla situazione, si aspettava molto di più da lui.
Non si è mai sentita una ragazza da una botta e via. La scopata in se, è la più triste mai vissuta.
Si ritrova in men che non si dica nel suo letto a guardare nel buio.
Miriam e Luca si trovano davanti al portoncino di una villetta vicino la spiaggia.
L: “ Di chi è questa casa?”
M: “ Mio padre gestisce un’agenzia per le case vacanza, il proprietario vive a Trento e questa casa tranne che per il mese di luglio la mette in affitto. Questa settimana non c’è nessuno che l’ha presa quindi, anche se non potrei ho pensato di noleggiarla io per una notte… tanto per stare comodi. Domani verrò a riordinare. Si entra subito in un bel salotto ampio dove c’è un grande divano in pelle rosso porpora, un bel tavolo grande e un maxi schermo a LED sulla parete di fronte al divano.
M:” siediti pure, vado in cucina prendere delle birre che ho portato qui questo pomeriggio e torno.”
L: “ questo pomeriggio? Eri proprio certa che sarei venuto vero?”
M: “ ah ah ah.. non al cento per cento, ma al 99 si ah ah ah... quando mi metto in testa qualcosa, faccio di tutto perché ciò si realizzi.”
Miriam accende il televisore sul canale MTV.
M: “ ti va un po’ di musica vero?”
L: “ si certo va benissimo.”
M: “ lo sai perché siamo qui?”
L: “ posso immaginarlo… credo che tu voglia divertirti un po’ con me.”
M: “ è vero in parte Luca, si voglio divertirmi certo, ma spero di far divertire anche te stanotte. Ti va di scoparmi?”
Luca rimane a bocca aperta! È paonazzo e non sa cosa rispondere..
M:” tranquillo Luca, ti guido io, non c’è nulla di preoccupante ti assicuro. Sembrerò anche una “pantera” come mi avete descritto voi, ma son pur sempre una ragazza come le altre. O c’è dell’altro che non ti va bene?”
L: “ noo!! Non c’è nulla Miriam, non mi aspettavo questo, tutto qui. “
Miriam sorride, si avvicina a Luca e ci si siede sulle gambe, cavalcandolo frontalmente. Lo stuzzica accarezzandolo dietro la nuca e solleticandogli l’orecchio. Poi una mano scende verso il pacco. Luca non è eccitato come Miriam si aspetta.
M: “ c’è qualcosa che non va?”
L: “ no, tutto bene! “
M: “ beh! Non direi. Qui sotto perlomeno no! Che cos’è che non va, la situazione ti fa paura? Hai la classica ansia da prestazione? Non temere, andrà tutto bene.”
Miriam si alza e aiuta Luca a spogliarsi. Poi lo invita a fare altrettanto. Si stendono sul divano una sopra l’altro, lo bacia sul collo, si fa toccare e baciare i seni, ma niente, Luca non si eccita!
M: “ così non va proprio Luca! “
L: “ scusa Miriam, non so che mi succede, io..”
M: “ ohh.. basta Luca stai zitto! Stupidamente volevo in qualche modo farti divertire. Dimostrarti che non ero così egoista come ti avevo fatto credere, ma niente da fare, sembra che tu non sia interessato a fare sesso con me.”
Miriam si solleva e si mette a sedere sulla sua pancia.
L: “ non è così Miriam, ti giuro tu sei bellissima e non capis….”
M: “ ho detto zitto!!”
Miriam cambia posto mettendosi a sedere sulla sua faccia.
M: “ vediamo se cosi riesci a stare in silenzio!”
si appoggia allo schienale a braccia conserte, guardando la TV.
M: “ sto rischiando di litigare con mio padre per aver preso le chiavi di nascosto, e non è servito a niente? Scordatelo!!
se tu non sei in grado di approfittarne, peggio per te!! io questa notte mi divertirò comunque!!
sono troppo furiosa, ho bisogno di sfogarmi.”
Miriam si alza in piedi trascinando per un braccio Luca a terra. Poggia un piede sul suo petto e con uno slancio ci sale sopra.
M: “ sei venuto convinto di farmi da vittima sacrificale. Beh.. ti accontento subito.”
Miriam passeggia su tutto il corpo di Luca sale dalle caviglie per poi scendere dalla sua testa e viceversa. Si ferma sull’addome molleggiandosi e facendo piccoli saltelli, si mette con entrambi i piedi sulla faccia e ci si ferma per diversi secondi se non quasi un minuto.
Stanca di questo esercizio si risiede sul divano, ordinando a Luca di mettersi in ginocchio e cominciare a leccarle i piedi.
M: “ questo ti riesce magnificamente.. ah ah ah ah “
con tutto il suo impegno Luca riesce a far rilassare Miriam, la sua lingua instancabile passa su ogni centimetro del piede.
Miriam gioca con la sua preda, allarga le dita prendendole il naso e stringendolo forte. Mette tutte le dita all’interno della sua bocca, spingendo più in fondo possibile il piede. Comincia a prenderci gusto, la delusione è ormai svanita, appoggia il piede sulla sua guancia, poi prendendo un piccolo slancio lo schiaffeggia.
Luca non si muove dalla sua posizione, anche quando i calci in faccia diventano più forti. Con l’ultimo lo fa crollare a terra, ma si rialza immediatamente rimettendosi in posizione.
Luca è mortificato per la mancata erezione, sente il dovere di far divertire Miriam ad ogni costo.
M: “ cos’è, ne vuoi ancora?”
L: “ mi sento una merda per quel che è successo, è normale che tu sia arrabbiata e non mi voglio sottrarre al tuo sfogo, accetterò senza fiatare ogni tua volontà.”
M: “ non ho intenzione di riempirti di botte, non me ne verrebbe niente, ma ho tutta l’intenzione di approfittare della casa, per divertirmi liberamente, e passare sopra alla tua impotenza. Adesso passami la birra e rimettiti a leccarmi i piedi. “
Con un piede sulla spalla ed uno in faccia a Luca, Miriam sorseggia la sua birra tranquillamente.
Presto la rabbia viene sostituita dall’eccitazione, il potere che ha su Luca la fa sentire bene. Portandosi una mano fra le gambe comincia a toccarsi.
M: “ mettiti a quattro zampe davanti a me!”
Luca esegue e Miriam le poggia i piedi sulle spalle scivolando un po’ in avanti sul divano. Il viso di Luca è ha pochi centimetri dal suo sesso, e questo eccita maggiormente Miriam che ora si friziona e si penetra con maggior vigore. Le dita sono piene delle sue secrezioni. Allunga la mano cercando le labbra di Luca.
M: “ lecca!!”
Luca senza esitare esegue l’ordine leccando e succhiando. La stessa operazione viene ripetuta più volte. Luca comincia a sentirsi diverso.. sembra che il suo corpo cominci a reagire.
M: “ ti piace il mio sapore vero?”
L: “ si Miriam, è molto buono.”
M: “ oohh.. ma non è tutto, devi assaggiare anche il resto mio caro.”
Togliendo le dita dalla sua bocca, va a solleticarsi e a bagnare l’ano per poi penetrarsi pian piano con il dito medio. lo sfila, lo guarda e se lo porta al naso annusandolo. Non è sporco, ma puzza sensibilmente. Sorridendo lo avvicina al viso di Luca ordinando di annusarlo profondamente. Sentendo il suo respiro profondo, Miriam scoppia a ridere, torna a penetrarsi con lo stesso dito, spingendolo più in fondo possibile e tutto a pochi centimetri di distanza dal viso del ragazzo. Lo rimette sotto al proprio naso, ma questa volta lo allontana subito, l’odore è più forte e si sente distintamente il puzzo. Allunga la mano di nuovo, e Luca si avvicina per annusare. Questa volta la sua espressione fa capire a Miriam che l’odore è davvero diverso, ma nonostante questo Luca non indietreggia di una virgola.
M: “ ah ah ah.. non male vero.. “
Luca continua ad annusare le dita facendo un cenno affermativo con la testa. La sua eccitazione comincia a manifestarsi ma Miriam ancora non può vederla.
M: “ accetti anche questo?”
L: “ si lo accetto!”
M: “ bene! Allora adesso succhiami il dito a dimostrazione che ti piace.”
Luca prende in bocca il dito sotto l’occhio attento di Miriam. Lo succhia senza ritegno, dimostrandone il gradimento. Miriam ride forsennatamente, le toglie il dito di bocca, per rimetterselo nel culo e di nuovo in bocca a Luca, e tutto questo per svariate volte.
Miriam si alza improvvisamente!
M: “ stenditi sul divano adesso, ho voglia di godere mentre mi lecchi il buco del culo!”
Luca si alza in piedi, svelando a quel punto la sua erezione.
M: “ oohhh cazzo!! Ma ti è venuto duro come a un toro!”
Lo prende con forza dalle spalle, lo fa sedere sul divano.
M: “ questa volta non me lo perdo.. si torna al programma originale! E vedi di farmi godere per bene!”
Miriam ottiene quattro orgasmi prima di sdraiarsi sul divano per il mal di gambe. Fa segno a Luca di venirle sopra e di continuare a scopare. In quella posizione si sente meglio e non ci vuole troppo perché anche lui raggiunga il suo orgasmo. Miriam lo tira a se abbracciandolo.
M: “ credo di averti capito Luca.”
L: “ che vuoi dire?”
M: “ sshhhh… non adesso Luca. Vai in bagno a lavarti il pisello, ne riparliamo più tardi.”
Luca si siede sulla tazza del cesso, urina e pensa a ciò che è successo. Ha fatto sesso con Miriam e l’ha sentita godere, ne è molto orgoglioso. L’umiliazione precedente sembra essersi dissolta nel nulla. Probabilmente era molto agitato ed è andato in panico, per quello non si era eccitato, non c’era niente di cui preoccuparsi.
Fatto il bidet, mentre si stava asciugando, entra in bagno Miriam. Un corpo scultoreo, tutta nuda, capelli sconvolti e sguardo radioso. Si avvicina e lo bacia, lo accarezza dietro al collo e tocca i suoi glutei. Luca fa del suo meglio, ma sa anche lui di non essere un esperto baciatore, quindi appena Miriam lo accarezza nuovamente dietro la testa, ne approfitta per scendere a baciarle il collo e seguendo la spinta della mano della ragazza, ai seni. Miriam lo mette con le spalle al muro e con una mano le tocca membro e testicoli….
M: “ oohhh.. non ce la fa più vedo, si è sfogato abbastanza?”
L: “ si, penso proprio di si. Non credo ce la faccia a fare dell’altro.”
M: “ sei stato bravo Luca, ma ho un ultimo grande favore da chiederti, te la senti di accontentarmi?”
L: “ certamente Miriam tutto quello che vuoi!”
M: “ vieni allora, inginocchiati qui davanti a me, mentre mi libero… voglio che mi guardi fare pipì!”
Luca cambia espressione, si sente nuovamente insicuro. Tutta l’euforia di cui era pervaso, sparita in un istante. Perché era così stronza con lui! Nonostante tutto si inginocchia davanti alla tazza del wc, Miriam subito dopo gli si siede di fronte a gambe larghe. Lo prende per i capelli e lo tira a se, facendogli appoggiare il sotto mento alla tavoletta.
M: “ adesso ti dimostrerò una cosa. Fatti guidare senza paura, vedrai che alla fine capirai tutto.”
Luca fa un grosso respiro poi si rilassa. È’ con il viso a pochissima distanza dalla sua vagina, inizia a colare lo sperma, poi pian piano comincia ad urinare sempre più forte. Miriam preme la testa di Luca, facendola quasi entrare nella tazza.
L’odore è forte e qualche gocciolina arriva sul viso. Luca non si muove, ad occhi chiusi aspetta paziente che Miriam finisca.
M: “ non puoi neanche immaginare la sensazione di potere che mi sta dando questo momento… in casa mi trovo spesso in bagno, sia con mia madre che con mia sorella. Siamo tutte donne della stessa famiglia, e non c’è nulla di strano ad averle vicine mentre mi sto liberando. Ci sono state volte in cui ero con delle amiche o con qualche ragazzo dopo aver fatto sesso, mi sono liberata mentre lui si lavava e viceversa. Ma mai avrei immaginato di poter vivere una situazione del genere. Sto praticamente godendo senza neanche toccarmi, e non mi sento neanche troppo stronza e perversa ad usarti, perché so che anche tu in questo momento sei eccitato, non è vero?”
Luca riflette velocemente sulla situazione. Gli ultimi giorni sono stati una scoperta continua, dai giochi concordati con Alba, agli abusi ricevuti da Miriam, ma soprattutto dai continui sogni e desideri. Però non può ammettere apertamente di essere attratto da tutto questo, o meglio, potrebbe anche ammetterlo, ma solo con Alba. Deve cercare una scappatoia …
L: “ Miriam tutto questo lo faccio solo perché costretto, non voglio farti arrabbiare o indispettire, per timore che tu possa vendicarti dicendo tutto ad altri. Mi piacciono i piedi e mi piace sapere di dare piacere alla donna con questa mia particolarità, niente di più. Tutto questo non ha nulla a che vedere con ciò che mi eccita.”
Miriam si alza in piedi, e ordina a Luca di alzarsi a sua volta.
M: “ guardati Luca.. sei eccitato eccome!! poco fa ci siamo baciati e il tuo pisellino non ha dato segni di vita, hai detto tu stesso che ormai non saresti stato più in grado di fare altro, e invece il tuo cazzo dimostra il contrario. Il cazzo non mente Luca ah ah ah.. te ne darò ulteriore dimostrazione! Torna giù in ginocchio! “
Miriam torna a sedersi sulla tazza, con la faccia di Luca sempre tenuta stretta in mezzo alle sue cosce, rivolta all’interno del wc.
M: “ adesso sarai umiliato come non lo sei mai stato. Se la tua eccitazione non accenna a sparire, vorrà dire che ho ragione io.”
L: “e se sparisce ed è come dico io? mi lascerai in pace con questi giochi?”
M: “ te lo prometto! Se avrai ragione tu, non avremo altri incontri solitari.”
Non avere altri incontri con lei infondo gli sarebbe dispiaciuto, questa notte si è divertito a fare sesso con lei.
E’ bellissima, ed ogni ragazzo che quella sera li ha guardati allontanarsi insieme, almeno in quell’istante lo ha invidiato da morire.
Poi c’è Alba… forse vederlo uscire con Miriam, potrebbe averle fatto provare un senso di gelosia, anche solo di possesso.
Non pensa sia possibile ma è bello sperarci.
I suoi pensieri continuavano a tenerlo lontano dalla realtà, ma il suo olfatto in pochi secondi lo riporta indietro. Un puzzo nauseabondo investe le sue narici e di riflesso la gola. Miriam ha appena scorreggiato!
L: “ mio Dio Miriam!”
M: “ ah ah ah ...”
Luca istintivamente cerca di liberare la testa dalla stretta di cosce e mani, ma è solo un timido tentativo, e Miriam non ci mette molto per scoraggiarlo.
M: “ ah ah ah.. sono due ore che la tenevo ah ah ah.. “
Il paragone con le scorreggie di Alba gli viene immediato, era la prima volta che ne sentiva di così puzzolenti. E’ certo che Miriam sta per cagare! Luca teme di non farcela a stare calmo in una simile circostanza. Circa un minuto è passato dal peto, ma la puzza all’interno della tazza è ancora notevole. Un’altra fetida scorreggia risuona fra la ceramica del wc. Le risa di Miriam si sentono forte, nonostante entrambe le orecchie siano schiacciate fra le sue gambe. Il suono ovattato sembra quasi demoniaco!
Non è difficile capire quanto si stia divertendo..
M: “ pensa Luca: sei col muso a pochi cm. dal mio piscio, stai respirando le mie puzzette con la faccia immersa nel wc, e nonostante tutto la tua eccitazione non accenna a diminuire. Non ti fa capire qualcosa? Fra poco cagherò con la tua faccia fra le cosce, sarai quasi a contatto con ciò che uscirà dal mio buco del culo! Una persona normale vomiterebbe solo all’idea, ma sono sicura che a te questa cosa ecciterà parecchio, perché a te essere umiliato piace, ti eccita essere sottomesso, almeno da noi femminucce.”
Nel frattempo l’ennesima scorreggia riempie il wc di aria maleodorante.
M: “ sta per arrivare Luca!! Intanto respira ancora un po’ i miei profumi, ossigenati il sangue. Ah ah ah … “
Le mani di Miriam premono un po’ più forte. L’interno della tazza è quasi completamente al buio, non si riesce a vedere più di tanto, ma dall’odore che lo investe gli fa capire che il momento è arrivato. Di colpo un tonfo in acqua e qualche schizzo colpisce in viso Luca.
M: “ ah ah ah … dev’essere proprio grosso! Ah ah ah..”
Miriam si alza dalla tazza, si gira e guarda ciò che ha prodotto. Luca non si è mosso, è ancora con la testa penzoloni nel cesso.
Luca ha davanti agli occhi un enorme cilindro marrone scuro, di quelli duri come i sassi, quelli che ce ne solo uno. Adesso che Miriam si è alzata l’odore non è più così forte. Sente la sua presenza che lo sovrasta, sente che i suoi occhi si stanno gustando la scena di lui, inginocchiato sopra la sua merda. Cerca di intuire i suoi pensieri, e conoscendola è sicuramente eccitata da morire. Nonostante sia ormai libero di muoversi, non si sposta. Non ha ricevuto il permesso di farlo e lui non lo fa. Una mano gli tocca il pene…..
M: “ ooohhhh… ma cosa sento qui!! È ancora in tiro! Cosa ti avevo detto Luca?”
Luca si sente sconfitto, sperava di potersi controllare ma non c’è riuscito.
M: “ cos’è che ti piace della mia merda? “
L: “ niente Miriam, non c’è niente che mi piace nella merda, non so perché sono eccitato.”
M: “ ora vediamo… alza la testa restando lì in ginocchio.”
Miriam mette un piede sulla tavoletta dando le spalle a Luca. Il suo sedere è proprio davanti al suo viso.
M: “ è sporco? “
L: “ mah!! Sembra di no, non si vede niente.”
Strappa un foglio di carta igienica e lentamente, allargandosi la natica con l’altra mano, si pulisce il culo. Guarda la carta, poi girandosi e sedendosi sul water la mostra a Luca. Sul foglio c’è solo un leggero segno beige. Lo mette sotto il naso per farglielo annusare.
M: “ puzza?”
Luca annusa più forte, due, tre volte…
L: “ non direi Miriam, credo che l’odore che sento provenga dal wc.”
Miriam appallottola il foglio di carta fino a farne una piccola pallina, poi lo mette a pochi millimetri dalle labbra di Luca, che senza neanche rendersi conto le schiude accogliendo la pallina di carta nella sua bocca.
M: “ bravo! Adesso ingoialo! Sii orgoglioso di quel che fai. Con quella carta mi sono pulita il culo ed è per te così eccitante poterla masticare vero?”
Luca come in trans fece un segno d’assenso con il capo. Miriam gli sorrise e gli tocco il membro con un piede.
M: “ vedi quanto ancora sei eccitato? Lo vedi quanto ti conosco bene? Sapevo che ti sarebbe piaciuto, come so che ti piacerà leccarmi il culo e farmi un bel servizio bidet. Vero che vuoi farlo? “
Luca guarda quegli occhioni raggianti e dice si.
Miriam si gira e si risiede lasciando fuori il suo bel culo.
M: “ mettiti d’impegno schiavo! Ripulisci il culo alla tua padrona ah ah ah..”
Luca affonda il viso tra le natiche e comincia a leccare, prima timidamente poi sempre con maggiore impegno.
Non sente nessun sapore sconvolgente, però sta pur sempre leccando il culo di una donna che ha da poco defecato.
L’umiliazione e il disgusto dovrebbe avere la meglio sulla sua volontà, ma così non è, anzi, riuscire a compiere un’azione così degradante lo eccita maggiormente. E’ un limite che mai avrebbe pensato di riuscire a superare.
M: “ quanto impegno Luca, sei bravissimo! Sento la tua lingua infondo e mi piace da morire. Se Alba scoprisse che oltre ai piedi lecchi anche il culo in questo modo, son sicura che ti terrebbe stretto al guinzaglio senza farti allontanare troppo ah ah ah ah..”
Luca continua a leccare instancabilmente, Miriam sembra non averne mai abbastanza dei suoi servigi, ma passati altri dieci minuti si alza.
M: “ ok Luca, immagino tu sia pronto per scopare giusto? Alzati, fatti vedere… oohhh!! Ne ero certa! Ah ah ah “
Miriam si appoggia al lavandino e invita Luca a prenderla da dietro. Questa volta non c’è nessun problema di erezione, il suo pene era in tiro come non mai. Era la prima volta che lo faceva due volte di seguito, ma non notava differenze.
Finiscono sul tappeto del bagno, lui sotto e lei sopra. Al momento dell’orgasmo Miriam si alza, si mette a gambe larghe sopra il viso di Luca, e come la prima volta frizionandosi il clitoride da sola, gode bagnandolo completamente.
M: “ E’ stata una notte pazzesca! Sono sfinita.. tu non sei ancora venuto, se vuoi posso sedermi sul tuo viso così che mentre mi lecchi puoi finire da solo il lavoro.”
L: “ sono a posto Miriam, anch’io sono stremato e non sento il bisogno di venire, se per te va bene finirei così.”
M: “ mi mancherà avere il tuo viso fra le mie gambe e sotto al mio culo.”
Miriam si abbassa completamente strusciandosi sulla sua faccia tre, quattro volte prima di alzarsi in piedi.
M: “ la doccia me la faccio prima io, mentre io mi lavo tu mettiti a quattro zampe con la testa dentro il wc. Voglio ancora vederti annusare la mia merda prima di tirare l’acqua ah ah ah… voglio godermi ancora un po’ la tua sottomissione.”
Luca non ne aveva alcuna voglia di giocare ancora, ma sembrava davvero il suo ultimo desiderio, così si mette a quattro zampe davanti al wc e infila la testa, a pochi centimetri da quel cilindro ancora per metà fuori dall’acqua.
M: “ chiudo la tavoletta cosi da lasciarti un po’ di intimità ah ah ah ah.. non fate niente di compromettente voi due d’accordo? Ah ah ah “
Mentre Miriam continua a ridersela anche sotto la doccia, Luca pensa e ripensa a quanto patetico può sembrare.
Ascolta le parole di Miriam che lo descrivono come un perfetto lecca culo, di come gli sarebbe piaciuto cagargli in bocca e come secondo lei quella del cesso era la sua vera vocazione. Luca torna ad eccitarsi, la respirazione si fa sempre più affannata.
Miriam intanto continua con i suoi discorsi, dice che gli piacerebbe andare a trovarlo al suo paese questo inverno, così da finire il suo addestramento come cesso completo. Luca continua a fantasticare su quei discorsi, come se le stesse parlando di un’altra persona, tanto da non accorgersi neanche che Miriam aveva chiuso l’acqua della doccia.
M: “ ah ah ah… cazzo ma sei un caso clinico ah ah ah…”
Luca sorpreso accenna a tirarsi su.
M: “ no, no, no.. continua Luca, voglio proprio vederti godere con la mia merda sotto al naso ah ah ah.”
Sollevata la tavoletta del wc, Miriam continua a godersi la scena della masturbazione di Luca, che in pochissimo tempo viene sul pavimento ai piedi del wc.
M: “ sei uno spasso Luca, davvero.. ah ah ah … pulisci li a terra, tira l’acqua e fatti una doccia anche tu che ne hai bisogno, qui c’è anche uno spazzolino nuovo per lavarti i denti. “
Arrivati davanti a casa Miriam spegne il motore della macchina e si gira verso Luca.
M: “ qui finisce la nostra storia purtroppo. Domani mattina passo a salutare Alba e poi parto per l’Egitto. Vado a fare l’animatrice in un villaggio turistico. “
L: “ ahh.. “
M: non ho voluto dirlo prima perché non volevo rovinarmi questa notte. Mi sono divertita molto con te e voglio darti un consiglio: tieniti stretta Alba. Tu hai bisogno di essere umiliato per eccitarti. Alba è una ragazza dolce e conosce la tua indole sottomessa. Non ti farà mai del male perché ti vuole bene, ma è anche una a cui piace divertirsi. Se giochi bene le tue carte, son sicura che potrai ottenere da lei quel che cerchi. Una padrona da servire e da amare. Dovesse andarti male con lei, chiamami, sarei più che felice di prenderti a mio servizio.”
Le sue parole sembrano una presa in giro, ma dal suo tono, dal suo sguardo e dal suo sorriso Luca capisce che non scherza, che il suo consiglio è sincero e interessato. Sente che in un certo modo anche lei gli vuole bene.
L: “grazie Miriam, cercherò di far tesoro dei tuoi consigli.”
Miriam sorride e lo abbraccia.
M: “ a domani tesoro”
L: “buona notte”.
view post Posted: 17/10/2017, 21:31     L'amica di famiglia - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
L'AMICA DI FAMIGLIA (parte 13)



