Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

Posts written by andybis

view post Posted: 19/3/2024, 06:33     +1Povere creature - FILM
Un porno soft per vecchi critici cinematografici in cerca di "emozione".
Ottima fotografia ed interpreti MA una trama illogica una sorta di frankenstein con filosofia spiccia buttata li ad cazzum e parecchie scene di sesso. Sicuri che l'emancipazione femminile passi per la prostituzione?...Mah...!
view post Posted: 2/12/2023, 10:50     +3Video Dark Femdom of all types - VIDEO STRANIERI FETISH / BDSM
CITAZIONE (_Servo_Nato_ @ 2/12/2023, 06:35) 

Dal famoso ex sito di Young-Goddess.com > Miss. Ira At Club <

Tutte belle erano le Miss mi hanno riferito - CONFERMATE?




Video mitico, grazie ServoNato! Lei bellissima e crudele, quando gli balla per un istante con i tacchi in faccia....o i piedi nudi...wow!
view post Posted: 2/11/2023, 17:12     Notte di Halloween (re-edited) - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
Un mio vecchio racconto a tema, fine a se stesso, ri-editato e in parte cambiato. Direi che il periodo è quello giusto, la notte delle streghe!
Buona lettura


Notte di Halloween.

…chi ha paura della notte delle streghe?…

La notte buia serpeggiava nella pianura nebbiosa, lo stradone era sgombro dal traffico, oramai era sera tardi e l’indomani era festa, a nessuno sarebbe venuto in mente di perdersi in chissà quale posto dimenticato da Dio in una notte nebbiosa…
Buio.
Solo i fari della mia auto, il telefonino scarico, unica speranza quella di trovare almeno una traccia di vita in questa nebbia maledetta, sperare di trovare la strada verso casa.
Luce.
Finalmente una luce si intravede nella nebbia: ma allora esiste ancora la vita su questa terra? Un’insegna gialla illumina il niente in questa notte da lupi.
Shelter.
Sembra un locale, forse una discoteca.
Ma è vuota.
Non una macchina nel parcheggio, ma si può sapere dove sono finito?
Ci sarà qualche anima viva che almeno mi saprà dire se non altro dove sono, dove andare per ritrovare casa.
Mi fermo e parcheggio nell’ampio piazzale, cerco l’ingresso, sento della gente, forse ho avuto fortuna, forse riuscirò a tornare a casa, il sonno mi sta uccidendo…certo che non doveva proprio capitare una sfortuna del genere!
Il portone nero si apre su quello che pare un garage trasformato in discoteca.

Let’s have a black celebration
Black celebration
Tonight

Depeche Mode. Quanto tempo è passato, quanti ricordi mi tornano in mente con questa canzone…
In quel locale non potevo sapere se avrei trovato quello che cercavo.
Non potevo sapere che cosa avrei invece trovato.

Atmosfera buia, solo la luce intermittente delle luci strobo, gente che balla, mascherata.
Halloween.
Avrei dovuto ricordarmi che era halloween, certo, tutte quelle zucche che si vedono in versione mignon o più grandi, ovunque.
Mi avvicino ad una ragazza. Bionda, capelli mossi, molto carina, una delle poche non mascherate.
Vedo che molti mi guardano, è logico, non sono certo vestito da discoteca.
Provo a chiedere qualcosa ma la musica è troppo forte, non riesco a farmi capire.
All’improvviso il suo sguardo, il suo braccio che sale a cingermi le spalle e poi su, dolcemente sul collo.
Mi trascina verso la pista, non ha capito che cosa volevo, dannazione se va bene non ho manco chiuso la macchina.
Poi penso. Tanto c’è nessuno e chi la vuole la mia vecchia auto anzi se me la prendono quasi quasi che mi fanno un favore, troverò qualcuno che mi riporterà a casa o almeno mi dirà dove sono capitato.
Lo sguardo della ragazza è dolce, è una vera bellezza con i suoi capelli biondi mossi, il suo bel viso, le sue forme, il suo vestito corto.
Stai a vedere che questa serata prende la giusta piega, forse la vita in questo sperduto angolo di mondo non è poi così male.
Continua a cingermi il collo con dolcezza, fissandomi negli occhi.
Mi accarezza le spalle e poi con infinita dolcezza dietro il collo e sul viso.
Non posso negare. Mi sto eccitando. E quegli occhi scuri nei miei, la sua bocca…
Poi qualcosa cambia.

Let’s have a black celebration
Black celebration
Tonight

La sua presa da dolce sembra farsi più decisa, la sua mano dietro il collo.
Non capisco cosa vuole fare.
Sembra che voglia trascinarmi in basso, provo a toccarla sul seno, chissà cosa vuole, mi arriva forte un ceffone.
E le sue braccia riprendono ancora a trascinarmi verso il basso.
Sento un colpo forte da dietro, mi volto, stupito e quasi terrorizzato e vedo che chi mi ha colpito è un'altra ragazza bruna, bella, non alta, magra, la gonna corta, i collant scuri, gli stivali.
Non parla ma sembra che voglia dirmi di mettermi giù, più in basso, non la capisco.
Osservo gli stivali della ragazza bruna e le scarpe della bionda, hanno un tacco a punta, sono delle decolletè, pare le indossi senza calze.
Non capisco ma ho paura.
Eppure sento di essere eccitato.
Mi sento come ipnotizzato, non riesco a fare nulla.
Un altro schiaffo della ragazza di fronte a me e poi come un calcio dalla bruna, mi piega le gambe, cerco di rialzarmi ma una pedata della bionda di fronte a me mi fa cadere a terra.
La ragazza bionda mi mette una scarpa sulla nuca, li dove poco prima mi accarezzava, ora sento la sua fredda suola sopra di me, m volta con una pedata sul fianco in modo che sono rivolto verso l'alto.
E sale su di me.
Prima un piede sullo stomaco e poi l’altro, butto fuori l'aria con violenza, il suo tacco inizia a premere con incredibile forza dentro il mio stomaco, e poi si sposta più su verso il torace.
Mi guarda ancora col suo sguardo dolce ma con una strana aria di superiorità in più.
Tutti gli altri mascherati sembra che non si accorgano di nulla, non mi vedono o fingono di non vedermi.
Gli altri.
Quali altri?
Tutto cambia.
Tutto, tranne la musica.
Tutto, tranne le ragazze.
Le luci pulsanti continuano, la musica pure.
Tutto sembra normale tranne il fatto che la bionda sta ballando sul mio corpo.
I suoi tacchi affondano forti dentro il mio stomaco e il mio corpo, l’ altra ragazza balla lì vicino.
Ad un certo punto la ragazza bruna, mi appoggia la suola dello stivale sulla faccia, ora ho davvero paura.
Non capisco nulla. Non capisco perché nonostante il dolore mi sento eccitato.
Forse sulla sua suola c’è un fluido strano che entra nei miei polmoni, forse il loro sguardo di silente superiorità.

