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| CITAZIONE (Esule q @ 2/1/2019, 21:42) Ci vuole un bel coraggio a premiare in un forum "smfetish" un racconto che in quasi venti "capitoli" non ha visto una, nemmeno una sola situazione BDSM, ma solo droga, alcool e fallimenti sessuali. Forse altrove, ma non qui. Sono anch'io curioso di vedere come andrà a finire anche se leggo meno fluidamente di te in quanto alcuni passaggi scatenano irrefrenabile ilarità (egli strette la mano docet). Comunque apprezzo la fantasia di Pearlage. Io scelgo, ovviamente avallato dal resto della moderazione, uno dei racconti postati nella sezione. Il criterio di scelta è solo in parte personale e cerco di basarmi su fatti oggettivi, in primis su come è scritto e sulla trama. La scelta spesso è complicata. Io ne scelgo uno che abbia almeno un episodio scritto durante il mese in questione ma spesso i racconti durano diversi mesi o addirittura vengono ripresi dopo anni e non è facile dare un giudizio basandomi soltanto su una piccola parte di quel racconto e ho premiato storie che non sono terminate, cosa che odio, oppure che hanno preso una direzione diversa da quella iniziale che mi aveva intrigato. Non posso quindi conoscere in anticipo le intenzioni dell'autore e su dove vuole andare a parare e quante scene di fetish/bdsm inserirà nel racconto e se le inserirà. Mi basta sapere che, fino a quel momento, leggendolo, ho trovato un certo gradimento. E in questo, io l'ho trovato, a parte due o tre scivoloni linguistici che, secondo me, non hanno inficiato più di tanto il mio gradimento. Ho voluto soprattutto premiare un'idea diversa, che non sia la solita trita e ritrita dell'umiliazione gratuita inflitta da amiche, compagne di classe, colleghe, padrone di casa, portinaie, sarte, vicine di casa, cugine, zie, nonne, bisnonne, suocere, e chi più ne ha, più ne metta, situazione che non riesco proprio più a sopportare, come se tutto il bdsm si fermasse lì e che non avesse svariate altre sfaccettature psicologiche. Malgrado questo mio odio viscerale per quella solita situazione, ho spesso premiato racconti di quel genere perché cerco di spogliarmi delle mie idee per essere un giudice imparziale. A volte ci si riesce e a volte no.
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