La mattinata trascorre allegramente, fra giochi e chiacchiere.
Miriam, cosi come Sandro piacciono molto anche ai genitori,
tanto è vero che vengono invitati a mangiare qualcosina a casa loro.
A tavola si parla di bellezza territoriale e di tradizioni sarde, Sandro elenca qualche bel posto che vale la pena visitare, in uno di questi posti poi fanno una festa molto bella con costumi tradizionali.
Entrambe le madri adorano questo tipo di manifestazioni e vorrebbero andare a vederla, ma per questo dovrebbero stare fuori almeno due giorni, poiché il posto è molto lontano.
Alba rassicura i suoi dicendo che per lei non c’è nessun problema se stanno fuori per una notte e due giorni. Ormai avevano già fatto una prova generale, superandola magnificamente.
Per Luca il problema non si poneva neanche, diverse volte era già rimasto solo in casa.
Alla Fine, decidono che sarebbero partiti la mattina successiva.
Luca nel frattempo, è andato in bagno.
E’ seduto sulla tazza del water quando nota, di fianco alla lavatrice, un sacchettino con dentro qualcosa.
Lo apre, e riconosce dal colore dei calzini, che si tratta dei vestiti indossati dalla madre di Alba nei due giorni precedenti.
Non avendo avuto il cambio con se, l’intimo ed i calzini erano stati usati per due giorni di fila.
Luca non resiste, prende un calzino, lo mette al naso ed inspira profondamente..
L’odore è ancora ben presente sul tessuto, nonostante siano passate più di dodici ore.
Cerca nel sacchetto anche l’altro calzino e lo unisce al primo. Ora l’odore si sente ancora meglio.
La mamma di Alba è una bellissima donna, è ancora giovane, perché come sua madre è rimasta incinta per un errore di valutazione. Entrambe hanno 35 anni. Nonostante tutto però, Luca non ha mai fantasticato su di lei.
Rapito da quel profumo celestiale, cerca di ricordare come sono fatti i suoi piedi, ma nonostante gli sforzi, gli unici piedi che gli vengono in mente sono quelli di Alba.
Continua a tenere i calzini appiccicati al naso, mentre con l’altra mano rovista ancora dentro al sacchetto.
Finalmente trova le mutandine, le rivolta e vede che c’è un alone biancastro nella parte a contatto con la vagina.
Annusa anche quelle ma non sente nessun odore in particolare. La situazione lo eccita, strofinarsi sul viso le mutandine di Eleonora (la madre di Alba) lo fa sentire bene. Ad un tratto la maniglia della porta si muove rumorosamente.
Luca si agita un pochino, come se lo avessero colto sul fatto..
A:” chi c’è?”
L:”sono io, Luca. Sto uscendo.”
A:”ma perché non usi il tuo bagno! Dai che ho fretta!”
L:” scusa Alba, c’era mia madre nel nostro bagno e a me scappava.”
dopo aver rimesso tutto come era prima Luca esce dal bagno, incrociandosi con Alba, che però non lo guarda nemmeno.
Tornando in sala, Luca vede Eleonora che con sua madre stanno ritirando tutto dal tavolo.
Eleonora ha un pantaloncino in jeans e una magliettina rossa che risaltano il suo fisico , ma ciò che a lui interessa adesso, è vedere quei piedi che prima non è riuscito a ricordare. Si siede sul divano di fianco a Miriam che lo guarda incuriosita:
M:” tutto bene Luca? Mi sembri un po’ sfasato ah ah ..”
L:” un po’ si in effetti, mi sta arrivando il sonno.
M.” ah ah ah… a casa mia dopo mangiato spariscono tutti per almeno una mezzora. Con questo caldo poi, un pisolino ci sta tutto.

