CITAZIONE (O Mega @ 22/10/2017, 16:37)
Questa "pagliacciata", caro mio, si chiama democrazia, e indire un referendum sulla libera gestione del proprio fisco rientra fra le prerogative della stessa. Discutiamo degli esiti ad autonomia acquisita (se così sarà). È più intelligente e sensato.
CITAZIONE (Dolores D. Unchained @ 22/10/2017, 15:32)
La Lombardia non è regione in uno Stato federalista, quindi non ha diritti diversi dagli altri in ogni caso, qualsiasi disavanzo produca. Chi abbia indetto questa pagliacciata e con che soldi non lo so. Per adesso continuate a mantenere il resto d'Italia dai. Siete stati così buoni finora.
Però... come dice Caparezza in "Avrai ragione tu", vorrei vedervi indipendenti, fuori dall'Europa, per il gusto di chiamarvi Extracomunitari.
"Magari chiedo scusa ai Leghisti, magari scrivo a caratteri cubitali, voglio la Padania libera via dall'Europa, per il gusto di chiamarvi extracomunitari".
Non avevo letto. Evito il sarcasmo con cui volevo esordire, perché mi pare non lo si comprenda. Allora faccio il serioso pure io: il referendum è consultivo. Solo in Veneto ha raggiunto un quorum del 50%, peraltro non richiesto perché appunto consultivo. Suo valore, pari a zero.
"La Costituzione italiana prevede numerosi tipi di referendum: quello abrogativo di leggi e atti aventi forza di legge (art. 75), quello sulle leggi costituzionali e di revisione costituzionale (art. 138), quello riguardante la fusione di regioni esistenti o la creazione di nuove regioni (art. 132, c. 1), quello riguardante il passaggio da una Regione a un'altra di Province o Comuni (art. 132, c.2). Inoltre prevede, all'art. 123 c. 1, che gli statuti regionali regolino l'esercizio del referendum su leggi e provvedimenti amministrativi della regione."
Non leggo che, come per la Catalogna, esista qualche articolo costituzionale, che possa permettere un referendum secessionista, oppure un qualche referendum possibile su cambiamenti in materia fiscale. In passato sono state tentate modifiche in senso federalista della Costituzione, tutte respinte al mittente da referendum costituzionali.
Questa rimane dunque una
pagliacciata pre-elettorale. Zaia ora farà la voce grossa col governo, che molto probabilmente rispedirà al mittente. Ergo Salvini e company si produrranno nelle argomentazione pro-nuova-alleanza col Berlusca, che è tanto buono e concederà di più se verrà eletto, dunque il piatto è servito. A questo è tornata utile la pagliacciata, alla solita televendita di pentolame vecchio di 20 anni.
È disarmante vedere come si dovrebbe diventare uno Stato Federale Europeo, invece si ripropongono in tutte le salse, tutte le possibili divisioni e frammentazioni campanilistiche.