In your room…
Will you leave me lying there in your favourite darkness
Your favourite half-light
Your favourite consciousness
Your favourite slave

Ancora Depeche Mode.
Appena riesco a sentirli, mentre percepisco la suola premere sulla mia faccia, il suo tacco nella mia guancia destra, la sua suola che si struscia su tutta la mia faccia. La ragazza bionda è adesso con i suoi tacchi più in basso, sul mio pene che è in stato di eccitazione, il dolore e la mancanza di respiro mi fanno soffrire...eppure rimango eccitato.
La ragazza bruna fa un cenno, capisco che debbo tirare fuori la lingua e così inizio a leccare la sua suola, sporca di chissà cosa, forse di quel fluido che mi sta eccitando..
La lecco con forza mentre l’altra ragazza mi balla addosso e mi lascia ovunque segni di tacchi.
Poi mi fa smettere tirandomi un calcetto sul naso, continuando a strusciare la sua fredda suola sulla mia faccia.
Fa male, sento che lascerà dei segni sul mio viso, il suo tacco sembra ora volere entrare nella guancia..
Oramai quella che sta ballando su di me ha scavato il mio torace con i suoi tacchi, non la sento quasi più muoversi per il male, il suo peso è forte ma, improvvisamente la suola sulla mia faccia inizia a schiacciare sempre di più e smetto di pensare al torace.
La musica è forte, gli strobo mi ipnotizzano, la luce ora è oscurata dall’altra suola.
La ragazza bruna é salita sulla mia faccia, con tutto il peso dei suoi tacchi.
Le lacrime fluiscono liberamente dai miei occhi, lei balla, reggendosi alla bionda, calpestandomi la faccia con i suoi stivali.
Il dolore è immenso ma resto in uno stato di eccitazione e quasi non sento il tremendo dolore che mi causano sotto i loro piedi.
Non mi lasciano riposare.
Fanno cambio e la ragazza bionda sale sulla mia faccia, sento che i tacchi mi stanno lasciando profondi segni sulla faccia, ma non riesco a fare nulla nè penso per un singolo istante di provare a liberarmi. Sotto i loro piedi mi sento come se vi appartenessi da sempre, come se quello fosse il mio posto e seppure nel dolore, sto bene.
Percepisco appena che non hanno piu i tacchi, sento i loro piedi nudi, ora aspiro profondamente l'odore dei loro piedi che mi calpestano, la musica è sempre piu forte, saltano su di me, sento la coscienza che mi sta abbandonando, un ultimo profondo respiro sotto i piedi nudi della ragazza bionda e poi il buio.

Luce.
Non so dove sono.
Non capisco nulla.
Dolore.
Sono vivo.
Nebbia, è giorno.
Sono nella mia auto.
Il dolore sembra evaporare man mano che mi sveglio, una sensazione strana quasi gradevole.
Ho dormito tanto, cazzo, sono quasi le 10!
Devo tornare a casa…ma dove sono?
Nel piazzale vuoto un insegna arrugginita ‘Sh..e..r’ si legge a malapena, una catapecchia nella nebbia, chissà cos’era.
Ricordo tutto.
Incredibile, e’ stato tutto un sogno!
Le ragazze, il locale, il ballo su di me.
Un sogno. Un maledetto sogno.
Ma sento un qualcosa…un dolore sul torace che sembra come bagnato.
Alzo il maglione..da due profonde ferite esce un po’ di sangue…hanno una forma strana, sembra una grande V, sembra sia stata tatuata o chissà come...
…come se fosse stata scavata....

con dei tacchi...


Let’s have a black celebration
Black celebration
Tonight
view post Posted: 28/9/2023, 17:10     +1Un duro lavoro: una lunga giornata! - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
Eccola qui!