A Sandro squilla il cellulare, chiede scusa ed esce in veranda a parlare.
Rientra dopo pochi minuti allargando leggermente le braccia..
S:”scusate ma devo andare, a mio padre serve la mia macchina.
“ niente di grave spero” dice il padre di Luca.
S:” no certo, deve solo andare dal grossista a ritirare l’ordine.
L’altra macchina è piccola e non ci sta la roba. Me lo aveva detto ieri di prendere la 500 ma me lo son scordato.”
A:” che peccato Sandro, non puoi portargli la macchina e tornare?”
S:” noo, sarebbe più il tempo passato in auto che quello che trascorrerei qui dopo. Meglio se aiuto mio padre e poi mi preparo per uscire stasera.
Tu Miriam torni con i mezzi o vuoi che ti dia un passaggio io?”
M:” beh a questo punto rientro anch’io a casa, così mi preparo tranquillamente per stasera. Ci si ritrova tutti in piazzeta ok?”
A:” si ok, a stasera allora.”
Salutano tutti e se ne escono.
Eleonora adesso è ferma davanti a Luca, sta conversando e finalmente può vedere i sui piedi.
Sono molto belli, affusolati e ben curati. Le unghie sono smaltate di rosa, e rendono il piede ancor più delicato e desiderabile ai suoi occhi. Porta delle infradito giallo- verdi con disegnato sopra la bandiera del brasile.
Vanno molto di moda quest’anno. Luca ricorda di aver notato già altre volte l’impronta del suo piede sulla gomma.
Gli viene una voglia pazzesca di tornare nel loro bagno, prendere quei calzini e perdersi nel loro aroma.
Non può farlo ovviamente, ma si promette che alla prima occasione, cercherà di mettere le mani su quelle infradito e sentirne l’odore
Per partire l’indomani, i genitori, escono a fare un po’ di spesa da mettere in frigo per i ragazzi.
L:” che si fa noi Alba? Si torna in spiaggia?”
A:” no, non ne ho voglia Luca. Preferisco stare a casa, sedermi sul divano col computer, guardare anche un po’ di televisione e poi andare a lavarmi.”
L:” come vuoi tu, allora si sta a casa.”
A:” se tu vuoi andare vai, non sei obbligato a restare in casa.”
L:” ma Scherzi? Mica vado in spiaggia solo. Dai, vado a prenderti il pc.”
A:” ok! Vado a sedermi allora.”
Al mio ritorno Alba mi chiede se gentilmente posso andare a prenderle un bicchiere d’acqua. Volentieri!
Porgo il bicchiere ad Alba, faccio per sedermi al suo fianco, ma lei mi ferma con un gesto della mano.
A:” no Luca, inginocchiati qui davanti a me.
Questa mattina l’hai dedicata tutta a Miriam, adesso voglio un po’ di coccole anch’io. Leccami un po’ i piedi, fai il bravo.
Luca non poteva sperare di meglio… Felice della richiesta, si inginocchia al cospetto della sua bella principessa.
Delicatamente prende il piede destro fra le sue mani, sollevandolo ad altezza viso.
La pianta del piede è completamente annerita, si vede che ha camminato scalza, da quando è tornata dal mare.
Luca passa la sua mano, cercando di ripulire il piede dalla polvere, ma l’operazione riesce solo in parte.
A:” che c’è, non ti va di leccarmi i piedi?”
Sul viso spunta un sorriso di scherno che non sfugge agli occhi di Luca, che invece di irritarsi si eccita maggiormente.
L:” no principessa, non è questo.. hai la pianta del piede molto sporca, stavo togliendo ciò che è rimovibile, con la mano, ma non è un problema …”
e subito dopo comincia a passare la lingua sotto al piede.
Alba dopo le prime tre leccate di Luca ritira il piede, piega la gamba in modo da vederlo sotto. Era veramente sporco, e dopo le prime leccate si era formato come un impasto fra saliva e polvere.
A:” mio Dio! È veramente sporco!”
Riallunga la gamba rimettendo il piede in faccia a Luca.
“dovrai impegnarti a fondo per ripulirli credo.. ah ah ah..”
Luca rimane per un istante incredulo.. si aspettava una reazione diversa,
un ripensamento da parte sua. Si convince che sia una prova di devozione.
L:” lascia fare a me principessa! Sarà pulito alla perfezione.”
A:” fatti Luca non parole!”
Luca lecca quel piede più veloce che può, è difficile mandare giù tutta quella polvere, ma ormai non può più tirarsi indietro.
Ogni leccata è sempre più lenta e difficile da portare a termine. La lingua si è seccata e non scorre più sotto la pianta del piede.
Per la prima volta negli ultimi 5 minuti Luca solleva lo sguardo, e vede che Alba sta riprendendo tutta la scena con ilo suo cellulare.
L:” ma che fai Alba!?”
A:” tranquillo cagnolino, è solo un video per noi due, non lo mostrerò a nessuno.
Voglio che anche tu ti possa rivedere più tardi. Da bravo, mostra la lingua!”
La lingua di Luca è quasi nera, sembra quasi sia stata verniciata.
A:” ah ah ah,… Luca dovresti vedere come hai la lingua.. e sei ancora al primo piede, alla fine avrai uno strato di un cm. di terra sulla lingua ah ah ah..”
L:” In effetti mi servirebbe un po’ d’acqua per riprendere il lavoro..”
A:” non se ne parla proprio!! Se proprio vuoi, posso aiutarti sputandoti in bocca un po’ della mia saliva. Questo potrebbe aiutarti?”
L:” si padrona”
Luca apre la bocca tirando ben fuori la lingua. Alba, sempre riprendendo la scena, si alza perpendicolarmente alla bocca di Luca, e lascia cadere un fiotto di saliva che va a depositarsi sulla lingua sottostante.
A:” ah ah ah.. ingoia!!”
Ancora tre, Quattro volte gli sputi c’entrano la bocca di Luca..
A:” Adesso dovrebbe andare meglio vero’”
L:” si principessa, mi sembra di si.”
A:” come si dice allora?”
L:” grazie padrona.”
A:” ah ah ah … prego cagnolino, cerca di fartela andar bene, perché anche io non ho più saliva, e se dovessi averne ancora bisogno dovrei provvedere in altri modi.”
Dicendo questo con il telefonino, riprende in mezzo alle sue gambe.
Luca è sempre più eccitato. È la prima volta che sente Alba così decisa, pronta ad umiliarlo.
Cos’era successo in una mattinata sola? Il loro rapporto stava cambiando?
Alba stava perdendo il rispetto nei suoi confronti? Nella sua testa mille domande senza risposa.
Pur pieno di pensieri, Luca continuava a leccare quel piede per lui divino.
Alba si era rilassata completamente, appoggiando l’altro piede sulla spalla di Luca.
Anche non capendo alcune cose, è felicissimo di stare ai suoi piedi. La trovava sempre più bella e desiderabile.
Finito di ripulire il primo piede, Luca stava per poggiarselo sulla sua spalla, con l’intenzione di prendere l’altro.
Ma Alba ritrae la gamba prontamente, la piega in modo da verificare la pulizia del piede.
A:” wow! Ottimo lavoro cagnolino, ma è pieno di bava.”
allunga la gamba, schiacciando con forza il piede sul viso di Luca, il quale ebbe uno sbandamento.
A:” stai fermo! Devo asciugarlo per bene.”
Luca si puntella con le mani a terra, facendo opposizione alla forza del piede della sua padroncina.
Con un po’ di cattiveria Alba schiaccia forte anche sul naso , facendogli male.
L:” ho forse sbagliato qualcosa principessa?”
A:” perché mi fai questa domanda? Ti senti forse in torto?”
L:” no! Non credo di aver mancato in qualcosa. Almeno non volutamente. Ma avverto un segnale di fastidio nei tuoi atteggiamenti. E’ cambiato forse qualcosa? Sei solo nervosa o arrabbiata per altri motivi?”
Sentendo quelle parole Alba si rende conto di essere arrabbiata, ma che Luca non c’entra nulla.
E’ delusa con Sandro, che ancora una volta si è defilato.
Alba allunga le braccia verso Luca e inginocchiandosi anche lei, lo stringe in un forte e silenzioso abbraccio.
Per quasi un minuto, anche Luca tace.
L:” Cosa c’è principessa? Cosa ti succede? “
Alba si stacca e torna a sedere sul divano, appoggiandosi allo schienale ma rimanendo ancora in silenzio.
Luca sempre in ginocchio si avvicina appoggiandogli le braccia sulle ginocchia.
L:” Alba.. ti prego, mi stai facendo preoccupare..”
Alba sblocca il cellulare e andando in galleria, elimina il video appena fatto.
L:” Non vuoi più farmelo vedere?”
A:” scusami Luca. Sono una stupida!”
L:” e di cosa dovrei scusarti? Di avermi schiacciato un po’ il naso?”
A:” anche! Ma soprattutto di essermi sfogata con te che non c’entri niente. Non è giusto e non te lo meriti.
L:” non ho niente da scusarti Alba, non ho avvertito cattiveria nelle tue azione, ma solo frustrazione, non sembravi più tu.
Per questo mi sono permesso di domandarti se tutto era ok. Anche se non ne avevo il diritto in quel momento.”
Ad alba spunta un sorriso.
A:” ma sentiti Luca…. Non ne avevi il diritto.. e perché mai?”
L:” Perché in quel momento io ero il tuo schiavo, e tu la mia padrona.
Potevi fare ciò che volevi, e senza bisogno di darmi spiegazioni.
Solo adesso capisco il mio errore. Avevi bisogno di sfogarti ed io te l’ho impedito. Sono io a doverti chiedere scusa.”
A:” ah ah ah.. sei incredibile Luca. Vuoi davvero farmi sfogare?”
L:” qualunque cosa per te principessa.”
A:” vieni..”
Alba prende la mano di luca e si incammina per il corridoio, entra in camera da letto, lo spinge sul letto e torna a chiudere la porta.
A:” Ho bisogno di godere Luca! Voglio che mi scopi come fossi la donna della tua vita!”
Luca rimase incredulo a ciò che aveva sentito, e non riuscì a dire due parole.
A:” è solo la tua seconda volta Luca, quindi ti cavalcherò il viso fino a che non sarò al limite, poi potrai penetrarmi.
Scusa ma questa volta voglio evitare che tu venga prima di me.”
L:” come desideri principessa, farò del mio meglio.”
L’imbarazzo di Luca era evidente.
A:” non volevo metterti in agitazione Luca, è del tutto normale. Più esperienza farai, più ti controllerai.
Adesso spogliati! Non sappiamo quanto tempo abbiamo a disposizione, prima che rientrino.”
Alba sale sul letto e si mette cavalcioni sul viso di Luca. Si struscia avanti e indietro tenendolo per i capelli.
Ci mette molta foga e a Luca manca quasi il respiro.
A:” vai di lingua adesso! Leccamela schiavo! Fammi sentire quanta passione sai metterci!”
Luca vuole a tutti i costi soddisfare la sua principessa, muove la lingua velocemente sul clitoride , succhia le grandi labbra la penetra in profondità.
A:” così Luca, bravo.. continua continua …”
Luca spinge ancor di più (se possibile) la sua lingua in profondità, Alba riinizia a muoversi godendosi la penetrazione.
Poi si alza, si gira su se stessa e si riaccovaccia sul suo viso.
A:” Adesso il culo Luca, leccami il culo.. lo sai che mi fa impazzire questo!”
Luca sa benissimo quanto questo piaccia alla sua amata, anche per questo ci mette ancor più passione.
La sua lingua è tesa e dura, e penetra con estrema semplicità ed efficacia.
Alba riprende a saltellare sulla faccia di Luca godendosi la penetrazione.
A:” chiamami Luca, chiamami! Chi sono schiavo?”
L:” sei la donna della mia vita Principessa!”
A:” ah ah ah.. no schiavo! Sono la tua padrona!! La tua unica padrona!!”
L:” si, sei la mia unica padrona.”
A:” alzati e appoggia la schiena alla spalliera del letto, è arrivata l’ora di farmi godere!”
Luca si mette in posizione ed Alba lo monta, impalandosi col suo grosso cazzo.
Ne sente il vigore prepotente e le piace tantissimo..
A:” succhiami i capezzoli schiavo, mordimeli, prendili in bocca… siii bravo!! Leccati un dito e mettimelo nel culo!”
Luca sentiva tremare gli adduttori ad Alba, sentiva le contrazioni della sua vagina attorno al suo membro.
Anche senza esperienza capì che stava per venire..
A:” Ssiiii… aahhhh… bello!!!”
Dopo essere venuta, Alba si rilassa un attimo, spinge il braccio di Luca facendo uscire il dito medio dal suo buco del culo..
A:” leccati il dito schiavo! Dimmi che sapore ha..”
Luca alza il dito mettendolo sotto il proprio naso, lo annusa profondamente poi
apre la bocca per succhiarlo, ma Alba blocca la sua mano e l’avvicina a se annusando anche lei quel dito.
La smorfia del suo viso non lascia dubbio alcuno, quel dito puzza! Luca sorride e riapre la bocca annuendo col capo.
Si guardano negli occhi sorridendosi a vicenda, poi Alba indirizza il dito nella bocca di Luca.
Lui succhia quel dito senza esitazione guardando lei dritta negli occhi. Alba ricomincia a muoversi..
A:” ti è piaciuto il sapore Luca?”
Luca, ancora con i dito in bocca, muove il capo confermando il gradimento.
A:” mmmm.. bravo Luca… ti piace il mio culo vero? Dimmelo Luca..
L:” si principessa, adoro il tuo culo.”
A:”allora rimettimi il dito nel culo, voglio venire ancora..”
L:” quante volte vuoi tu principessa.”
A:” cosi ti voglio schiavetto mio. Non sai quanto mi piacerebbe in questo momento, avere la tua lingua dentro al mio culo,
adesso mentre mi stai scopando!
Si SI… spingi infondo quel dito dai! Spaccami il culo!!”
Luca prende in bocca i capezzoli, come aveva fatto prima. Alba ansima sempre più forte, fino ad esplodere in un altro orgasmo liberatorio.
A:” aaahhh… mamma mia che bello.. fammi sdraiare Luca fammi distendere le gambe che non ce la faccio più...”
Alba si butta all’indietro, aiutata da Luca, poi appoggia i piedi sulle sue spalle rilassando le gambe.
Luca succhia di nuovo il suo dito, mentre Alba lo guarda sorridente.
A:”ma non ti stanchi mai del mio culo Luca?”
L:”MAI!!”
A:” vieni Luca è il tuo turno adesso.. “
Luca tiene le mani sulle sue cosce e la penetra fino a venire pochi minuti dopo.
Si sdraiano fianco a fianco rilassandosi un minuto. Luca la cinge con un braccio, dandogli qualche bacetto dietro al collo.
A:”per favore Luca, non farti strane idee..”
L:”non preoccuparti principessa, so bene qual è il mio posto.”
Luca torna a sedersi appoggiandosi alla spalliera del letto, prende il piede ancora sporco e comincia a leccarlo.
A:” non devi Luca.”
L:” lo voglio!”
Alba sorride, gustandosi ad occhi chiusi, la fantastica sensazione di sentirsi realmente adorata come una principessa.
Fino a che punto si sarebbe potuta spingere, ed era giusto considerarlo un oggetto nelle proprie mani?
Aprendo gli occhi si trova davanti la scena che dava risposta alle sue domande.
Luca era li a leccarle il piede, la lingua nera e il volto sorridente e adorante.
Si, ne era certa, avrebbe potuto chiedere ogni cosa a Luca, per lui era davvero la sua principessa.
view post Posted: 11/9/2017, 15:11     L'amica di famiglia - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
L'AMICA DI FAMIGLIA (parte 12)


La mattina dopo mi svegliano le chiacchiere provenienti dalla cucina.

Mi alzo e mi unisco a tutti gli altri.

Il papà di Alba mi chiede se in questi due giorni siamo andati d’accordo,

e se lei si è comportata bene.. le solite domande scontate insomma.

Dopo aver fatto colazione andiamo in spiaggia tutti insieme, alba si è distesa

di fianco sua madre, si stanno raccontando di questi due giorni immagino.

Dopo un’oretta che ero sdraiato a prendere il sole sento Alba salutare..

A:” Ciao Sandro, che fai non saluti?”

Sandro si avvicina..

S:” Ciao Alba, Buongiorno (riferito ai nostri genitori) ciao Luca. Ho visto che

eravate qui con la famiglia non volevo disturbare.”

A:” ma che disturbo! Mamma lui è Sandro un ragazzo che abbiamo conosciuto

in questi giorni.” si presentano tutti.

A:” ma sei solo?”

S:” no c’è anche Miriam ma si è fermata a prendere una rivista al chiosco, adesso arriva.”

Neanche il tempo di finire la frase ed ecco Miriam che che si vede passeggiare in cerca di Sandro.

S:” sono qui Miriam!”

si avvicina sorridendo a tutti..

M:” Buongiorno a tutti, io sono Miriam.”

Mio padre e il padre di Alba si alzano in piedi per stringerle la mano.. (chissà

perché con Sandro non l’hanno fatto!) le madri al contrario aspettano che sia

Miriam ad avvicinarsi e presentarsi. Ad Alba la saluta con un bacio, poi mi vede.

M:” Ciao Luca, sei stanco?”

Mio padre mi lancia un’occhiata come a dirmi <muoviti idiota!>

Io: “no scusa, stavo solo pensando”

Mi alzo avvicinandomi, stringo la mano a Sandro e do i classici tre baci a Miriam.

M: noi ci mettiamo più in là così vi lasciamo un po’ in pace, magari più tardi ci

facciamo un bagno tutti insieme?”

A:” ma che dici Miriam, state qui con noi, a noi fa piacere.”

“certo ragazzi, mettetevi qui con noi, ci fa piacere conoscere una volta tanto gli

amici dei nostri ragazzi.” disse la madre di Alba.

A:” vieni Sandro, mettiti qui vicino a me e a mia madre così parliamo un po’”

M:” allora io vado chiacchierare con gli uomini ah ah ah..”

Miriam stende il suo asciugamano seguendo la fila, padre di Alba, mio padre, io e

poi lei. Sandro sembrava a suo agio fra donne, come Miriam lo era fra gli uomini.

L’unico che in quella situazione si sentiva a disagio ero io.

Non riuscivo a decifrare la situazione. Dovevo temere qualcosa?

Speravo solo che Miriam non mi mettesse in difficoltà difronte ai miei famigliari.

Mio padre ci ascoltava con interesse, aveva gli occhi pieni di gioia vedendo che

una così bella ragazza sembrava interessata al suo figliolo. Immaginate poi quando

dal suo zaino ha tirato fuori una crema solare, chiedendomi se gentilmente potevo

mettergliela sulla schiena. Lo vedevo con la coda dell’occhio commentare con il

papà di Alba.. se solo avesse saputo come stavano realmente le cose, le sarebbe

sparito quel luccichio.

M:” dai adesso sdraiati che te la metto io”

Io:” ohh non c’è bisogno, solitamente non la metto.”

M:” Ahh.. scusa, mi sembrava che l’altro giorno Alba te l’avesse messa.”

Incrocio lo sguardo di disapprovazione di mio padre e mi rendo subito conto

d’aver detto una fesseria. Miriam si alza e si avvicina a Sandro.

M:” Sandro vuoi che ti metto un po’ di crema sulle spalle?”

S:” si Miriam grazie, il sole picchia e mi sento già bruciare le spalle”

M:” dopo se vuoi la metto anche a te Alba.”

A:” ohhh grazie Miriam, molto volentieri.”

Una volta messa a Sandro, Miriam passa ad Alba.

A:” Miriam hai delle mani meravigliose, mi sembra d’essere al massaggio aahhh..

Che bello!!! Mamma dovresti provare.

“ immagino ahahah…”

M:” davvero signora, non faccia complimenti.”

“grazie Miriam, sei un tesoro ma io e Teresa ce la siamo messa da poco a vicenda”

A:” potresti far sentire a mio padre il tocco magico delle tue mani?”

Miriam un po’ sorpresa guarda verso la madre di Alba.

“ ah ah ah … ma si Miriam se ti va fai pure.. sarà l’apice di questa vacanza per mio marito.”

“ beh se è per questo potresti fare un regalo anche a mio marito.”

continua mia madre.

” oh mio Dio! Ma che figure ci fate fare” ribatte mio padre”

M:” ma no dai.. nessuna figura!! ma se non volete nessuno è obbligato..”

Miriam sa come rendersi desiderabile, su questo non c’è dubbio!!

infatti mio padre prende la palla al balzo..

