Giovedì sera, ero a casa da solo, preso un po' dalla noia decido di andare al cinema. Giusto 20 euro in tasca, biglietto coca e popcorn e poi tornerò a casa. Scelgo lo spettacolo, entro nella sala, quasi deserta, mi metto in fondo, voglio stare in pace. Si fa per dire... 10 minuti dopo dall'inizio del film, sento dei rumori di tacchi avvicinarsi, una ragazza splendida quanto maleducata o arrogante, come preferite definirla, si siede per mia s/fortuna dietro di me, un posto a fianco al mio, della fila dietro. La sua maleducazione inizia quando comincia a scambiarsi messaggi audio con una sua amica. Mi giro, con aria un po' scocciata, lei è proprio carina, pelle abbronzatissima, capelli ricci mi fa un sorrisino e attacca subito con un altro audio. Peggiora la situazione quando l'amica non le risponde e decide di telefonarle parlando comunque a bassa voce. Diciamo arrogante ma di classe, lo ammetto. Mi giro ancora, sempre con scarsi risultati.. Anzi. Mi rimetto a guardare il film, ma dopo poco vedo due piedi, fasciati da delle calze di nylon nere, velate, appoggiarsi sul poggiatesta a fianco al mio. Impatto del primo secondo, nervoso! Troppo! Passato il primo secondo, tanta eccitazione, nervosismo, guardo il film o guardo questi piedi? Vediamo se almeno sono belli. Li osservo, nei particolari, dita bellissime, unghie curate, piante morbidissima, caviglia fine. La perfezione é seduta dietro di me. 0 Nella mia testa ho deciso che il film me lo riguarderó in streaming. Ora lo spettacolo ce l'ho di fianco, non è sul grande schermo. Il problema aumenta quando mentre parla rilassata al telefono, sposta i piedi, 20 cm dal mio viso, sgranchendosi le dita, mi arriva nel naso un profumo buonissimo, eccitante, qualche olio essenziale che sa risvegliare i sensi. Osservo le mosse delle dita, vorrei tuffarmi col naso li in mezzo. Eccitazione nei miei pantaloni, forse lei si accorge di quanto i suoi piedi mi distraggono. Meglio darci un taglio, decido di andare a prendermi coca cola e pop corn che mi ero promesso almeno mi distraggo. Mi alzo, e una voce bella e femminile mi anticipa: "vai a prendere i pop corn per caso?" rimango spiazzato, ma sa leggere anche nel cervello?? "si, esatto" rispondo alla ragazza dai piedi fatati. "Me li prenderesti anche a me per favore? Grandi, grazie." Spiazzato da tale richiesta, le dico "Ok!" aspettando che mi dia qualche soldo, sto li 3 secondi come un cretino, e poi decido di andare.. Va bhe.. Faccio due metri e sento alle spalle "scusa??" mi giro, " come ti chiami?" "Andrea" rispondo, "ok Andrea,io sono Itana, Itana Layza, mi prenderesti anche una coca cola?" e mi manda un bacino con la mano. Accellero il passo, prima che mi chieda qualcos' altro, prendo le SUE cose, eh si, perché non mi erano rimasti soldi per prenderli anche per me e torno da Lei. "Ecco" le do le cose tra l'eccitato e lo scocciato. "È tu?? Non hai preso niente??" "Eh no...ma tranquilla ero uscito di casa con pochi soldi e.." "No, cucciolo... Mi dispiace, sei triste?" quanta arroganza.. Ma quanto èccita questa arroganza. "No.. No tranquilla, anzi" Perche ho detto anzi? Perché continuo a chiedermi. Lei fa un sorriso, come se avesse capito tutto, io mi risiedo, e lei in automatico di nuovo su i piedi. Sono ancora più vicini, la sento dietro sgranocchiare i pop corn e il rumore della bibita finita. Io cercavo di guardare con un occhio il film e con l'altro i suoi piedi fino a quando arriva una frase che mi gela. "Andrea, ti è piaciuto di più il film o i miei piedi?" dice con un sorrisino. Io rimango immobile, ma è lei la prima a muoversi. Un suo piede raggiunge il mio viso, strofina le sue dita tanto desiderate sul mio naso. Mi infila le dita sotto le labbra, passandomi l'alluce sui denti per poi farselo mordicchiare. L'altro piede e fisso sul naso, per non farmi perdere nemmeno un istante il suo aroma. Quanta gentilezza. Passiamo 5 minuti così, ho sentito i suoi piedi sfregarsi forte sul viso e sulla lingua, e poi cercare di prendere il naso con le sue dita, premermi la gola, e fare pressione sugli occhi. I suoi piedi scendono, toccando i miei pantaloni gonfi dall'inizio del film per colpa sua. Vedo le sue dita impegnarsi nello slacciare il bottone. Accarezza con la punta delle dita il mio membro, dalla punta va fin sotto le palle. Sa davvero farci. Un piede fa su e giù leggero sulla cappella, ricoperta dai boxer, l'altro si è infilato sotto ai boxer. Sento Il suo piede caldo, Il nylon che massaggia le mie palle piene di sperma pronto a scaricarsi. Mi stuzzica, tocca, si ferma, mi guarda e ricomincia. Mi tira giù i boxer, lo prende tra le sue piante per volerlo sentire duro tra i suoi piedi. Se lo studia, lo osserva, come pulsa, le vene che si gonfiano, tutto dovuto ai suoi sapienti movimenti. E eccitata anche lei, la vedo mordersi le labbra ed è attenta quanto i suoi piedi fanno indurire il mio amico. Inizia un footjob lento, poi veloce, arrivando a un passo dall 'orgasmo più volte. Ora insiste, su e giù insistemente, ha preso un suo sandalo, con del pelo attaccato color tigre, me lo appoggia sul naso, facendomi annusare e baciare la scarpa, per aumentare la già altissima eccitazione. L' autocontrollo finisce qui, il cazzo pulsa più forte che mai, i suoi piedi lo sentono, capisce che sto per arrivare. Stringo i suoi piedi fra le mani, decido Il ritmo, e godo. Sborro come poche altre volte avevo fatto. 6/7 schizzi vanno ovunque, le calze nere ora sono piene di gocce bianche dense , degli schizzi sono andati sul sedile, altri hanno colpito il suo vestito nero. Sento lei urlare "Piantala!" con un accento sensuale, non si aspettava uno schizzo del genere. Strofino il mio pene, giocando con la sborra che le avevo schizzato poco fa tra le piante. Lei me lo massaggia ancora un po' dolcemente,giocandoci, come una gattina farebbe col suo gomitolo di lana, fino a farlo rilassare, con una schiacciata di palle finale, scherzosa, felice di avermi provocato tanto piacere.
Come se nulla fosse, si ricompone, si rimette le scarpe tigrate . Mi da il bicchiere della coca cola. E mi dice "volevo sdebitarmi almeno per la bibita schiavetto.L'ho preparata mentre eri impegnato a guardarmi i piedi. Bevila, assaporala e non sputare, attento che è calda, se ti piace ti ho scritto il mio nome sul bicchiere, mi troverai ". La guardo andare via sculettando, mentre il primo sorso che faccio mi va di traverso, un liquido caldo, amarognolo.. E soprattutto prezioso. Era la sua pipi, non ne Sprecheró nemmeno una goccia, come la mia nuova Padrona mi aveva ordinato. Leggo sul bicchiere "Itana Layza, la magnifica " era il suo nome
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