Improvvisamente si para dinanzi a me un paio di scarpe da ginnastica, alzo lo sguardo per riconoscere l''inserviente che mi ha assicurato nella buca stamattina.
-Ciao, ti sono mancata? Hai fame, vero?
La supplico di liberarmi, non ho fatto pause dalle 7 di stamattina.
- Senti, schiavo, ho una buona ed una cattiva notizia. Sono le 17, ti mancano due ore alla fine della giornata. Il problema è che non ci sarà nessuno che ti può dare il cambio. E sai benissimo che questa postazione non può essere lasciata sguarnita.
Non capisco, ho molta confusione in testa
-Si, hai capito bene. Ti tocca passare li sotto anche la notte. Guarda il lato positivo: se sei fortunato leccherai un sacco di piedi e guadagnerai molti soldi, ahah!
Mi libera dalla buca e mi dice che se voglio posso alzarmi, tenendomi però al guinzaglio. Fatico a stare in piedi e camminare, non ho ancora ben capito cosa mi ha detto.
- Dai, hai 5 minuti per darti una rinfrescata, poi ti tocca tornare li.
Mi trascina ad una vicina toilette, mi concede poco tempo per rinfrescarmi e poi mi richiama fuori.
- Su, non fare storie, rimettiti li dentro. Dai che se sei ancora piu fortunato stanotte riesci pure a dormire un po'!
Io resto fermo, non so che cosa fare, la guardo.
-Dai, muoviti, ho bisogno di un massaggio ai piedi. Forza!
Le guardo le sneaker, lei sfila leggermente un piede, è nudo.
-Dai, dai, mettiti li sotto, spicciati!
Mi rimetto dentro, mi assicura di nuovo ed in un attimo mi trovo i suoi piedi sudatissimi appiccicati alla faccia. Aspiro il suo odore e, quasi come un automa, inizio a leccarle le piante dei piedi.
-Uh mi ci voleva una pausa....E' tutto il giorno che sono di corsa. Tanto a te non spiace rinunciare volontariamente alla tua mezzora, vero?
-Co...come?
-Eh si, la tua unica mezzora di pausa fino a domani mattina quando passerò a prelevarti. Sei stato gentile ad offrirti a leccarmi i piedi invece di fare la pausa.
Mi pianta un piede in bocca.
-Uh, si, vai con quella linguetta, fammi rilassare bene...
Si volta verso l'esterno
-No, signora, la buca è chiusa per altri dieci minuti, può cercarne un altra o attendere...
Si volta di nuovo verso di me.
- Vedi, sei proprio fortunato, hai già la coda di chi aspetta dopo di me. Se vai avanti cosi, diventerai ricco, ahah!
Inserisce il suo piede nudo dentro la bocca profondamente, causandomi quasi dei conati.
-Bravo, succhia un po, ancora...
Guarda l'ora.
-Lo so che vorresti continuare, ma mi sa che tocca andarmene. Dai, mi vedrai domattina!
Si alza.
-Ah, già quasi dimenticavo.
Toglie qualcosa dalle sue scarpe, sembra un po di pane, deve averlo tenuto sotto i piedi per l'intera giornata.
-Eccoti la cena, buon appetito!
Lo assaggio, è sporco di sudore e polvere, ne sento l'odore da li vicino ma vedo già i piedi di un'altra cliente, lo mangio in fretta e bevo un po di lozione. In un attimo mi trovo sotto le piante della nuova arrivata. La pausa è finita.

A tarda sera ho un crollo, devono essere passate altre 6 ore da quando è andata via la inserviente e devono essere passate almeno altre 8 clienti. Inizio a delirare, mi sembra di essere li da troppo tempo. Sono stato usato con pochissime pause dal mattino, non ho visto altro che piedi per l'intera giornata. Mi addormento reclinando la testa, non sono comodo ma penso che riuscirò comunque a prendere sonno. Vengo risvegliato da una cliente.
Per prima cosa vedo vicinissimi i suoi piedi, nudi, smalto rosso.
-Non funzioni più?
Alzo lo sguardo e mi sembra di riconoscerla, ragazza alta, magra e perfettamente abbronzata, a vederla dalla buca è veramente imponente, è alta almeno 1 metro e 75. Avevo sentito di lei, laureata in tempi record, figlia di una famiglia molto facoltosa, non ricordo il nome, forse Carlotta.
- Ho bisogno di una bella pulita, devo far serata al locale e voglio anche rilassarmi qualche minuto prima di andare. Ha un vestito rosso con scarpe col tacco rosse.
Se le sfila e guardo i piedi nudi, dovrei essere eccitato in quanto sono davvero molto belli, lisci, grandi, almeno un 41, curatissimi.
-Beh, dai, ti muovi? Avrei fatto a meno di venire qui se il mio slave funzionasse...ma boh, sembra sia di nuovo rotto...
Mi accarezza la faccia col suo piede nudo, ha un odore appena percettibile, la pianta davvero liscia e piacevole al tatto. Poi mi da uno schiaffetto e mi piazza il piede destro davanti alla bocca. Apro la bocca e, seppure stanco, la sua bellezza mi da la forza e incomincio ad accarezzarle i piedi con la lingua, la morbida pianta, le dita, passo il naso e la faccia sotto le sue piante per farla rilassare.
-Bene, fai con calma, ho un po di tempo prima di dover andare.
Sono stanco ma la sua bellezza e i suoi bellissimi piedi mi spingono a resistere e in tutto quel tempo cerco di fare il meglio possibile. Vorrei poterle comunicare qualcosa ma so che il mio unico contatto con lei sarà tramite i suoi piedi. Mentre lecco vedo che ridacchia chattando al suo smartphone, probabilmente con qualche amica. Dopo un quarto d’ora si rimette le scarpe. Lascia solo 1 euro di mancia. E richiudo gli occhi.

Galleggio....la mia mente galleggia in uno strano sonno. Apro la bocca per una cliente, la lecco debolmente ma non sono troppo presente, sembra sia spazientita, è la barefooter del mattino, dopo pochi istanti se ne va, sbuffando.
Un tremendo colpo mi risveglia da uno dei miei tanti piccoli sonni. Deve essere ormai notte inoltrata, non so che ora sia, davanti a me i piedi di chi mi ha appena colpito.
Sono molto belli e d'istinto li bacio con devozione.
-Ecco, te lo avevo detto, basta svegliarlo! Sti sfigati non fanno altro che dormire
Non sembra soddisfatta dello stanco massaggio orale che le offro e ricomincia a colpirmi.
-Dai, lo prendiamo a botte? E' troppo divertente, guarda qua!
Inizia a tirarmi pedate a piedi nudi sui lati della faccia, vorrei alzare lo sguardo ma una pedata molto forte mi raggiunge dall'alto. Potrei provare a spostarmi del poco che il collare me lo permette ma sono stanco, le guardo i piedi e lascio che continui a colpirmi in piena faccia fino a che non inizia a sentirla gonfia
-Vuoi provare anche tu, Sa?
-Ma non gli facciamo troppo male?
-E dai, che ti frega, mica è tuo?
Si alza, lasciando il posto alla sua amica, ha dei piedi più piccoli, sembra più timida.
-Dai, tiragliene una bella forte!
-Ma non è un leccapiedi? Forse andrebbe usato per quello...
Confuso, provo a leccarle i piedi, sperando che non mi colpisca.
-Blah, c'ha la lingua rinsecchita!
Mi tira una forte pedata di lato.
-Ecco, quello che ti dicevo, ha una bella faccia da calci. Facciamo a gara a chi glieli tira più forte?
Hanno voci giovani, si stanno divertendo ed iniziano a colpirmi con forza, alternandosi.
Non faccio nulla per sottrarmi alle loro botte, al massimo reclino il viso sperando che smettano ma continuano a colpirmi. Sembro un pugile a fine riprese, pieno di lividi per le loro pedate, entro in un sonno più profondo.