“ mica siamo matti!! accomodati tesoro.. fai di noi ciò che vuoi ah ah ah..”

M:” ahahhh non vi conviene dire queste cose… so essere moolto spietata hihihi”

Miriam comincia con il padre di Alba, che in silenzio si gode il massaggio.

Poi passa a mio padre che al contrario non smette mai di commentare…

“ora si che sono in vacanza!! Quel tontolone di mio figlio non sa che si è perso ah Ah ah..”

M:” oohhh.. non credo, forse sta pensando a qualche compagna e non vuole che

un’altra ragazza lo tocchi per non tradirne la fiducia. Mi sembra una spiegazione più che sensata no?”

IO:” ma che dite!! è che non mi andava di mettere la crema, non basta? Vado a fare un bagno in mare.”

Miriam si sdraia sul suo telo e rivolgendosi ad Alba:

M:” mi sa che l’ho fatto arrabbiare..”

A:” ma no Miriam, che dici…. È solo stanco perché questa mattina non si è alzato

a mezzogiorno come al solito.”

M:” tu dici? A me sembra strano, fino a ieri mi sembrava che andassimo d’amore e d’accordo.

Oggi mi sembra d’essere di troppo. Forse è meglio che mi sposti e lo lasci un po’ in pace.”

Alba si alza e va a sedersi vicino a Miriam.

“ non devi neanche pensarci! Forse ce l’ho io la spiegazione per il suo strano comportamento.”

M:” e quale sarebbe?”

A:” la spiegazione è che gli piaci e non vuole darlo a vedere.. soprattutto davanti

ai nostri genitori. È un maschio e si comporta da maschio ah ah ah..”

“non sono d’accordo sull’ultima affermazione ma l’ipotesi che Miriam gli piaccia

mi sembra molto azzeccata.” Disse il padre di Luca

M:” ma davvero? Non mi è sembrato un ragazzo timido. Chissà quante ragazze gli muoiono dietro a scuola.”

A:”si ce ne sono, ma Luca è uno sportivo, non è che ci abbia mai pensato più di tanto alle ragazze.. fin'ora.

Io lo conosco bene credimi.”

M:” cucciolo! Spero sia solo questo allora. Allora mi sdraio un po’ a prendere il

sole e lo lascio stare un pochino…non voglio metterlo in imbarazzo.”

La madre di Luca le sorride e le fa un cenno d’assenso con il capo.

Quando Luca torna, tutti sono come li aveva lasciati, tranne Miriam che se ne

stava a prendere il sole. Si sdraia anche lui al sole senza dire una parola.

Quando tutti parlano tranquillamente fra di loro, Miriam si gira avvicinandosi con

la testa a quella di Luca e a bassa voce …

M:” cos’è! Hai deciso di fare lo stronzo stamattina! Mi hai fatto fare una figura di Merda!

Questa me la paghi! Ti do 10 minuti di tempo, fai in modo di restare solo

Con me. Invitami a fare una passeggiata, e fai notare che vorresti farla solo con Me!

Ti consiglio di non farmi arrabbiare ulteriormente!”

L:” Ho capito Miriam.”

Luca si alza dal suo telo mare e si avvicina a Sandro, Alba, sua madre e la madre Di Alba.

Era sicuro che Alba non avrebbe risparmiato critiche per la scena

precedente, anche lui stesso sapeva di essersi comportato in modo strano.

Comincia a parlare dicendo d’essere un po’ stanco e che vorrebbe tornare a letto.

Alba lo guarda storto ma non proferisce parola, si vede che non gli è piaciuto il

suo comportamento. Sua madre invece lo dice apertamente:

“non ti sembra di essere stato scortese con la tua amica? L’hai messa in

Imbarazzo davanti a tutti! Dovresti andare a chiederle scusa non credi?”

L:” non volevo essere sgarbato mamma, non me ne sono accorto.

Certo che mi Scuso, grazie per avermelo fatto notare.”

Sul volto di tutti nasce un sorriso di sollievo, Alba mi strizza anche l’occhio.

L:” dite che ci verrebbe a fare una passeggiata con me adesso?”

A:”prova a domandarglielo?”

S:”certo che ci viene, a Miriam tu stai molto simpatico. Nei giorni scorsi non

faceva che ripeterci quanto la fai divertire. Un po’ ci è rimasta male in effetti,

ma vedrai che appena le rivolgerai la parola sarà sorridente come sempre.

Miriam è una che sa divertirsi, credimi. La conosco da molti anni.”

Luca si avvicina a Miriam toccandole leggermente la spalla. Miriam facendo finta

di svegliarsi, solleva la testa guardando Luca.

Sa benissimo che tutti in quel momento stanno guardando la scena.

L:” Miriam hai voglia di farti una passeggiata sulla spiaggia?”

Miriam salta su tutta sorridente.

M:” si certo!”

Poi si rivolge agli altri:

M:” ragazzi chi viene con noi a fare una passeggiata?”

Voleva mostrarsi allegra e per niente permalosa.

Alba si alza in piedi stirandosi, poi rivolgendosi a Sandro chiede se ne ha voglia.

Luca sgrana gli occhi e rimane a bocca aperta. Lo stava facendo apposta o non aveva capito?

Sandro per fortuna, risponde che preferisce fare un bagno.

Al che Alba ridendo dice che sarebbe stata qui a fare il bagno insieme a Sandro.

Nessun altro si fece avanti.

S:” buona passeggiata e state attenti!”

M:” ohh non preoccuparti per me Sandro, ci pensa Luca a proteggermi, vero?”

“dagli un occhio tu Miriam” dice il padre.

M:” le starò attaccata come una piovra!”

Mentre diceva le ultime parole, salto sulla schiena di Luca avvinghiandosi proprio come una piovra.

Tutti si misero a ridere. La madre di Luca disse che era proprio una brava ragazza

e Sandro confermo quelle parole, aggiungendo che era una delle ragazze più dolci

che lui avesse mai conosciuto. Ma si affrettò anche a dire che per lui era come una sorella.

Evidentemente non voleva dare adito a fraintendimenti.

Miriam e Luca sono ormai lontani sul bagno asciuga che camminano.

Arrivati, in un pezzo di spiaggia dove non ci sono che pochi bagnanti, Miriam

si mette davanti a Luca. SPAMM!! Una sberla sulla guancia di Luca.

M:”Come ti sei permesso di trattarmi in quel modo! Adesso che sono tornati i tuoi

Ti senti al sicuro e fai lo stronzo!!”

L:” Miriam.. io.. “

M:” io che cosa! Io faccio la carina con te e tu mi tratti di merda!”

L:” no Miriam non mi sento affatto sicuro. Anzi, da quando son tornati ho il

Timore d’essere scoperto. Mi sto tenendo un po’ nascosto per paura di commettere

qualcosa che mi porti allo scoperto. Ma ti giuro che non volevo assolutamente

farti rimanere male.

Tutto qua, non ero sicuro che voi sareste state attente alle parole.”

Miriam si avvicina faccia a faccia, poi mette le braccia al collo di luca. proprio

come una coppietta innamorata e le sussurra:

M:” non devi temermi fino a che ti comporterai bene con me e mi farai divertire

come ieri pomeriggio. Non ho fatto altro che pensare a quel che abbiamo fatto!

Ero arrivata carica di adrenalina questa mattina e tu mi hai umiliato in quel

modo! Lo sai che meriti una punizione vero?”

L:” cosa vuoi farmi Miriam?”

M:” oohhh… io non ti farò nulla! Prima mi hai fatto sentire male giusto?

Adesso mi dovrai far sentire bene, tutto qua. Sei pronto a darmi piacere

L:” si certo! Cosa devo fare?”

M:” me la devi leccare stupidino!”

L:” questa sarebbe la punizione?”

M:” si! Vedi come sono brava? Solo, te lo renderò meno piacevole di ieri!”

Miriam prende per mano Luca e lo porta in pineta allo stesso capanno del

Pomeriggio precedente.

M:” questo potremmo quasi chiamarlo il nostro nido d’amore, non credi? Ah ah “

Le parole suonavano bene, ma qualcosa stonava..

Entrano nel capanno, e vedono che tutto è come il giorno prima, nessuno era entrato evidentemente.

M:” Chiudi bene la sbarra Luca, però prima cerca qualcosa che ci aiuti a scavare una piccola buca.”

Luca rimase un po’ spiazzato, non capisce a cosa possa servirle una buca, ma non

chiede spiegazioni. Nelle vicinanze del capanno, trova il paletto di sostegno di

un ombrellone rotto. Questo andrà bene pensa. Torna al capanno e Miriam dice

dove scavare. Il compito non è difficile, e in pochi minuti ad una profondità di

circa 30 cm. Miriam dice stop!

L:” ma cosa ci devi fare con la buca?”

M:” devo farci pipì! E non voglio che nel capanno si senta odore nei prossimi

giorni.. ah ah ah...”

L:” Luca ha un’espressione di sollievo, che non sfugge a Miriam.

M:” ma cosa credevi, che ti avrei seppellito vivo, ah ah ah “

L:” no! Ma ho pensato che fosse qualche specie di brutto scherzo per me.

Mi hai detto che me lo avresti reso più difficile oggi, immaginavo qualcosa di sadico.”

M:” in effetti un po’ di sadismo c’è, ma la buca non centra nulla. Mi guarderai fare

pipì nella buca, poi sarai tu a ripulirmi e a darmi piacere con la tua morbida lingua.

Questo è il modo in cui te lo renderò più difficile, ah ah ah..”

Luca fece finta d’essere schifato. Non poteva lasciare che pensasse, fosse tutto

così facile per lui, altrimenti si sarebbe fatta delle domande.

L:” stai scherzando vero? Non posso fare una cosa del genere! Mi sentirei male di

sicuro e vomiterei certamente!”

M:” non mi interessa se vomiterai, inizierai a ripulirmi qui, se ti verrà da rimettere,

lo farai nella buca che poi coprirai.”

L:” questo è troppo Miriam io..”

Luca non fa in tempo a finire la frase che uno schiaffo lo colpisce al volto.

M:” basta!! ho detto che lo farai e così sarà. Perché vuoi farmi diventare cattiva oggi?

Per come mi hai trattato, dovrei umiliarti facendotela direttamente in bocca!

Per prima cosa, mettiti in ginocchio quando siamo qui dentro.

Non ti voglio più vedere in posizione eretta quando siamo soli!

Secondo, per poche gocce che rimarranno, stai piagnucolando come un bambino.

Non ti vergogni?”

L:” non sto piagnucolando.. “

M:”ah ah ah.. non sai quanto sto godendo nel vederti così agitato.”

Miriam si avvicina ancora di più a Luca, lo prende per i capelli, facendogli

affondare il viso nel suo basso ventre.

M:” mi stai facendo conoscere un lato di me, di cui non ero a conoscenza.

Toglimi la mutandina del costume e inizia a leccarmi. Voglio che senti la

differenza, tra il prima e il dopo..”

Luca toglie la mutandina delicatamente, ed inizia a servirla come lei vuole.

È’ soddisfatto di come sono andate le cose.

Ha fatto una bella scena, e Miriam non immagina neanche che tutto questo lo ha già provato con Alba.

Anche Miriam è soddisfatta. si aspettava molta più resistenza da parte di Luca.

Le piace molto questa situazione, umiliare e degradare Luca, la fa sentire potente ed eccitata come non mai.

Si promise che presto lo avrebbe sottoposto alle pratiche più abbiette.

Spinge Luca, facendogli appoggiare le mani al suolo dietro la schiena, poi

facendogli reclinare la testa, le si mette a cavalcioni sul viso.

M:” mantieni morbida la lingua, non indurirla. Mi devi essere da stimolo in questo

momento, non devo ancora godere.”

L:” va bene così?”

M:” si, benissimo! Bravo Luca, vedi che capisci quando vuoi! Mamma mia che

bello!! ho una voglia matta di pisciarti in faccia, ah ah ah ...”

Luca si stoppa improvvisamente..

M:” ho detto che ne ho voglia, non che lo sto per fare, tranquillo, continua a

leccarmi dai ah ah ah.. com’è il sapore oggi? “

L:” scusa se te lo dico, ma il sapore di sudore è molto forte. Inizialmente l’odore

era pungente, ed il sapore un po’ acido. Ho avvertito un po’ di fastidio in gola.”

M:” mmmm…. Mi fa impazzire questa cosa!! in pratica mi stai facendo un bidet

Luca, non ne sei fiero? Questa mattina con Sandro, ci siamo fermati a far

colazione in centro, ed io ho usato il bagno. Ovviamente non ho potuto fare il

bidet, e qualche gocciolina si sarà seccata sulla pelle. Probabilmente è quello che ti

pizzica un po’ in gola. Fra poco potrai sentire la differenza fra quella secca e

quella fresca. Ah ah ah…. “

L:” ti prego Miriam!”

M:” mo ricominci!”

L:” no scusami..”

M:” bene, sai che ti trovo adorabile quando ti sottometti al mio volere’ hi hi hi.”

Scavalcandolo del tutto, Miriam si posiziona sulla buca, pronta per urinare.

M:” mettiti sdraiato sul fianco qui davanti a me, voglio che mi guardi bene mentre la faccio!”

Luca si sdraia sul fianco destro, davanti alla buca. Lo spettacolo è straordinario non c’è che dire.

La sua micina è a poche decine di cm. In realtà si sente eccitato

ma sa che dovrà sforzarsi di fare una faccia alquanto schifata quando Miriam comincerà ad urinare.

Le prime gocce cadono nella buca, Miriam fa un primo sorriso, poi sforzandosi, fa

uscire forte getto che quasi colpisce, con delle goccioline di rimbalzo, il viso di

Luca. Miriam avverte l’odore intenso della sua urina. Oggi ha bevuto poco, e si

rende conto che di sicuro non sarà facile assaggiarla. Guarda in faccia Luca e lo

vede disgustato. Si mette a ridere mentre escono le ultime gocce.

M:” ah ah ah .. hai una faccia bastonata che mette paura..”

L:” non volevo Miriam, è solo che è la prima volta che vedo una ragazza fare pipì,

per di più così da vicino.”

M:” e ti ha fatto così schifo?”

L:” no non mi ha fatto schifo no!”

M:” ma se si vedeva benissimo”

L:” non è per quello che ho visto, ma per il forte odore che ho sentito, come di amoniaca.”

Un velo di tristezza scende sul viso di Miriam e Luca se ne accorge.

M:” dai , alzati e dammi qualcosa con cui asciugarmi.”

Luca si guarda attorno, ma non vede nulla che possa fare al caso.

L:” non c’è niente qui dentro Miriam.”

M:” cazzo Luca!! Ma non servi a niente allora!!”

Miriam era visibilmente arrabbiata.

M:” togliti il costume e dammelo, mi pulisco con quello se non c’è nient’altro.”

Luca si rende conto di aver contribuito notevolmente nel cambio d’umore di Miriam.

Ora non sa come rimediare e teme che questo possa mettere in pericolo il loro segreto.

L:” Miriam perdonami, posso chiederti una cosa?”

M:” cosa vuoi stronzo, non ti sei ancora tolto le mutande?”

L:” Miriam, posso asciugartela io?”

M:” ahh adesso vuoi leccarla? No! Hai detto che ti fa schifo!”

L:” ti prego Miriam, lasciamelo fare..”

M:” e perché avresti cambiato idea adesso? Sentiamo..”

L:” perché preferisco tenere fede alla parola data.”

M:” ah ah ah.. non mi incanti Luca. Hai solo paura che io ti metta in imbarazzo o

che mi metta a dire qualcosa alla tua Alba!”

In effetti era così, ma voleva fare un tentativo, per cercare di calmarla.

L:” si Miriam, quella è una mia paura, ma so bene che tu non dirai niente, a meno

che io non faccia proprio lo stronzo! Voglio farlo perché preferisco vederti allegra

come sempre, e che anche gli altri ti vedano allegra come ti hanno conosciuta.

Cosa penserebbero se arrivassi imbronciata o pensierosa o peggio ancora

arrabbiata? Sicuramente direbbero che ho fatto lo stronzo! Quindi ti scongiuro

Miriam, lasciami provare. Se non riuscirò a farlo poi ti darò il mio costume per pulirti, lo giuro.”

M:” davvero vuoi leccarmi la figa dopo aver pisciato?”

L:” si lo giuro!”

Il suo viso tornò a sorridere..

M:” allora mettiti in ginocchio e chiedimelo per bene a chiare lettere.

