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NO a recensioni e domande personali
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| Wow! Che forum meraviglioso! In realtà a me ricorda molto De Sade. Quando ho iniziato a muovere i primi passi (che tali sono rimasti) nel mondo del BDSM decisi di leggere gli scritti di chi ha dato a questo "orientamento" il nome: De Sade. Immaginate il mio disappunto nel leggere più i racconti di una persona affetta da disturbo sadico di personalità (oramai fuori dai manuali diagnostici) che da sadismo sessuale. Sono uno psicologo e non ritengo questo atteggiamento sano. Quello che mi affascina è:
1) Come faccia a rimanere "legale". Parliamo di un ex marine ed ex lavoratore dell'entertainment. Molte delle torture utilizzate sono quelle comunemente usate in NATO. Che, oltre al "waiver" di 40 pagine, ci siano altri motivi per cui non ha ancora chiuso? Per lo stesso De Sade, il fatto di essere marchese procrastinò di parecchio la sua incarcerazione.
2) Come faccia a convincere le aspiranti cavie. Voglio dire, ci sono persone che, con abili manipolazioni e nonostante un waiver in cui viene specificato che potrebbero MORIRE consensualmente accettano di farsi torturare. Nei "giochi" rimanevo spesso affascinata dalle capacità di persuasione del mio "dom". Per quanto esecrabile sarebbe comunque bello capire come si arriva a questo livello di capacità di persuasione.
3) Non c'è NESSUNO, e dico, NESSUNO, che ha giudicato piacevole l'esperienza. Ci sono alcuni che hanno voluto provare a rifarla, ma credo più per soggiogazione che per effettivo piacere. O per disperazione economica, dal momento che viene proposto un premio in denaro. Nonostante questo, nonostante i gruppi che ne fomentano la chiusura, continuano ad esserci persone che vogliono provare l'esperienza. Affascinante.
Per quanto riguarda la persona parliamo di un ex marine che ha spesso visto effettuare questo tipo di torture (che, intendo, stanno assumendo un crescendo di intensità) e che pare abbia subito abusi in giovane età.
L'ex moglie ha aiutato a scrivere il waiver così come i parenti della moglie di De Sade lo aiutarono, spesso, a rimanere fuori dal carcere.
Potrebbe essere ammirevole per le escamotage trovate non fossero sotto gli occhi di tutti i danni (soprattutto psicologici) procurati. Bene ma non benissimo.
Ciò detto, credo rimanga possibile un parallelismo. Leggere De Sade (per quanto lontanissimo dal sadismo sessuale che mi affascina) mi aiutò a comprendere perché avevo iniziato un determinato tipo di pratiche (avevo a che fare con un "sadico" decisamente più adattato del buon Russ, ma ugualmente pericoloso). In entrambi casi (RussMcCaney e BDSM SSC) emerge un forte bisogno di controllo.
Di recente il mio fidanzato (no il compagno di "giochi" BDSM) è rimasto "vittima" di manipolazione psicologica simile. E io sto nuovamente scompensando, rimanendo affascinata da questa realtà pericolosamente alla luce del sole. Grazie per tutte le discussioni che saprete favorire.
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