-Cazzo, non durano che una notte...-apro a stento gli occhi. E' la inserviente del giorno prima, mi sembra che sia con qualcun altra.
-E' un peccato, con questo andazzo andremmo a finire gli schiavetti- le risponde, è la donna dell'ufficio del giorno prima.
-Secondo me regge ancora qualche giorno cosi, vediamo se funziona?
Si toglie le sneaker, mi mette un piede sotto la bocca, glielo bacio ma non faccio altro. Prova ad infilarmelo in bocca ma non riesco a succhiarglielo.
-Dai, provo io...pensa, ieri si era addirittura proposto per me e le mie figlie, gli ho raccontato la solita balla che non sapevo dove metterlo, ahah! Secondo me si riprenderebbe meglio a farmi da tappetino da ufficio.
Mi infila il piede in bocca, glielo succhio un po', poi si pulisce la pianta sulla mia faccia, ha dei piedi molto belli.
-Tappetino...-le dico.
-Ah ah, penso si stia proponendo, che dici, lo vuoi li da te?
-Certamente, magari tra qualche giorno, prima serve qua!
-Ma pensavo una cosa: non dovremmo forse portarlo dalla ufficiale per la denuncia. Si tratterebbe di danneggiamento di cose pubbliche, chi lo ha fatto non rischia una multa?
-Certo che si! Ma non credo che...
Mi osserva succhiarle debolmente il piede nudo.
-...non credo che riesca a capire chi è stata, di sicuro non le ha neppure viste in faccia.
-Non serve che le abbia viste in faccia, bastano i piedi. Hanno un archivio di qualche centinaio di foto dei piedi delle donne ricercate. Tra quelle....
-Tra quelle non le troverà, secondo me sono state delle ragazzine della zona, non sono nemmeno ancora in archivio. E poi...davvero ci interessa?
-Ah, vero! Tanto poi tornerà qui e lo riprenderanno a botte, come stanotte.
-Botte e sudore di piedi, che bella la vita di questi leccapiedi pubblici per racimolare pochi soldi, ahah!

Fine (per ora...)
view post Posted: 28/9/2023, 16:37     +1Un duro lavoro: una lunga giornata! - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
Grazie a tutti coloro che hanno letto e a cbi ha apprezzato e apprezzerà. Diciamo che mi manca spesso il tempo o l'ispirazione, temo la monotonia, ma poi alla fin fine qualche variazione mi esce sempre. E il mondo distopico femdom qualche soddisfazione la da ancora. A breve la terza ed ultima parte!
view post Posted: 27/9/2023, 19:15     +3Un duro lavoro: una lunga giornata! - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
Per i miei silenti lettori, ecco la seconda parte su tre del racconto. Il pezzo della milf è stato interamente prodotto non da me ma con uno stile notevole e ben scritto!


Dopo alcune ore ed almeno altre 5 clienti che hanno usato il mio servizio, inizio ad essere un pò stanco, muovo un po' il collo e le mani che sono libere ma sotto il livello del marciapiede.
In quel momento arriva una nuova cliente, alzo lo sguardo, deve essere straniera, ha ai piedi delle decolletè chiare con tacco. Si siede e me le appoggia in faccia, senza togliersele.
- Mi scusi...-un tacco è sulla guancia, molto vicino agli occhi
-Che vuoi?
Ha un accento straniero, forse è rumena.
-Sono un leccapiedi e...
-Si, lo so. E questi sono miei piedi, tu una cosa devi fare, sai quale è?
-Miss, io intendevo...
-Tu non vuoi leccare?
-Io si, lecco i piedi ma...
-Bene, allora comincia subito, bene bene, pulisci bene. Tira fuori lingua -dice, alzando la suola.
Non se le vuole togliere, provo un secondo ad insistere, lei mi guarda dall'alto e mi pianta un tacco nella guancia.
-Preferisci così? Vuoi tacchi in faccia e suole che si puliscono come zerbino? Per me va bene lo stesso.
Mi passa la suola sulla faccia, affonda apposta il tacco per farmi male, io cerco di sottrarmi ma il collare mi impedisce ogni movimento. Si ferma.
-Allora tu pronto a leccare?
Io le osservo la suola, allungo la lingua ed inizio a pulirgliela.
-Bene, tu leccapiedi, tu devi leccare piedi, nessuna storia se no altro tacco in faccia!
Ogni tanto mentre mi muovo li sotto, osservo i suoi tacchi, fino a che ne alza uno e mi stampa una taccata sulla guancia, ferendomi.
-Basta, tu buono a nulla!
Va via, non mi lascia nulla, riesco a vedere che ha delle gambe molto belle, sento qualche goccia di sangue dalla guancia ferita.