Voglio sentirlo ancora e ancora quello che vuoi fare. Mi eccita da morire sentirlo.”

L:” la supplico padrona, se ha bisogno di essere ripulita dopo aver fatto i suoi

bisogni, posso avere l’onore di essere io con la mia lingua, la sua carta igienica e

la sua spugnetta da bagno? La prego, mi accetti al suo servizio?”

M:” ah ah ah.. così è perfetto!! Così si conquista una donna, o me per lo meno ah

ah ah.. te lo concedo schiavo! Fatti sotto, vieni a godere dei miei sapori!”

Miriam si va a sedere sul bordo della panca, offrendo la sua patatina bagnata a

Luca. Lui si avvicina a quattro zampe, accosta il naso alla

“patatina” annusando proprio come farebbe un cane, alza lo sguardo cercando gli occhi di Miriam.

Vuole dare il massimo di se stesso per far si che sia totalmente soddisfatta.

Miriam sorride e si mordicchia il labbro inferiore. Inizia anche lui a

sentirsi eccitato, ma non vuole che Miriam se ne accorga troppo presto.

Lentamente, da un piccolo colpetto, solo con la punta della lingua.

Il sapore è davvero molto acido come poteva intuire dall’odore, ma aveva già

sperimentato quel sapore, facendo il bidet mattutino ad Alba. Si tira indietro un

attimo mostrando a Miriam lo sforzo che stava mettendo nel resistere al naturale ribrezzo.

M:”dai che ce la fai Luca, non mollare adesso! sono troppo eccitata perché tu mi lasci in questo stato.”

Luca si riavvicina e da una seconda leccatina, questa volta più ampia. Continua

senza prendere più pause. Miriam è davvero eccitata, lo si sente dalla respirazione

forzata e dal fatto che con una mano sta stingendo forte i suoi capelli

impedendogli di allontanarsi.

M:” guarda come lecca bene il mio cagnolino.. ti piace il sapore della padrona

Cucciolo? Ammettilo, alla fine ti è piaciuto farmi da carta igienica vero?”

L:”si padrona.”

M:” si padrona cosa?”

L:” si padrona, mi è piaciuto farle da carta igienica, sono fiero d’essere riuscito a soddisfarla in questo compito.”

M:” oohhh.. certo che mi hai soddisfatto fino ad ora, ma adesso voglio godere!

Quindi vieni a sdraiarti sul tavolo, in modo che io possa sdraiarmi su di te e

mettermi sul tuo viso col culo, per farmelo leccare bene bene mentre mi masturbo.”

Luca si distende sul tavolo come da richiesta. Miriam con il suo solito sorriso

Meraviglioso si siede sul suo petto guardando Luca dritto negli occhi.

Come si fa ad essere arrabbiati con una creatura così bella?

Guardandola Luca si sentiva fortunato nonostante la situazione.

Quando mai sarebbe uscito con una ragazza come Miriam. Non che queste lui le

possa chiamare uscite, ma agli occhi degli altri si.

M:” allora schiavo, sei pronto a leccare il culo alla tua padrona e a farla godere

come non mai?”

L:” si sono pronto padrona”

M:” voglio dal principio leccate lunghe e morbide, deve sparire tutto il residuo di

sudore ed anche qualche gocciolina d’urina che inevitabilmente ci sarà.”

L:” si Miriam ho capito, perché continui a ripeterlo?”

M:” te lo ripeto perché mi piace il suono che hanno queste parole!

Mi piace dirtelo in faccia che stai per leccarmi il culo!

Mi piace sentire il suono della mia voce

mentre ti ordina di farmi un bidet con la lingua!

Mi piace sentire che ti posso usare come carta da cesso!

E mi piace sentire le tue inutili lamentele, sapendo che

prima o poi esaudirai a testa bassa i miei desideri. Ed ora che te l’ho spiegato, sei

pronto a ficcarmi la lingua su per il buco del culo, e ad assaporarne tutti i sapori!

L:” si Miriam ho capito”

Miriam da uno schiaffetto leggero sul viso di luca.

M:” si padrona! voglio sentire, si padrona! quando siamo in questi frangenti.

Tu fammi sentire come una dea e ti garantisco che non te ne pentirai.”

L:” si padrona, ho capito, mi perdoni la prego.”

Il sorriso di Miriam gli fa capire che questa volta non ha commesso errori.

Miriam avanza quasi sul collo di Luca, poi fa segno di sollevare le ginocchia per

farle da schienale e si sdraia all’indietro. Il culo di Miriam è quasi sulla sua faccia,

ma non arriva ancora a leccarlo. Luca appoggia le mani sulle sue natiche per

aiutarla ad avanzare ancora un pochino, fino a che non raggiunge la posizione ottimale.

Inizia a leccare, leccate lunghe e morbide, proprio come aveva chiesto Miriam.

Luca sente sulla lingua ancora sapore d’urina ma continua a leccare ed ingoiare.

La lingua pizzica un poco, ma è una cosa che Luca reputa normale per via dell’acidità dell’urina,

lo aveva già sentito con Alba e non gli mai accaduto

niente di male, quindi continua a leccare senza preoccuparsene.

Miriam sembra molto eccitata, solleva il bacino e va a sedersi sul viso di Luca,

strofinando figa e culo su bocca e naso del ragazzo.

M:” lascia fuori la lingua schiavo!! È proprio vero… se vuoi un lavoro fatto per

bene, è sempre meglio fartelo da sola. Ah ah ah ah….”

poi si alza in piedi si gira su se stessa, e allargandosi le natiche si abbassa piano

piano, fino a rimanere sospesa sopra il viso di Luca.

M:” vedi il mio buco del culo schiavo?”

L:” si padrona lo vedo, è bellissimo padrona.”

M:” bene! Voglio che la tua lingua abbia una focosa relazione con lui.

La voglio sentire dentro, fino in fondo, voglio sentirla roteare, sia all’interno che all’esterno.

Ciuccialo, succhialo, sussurragli parole d’amore, ma sii anche volgare.

Voglio sentirti descrivere l’azione in corso ed anche fantasticare su ciò che potresti fare per me.

Nella tua descrizione ricorda d’essere sottomesso al massimo, più ti degraderai, più io ne godrò.”

L:” ho capito padrona.”

Piano piano Miriam si abbassa, fino a quando sente le labbra del suo schiavo sotto il forellino.

Luca inizia a baciarlo facendo si che si senta lo schiocco.

Punta la lingua al centro del buco già ampiamente lubrificato e semi aperto

dall’eccitazione e dal fatto che Miriam allarga le natiche con le sue mani, affinchè

la faccia di Luca non trovi ostacolo e possa combaciare perfettamente.

Non è difficile penetrarla quindi, Indurisce più che può e spinge a fondo la lingua dentro

al culo di Miriam. La sente sospirare di piacere, quindi continua il trattamento,

cercando ogni volta di andare più in fondo. Miriam inizia a molleggiarsi. Sembra

impalarsi da sola sulla lingua di Luca. Vede il rigonfiamento sotto il costume di

Luca, si solleva un poco e lo guarda in faccia:

M:” sei eccitato eh, brutto porco!”

Dopo un attimo di smarrimento, Luca riesce a connettere e capire che non è un rimprovero.

L:” si padrona, non posso farne a meno, il suo fondo schiena è bellissimo.”

Lo sguardo di Miriam sembra rimproverarlo adesso.

M:” perché stai leccando il mio fondo schiena? O stai leccandomi il culo!?”

L:” si, le sto leccando il culo padrona.”

M:” allora dillo per Dio! Voglio sentirti dire che stai leccando il mio culo merdoso!

Non il mio fondo schiena e neanche il mio sederino!

L:” chiedo perdono padrona”

Luca adesso ha capito ciò che vuole Miriam. Deve umiliarsi al massimo per

soddisfare la voglia di dominazione della ragazza.

M:” com’è il sapore? Dimmi?”

L:” se devo essere sincero padrona, mi pizzica un po’ la lingua, probabilmente un

po’ d’urina le ha bagnato il culo.”

M:” si può essere, poi ti ricordi che ti ho già detto che sono andata in bagno questa

mattina quando ho fatto colazione?”

L:” si ricordo.”

M:” beh.. non ho solo fatto pipì, ho anche cagato! Ah ah ah..”

Luca sta al gioco e continua la sua recita.

L:” ne ho avuto il sospetto padrona, ma non importa, uno schiavo deve adorare

tutto della sua regina, ogni odore, ogni sapore, tutto!!.”

Miriam si riabbassa e Luca riprende a leccare per bene il suo buco del culo.

Lo lecca dentro e fuori, ma non sente nulla di strano. Come aveva intuito, Miriam

lo ha detto con lo scopo di eccitarsi.

M:” forza da bravo puliscimi il culo! Non sai quanto ti ho pensato mentre cagavo.

Pensavo al momento in cui la tua lingua mi avrebbe ripulito e quasi venivo senza toccarmi.

Ho passato la carta igienica e quando lo vista cosi sporca di merda, mi sono eccitata pensandoti.

Ti giuro che se fossi stato li in quel momento, te l’avrei fatta ingoiare ah ah ah .”

Luca continuava a leccare il culo, senza calcolare le sue farneticazioni.

Certo che Miriam era proprio depravata! I pensieri arrivavano lo stesso. Fino a che punto

sarebbe capace di spingersi? Doveva cominciare a preoccuparsi? In quel caso, lui

avrebbe saputo rifiutare e reagire? Il pensiero era disgustoso, ma la sua eccitazione non diminuiva.

Cosa c’era di eccitante in quello che Miriam diceva?

Capiva il suo punto di vista ma il proprio?

La sua depravazione le avrebbe fatto superare anche questa prova’

No!! Era solo eccitato per la situazione, per la sottomissione psicologica di quell’atto così estremo.

I pensieri si accavallavano sempre più, tante domande,

tante risposte da darsi, ma non sempre erano convincenti.

A un certo punto, senti respingere la sua lingua e PPPPRRRRR….

Un forte peto lo colpi in viso. Luca chiude gli occhi istintivamente ma non riesce a

chiudere altrettanto velocemente la bocca, tant’è che il suono sordo della

scorreggia di Miriam riecheggiò al suo interno.

Miriam cade sulle ginocchia, immobilizzando sotto i sui stinchi le braccia di Luca,

e conseguentemente, arriva a sedersi fra petto e collo. Appoggiando le braccia

sull’addome di Luca si piega in avanti, lasciando così, ancora il suo culo davanti al

viso del poveretto.

M:”OOOHHH mio Dio!!! Ah ah ah ah…

Miriam non smetteva più di ridere, accasciata sul corpo di Luca continua a ridere come impazzita.

Lui non si muove, rimane immobile ad ascoltare la sua risata, senza dire nulla.

M:”ti giuro che non ho voluto Luca. E’ scappata! Quella posizione era difficile da

tenere, e lo sforzo ha fatto si che scappasse. Sei arrabbiato?”

Luca non era arrabbiato, neanche disgustato. In qualche modo se lo aspettava,

sapeva che prima o poi si sarebbe arrivati fin qui.

Come risposta Luca alza la nuca e cerca di raggiungere il culo di Miriam con la

lingua, ma riesce solo a sfiorarlo.

M:” oohhhh… si, così mi piaci schiavo! Ti aiuto aspetta..”

Miriam si solleva andandosi a sedere sulla sua bocca, non è completamente seduta però.

Una gamba è piegata piede a terra e ginocchio in alto.

In questo modo allargandosi con una mano una natica riesce a far si che Luca,

abbia accesso libero al suo sfintere e con l’altra lei possa toccarsi.

Luca ritrovandosi un braccio libero, va con la mano a toccarsi a sua volta.

M:” aahhhh… allora ti è piaciuto farti scoreggiare in bocca vero porcellino?”

L:” no padrona, ma so che lei si è divertita a farlo e questo non può che darmi piacere padrona.”

M:” quindi è solo per rendermi, felice che hai questa erezione pazzesca.

Ma non farmi ridere! Ti è piaciuto eccome!! Altrimenti non avresti mantenuto

l’erezione e soprattutto non ti verrebbe voglia di toccarti.

Mi sono divertita tanto a farlo sai, e sapere che adesso tu mi leccherai di nuovo il

buco del culo mi sta eccitando da morire. Avanti lecca schiavo, lasciati andare e

fai ciò che ami fare. Perché tu ami leccarmi il culo vero?”

L:”si padrona, amo leccare il suo splendido culo, amo essere un suo giocattolo e renderla felice.”

Miriam intanto continua a toccarsi sempre più velocemente..

M:” ssiii!! Mi piace trattarti da schiavo, usarti come un giocattolo, scoreggiarti in faccia e in bocca.

Ma sarò completamente soddisfatta e felice, quando ti avrò

trasformato definitivamente nel mio cesso privato ah ah ah…

lecca, leccami il culo adesso fammi sentire il tuo amore.”

Mentre Luca lecca, Miriam emette un altro piccolo scoreggino silenzioso,

che va a depositarsi sulla lingua di Luca.

M:” ooohhhh ssiii!!! Annusala cesso!! Senti l’odore della mia merda!!!!”

Miriam esplode in un orgasmo violentissimo, uno squirting che inonda

completamente il viso di Luca.

M:” apri quella cazzo di bocca schiavo! Apri quel cesso ho detto!!”

Non certo per esaudire la richiesta di Miriam, ma solo per mancanza d’aria, Luca

apre la bocca quel tanto che basta, affinchè lei dirigesse un ultimo fiotto

dell’orgasmo al suo interno.

Poi velocemente si siede sulla sua bocca per evitare che lui lo sputi.

M:” bevi animale!! Bevi e sii grato per questo! Devi essere fiero di te, ogni volta

che riesci a far godere una donna!”

Pian piano Miriam si calma, si solleva poco e si struscia su tutto il viso di Luca.

L:” ti prego Miriam, fammi respirare adesso, non ce la faccio più..”

M:”va bene schiavo te lo sei meritato.”

Miriam scavalla dal suo viso e scende dal tavolo. Luca non si muove ancora,

rimane fermo a prendere fiato. Miriam si avvicina e con la mano accarezza il suo viso.

M:” guardati Luca, sei ricoperto dal mio orgasmo ah ah ah.. apri la bocca.

Fammi vedere se hai bevuto tutto.”

Luca apre la bocca e dimostra di aver ubbidito.

M:” mamma mia Luca, Puzzi da far schifo!!”

E dicendo questo sputa copiosamente in bocca a Luca.

M:” sciacquati per favore. Ah ah ah..son tutta bagnata anch’io alle gambe.

Dobbiamo correre direttamente in mare prima che qualcuno senta il nostro odore ah ah ah “

L:” puoi contarci.”

Si avvicinano alla porta e dopo aver dato un’occhiata all’esterno, escono correndo

in direzione del mare. Una volta in mare, Luca si tuffa velocemente e stando

sott’acqua cerca di togliersi da dosso, ogni traccia di ciò che è successo.

Miriam con tranquillità invece, fa il suo bagnetto rinfrescante.

Camminando sul bagnasciuga in direzione dell’ombrellone, Miriam continua a

parlare con Luca, delle forti emozioni provate.

Luca invece, ascolta pensieroso e in silenzio.

M:” Luca è stato bellissimo!!

Ti avevo promesso che non te ne saresti pentito e intendo tener fede a quella promessa.

Vedrai che tuo padre sarà fiero del suo bambino, ah ah ah.”

Luca pensa a quel che potrebbe pensare Alba. Lui non vuole che le cose cambino fra loro.

L:” Miriam, non c’è bisogno di far credere nulla agli altri. Mi sono comportato

male e ho detto che avrei rimediato portandoti a fare un giro. Mi basta solo

dimostragli che fra noi è tutto ok, e che tu hai perdonato la scortesia subita.”

M:” Non preoccuparti Luca, so bene quel che vuoi dirmi. Sarà mia premura far si

che la tua bella non fraintenda il nostro rapporto.”

L:” no, ma cosa dici, io..”

M:”ah ah ah… Luca, lo vedono tutti che gli muori dietro. Se posso darti la mia

opinione: non farti troppe speranze, Alba è una ragazza più grande della sua età anagrafica.

Sa bene quel che vuole, e quel che vuole adesso, è farsi il mio amico

Sandro ah ah ah.. Poi voi due state facendo dei giochi particolari, quale ragazza si

metterebbe con un ragazzo sottomesso a lei? Sfoga i tuoi istinti con lei se vuoi, ma

se è una ragazza che vuoi, cerca altrove.”

