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Il titolo corrisponde alla realtà e come siamo arrivati a questa condizione è insignificante fini di questa testimonianza, magari meriterebbe un capitolo a sé.
La cosa meravigliosa è che due persone che si conoscono estremamente bene perché sono stati insieme tanti anni si sono scoperti a distanza di tempo uno estremamente sottomesso e molto masochista e l’altra molto dominante e veramente sadica.
La mia Padrona adora sottopormi a prove estenuanti di resistenza al dolore utilizzando i miei genitali nei modi più fantasiosi possibili e infliggendomi notevoli quantità di dolore.
Ebbene sì infliggermi dolore fino a farmi piangere e chiedere pietà gridando la eccita tremendamente.
Fra le pratiche che Ella preferisce per torturare i miei testicoli e il mio pene ci sono le sonde per la dilatazione dell’uretra e l’utilizzo degli aghi.
Dopo diverso tempo che assieme sperimentiamo situazioni sempre più intriganti ed emotivamente coinvolgenti crediamo sia giunto il momento di ufficializzare questo nostro rapporto ossia l’incoronazione di me come suo schiavo.
Per fare ciò abbiamo pensato ad un rito molto preciso il quale consisterebbe nel trafiggere il bordo della corona del mio glande dal basso verso l’alto con un numero X di aghi che sarà stabilito ad insindacabile giudizio dalla mia Padrona.
Ogni ago sarà inserito fino in fondo in modo che spunti il più possibile dal bordo superiore ed in base al loro numero saranno inseriti ad una distanza equidistante l’uno dall’altro in modo da attorniare completamente la corona del glande.
Per ogni ago che Lei inserirà io dovrò pronunciare le seguenti parole: “grazie Padrona per l’immenso dolore che mi infliggi e per concedermi di essere il tuo schiavo”.
Una volta terminata l’operazione la Padrona benedirà con il suo nettare divino lo scettro appena incoronato e di seguito il restante dovrà essere da me bevuto con estrema devozione in modo che una volta che il mio corpo lo espellerà, lo scettro, ora di proprietà della mia padrona, sarà benedetto anche all’interno.
Essendo ormai lo scettro, oppure amichevolmente chiamato cazzettino, di proprietà della mia Padrona Ella potrà disporne nei modi e nei tempi che riterrà opportuno; a partire dal permesso di avere orgasmi che sarà da Lei controllato, fino al disporne completamente per ogni sua necessità.
Potrà utilizzarlo come suo strumento di piacere (leggi anche dildo) oppure sempre come strumento di piacere ma infliggendogli punizioni e torture, le quali dovranno essere da me accettate come un dono e ringraziarla per le attenzioni che mi rivolge. Dovrò essere anche allenato a sopportare sempre maggiore quantità di dolore al fine di donarle sempre più piacere e per questo ci saranno training adatti….
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