Ad inizio pomeriggio attendo con ansia l'arrivo della inserviente, dovrei avere una pausa per rinfrescarmi e mangiare qualcosa, inutilmente aspetto ma davanti a me passano solo tante donne e tante clienti, il mio unico nutrimento è quello che trovo sotto i piedi delle clienti. Improvvisamente mi trovo davanti dei piedi piuttosto sporchi, lo smalto nero.
E' la cliente di stamattina, la barefooter, la riconosco. Ora la posso vedere un po meglio, nessuno ha messo a posto la copertura : sembra giovane, capelli lunghi colorati di verde, mi è sembrato di vedere dei piercing.
- Ora sfigato dovrai metterci un po' più di impegno di stamattina! Forza, muovi sta cazzo di lingua!
Subito bevo un po di lozione rinfrescante e mi metto al lavoro. Ha camminato buona parte del mattino a piedi nudi, ora sono parecchio sporchi e per quanto cerchi di pulirglieli, restano poco puliti. Inizia a sfregarseli sulla faccia, usandomela come straccetto, riempendomela di saliva e sporco, si fa succhiare tra le dita dei piedi e poi di nuovo sotto la pianta. Non lo fa in modo violento ma si diverte a guardarmi faticare mentre le pulisco i piedi.
- Ah ah! Ora sei ridotto uno schifo, lo sai? E sai il bello? Nessuno verrà a pulirti fino a stasera, non ti dispiace restare cosi tutto il giorno?
Non le rispondo.
- Beh, dai, hai ragione, magari una pulita te la do.
Mi sputa in faccia e poi con lo straccio finge di pulirmi, usando i suoi piedi.
- Ecco, ora fai schifo come prima. Stai tranquillo che più tardi passo ancora a trovarti, ahah!
Mi tira una pedata.
- Ti conviene memorizzare i miei piedi, li vedrai molto spesso!
E se ne va, tirandomi un'altra pedata di pianta.

Ho solo 2 minuti di pausa e ancora dolorante per la pedata ricevuta vedo arrivare la nuova cliente. È una donna di circa 50 anni, magra, bel fisico, una vera milf. Indossa sandali alla schiava. Appena si siede mi piazza la suola davanti alla faccia.
Per caso lecchi anche le suole?
È la seconda cliente oggi che vuole farsi leccare le suole, ho ancora in mente l’incontro con la rumena poco prima.
- In realtà lecco solo piedi.
Guardo la donna ed è veramente bella, so che non potrò oppormi al suo volere.
- Però se vuole per lei posso fare un’eccezione.
Vedo che però sta già iniziando a togliersi i sandali, sfilando lentamente i lacci che le arrivano poco oltre la caviglia.
-Ci penso un po’, hanno bisogno di una bella pulita, li ho comprati 2 anni fa, li metto spesso e non li ho mai lavati… ma intanto leccami i piedi!
Mi mette i piedi a pochi cm dal viso. Una rapida bevuta dal liquido rinfrescante e inizio a leccarle i talloni, per poi proseguire sulle piante. Non sono molto sudate ma un po’ polverose, un classico con questo tipo di sandali.
-ah bravo, continua così. Sai, lavoro qui vicino all’ufficio tributi e sto spesso in piedi durante il giorno. Tra l’altro mi occupo di controllare i pagamenti del canone d’affitto per la vostra buca al comune, pensa!
Di fronte al complimento e dopo aver realizzato dove lavora, mi impegno ancora di più, passando la lingua su tutta la pianta e sotto le dita.
-Bene. Non dovrebbero esserci problemi, per me è il primo giorno...
-Non mi risulta proprio, questa buca è in ritardo nei pagamenti di almeno...se non ricordo male...4 o 5 giorni...
-Ma deve essere chi c'era prima di me...
-Oh ma non importa, se hai letto bene il contratto si parla di buca e non di chi c'è dentro. Non lo hai letto vero?
Lei mi guarda ridacchiando mentre ricomincio a leccare.
-Stai tranquillo, c’è qualche giorno di tolleranza, ma al settimo giorno i leccapiedi morosi vengono impiegati come tappetini per scrivania per le dipendenti comunali. Nel mio ufficio siamo in 4 ed ogni collega ha il suo!
Non mostro reazione pensando ai colleghi morosi costretti a fare da tappeti sotto le scarpe delle dipendenti, un lavoro sicuramente duro.
Tra una leccata e l’altra continuo a osservare la donna ed è veramente bella, una sorta di Keira Knightley 50enne, di viso me la ricorda molto. Penso a quanto sarebbe bello diventare il suo leccapiedi e schiavo personale. Trovo quindi la forza di propormi come tale, visto che, a parte le rimostranze, la donna sembra di buon umore.
-Scusi la domanda, ma mi chiedevo se Lei stesse cercando un leccapiedi personale.
Mi aspetto di ricevere una pedata in faccia e invece la donna mi guarda e inizia a ridere.
-Guarda, non sai quanto mi servirebbe! Ho 2 figlie a casa di 20 e 22 anni che fanno entrambe l’università, ne avrebbero veramente bisogno! Però ora non saprei proprio dove metterti!
La risposta un po’ mi deprime, anche se sapevo che era difficile un po’ ci avevo sperato, ma il mio futuro sembra ancora destinato a questa buca. La donna mi toglie i piedi dalla faccia e se li esamina.
-Hai fatto proprio un gran bel lavoro!
Poi guarda l’orologio ed esclama – Cavolo, si è fatto tardi, devo scappare! E inizia ad infilarsi nuovamente i sandali.
Ho le dita dei suoi piedi a pochi centimetri dalla faccia mentre si lega i lacci fin sopra la caviglia, mi ricordo la richiesta che mi ha fatto all’inizio e considerando la sua bellezza e i lavoro importante che svolge, so che non c’è possibilità che non gliela ricordi.
-Guardi, se vuole sempre farsi pulire le suole, sono pronto. E tiro fuori la lingua, in attesa.
Lei mi guarda e fa
-ah certo, mi stavo scordando!
Termina di legarsi i lacci dei sandali e inizia a strofinarmi la suola sulla lingua. Il movimento è abbastanza forte e sento la lingua in fiamme mentre continua a strofinare avanti e indietro. La suola è dura, mi fa un po’ male, ma sento il leggero strato di polvere e sporco finirmi sempre più sulla lingua. Soddisfatta con una suola, passa all’altra. Ho un millisecondo per ingoiare prima che cambi piede, il sapore è pessimo, ma non posso dire nulla. Finito il procedimento anche con l’altra scarpa, mi lascia la mancia e se ne va. 1 solo euro. Sono un po’ deluso, la donna era rimasta soddisfatta e le ho anche leccato le suole come extra, speravo in qualcosa di più, ma fa parte del rischio del nostro lavoro, non posso farci nulla.