Luca arrossisce un po’ di vergogna e un po’ per rabbia. Il discorso di Miriam non

faceva una grinza.

M:” se ci tieni tanto ad averla però, potresti proporre un salto di qualità nei vostri giochi.

Non più solo leccatine di piedi e calpestamento ma anche servizio orale da parte tua.

Se è sveglia come credo non si farà certo scappare l’opportunità di

godere, senza necessariamente ricambiare il favore.

Servirla, sarà un po’ come averla non credi?”

Luca pensa riflette sull’ultima affermazione di Miriam… in effetti è così, quando

serve Alba la sente totalmente sua. Fortunatamente Miriam non ha la più pallida

idea di come sia già avanzato il rapporto con Alba.

L:” se è così allora, a te ti ho già avuta?”

Lo dice sorridendo, per togliersi un po’ di tensione dalle spalle.

M:” ah ah ah certo che si! E mi avrai ancora non temere ah ah ah..”

L:” posso farti una domanda ed avere una risposta sincera?”

M:” certo Luca, ormai siamo intimi non credi?”

L:” quando eravamo nel capanno mi hai detto che questa mattina sei andata a fare

colazione con Sandro giusto?”

M:” si certo.”

L:” mi hai detto che sei andata in bagno e non hai fatto il bidet perché ovviamente

non c’era, Giusto?”

M:” si giusto hi hi hi..”

Ma è vero che hai anche defecato, ho li mi stavi solo prendendo in giro?

Miriam lo guarda sorridendo, lo abbraccia al collo appoggiando la fronte alla sua,

e con voce bassa e dolce sussurra:

M:” si schiavetto mio, è tutto vero. Pensare a quello e sentire la tua lingua nel

culo, mi ha fatto uscire di testa! Ma tu sei stato bravissimo! Anche dopo avertelo

detto non ti sei fermato, anzi, hai continuato mettendoci più foga. Questa sera o

domani mattina se avrò la possibilità te lo farò rifare, e questa volta potrai vederlo

tu stesso.”

Luca era allibito. Non credeva alle sue orecchie.

M:” guarda il rigonfiamento sotto il tuo costume Luca, ti sei eccitato solo a sentirtelo dire. “

Era proprio così, anche se sentendolo ha provato un po’ di schifo, si era eccitato.

M:” questo può voler dire solo due cose Luca: o mi ami alla follia, o sei nato per questo.

Ma credo che lo faresti anche con la tua Alba. Quindi rimane solo la seconda opzione.”

Luca era senza parole. Miriam lo stava usando a suo piacimento, ma lo capiva

meglio di quanto potesse fare lui stesso.

M:” ah ah ah … vai a farti un tuffo Luca. Fatti passare quell’erezione prima di

arrivare all’ombrellone ah ah ah...”
view post Posted: 10/9/2017, 18:11     L'amica di famiglia - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
Prima di tutto vorrei scusarmi per aver lasciato in sospeso la storia.
Ma come alcuni di voi sanno, non è successo per menefreghismo.
Ora vorrei continuarla e finirla.
Leggendo le storie dell'ultimo hanno, ho visto che il forum, ha preso un'altra direzione.
Le storie sono molto più soft, direi di classe per certi versi.
Spero non dispiaccia molto se mi discosterò da questo filone.
Ciao
view post Posted: 25/9/2016, 01:00     +1L'amica di famiglia - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
L'AMICA DI FAMIGLIA (PARTE 11)

Una volta finito di mangiare, riordiniamo in cucina e un po' in tutta la casa specialmente in camera da letto dove abbiamo dormito.

Finito le faccende ci mettiamo comodi in sala davanti la tv.

I nostri genitori chiamano confermando il loro rientro, che più o meno sarà intorno all'una di notte.

Decidiamo così di andare a fare un giro in paese passeggiamo fra bancarelle di ambulanti, mangiandoci un cono gelato.

Non fa molto caldo, il venticello che arriva dal mare ha abbassato notevolmente la temperatura,

Alba si avvicina e mi prende sotto braccio.

Continuiamo a camminare così ed io sento dentro una forte emozione, mi piace questo momento, quanto vorrei fosse

sempre così.

Si sono fatte le undici e decidiamo di tornare a casa.

Entro due ore dovrebbero arrivare i nostri genitori, nella mia testa c'è un gran desiderio di giocare ancora un po'.

Camminando verso casa, Alba mi parla di quanto questi pochi giorni, abbiano cambiato le nostre vite.

A: “fra pochi giorni torneremo a casa Luca, chissà se una volta tornati ala vita di tutti i giorni, riusciremo a vederci ancora

come prima?”

L:” certo che ci vedremo ancora come prima! Perché dovremmo vederci di meno? Le nostre famiglie si frequentano da sempre!”

A:” ah ah ah… ma no stupidotto!! voglio dire se noi due riusciremo a vederci ancora con gli stessi occhi!

Non ti nego che questo gioco ha cambiato il mio modo di pensare a te.”

L:” io spero che tutto questo non ti crei problemi nel vedermi in futuro.

Infondo quale sarebbe il problema, non avrai pressioni da parte mia, te l’ho già promesso.

Anche io ho pensato a questo, ma ho allontanato subito il pensiero di un’alterazione del nostro rapporto di base.

Quello non deve cambiare!! assolutamente!!

Lascio a te la possibilità di decidere come proseguire il nostro rapporto, se continuare come sempre è stato,

se continuare ogni tanto a giocare o se farlo diventare un modo di vedere le nostre vite.

Ti confesso che non è facile per me pensare alla vita di tutti i giorni, senza più poter giocare.

Ma sarebbe insopportabile sapere che questo gioco, dopo averci così avvicinati, ci divida irreparabilmente! Ne soffrirei troppo!”

A:” Ti ha proprio coinvolto questo gioco vero?”

L:” Mi ha preso perché lo sto facendo con te principessa!”

A:”Sai qual’è il problema Luca?”

L:” quale Alba, dimmi ti prego.”

A:” E' che a me sta cominciando a piacere troppo servirmi di te per godere. Ti sto sempre più considerando in funzione dei

miei bisogni, so che non è giusto ma è quello che sta avvenendo.

L:” Sono stato io a chiedertelo Alba, a me fa piacere essere al tuo servizio! Lo farei ogni giorno della mia vita se fosse possibile.”

A:” e non hai paura che io ne possa approfittare un giorno? “

L:” vivo giorno per giorno, adesso mi sta bene così e son felice di come te ne stia approfittando.”

A:” Eccoci a casa, mancano solo due orette scarse al loro arrivo, ma facciamo ancora in tempo a divertirci un pochino,

sei d’accordo”

L:” non chiedo altro!

A:” ok allora! Prendimi il computer e mettimelo al tavolo.

Una volta sistemato il pc. Alba si viene a sedere indicandomi di stare steso ai suoi piedi.

Mi sdraio sotto al tavolo in modo da farle da poggiapiedi.

Mentre naviga tranquilla in internet, io mi godo i suoi piedi meravigliosi.

Mi piace molto questo momento, mi piace sentirmi dominato da lei, dal suo modo dolce e privo di cattiveria.

Penso a Miriam, a quanto è differente da Alba e a come posso uscire da questa situazione senza che Alba si accorga di nulla.

Miriam è egoista, pensa solo al suo piacere, non ci penserebbe un attimo a spiattellare tutto se solo mi azzardassi a non

assecondarla.

Però devo ammettere che pur sapendo quanto è potenzialmente pericolosa,

Miriam è davvero una bellissima donna, una dominatrice nata.

Con lei so di essere solo un giocattolo nelle sue mani, non ho alcuna possibilità di dettare condizioni,

ed del resto è questa la vera condizione di un sottomesso.

Ne ho un po’ paura ed in fondo è questo che mi eccita con lei.

Una pedata sulla guancia mi riporta alla realtà..

A:” ma che ti sei addormentato!?”

L:” no Alba scusa, stavo solo sognando ad occhi aperti.”

A:” beh vedi di svegliarti! Ti ho ordinato di andare in cucina a prendermi dal mobiletto un pacchettino di M&M.”

L:” perdonami, corro!!!”

Torno con i suoi M&M, mi inginocchio per rimettermi sotto al tavolo, ma mi ferma con un gesto della mano.

A:” Voglio cambiare gioco adesso. Mettiti dietro la mia sedia seduto, mi abbasserò i pantaloncini e le mutandine,

voglio che tu stia buono buono ad annusarmi il culo! Voglio solo che annusi, né baci, né leccatine,

voglio solo sentire il tuo respiro solleticarmi il buco del culo ah ah ah ah …. ok? Capito?”

L:” Come desideri principessa... È un piacere per me.”

Mi accovaccio dietro la sedia mentre lei si porta gli indumenti alle caviglie.

Mio Dio che bel culo che ha! Spinge in fuori il sedere piegandosi leggermente in avanti.

La sento sghignazzare neanche troppo sotto voce…

A:” Come si vede da li?”

L:” perfetto!”

A:” bene, allora attaccaci il naso e non ti muovere di li fino a che non te lo dico..

voglio guardare ancora due cosine e mangiarmi gli M&M godendomi il tuo respiro sul mio buchino più sensibile.”

Come mi è stato dolcemente ordinato, mi siedo con le gambe sotto la sedia e sorreggendomi solo sulle braccia metto il viso a

pochi millimetri dal suo sedere.

Il naso è proprio incollato al suo buco del culo, faccio respiri profondi per farle sentire meglio che sono proprio dove lei ha

ordinato.

Vengo ripetutamente toccato sul naso dal suo piccolo buchino posteriore, è evidente che sta cercando di emettere una puzzola.

Spinge e spinge ancora ma niente, non riesce proprio a farla. La sento ridere dopo un lungo tentativo,

è un sorriso un po’ amareggiato.. sono dispiaciuto anch’io per lei.

Sarei stato ben felice di riceverne un paio, pur di renderla felice.

A:” Niente da fare Luca, dai cambiamo posizione, questa non è molto comoda per nessuno dei due.

Mettiti qui di fianco alla sedia, sempre come eri messo prima. Hai capito che volevo scoreggiarti in faccia prima?”

Le faccio un segno d’assenso col capo. Lei sorride si sporge al lato della sedia, poi con la mano mi afferra i capelli dietro la testa e

mi fa mettere sotto il suo culo.

A:” Lo vuoi anche tu un M&M?”

L:” si se ti fa piacere che io lo mangi.”

A:” Si che mi fa piacere, ma lo devi mangiare come voglio io.”

L:” Sono al tua servizio principessa.”

Alba prende un M&M in mano e lo incastra per metà, dentro al suo buco del culo..

A:” Vai a prenderlo schiavo!”

Mi avvicino con la bocca ma sono indeciso su come prenderlo, lo succhio o lo prendo con la lingua…

ricordando quanto a lei piaccia essere leccata la dietro, opto per la lingua.

Agisco lateralmente, cercando di allargarle il buchino, in modo da farlo cadere nella mia bocca.

Non è semplice come sembra, L’M&M sembra entrare non uscire! Alba se ne accorge e spingendo me lo fa cadere in bocca.

Alba ride di gusto questa volta, sembra essersi divertita.

A:” Ti piace questo gioco? Te l’ho praticamente cagato in bocca ah ah ah….”

L:” Adoro gli M&M ma per cagarmelo in bocca, come hai finemente descritto tu,

dovevi averlo interamente dentro al culo, è non lo era!”

A:” ah ah ah.. solo dettagli mio caro. Dettagli al quale posso rimediare subito!”

Prende un altro M&M e questa volta lo fa quasi scomparire nel suo buchino rosato,

si vede solo una puntina azzurra da una fessurina.

Solleva ancora un pochino la gamba destra, mentre con la mano mi spinge verso il basso facendomi segno di stare a terra.

Probabilmente vuole vedere l'M&M cadermi in bocca.

Mi metto a piombo sotto di lei, da questa distanza vedo perfettamente la rotondità della sua natica, è uno spettacolo impagabile!

Vedo far capolino il suo viso, mi guarda e sorridendo mi sussurra:

A:” arriva il dolce..”

Vedo lo sfintere spingere pian piano la caramella verso l’esterno, il suo viso è sempre più sporto di lato, vuole gustarsi la scena.

Al contrario di come si può pensare, il suo volto è di una dolcezza infinita in questo momento,

sembra una bambina che scarta il suo regalo di natale, ed io sono felicissimo d’essere quel regalo.

La caramella viene finalmente espulsa e cade centrando perfettamente la mia bocca spalancata sotto.

La tengo sulla lingua mostrandola allo sguardo divertito della mia amica.

Alba ride e alzandosi dalla sedia si viene a sedere sul mio petto .

A:” adesso fammi vedere come te la gusti!”

In bocca sento il gusto del cioccolato che si scioglie sulla lingua, è solo un po’ caldo ma il sapore non è in alcun modo alterato.

Sorrido ad Alba che mi guarda estasiata.

A:” ti piace essere la mia latrina vero Luca, dimmi quanto ti piace.”

L:” mi piace da morire principessa, se solo si potesse, consumerei tutti i miei pasti in questo modo,

facendoli passare prima dal tuo splendido culo. Ti prego principessa, dammene ancora..”

A:” ah ah ah.. sei insaziabile Luca!!! ma stasera sono molto ben disposta, voglio renderti felice hi hi hi...”

L:” grazie principessa!”

A:” ma figurati, è un piacere far felice un amico. Questa volta però voglio provare una nuova posizione,

voglio farlo come se stessi sopra una turca.. ovviamente sei tu la turca in questione ah ah..”

Alba si alza in piedi, sposta la sedia allontanandola dal mio corpo, poi si toglie completamente i pantaloncini,

che erano rimasti abbassati alle sue caviglie.

Si mette a cavallo della mia testa sempre restando alzata.

Prende uno alla volta tre M&M mettendoseli in bocca. Nel mentre mi sta sempre guardando in faccia.

Il suo fare è sensuale, vuole farmi eccitare al massimo e non deve fare molta fatica fra l’altro.

Ne tira fuori uno, adesso è più semplice farlo entrare mi dice..

lo accosta all’ano, e con una semplice pressione del dito lo spinge del tutto dentro. Uguale fa con gli altri due.

A:” sei pronto ad essere la mia turca?”

L:” sono ansioso di vedere cosa stai escogitando questa volta.”

Le sorrido, incoraggiandola ad andare avanti.

Alba sorride a sua volta poi mette un piede sul mio petto ed infine ci sale sopra con entrambe i piedi,

si accovaccia ma vede che è ben distante dal mio viso.

A:” Sorreggimi con le mani, aiutami ad indietreggiare fino a che non sono in posizione giusta.”

La sostengo tenendole le mani sulle natiche, coi piedi indietreggia fino ad essere fra spalle e petto.

La posizione non è molto comoda per me, mi fa un po’ male ma questo non ha importanza.

A:” Adesso prova pian piano a lasciarmi..”

Allento leggermente la presa togliendole gradualmente il sostegno,

la posizione è quella voluta, la mia bocca è perpendicolare al suo buco del culo.

A:” Dai Luca, apri bene la bocca che il tuo sogno si sta per avverare.

Hai la fortuna di essere il primo al quale cagherò in bocca il suo spuntino serale ah ah ah…

scusa la volgarità ma mi eccita da morire parlarti così in questo momento.”

Sopra i miei occhi lo spettacolo è surreale, difficile da spiegare.

Un’amica di famiglia è accovacciata sul mio viso, come se stesse in un bagno pubblico.

E’ pronta ad utilizzare il suo cesso, e quel cesso sono io!

Non è proprio così al momento, ma ora come ora, credo che non farebbe troppa fatica a convincermi...

Un suo sorriso, uno sguardo e poche parole mi renderebbero disponibile ad ogni suo capriccio.

Assorto nei miei pensieri, non mi accorgo che Alba sta spingendo,

se non quando il primo M&M non è quasi completamente fuori.

Alzo le labbra formando un cilindro che va a formare una canalina fra il suo ano e la mia bocca,

la caramella di cioccolato mi cade cosi sulla lingua.

Questa volta la sento molto più calda e scivolosa al contatto, si vede che il calore al suo interno sta facendo sciogliere lo

zucchero che ricopre il cioccolato.

La mastico velocemente e la inghiotto, Alba ride continuando a spingere.

Ecco la seconda, è quasi sciolta, ed una goccia che credo sia di zucchero fuso mi cade in bocca poco prima della caramella.

