| Vtx Sul fatto dell'eccitazione non ti rispondo perché credo non fosse riferita a me, dato che no volevo toccare questo argomento, poiché non ho proprio idea di come lo si gestisca in una sessione a pagamento...ti rispondo sulla parte dell'ipocrisia. Mi piace questo parlare apertamente di ipocrisia, è il primo passo per superarla, ma è dura...ci pensavo solo ieri, dovevo andare a un addio al celibato, si parlava di spogliarelliste con un amico che è andato in passato a pro. Lui mi storceva il naso dicendo che gli sembrava un oggettificare le donne, e io gli dicevo che era pagare una prestazione, differente, ma sempre prestazione, come lui aveva pagato la sessione. Lui ci ha pensato un po' e poi mi ha detto che in fondo era vero, che però il desiderio di quella cosa gli aveva fatto superare quell'idea...e aveva ragione...io che ho sempre predicato il valore dell'atto sessuale, come simbolo di un sentimento, vi sono passata sopra in un momento di debolezza profonda, perché avevo un bisogno e desiderio...sono ipocrita pure io insomma... In questi casi è debolezza o ipocrisia? Secondo me entrambe le cose...ma purtroppo pochi scampano da questo errore e davvero grande rispetto per chi vi riesce... Ecco il motivo per cui capisco il tuo ragionamento Vtx ed è molto veritiero, soprattutto se parli come ora di rimming vs cunnilingus (coi piedi il paragone sembra meno forte, sempre questione di indottrinamento culturale), ma non posso scagliare pietre essendo io la prima ad aver peccato in alcune occasioni...sono un po' compromessi che finiamo per fare con noi stessi... l'importante è esserne consapevoli, un po' come dicevo nel 3d sul dilemma se andare a Pro fosse tradimento...qui si parla di prodomming, e quindi di sex working, che ci sia o non ci sia cunnilingus, una volta ammesso ciò a sé stessi poi la scelta di quanto mettere in gioco il proprio corpo spetta alla singola persona...ma come diceva kinky non è il cunnilingus che definisce il tipo di prestazione.
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