Ho bisogno di soldi, non credo riuscirei a sopportare di fare da zerbino all'ufficio.
Un gran colpo di fortuna mi capita un paio di clienti successive.
La riconosco: è una conduttrice televisiva famosa, si chiama Giorgia se non ricordo male, ne sono sempre stato un fan. E' vestita leggera ma elegante, una camicetta leggera, una gonna estiva e ai piedi un paio di scarpe chiuse tipo mocassino.
Appoggia le borse a terra, deve essere andata a fare shopping, attendo con trepidazione che inizi ad usarmi ed ho un vero e proprio fremito di eccitazione quando inizia a sfilarsi le scarpe.
Non mi guarda nè mi parla, so che cosa devo fare e, visto il personaggio famoso, cerco di farlo al meglio. Inizio a baciarle il tallone nudo, sento un forte aroma di sudore e cuoio per la calzatura chiusa. Le rinfresco i piedi col mio massaggio orale lungo tutta la pianta, se la fa leccare lungamente per non meno di dieci minuti. Dopo quel tempo mi mostra le dita, come se fosse ormai abituata ad usare gli schiavetti sotto scrivania, gliele succhio una ad una, passando il naso tra ogni dito e cercando di rendere il piu piacevole possibile la sua esperienza.
Senza una parola si rimette le scarpe, la osservo ancora desideroso mentre i suoi piedi entrano dentro, lei alza una suola, se la pulisce sulla mia faccia e cosi con l'altra e se ne va.
Speravo in una grossa mancia. Qualche centesimo di euro.

Non vedo l'inserviente per l'intera giornata, sono davvero sfinito a forza di leccare piedi, sono sporco e ho addosso l'odore di molte di loro, inizio quasi a delirare, continuando a vedere dinanzi a me solo piedi, nient'altro che piedi, come se non vi fosse mai stato null'altro.
L'ennesima cliente, piedi nudi in sandali estivi, non guardo nemmeno chi è.
Me li mette davanti alla bocca, glieli bacio, sono stanco, non penso di riuscire a fare altro.
- Basta piedi, per favore....-la supplico
Nemmeno mi guarda, insiste, porgendomi la pianta. Gliela lecco debolmente,
-Per favore, ho sete e fame....basta piedi, per favore...
La guardo, vedo che non mi ha capito, è una giovane cinese, ha il piede appena sollevato sopra la mia faccia, come se fosse in attesa. Fa segno con la lingua, muovendo il piede avanti ed indietro.
Non ho altra scelta e per l'ennesima volta lecco i piedi nudi di una perfetta sconosciuta, una delle tante donne che sono passate da me oggi. Mi viene quasi male a forza di leccare, ma continuo a leccarle i piedi, fino a che non decide che ne ha a sufficienza.
Appena se ne va chiudo gli occhi.
view post Posted: 26/9/2023, 17:51     +3Un duro lavoro: una lunga giornata! - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
Arieccoci! Ma quanto tempo è passato? E quanto ancora ne sarebbe passato se un utente del forum (che non vuole essere citato) non mi avesse dato il pungolo per continuare un racconto che oramai avevo quasi sepolto nella memoria. E non solo: alcune parti, una in particolare, è stata scritta da lui stesso (la milf, la vedrete piu avanti!), ovviamente specificherò meglio quando ci arriveremo. L'ho diviso in 3 parti che posterò qui di seguito.
La premessa è la stessa di sempre, di buona parte dei miei racconti: il mondo distopico femdom in cui gli uomini vivono ai piedi o meglio sotto i piedi delle donne. Rispetto ad altri il trattato qui è quasi esclusivamente foot fetish...ma sarà che è da li che, alla fin fine, il mio percorso nel bdsm è partito!
Dai, ciancio alle bande o bando alle ciance: buona lettura! Ogni critica anche pessimissima è ben accetta

PRIMA PARTE

Rieccomi! Mi è di nuovo scaduto l'ennesimo permesso di disoccupazione. So che anche stavolta mi toccherà una delle buche da leccapiedi pubblico, speravo di evitarlo ma non è stato possibile.
La novità rispetto alle volte scorse è che non è più possibile farlo volontariamente e per il tempo che si vuole ma c'è un vero e proprio contratto con un orario di lavoro ben definito. Si prende in affitto una buca, il contratto minimo è di un mese e vista la scarsità di schiavi disponibili i turni sono di 12 ore l'uno.
Mi viene proposto senza possibilità di scelta il turno giornaliero dalle 7 alle 19, quello in cui di norma c'è più lavoro, anche perché il precedente leccapiedi è stato ricoverato per sfinimento dopo pochi giorni.
La mattina del primo giorno raggiungo la buca a me assegnata lungo uno dei portici centrali più trafficati. L'inserviente che mi ha accompagnato, una ragazza parecchio frettolosa, sneaker ai piedi, mi fa sedere all'interno, mi assicura il collare ad un montante, mi mette vicino la cannuccia contenente il liquido rinfrescante e abbassa una piccola copertura che mi impedisce di alzare lo sguardo verso l'alto, dopo essersi fatta baciare i piedi.
Con un po' di ansia inizio ad osservare il viavai di donne, dal mio punto di vista posso guardar solo i loro piedi e le loro caviglie, al massimo salire fino al ginocchio, mi hanno spiegato che questo serve per rendere il servizio migliore anche se so per certo che non vogliono che comunichiamo con la cliente, nel timore che questa ci scelga come personal slave o che ci proponga un altro lavoro.
Per il momento la sedia davanti a me è vuota ma è questione di attimi. Inizierà una lunga giornata.