Sento dei leggeri gemiti dovuti allo sforzo per la spinta.

Alba non riesce a fare uscire il terzo M&M.

A:” Questo maledetto non esce!! leccami il culo, fammi da stimolo!”

Inizio a leccare stimolando con la punta la rosellina, che si schiude aprendo la via alla mia lingua.

Sento il gusto del cioccolato al primo tocco, L’M&M deve essersi proprio sciolto.

Continuo a leccare e lei a spingere, improvvisa una scorrengia mi fa ritirare la lingua.

E’ una scorrengia molto forte e prolungata, con essa fuoriescono anche delle bollicine marroni che mi colpiscono il viso.

L:” ohhh mamma!! mi stai scoreggiando addosso L’M&M sciolto!”

A:” ah ah ah.. beh, almeno sanno di cioccolato ah ah ah..”

L:” no principessa, l’odore è il solito.”

A:” Ti vuoi tirare indietro per caso?”

L:” no, non ho detto questo! Non mi tiro indietro di un millimetro!”

A:” bene! Perché sento che sto per scorrengiare di nuovo ah ah ah.. chissà che non esca il resto dell’M&M ah ah ah...”

Senza preavviso un forte peto mi colpisce dritto in gola.

Anche questa volta sento qualche gocciolina che mi colpisce il labbro.

Pochi secondi dopo la scorrengia sento ancora una goccia cadermi sulle labbra.

Dallo sfintere sta colando un piccolo rigagnolo marrone.

Allungo la lingua e lecco quel rigagnolo e fortunatamente sa sempre di cioccolato.

A:” che carino, lecchi anche senza che te lo chieda?”

L:” sono il tuo leccaculo di fiducia, è mio compito tenerlo pulito.”

A:” ah ah ah.. giusto! Però mi cominciano a fare male le gambe.

Un’ultima puzetta e poi ci ricomponiamo prima che arrivino i nostri e ci trovino in questa posizione ah ah ah..

apri la bocca e tienila bella aperta, adoro sentire l’eco della scorrengia risuonarti in bocca.”

L:” Come desideri principessa.”

Alba si abbassa quasi a coprirmi totalmente il viso e centrando perfettamente la mia bocca col suo buco del culo,

mi riempie le guance con la sua scorrengia.

Subito dopo, si alza e scende dal mio petto, mi guarda e dice:

A:” molto bene schiavetto, sei stato un cesso quasi perfetto!!

non mi ringrazi per averti dato il dessert?”

L:” oh certo! Ti ringrazio principessa, è stato un onore.”

A:” ah ah ah.. adesso alzati e vieni a vedere una cosa.”

Mi alzo e mi metto al suo fianco davanti al computer.

Alba fa partire un video che riproduce esattamente quello che abbiamo appena fatto!

L:” E’ incredibile!!”

A:” ah ah ah.. vero? Ho ricreato dal vivo quel che succede in questo video, non è stata un’idea geniale?

Ci sono decine di video che ci possono ispirare non credi?”

L:” beh.. io credo che ormai sei tu l’esperta. Non vedo come io possa…. Ma aspetta!! il video continua..”

A:” si beh! Continua ma non me la sono sentita di eseguirlo alla lettera.

Mi sembrava sufficientemente umiliante farti mangiare direttamente dal mio culo.

Pisciarti anche in bocca mi è sembrato un po’ troppo.”

L:” capito..”

A:” vado un attimo in bagno adesso, tu ricomponiti prima che arrivino.”


Anch’io vado in bagno a darmi una sciacquata, dopo di che entrambi ci mettiamo sul divano a guardare la tv.

In piena notte mi sento battere sulla spalla. Era mia madre che mi chiamava.

Mam:” Sveglia Luca, vai a letto su.”

L:” mamma, siete arrivati? Che ora è?”

Mam:” sono le tre, abbiamo fatto tardi, andiamo a letto adesso.”

L:” Alba?”

Mam:” suo padre l’ha portata a letto in braccio, tu pesi troppo per farti prendere in braccio. Da bravo vai a letto adesso.”

L:” Si mamma, buona notte e ben tornati.”

FINE PARTE 11
view post Posted: 6/3/2016, 04:19     fetish pub - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
A: " non agitarti schiavo!"

Asia si avvicina e si siede sul mio petto.

A: " ho parlato un po' di te con queste mie amiche, sono tutte frquentatrici
del mio locale, tutte inesperte ma vogliose di far pratica.
Sono Federica, celeste, ines e gaia.

Ad una ad una sentendo il proprio nome, si mostrano a me sorridenti.
Sono tutte ragazze molto belle non c'è che dire,
ma trovarsi nudo, legato e sdraiato a terra non è molto bello.
Celeste ridendo dice:

C: " guardate ragazze, è eccitato!"

In effetti sentire e vedere Asia su di me mi fatto eccitare.
Celeste è una bella ragazza bionda, occhi azzurri non molto alta, ma tutto al posto giusto.
Indossa décolletté nere con calze parigine sopra il ginocchio,
una mini gonna a portafoglio con disegni fantasia bianco e nero ed una magliettina nera.
Federica, indossa dei sandali da schiava color rosso, ed un semplice vestitino color acqua marina
che arriva a mal la pena a mezza coscia.
Ines, indossa un décollette color grigio perla, ed un abitino anch'esso corto,
tutto colorato a fantasia, sembra un modello "Missoni".
Lei ha i capelli corti con un taglio anni trenta,
mi sembra di vedere quei vecchi film con le ballerine di jazz.
Infine Gaia, l'unica ad indossare dei panta collant neri a metà polpaccio,
un grosso cinturone in vita, una magliettina nera ed un giubbettino anch'esso nero e corto.
Ai piedi delle classiche décolletté nero laccato.
Se non fossi in questa posizione, mi sembrerebbe di essere in paradiso.

A: " chi vuol essere la prima?"
G: " se a voi sta bene vorrei essere io la prima, mi avete avvertito solo ieri
sera e non ho avuto la possibilità di mantenere le stesse mutandine
per più di due giorni.
Quindi il mio profumo sarà sicuramente più delicato del vostro,
se lo sentisse dopo il vostro le sembrerebbe addirittura piacevole."
A: " mi sembra giusto, sarai tu la prima allora.
Tu Adriano dovrai tenere la testa dritta senza girarla, dovrai respirare
profondamente con il naso.
Ogni volta che girerai la testa o farai qualcosa che non ti è
stato chiesto espressamente, una di noi ti strizzera le palle!
Mi hai capito bene?"
Io: " Ho capito padrona, ti prego non farmi male, farò quel che devo."
I: " oohhh che bravo cucciolotto... dai Gaia falle sentire qualcosa di
buono ah ah ah.."
Gaia si viene a sistemare sopra la mia testa, un piede su ogni lato.
Molto lentamente piega le ginocchia e si abbassa col sedere ,
arrivata a pochi cm. dal viso, si ferma mi guarda in faccia e fa combaciare la sua micina con il mio naso,
poi si siede comodamente, appoggiando le ginocchia a terra.
Inalo il suo profumo, è un odore di sudato, pungente.
Gaia ride divertita, non le viene a credere di essersi seduta sul viso di un
ragazzo, che per altro non conosce neanche.
Mi afferra i capelli e tira verso lei, sembra volermi fare entrare nella sua vagina.
Io comincio a fare fatica a respirare, ma non mi lamento, era quello che sognavo
e in fin dei conti mi sento molto eccitato, dalla situazione che sto vivendo.
Pian piano Gaia si sposta leggermente avanti, fino a far allineare lo sfintere al mio naso.
L'odore che sento adesso è meno intenso, sempre di sudore ma meno caldo, meno asfissiante,
respiro anche meglio.

C: " guardate com'è eccitato il porco! gli piace proprio l'odore del tuo culo
Gaia, ma ti sei profumata prima di venire? ah ah ah.."

Celeste poggiando una mano sulla spalla di Gaia,
fa capire che è arrivato il suo turno per sedersi.
Gaia si sposta e celeste si accomoda sul mio volto,
sento subito la differenza, prima di tutto il naso è a pieno contatto con le sue mutandine,
non c'è il filtro dei pantacollant.
La sua pelle tocca direttamente la mia e questo mi eccita ancor di più.
Celeste sistema la gonna in modo da coprire interamente il mio viso.
L'odore delle mutandine di Celeste è davvero forte, sicuramente le indossa da parecchi giorni.
Si muove ritmicamente come se cercasse di essere penetrata dal mio naso, ma le mutandine ne impediscono la penetrazione.

C: " è ancora eccitato?"
I: " si, si vede che anche tu eri profumata ah ah ah..
fai provare me."

Celeste indietreggio venendosi a sedere sul mio petto,
Ines si accomodo con decisione sul mio viso.
Da subito capisco che l'odore è molto più intenso, è un forte odore di urina.
Muovo la testa cercando di liberarmi da quell'odore nauseabondo,
ma Asia afferra con la mano i miei testicoli
e mi da una stretta poderosa che mi fa saltare dal dolore.
Ovviamente con tre persone sedute su di me non potevo neanche piegarmi.

A: "ti avevo avvertito di non girare la faccia! annusa quelle mutande!!"
I: " ah ah ah... avete visto, gli è sparita anche l'erezione...
è tutt'oggi che quando vado a pisciare non mi asciugo con la carta,
ma lascio che le mutandine assorbano le goccioline intrappolate fra
la mia fica.. ah ah ah.."
C: " ma sei terribile Ines! ci credo che si ribellava."
A: " beh questo non vuol dir nulla! lui non deve ribellarsi.
l'ho aiutato a far avverare il suo sogno, stare sotto il sedere
di una donna, addirittura 5 donne! quando mai le avrebbe trovate
da solo."
I: " Ha ragione Asia, dovrebbe solo ringraziarci.
Sapete che per avere il medesimo trattamento,
molti uomini sono disposti a pagare delle belle somme?"
C: " ma smettila Ines, adesso stai sparando cavolate!"
I: " cavolate un corno! me l'hanno detto alcuni <amici>
su facebook."

Intanto che loro parlavano, io mi riprendevo dal dolore alla stretta di palle.
Mi ero abituato all'odore delle mutandine di ines, pensavo a ciò che aveva detto,
al fatto che le sue goccioline d'urina si fossero depositate su di esse.
Questo pensiero mi fece tornare l'erezione, che subito venne notata da tutte.

G: " ma guarda, guarda... "
I: " lo sapevo che l'odore delle mie sacre goccioline, sarebbe stato
apprezzato! ah ah ah.."

Federica prese il posto di Ines, non l'avevo sentita ancora parlare.
si siede al contrario, dandomi la schiena e guardando le sue amiche in faccia.
Si mette in modo che le natiche avvolgano il mio naso all'interno,
fra il naso e lo sfintere, c'è solo quel sottilissimo filo di stoffa del suo perizoma.
L'odore è di sudore ma non esageratamente forte, riesco a respirarlo senza accusarlo troppo.
Sento le ragazze ridere, ma non posso vederene il motivo,
bisbigliano qualcosa e ancora una volta ridono fra loro.
Sento il peso di Federica spostarsi leggermente in avanti e...PPPFFF...
un leggero soffio d'aria, esce dal suo sfintere.
Le ragazze scoppiano in una fragorosa risata,
mentre Federica torna a sedersi completamente sul mio viso.

F: " vediamo se rimani eccitato anche adesso ah ah ah.."

Temendo la stretta alle palle da parte delle ragazze,
rimango immobile nella mia posizione,
però adotto un sistema di respirazione che mi permette di non sentire quel fetore.
Apro leggermente le labbra e soffio, prima di riprendere fiato..
lo faccio per tre o quattro volte, finchè la mano di Federica mi afferra i testicoli e urla:

F: " ti avevamo detto di respirare solo dal naso!"

il dolore è fortissimo!!

Io: "ti prego non lo farò più padrona, perdonatemi.."
A: " adesso te la faccio vedere io!"

Asia si alza dalle mie cosce e va ad aprire uno sportello del mobile della sala.
Ne tira fuori un nastro adesivo argentato.

A: "Adesso ragazze fate tutte quello che vi dico:
toglietevi il perizoma e mettetelo nella sua bocca,
poi la chiuderemo con questo nastro adesivo.
In questo modo vedrete che respirerà solo dal naso,
come gli è stato richiesto!
sei venuto qui chiedendomi di voler respirare gli odori di una donna,
questo ti concederemo.
Aaahhh ragazze, sentitevi libere di ripulirvi prima di metterglieli in
bocca ah ah ah.. io vado un attimo in bagno".

Tutte presero alla lettera le parole pronunciate da Asia,
si sfilarono il perizoma, celeste fu la prima a pulirsi la micina e ad avvicinarsi a me.

C: " Su da bravo fammi vedere la lingua... "

Mi sfrego sulla lingua la parte interna del suo perizoma, per poi infilarmelo tutto in bocca.
la stessa cosa fecero Ines e Gaia. Federica invece oltre che la sua micina,
si ripuli per bene anche il suo culetto.
Non che ne sia uscito sporco, ma quello che più conta per lei,
è l'umiliazione che quel gesto comportava per me.
Mi fece capire che per lei valevo meno di zero.
Torno anche Asia dal bagno, aveva il suo perizoma in mano,
si avvicino e me lo mise in bocca tutto d'un botto.
Prese il pezzo di nastro che Celeste aveva gia preparato, e mi chiuse la bocca.
mentre faceva aderire il nastro alla mia bocca, sentivo che aveva le mani bagnate..

A: " volevo dirti che sono andata a fare pipì poco fa, solo che mi son
scordata di togliere il perizoma. ah ah ah... l'ho tolto dopo.."
La cosa stava sfuggendo di mano, ero immobilizzato a terra,
costantemente schiacciato da almeno due ragazze,
avevo la bocca incerottata, con ben 5 perizoma al suo interno,
e per di più uno di questi era intriso d'urina!
cominciavo a sentirmi male e dalla coda dell'occhio,
sentivo una lacrima scendere giù lungo le tempie.....
view post Posted: 5/3/2016, 06:37     fetish pub - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
Sono passati due week-end, ma il martedì della terza settimana,
ricevo la chiamata tanto attesa.

A: "Ciao Adriano, sono Asia, ricordi?"
Io: " certo, e chi se lo scorda..ciao"
A: " scusa il ritardo ma ho avuto problemi questi due fine settimana.
sei ancora intenzionato ad incontrarmi?"
Io : " nessun ripensamento.."
A: " bene allora si fa questo venerdì sera alle 19:00?"
Io: " in prima serata... mangiamo insieme?"
A: " no, ti conviene stuzzicare qualcosa di leggero prima,
non voglio rischiare che avendo appena mangiato tu ti senta male."
Io: " come vuoi, a venerdì allora.."
A: " mi raccomando, bello carico e sottomesso"
Io: " ah ah ah.. certo padrona.. ah ah.."
A: " perfetto ah ah ah.. ciao schiavetto mio"

Appena chiuso il cellulare, sento di essere un pochino deluso, speravo
volesse conoscermi un po' meglio facendo prima un pre serata, invece è solo interessata al gioco.
beh, non mi lamentero per questo, in fin dei conti ci guadagno anch'io un'esperienza mai vissuta.
Arriva venerdì sera finalmente, suono alla sua porta preciso come un orologio svizzero 19.00 spaccate!
Quando apre la porta rimango folgorato dalla sua bellezza!
indossa un abitino nero a mezza coscia, smanicato e con legacci che partendo dalla scollatura e girando dietro al collo forma una ragnatela
in tessuto sul petto alto.
Ai piedi poi, indossa uno splendido sandalo con tacco, anch'esso fatto a ragnatela.
Capelli sciolti trucco leggero, le unghie sono smaltate ma no colorate,
è uno smalto lucido trasparente con dei brillantini a forma di stella sugli alluci.

Io: " wooow!! sei bellissima Asia.."
A: " grazie caro, entra pure... accomodiamoci in sala, parliamo un pochino
mentre ci beviamo qualcosa."

Penso a come mi era sembrata l'altro giorno al telefono, probabilmente mi ero sbagliato.
Parliamo un po' di noi dei nostri studi e dei nostri interessi particolari..

A: " bene Adriano, credo sia arrivato il momento di divertirci, sei daccordo?
Io:" daccordissimo ah ah ah"
A: " per cominciare direi che per avere il dominio della situazione,
devo legarti ani e piedi. Hai qualcosa in contrario in riguardo?"
Io: " beh.. non l'ho mai fatto ma, mi fido della tua esperienza."
A: " bravo! spogliati, vado a prendere le strisce in tessuto per legarti"
Mi spoglio rimanendo in boxer, Asia torna in sala, in mano tiene delle lungne strisce di stoffa, tipo bende.
A: " anche i boxer, devo legarti a piedi uniti e poi non arei la possiilità
di toglierli."