La prima cliente è piuttosto frettolosa. Non riesco a guardare in alto, le osservo solo i piedi, nudi in sabot scuri. Non so chi sia, potrebbe essere un'avvocatessa vista la borsa da lavoro, un rapido sguardo per vedere se sono al mio posto, è una donna sulla quarantina, bruna, non molto alta. Sta parlando al cellulare ed immediatamente mi trovo entrambi i suoi piedi nudi stampati in faccia, non sono molto grandi, avrà un 36, pianta decisamente larga. aspiro un po di soluzione rinfrescante e mi metto subito al lavoro. Nemmeno mi guarda, continua a parlare non so di che mentre le lecco le piante dei piedi con lunghe linguate, il suo odore percettibile ma non forte.
-Bocca!
So che cosa vuole, apro la bocca in modo che possa accomodare dentro le dita dei piedi e leccarla bene tra ogni dito.
-No, non stavo dicendo a te-dice, continuando a telefonare-Sto usando uno di questi leccapiedi pubblici. Dicevamo? Ah per quella causa direi nessuna speranza, la ragazza può fare tutto quel che vuole sul suo personal...e no...non importa se lo danneggia, sono fatti suoi!
Le succhio bene ogni spazio tra le dita e poi cambia piede, mi utilizza qualche minuto e poi se ne va, giusto un paio di euro di mancia e mi trovo davanti agli occhi un altro paio di piedi nudi.

La cliente successiva è una barefooter, una che ama andare in giro senza scarpe. La temo un po', ha dei piedi molto belli smaltati di nero ma sono piuttosto sporchi. Si siede e se li strofina subito con forza sulla mia faccia per pulire sudore e sporco ma appena tiro fuori la lingua mi tira una pedata.
-Niente lingua, stai fermo li, pezza da piedi!
Usa la mia faccia per pulirsi le piante sporche, non ha odore ma moltissima polvere. Le sue strusciate sono piuttosto violente, fatico a trovare il respiro tra i suoi piedi.
- Arrivederci, sfigato, ci vediamo piu tardi!- disse, lasciandomi sporco e mezzo rimbambito dallo sfregamento.

Non ho nemmeno un minuto per riprendermi che vedo un'altra cliente avvicinarsi. Si sporge, è una ragazza bruna molto carina, capelli lunghi ricci, ogni tanto mi capita qualcuna veramente carina e lei lo è, avrà massimo 30 anni. si accorge a mala pena che ho la faccia sporca, prende uno straccetto messo li vicino apposta e mi pulisce un po, poi si siede e inizia a togliersi i sandali. Vedo che ha il suo iPhone in mano.
-Grazie, chiedo scusa se la cliente prima mi ha sporc...
Non riesco a finire la frase che la mia vista è oscurata dalla pianta del suo piede sinistro che inizia a strofinarmi in faccia per asciugarsela dal sudore. La pianta è calda e abbastanza sudata, ne deduco che deve aver camminato parecchio. Smette di strofinarmi il piede sulla faccia e allontana di qualche centimetro la pianta dalla faccia tenendola sospesa e avvicinando il tallone alla mia bocca. Capisco subito che è ora di leccare. Bevo il mix di acqua e menta ghiacciata e inizio a leccarle la pianta del piede sinistro.
E' molto più calma delle precedenti, le passo la lingua sotto le lisce piante e le bacio ogni singolo dito, spero di riuscire a soddisfarla.
Provo a chiederle se va bene ma mi fa tacere piantandomi una pedata sulla bocca, distrattamente, senza smettere di fare cio che sta facendo. Inizia una chiamata con una sua amica, capisco che si chiama Luciana, le parla del recente weekend passato in montagna col ragazzo e degli esami di medicina. So che non riuscirò ad avere altro contatto con lei se non tramite i suoi piedi e riprendo, silenziosamente a leccarla lungo la pianta, fino a che non cambia piede. Rimane seduta per 20 minuti, fino a quando la telefonata finisce. Vedo che prende la borsa, probabilmente per cercare il borsello per la mancia. La vedo cercare per qualche secondo e poi inizia a guardare dentro la borsa, probabilmente ha scordato il borsello a casa. Si rimette quindi i sandali, si alza e se ne va, senza lasciare nessuna mancia né avermi mai rivolto la parola. Provo a ringraziarla, sperando che trovi qualcosa da darmi ma neanche si degna di guardarmi.

Ho una breve pausa, la prima da che mi sono seduto, vedo dinanzi a me donne con i tacchi, donne con scarpe basse, sandali, sabot, le vedo calpestare il marciapiede, mi vedo li sotto come tante volte sono stato e ricordo tutte le mie esperienze precedenti in discoteca o alla scuola di ballo o come zerbino. Dopo molti anni tutti i piedi che mi hanno calpestato mi hanno distrutto giorno per giorno ed ora non sono più in grado di fare altro se non il leccapiedi pubblico.

Ancora ho questi pensieri quando arriva un'altra cliente. Mi aspetto una manager o qualcuna che andrà a lavorare, mi stupisco invece che la cliente che si avvicina sembra essere una giovane ragazza. ha i piedi nudi smaltati di rosso con sandali a tacco basso.
-Scusa...ma come funzioni?
Non le rispondo, sembra indecisa, avvicina il piede come per essere certa che io sia nella buca, poi nota la copertura e la sposta.
La guardo: non molto alta, carina, magra, sguardo interrogativo. Abbasso immediatamente lo sguardo ai suoi piedi. Non mi sarebbe permesso parlare ma le rispondo.
- Beh, innanzitutto signorina, lei dovrebbe essere maggiorenne e...
- Si, lo sono da pochi giorni....ma come funzioni?
Deve essere una delle prime volte.
- Bene, allora è molto semplice. Può sedersi qua davanti a me, allungarmi i piedi addosso usando quel supporto e approfittare del mio umile servizio.
- Si, lo so, sono qui apposta... ma c'è un tempo, una tariffa?
- No. E' libera di utilizzarmi fino a che lo desidera e donarmi quello che vuole...
- Ah, quindi potrei rimanere qui anche tutta la mattina?
- Si, certo, se lei lo volesse...
Si siede, si toglie i sandali ed in men che non si dica mi trovo con la faccia attaccata alle piante dei suoi piedi. Aspiro il suo odore sudato e ne ammiro le nude piante.
- Molto bene, mi rilasserò un po'. Mettiti pure all'opera, fai con calma.
Ho un fremito di eccitazione, a volte mi capita quando la ragazza è giovane ed attraente.
Inizio a baciarla sotto le piante per poi iniziare a leccarle via il sudore. L'odore è presente e c'è anche della polvere.
- Vedi, il fatto è che non ho ancora uno schiavo personale, penso che me ne compreranno uno a breve.
Vorrei chiederle se è la prima volta che usa uno schiavo ma lei mi precede dicendo che ne ha già usati parecchi.
- E non fare il moralista, io e le mie amiche ne abbiamo usati parecchi! Ne abbiamo pure spaccato qualcuno, vedessi quanto ci siamo scatenate alle nostre feste, ahah! Non appena ne organizzavamo una c'era un fuggi fuggi di amici maschi, per paura che scegliessimo qualcuno di loro come tappetino da ballo. Andava a finire che dovevamo affittarne qualcuno...
Mi racconta ancora che arriva da una famiglia molto benestante e che quello è il primo giorno di lavoro nella sua azienda ma, non sicura del fatto che avrebbe trovato uno schiavetto da scrivania, ha preferito fermarsi da me per rilassarsi un po.
Le lecco i piedi con tranquillità e al meglio delle mie possibilità, vorrei si trattenesse davvero tutta la mattina ma dopo qualche minuto si rialza per lasciare subito il posto alla cliente successiva, vedo con piacere che è la prima della giornata ad avermi dato una mancia sostanziosa.
view post Posted: 20/9/2023, 20:16     +2Video Dark Femdom of all types - VIDEO STRANIERI FETISH / BDSM
Ahhh povero winston sotto i piedi di tutte ste donzelle e pure le frustatine si tocca prendere :D
view post Posted: 1/9/2023, 17:13     +1E FU RACK FIN DA PRINCIPIO - STORIE - RACCONTI FETISH / BDSM
Bellissimo modo di raccontare questa vita vissuta. Mi incuriosisce molto questa sfaccettatura del BDSM. Seguirò con interesse.
view post Posted: 14/6/2023, 14:38     Facebox - TECNICHE E GLOSSARIO BDSM
Adoro il facestanding....complimenti ad entrambi!
view post Posted: 21/3/2023, 19:42     Miglior store c4s Dirty feet - VIDEO ITALIANI FETISH / BDSM
CITAZIONE (_Servo_Nato_ @ 20/1/2023, 04:54) 
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Qui sotto è il link di "Italian Girls Foot Domination" di Athena e Silesia le figlie di Artemisia - Ho notato che c'è anche il nostro amico Andy, fortunato a fare da schiavo a queste belle ragazze...vero Andy :D ?

www.clips4sale.com/studio/9649/art...arch/DIRTY-FEET

Andy fa arrabbiare Silesia ^_^

https://imagecdn.clips4sale.com/accounts99...ev_10139511.mp4

ehhhh il bel tempo passato...:D
view post Posted: 6/1/2023, 17:47     +1Athena e Silesia - VIDEO ITALIANI FETISH / BDSM
CITAZIONE (^winston^ @ 6/1/2023, 13:11) 
Off topic (dei nostri interventi che erano già off topic :XD: :XD: :XD: ) mi mancano un casino i tuoi racconti :cry:

Ogni tanto mi rileggo "Mara", "Terapia d'urto" (secondo me i tuoi capolavori) ma anche "Un duro lavoro", "La crisi di Lallo/ricordi di Lallo", "Educazione", il breve ma fantastico "I piedini" ..... E potrei citarne altri :)

Brevissimo off topic: grazie, troppo buono. Io mi rileggo sovente alcune parti del fantastico Accademia per leccapiedi....e mi manca molto girare filmati, gran periodo quello passato con tramplingfetishshow. PS: ci sentiamo via mp, ho riscritto alcune parti...
view post Posted: 2/1/2023, 13:43     Athena e Silesia - VIDEO ITALIANI FETISH / BDSM
CITAZIONE (^winston^ @ 2/1/2023, 12:10) 
Ciao Andy, come stai? In realtà chi lo fa in maniera blanda non ci guadagna nulla, è un po' la sindrome di Robin Hood e ci sta :)

Ma c'è gente che ci guadagna (sul lavoro altrui) ed è questo che io critico. I siti che propongono clip piratate in streaming guadagnano con la pubblicità. I singoli utenti che lo fanno in maniera massiva guadagnano percentuali dai vari siti di file sharing, perchè ci sono vari meccanismi che spingono l'utente finale a farsi il cosiddetto "abbonamento premium" per poter scaricare la roba più velocemente :-/

Ehila winston, tutto bene dalle mie parti, fermo con i video e, ahime, piu scritto nessun racconto.
Ora capisco il guadagno. Ho notato anche per esempio gentaglia su deviantart che vende foto tratte da siti (cioe per vederle devi abbonarti al loro store). Segnalati, ovviamente, spero che scompaiano.
view post Posted: 31/12/2022, 12:16     Athena e Silesia - VIDEO ITALIANI FETISH / BDSM
In realtà il clips4sale lo hanno chiuso per loro ragioni personali e per lo stesso motivo da parecchi anni non facevano piu nulla di nuovo. Resta assolutamente valido ma, temo, difficile da combattere il tema dei video piratati. Che, in effetti sono piuttosto costosi anche se non ho mai esattamente capito cosa ci guadagni chi li diffonde...filantropismo piedicistico? :D :D
374 replies since 12/7/2011