Mi imbarazza un pochino essere nudo davanti a lei che ancora è
elegantemente vestita, ma faccio come dice.
Mi lega a piedi uniti, poi facendomi alzare mi fa mettere le braccia lungo i fianchi, mi lega prima da dietro poi dal davanti, infine fa un paio di giri tutt'intorno.
In questo modo ho le braccia completamente immobilizzate,
potrebbe farmi qualunque cosa ed io non potrei far nulla.
Un po' di timore si impadronisce di me,
ma credo che Raffaella non mi avrebbe mai mandato da una psicopatica.

A: " Da adesso fino a che non abbiamo finito il gioco mi chiamerai
padrona, per me sarai il mio schiavo e così sarai chiamato."
Io: " va bene, fa parte del gioco, si..."
A: " adesso stenditi sul tappeto, e poggia la testa su quel quadrato in
gomma piuma che ho gettato a terra, servirà a non farti sentir male
alla nuca. Ho dimenticato di prendere una cosa dal mio vicino di
pianerottolo vado e torno, tu stai qui tranquillo e non ti muovere,
faccio in un attimo.
Non vedo l'ora di cominciare, sai che è da quando t'ho chiamato che
uso sempre le stesse mutandine hihihi, saranno belle profumate..
e oggi non ho neanche fatto il bidet ahahah..."

Asia esce dalla porta di casa e mi lascia tutto solo, sdraiato sul tappeto.
Analizzo le ultime parole dette, ma credo stesse mettendo solo del pepe sulla situazione,
non credo che una donna della sua classe e bellezza,
riuscirebbe a tenere un paio di mutandine per 4 giorni di fila,
e soprattutto che non si faccia un bidet prima d'incontrare uno che a mal la pena conosce.
Sento i tacchi che si avvicinano, sta tornando, ma mi sembra di sentire più passi...
non è sola! giro la testa e vedo che con asia ci sono altre ragazze!!

Io: " che succede Asia, cos'è questa storia!"
view post Posted: 2/3/2016, 22:26     fetish pub - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
Recentemente sono andato con la mia amica Raffaella,
in un nuovo locale denominato " fetish pub ".
Raffaella è la mia migliore amica e confidente,
conosce perfettamente i miei orientamenti e preferenze riguardanti le donne.
Come già avrete capito, mi piace il fetish.
Entrando non noto nessuna differenza con altri locali,
ragazzi e ragazze sedute ai tavoli e altri in piedi a parlare allegramente fra loro.
Vedo Raffaella che sorride incrociando lo sguardo con una ragazza seduta ad un tavolo,
si salutano con la mano e ci avviciniamo a lei.
Si alza in piedi a salutare Raffaella con un caloroso abbraccio e i canonici tre baci.
E' una bella ragazza, 25 anni più o meno, 172 cm. almeno,
lunghi capelli e occhi castani, ed un sorriso che ti mette il buon umore addosso.
Indossava un jeans attillato nero, una semplice camicetta bianca
e ai piedi un classico décolleté con plateau nero tacco 12.
Era davvero attraente e sembrava anche simpatica..

R: "lui è il mio amico Adriano, lei è Asia"

Dopo le presentazioni, ci sediamo al tavolo e ordiniamo da bere.
La serata è iniziata nel migliore dei modi,
Asia come da primo impatto, è molto simpatica e spigliata,
parla con Raffaella prevalentemente, ma non dimentica di coinvolgermi.

R: "come mai l'hai chiamato <fetish>?"

Da quella domanda capii che Asia era la proprietaria del locale.

A: "è una mia passione, adoro farmi massaggiare i piedi ed anche altre
cosine hi hi hi.."

Rimango spiazzato dalla risposta, Asia era davvero una ragazza sorprendente.
Vedo le due, guardarmi e ridere.

R: "Adriano, non fare quella faccia.. o per lo meno chiudi la bocca ah ah "

Effettivamente ero rimasto di sasso!
Raffaella inizia a raccontare che anche a me piace il fetish,
ma anche che non ho mai avuto il coraggio di praticarlo.
Rimango assurdamente in silenzio ad ascoltare Raffaella che racconta i fatti miei.
Asia risponde che per tantissimi uomini è così e non solo,
anche tante donne amano il fetish,
molte si vergognano di dirlo e altre non ne sono neanche a conoscenza.

A: "tu Adriano come ti sei reso conto d'essere un feticista?"

il mio imbarazzo era evidente.

A: "non c'è nulla di cui vergognarsi ad essere feticisti, anzi,
io ringrazio ogni giorno per la vostra esistenza"

mi rivolge un sorriso meraviglioso che mi fa definitivamente capire
( se ce ne fosse stata necessita) d'esser cotto di lei.

Io: scusa "Asia, non mi vergogno d'esserlo, mi ha solo preso alla sprovvista,
non mi aspettavo di parlarne apertamente con una ragazza appena conosciuta, tutto qui.
Credo di esserne conscio sin dalla nascita,
da bambino andavo ad annusare di nascosto le scarpe delle mie cugine
o delle amiche quando facevamo palestra a scuola.
Quando andavo a fare ripetizioni da una ragazza universitaria,
chiedevo d'andare in bagno,
aprivo il cesto della biancheria usata e per me era il paradiso.
Una volta ricordo che trovai un paio di mutandine
che avevano una macchiolina gialla, era la prima volta che mi capitava.
Portai le mutandine al naso e respirai profondamente... mi eccitai tantissimo.
Da quel giorno, guardandola,
sognavo d'essere sdraiato a terra con lei seduta sul mio viso,
che mi faceva respirare le sue mutandine."
A: E' un sogno molto bello ed eccitante.
ma lasciamo perdere quello che hai fatto per ottenerlo!!
rovistare nella biancheria altrui non è molto corretto."

Faccio spallucce...

R: Questo non me lo avevi mai raccontato,
hai rovistato anche fra la mia biancheria sporca?"
Io: "ma no Raffaella, che vai a pensare?"
R: "aahhh.. devo dedurre che io non t'ho mai ispirato. ahahah"

Divento rosso in viso probabilmente, perche le due scoppiano a ridere.

A: "Ho una proposta da farti Adriano?"
Io: "di che genere?"
A: "non fare l'ingenuo, hai capito benissimo... io ho i tuoi stessi interessi,
solo che i miei sogni sono l'opposto dei tuoi, io preferisco stare sopra
ed essere l'oggetto dei desideri."

Comincio a sudar freddo, ho il cazzo che mi si sta scappellando nei boxer.

A: " In questi giorni sono occupata, ma fra una settimana più o meno potrei
organizzare un incontro fra noi, così da soddisfare i nostri desideri.
Ti va se ti chiamo?"
Io: "si certo che mi va."
A: "fantastico!! vedrai che ci divertiremo, poi iniziare con me che conosco
già i tuoi gusti, ti sarà molto d'aiuto."
R: "dovresti essere contento Adriano, finalmente sperimenterai la tua
passione."
Io: " beh, si.. in effetti è una fortuna esser capitati qui stasera"
A: "per questo devi ringraziare Raffaella, non è un caso se siete qui stasera."

Guardo Raffaella che mi sorride dolcemente, mi sembrava un po' strano tutto questo....
vorrei sgridarla per avermi tenuto tutto nascosto,
ma qualcosa mi dice che devo ringraziarla.
view post Posted: 27/2/2016, 20:46     UN INCONTO SORPRENDENTE - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
Grazie a tutti ragazzi :D
John, teoricamente è una storilla fine a se stessa, finisce qui.
Se un giorno mi salterà in mente qualcosa di carino, vedrò di continuarla.
ciao
view post Posted: 25/2/2016, 00:35     +3UN INCONTO SORPRENDENTE - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
Mi sono lasciato cadere in ginocchio davanti a lei, facendole comparire sul viso un sorriso da mozzare il fiato.
Mi porge un piede calzato di un decolte nero laccato, ho afferrato la caviglia e tolto la calzatura, portando il piede al naso, ho preso un lungo respiro..... ero in paradiso!!
il piede aveva un profumo celestiale, naylon e cuoio, mischiato con il sudore del suo piede.. ero eccitatissimo e dai pantaloni si notava parecchio.
Annusavo e riannusavo.. e come annusavo Karen iniziava a seguirmi gemendo.
Stava godendo quanto me di questa situazione.
La vedo sollevarsi la gonna e scostare le mutandine.
K : "leccammi la figa" mi dice ansimando.
Ho gettato la mia testa in mezzo alle sue cosce, dalle prime leccate mi accorgo di quanto sia già eccitata.
Cerco di dire qualcosa ma con le mani mi teneva forte la testa sulla sua figa.
K : "ora non è il momento di parlare! devi solo leccare!!"
era così eccitata che poco dopo cominciò ad ondeggiare il bacino
sincronizzando il suo movimento alle mie leccate.
Sapevo cosa stava per accadere, alla forte presa si aggiunge la morsa delle sue cosce.
Ho la testa ben salda ed aderente nell'istante in cui viene...
K : " Accidenti a te!! ci sai proprio fare con la lingua. Avrei dovuto fartelo fare sette anni
fa ah ah ah... "
Finalmente lascia la prese ed io posso respirare nuovamente senza grossi affanni.
K : "sei stravolto, non t'è piaciuto?"
mentre dice questo saggia con un piede le mie condizioni..
K : " ehh no!!! direi proprio che sia piaciuto anche a te..
vuoi che ti faccia un massaggio coi piedi?"
Non appena finisce di parlare mi calo i pantaloni e lei se la ride.
K : " vedo che siamo parecchio eccitati eh? mettiti con gambe sotto la sedia!"
Una volta posizionato con un piede inizia a massaggiare il mio cazzo, l'altro invece finisce dritto nella mia bocca.
Dopo pochi minuti ero sul punto di venire ma lei improvvisamente smette...
Io : " che cazzo stai facendo?"
K : "Non parlare con me in quel modo! dove sta il divertimento se mi vieni subito!"
Io : " ma non puoi portarmi quasi all'orgasmo e poi smettere. ti prego fammi venire, le
palle mi stanno per esplodere!"
K : " e a me cosa ne viene?"
Io : " qualsialsi cosa ma continua ti prego"
K : " no, non è così che ci si diverte"
Io : " dai cazzo lascia venire anche me!"
Come una furia afferra le mie palle e le stringe forte forte.
K : " quante volte te lo devo dire di non parlarmi in quel modo!!!"
Io : " va bene, va bene, mi dispiace, lasciale andare per favore."
K : " mi dispiace cosa?"
Io : " mi dispiace Karen"
stringe più forte, facendomi urlare dal dolore. Col piede mi tappa la bocca.
K : " mi dispiace padrona! capito?!"
annuisco con la testa.
Toglie il piede dal mio viso e lascia le mie palle.
Io : " mi dispiace padrona, non capiterà più glie lo giuro.
K : " sarà meglio!"
Torno con i piedi sul io cazzo
K : " vedo che nonostante il dolore , qui non è cambiato nulla?"
Sorride divertita, mentre ricomincia per la seconda volta a massaggiarmi con
i suoi magnifici piedi.
K : " sei pronto schiavo?!"
lo disse godendosi quella parola, ed io risposi come sapevo farle piacere.
Io : " si padrona, la prego..."
K : " vedi com'è facile? impari in fretta ah ah ah.. "
Annuisco nuovamente e lei inizia a velocizzare il movimento fino a farmi venire sul mio stesso ventre.
Non ho mai visto tanto sperma in vita mia, qualche fiotto era arrivato fin sopra il petto.
Il Piede di Karen si è leggermente sporcato, lo avvicina al mio viso
Io : " la prego non mi faccia fare questo"
K : " tranquillo non te lo farò leccare così, pulendomelo sulle tue guance e sulla fronte ti
nomino ufficialmente mio servitore!"
detto questo mi indica una telecamera posta nellangolo sopra il camerino.
K : " quella è una telecamera a circuito chiuso, il video è registrato in un server
gestito da una agenzia autorizzata alla sorveglianza. Conosco il titolare e ti assicuro
che non è un problema per me convincerlo a farmi un duplicato di quest'ora passata
insieme."
Io : " non ha assolutamente nulla da temere padrona, non avevo nessunissima
intenzione di ribellarmi. Da oggi sarò onorato di considerarmi suo schiavo."
Karen sorrise, e mi allunga un pacco di salviette detergenti che si era già preparata sullo scaffale alle sue spalle.
K : " pulisciti dal tuo sperma adesso, poi sollevati e vieni a ripulire me..
Intanto che io mi ripulivo, Karen si toglieva le calze autoreggenti sporche.
Aspetta che io mi rialzi e poi mi allunga prima un piede, poi l'altro.
lo pulisco come fosse una reliquia, passando la salvietta su ogni centimetro di pelle.
K : " adesso che ti sei pulito dal tuo sperma, devi ripulire me dal mio. Me lo sento
sulle labbra, secco è fastidioso. Però dovrai farlo con la lingua, come il cane
che sei!
Che aspetti servo! mostrami la tua devoione.."
Lecco nuovamente il sesso di Karen e non mi disturba affatto farlo.
Per un'altra persona una situazione come questa sarebbe insostenibile, ma io ho capito che quello che voglio è stare vicino a questa ragazza altera e bellissima, ed è un'occasione che non mi lascerò scappare.
view post Posted: 24/2/2016, 19:51     +3UN INCONTO SORPRENDENTE - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
Tutto è iniziato quando mi sono imbattuto in una ex collega di lavoro..
lei era la più bella donna con la quale io abbia mai lavorato, allora
aveva solo vent'anni, lunghi capelli biondi, occhi azzurrissimi, un fisico da modella distribuito su 175 cm. d'altezza.
Il seno era prospero e sodo più o meno una terza
e il suo culo ha causato non pochi imbarazzi fra colleghi d'ufficio.
Ma ciò che a me faceva impazzire di lei, erano le sue lunghe gambe e
soprattutto i suoi piedini.
Ogni volta che indossava un sandalo o un decoltè il mio rendimento sul lavoro subiva un calo verticale.
Aveva anche un tatuaggio sul dorso del piede, cinque piccole stelline che evidentemente mi portavano in paradiso..
Sono entrato in quel negozio d'abbigliamento quasi per caso, ho visto una maglietta sul manichino in vetrina e m'è venuta voglia di guardarla meglio.
Lei era lì, in piedi dietro al registratore di cassa.
Ci siamo Salutati e abbiamo iniziato a parlare, un po' dei vecchi tempi e un po' di quelli attuali.
Mi ha raccontato che dopo l'esperienza nell'azienda dove io lavoro ancora, ha cambiato altri tre lavori ma nessuno di questi le dava soddisfazione, quindi ha deciso di aprire un negozio d'abbigliamento in franchising.
Finalmente lavorava per se stessa. Ventisette anni ma una testolina che gira e fa girare parecchio...
Mi accompagna per il negozio mostrandomi la maglietta che mi interessava e mentre si parlava mi ha più volte sorpreso guardarle i piedi.
Mi fa entrare nel camerino con due taglie da provare, lei si allontana un attimo verso la cassa.
Quando esco dal camerino la ritrovo con in mano altre due magliette da mostrarmi.
Ancora una volta mi becca con lo sguardo basso.
K : "ancora fissato coi piedi?"
Io : beh, si! e i tuoi sono ancora sexy come allora."
Abbiamo riso entrambi, poi sono rientrato in camerino per provare le altre due magliette.
Karen di colpo apri le tende del camerino
Io : che cosa stai facendo?"
K : una volta mi dicesti che ti sarebbe piaciuto sentire l'odore dei miei piedi?
perchè non dare loro un'annusata adesso?"
Io : stai scherzando vero?"
K : "no che non scherzo"
Nel mentre prende la sedia dal camerino e ci si siede guardandomi in faccia.
Io : "ma se entra qualcuno?"
K : non può entrare nessuno perchè ho chiuso il negozio. Sono le 12:30 e fino alle 15:00
non riapro."
Io : "Ma io devo rientrare alle 14:00"
K : " vuoi che cambi idea?"
view post Posted: 4/1/2016, 20:42     SEGRETI DI FAMIGLIA - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
La tua scrittura va al di la delle storielle da forum.
Complimenti
67 replies since 17/6/2014