Sire del Loto Bianco Forum BDSM & Fetish

Una vacanza particolare, storia vera

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view post Posted on 13/11/2017, 15:06     +1   -1
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Sottomesso anomalo. Più unico che raro

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CITAZIONE (Maxslave2 la vendetta @ 13/11/2017, 00:25) 
Mi ero perso quell'esperienza che hai linkato. Davvero interessante. Per questo racconto invece vorrei dare il mio giudizio alla fine. Non certo allo stile che è impeccabile come al solito e dirlo ad ogni episodio è inutile ma perché credo che solo alla fine potremo capire il succo di questa tua avventura

Sono felice di aver riportato a galla quella mia esperienza anche perché può servire a comprendere meglio questa mia avventura ed a fare dei paragoni tra come eravamo e come siamo adesso. Continua comunque a seguire questa . Ormai siamo quasi agli sgoccioli ed alla fine si comprenderanno tutte le motivazioni che hanno portato M. ad avere un certo tipo di comportamento
 
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piedilove
view post Posted on 14/11/2017, 07:39     +1   -1




Complimenti anche l’episodio piedoso mi è piaciuto molto e attendo con ansia l’evolversi, vorrei essere anche io così bravo a raccontare e coinvolgere
 
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view post Posted on 14/11/2017, 13:00     +1   -1
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Cavaliere BDSM

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senza dubbio uno dei più bei racconti letti. il fatto che poi è un riflesso della tua vita reale lo rende ancora più intrigante
 
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view post Posted on 14/11/2017, 15:34     +1   -1
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CITAZIONE (piedilove @ 14/11/2017, 07:39)
Complimenti anche l’episodio piedoso mi è piaciuto molto e attendo con ansia l’evolversi, vorrei essere anche io così bravo a raccontare e coinvolgere

Ne sono felice soprattutto perché è una visione diversa da quella dei racconti < piedosi>in quanto io non sono un feticista e l'atto di baciare un piede non mi dona piacere ma è pura e semplice sottomissione e quindi le sensazioni sono molto diverse.
CITAZIONE (pablo2 @ 14/11/2017, 13:00)
senza dubbio uno dei più bei racconti letti. il fatto che poi è un riflesso della tua vita reale lo rende ancora più intrigante

Bellissimo complimento che spero di meritare anche nel prosieguo. Per il prossimo episodio è solo questione di poco. Lo correggo ( sono un patito della sintassi e della punteggiatura) e poi lo posto. Grazie
 
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view post Posted on 14/11/2017, 22:16     +1   +1   -1
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Quindicesimo episodio

Entro nella nostra camera da letto e vedo che mia moglie e’ in piedi dinanzi allo specchio per truccarsi e si e’ gia’ vestita. Dio mio. Sono gli occhi miei o la vedo bellissima? Ha messo un paio di jeans molto ma molto aderenti che delineano il suo corpo alla perfezione. Non sono stinti ma blu scuro, a tubino che lasciano scoperta la caviglia. Ed ai piedi un paio di scarpe…….. Non so come definirle. Innanzi tutto, sono col tacco molto alto e fino, quasi a spillo, aperte come se fossero sandali ma con una copertura di pelle nera che sovrasta il collo del piede. Non le ho mai visto indosso ne’ le scarpe e nemmeno i jeans che pure e’ l’indumento che usa di piu’. Ma di solito indossa quelli piu’ casual e non quelli che strizzano l’occhio alla sensualita’ come questi. Sopra ha invece messo una casacchina piuttosto larga con il collo a barca. E’ bianca e non arriva a coprire il sedere strizzato nei jeans ed ha delle frange finali nella parte frontale mentre dietro e’ liscia. E’ senza maniche, con le spalline fine a tenerla su e lascia scoperta tutta la parte superiore al seno mentre i seni sono invece ben coperti anche se noto che il bianco traspare un po’ ma non si nota nulla grazie al reggiseno color carne. Malgrado la trasparenza, non si puo’ definire una mise troppo sensuale ma semplicemente una cosina adatta all’estate tanto che, almeno questa, mi ricordo di avergliela vista indosso in altre occasioni. E’ ormai lontanissimo il tempo in cui d’estate non indossava mai camicette o canotte senza manica perche’ diceva < C’ho le spalle troppo grosse>, forse la sua piu’ grande fissazione riguardo il suo aspetto fisico dovuto probabilmente ai suoi intensi allenamenti giovanili ed ormai ha imparato a convivere con questo problema, se tale vogliamo chiamarlo, senza rinunciare a mettersi qualcosa di scollato. Ed a me questo cosiddetto problema e’ sempre sembrato infatti una grossa idiozia.
Rimango per un attimo a contemplarla. Posso ammirarla completamente anche se mi da le spalle grazie allo specchio che mi rimanda la sua immagine dal davanti. Mi avvicino e noto che si e’ truccata molto accuratamente, compreso un bel rossetto. Altre cose strane per le sue attitudini. I tacchi alti li mette quasi esclusivamente durante i nostri giochi o ai matrimoni mentre per il resto possiede solo calzature basse o scarpe da ginnastica ed il trucco ne mette sempre pochissimo, a parte le situazioni sopra elencate. Per non parlare di questi jeans troppo aderenti. Non e’ certo il suo look abituale, insomma ed e’ decisamente vistosa, a riprova di come ogni donna, se vuole, puo’ diventare bellissima. E comunque ormai in queste ultime ore sto facendo l’abitudine alle azioni strane di mia moglie. Io intanto sono rimasto piacevolmente senza fiato contemplandola ed attendo in religioso silenzio che lei si degni di rivolgermi la parola. Aspetto circa un minuto poi si volta
“ Vestiti” ordina proseguendo poi a darsi gli ultimi ritocchi al trucco. Ormai e’ chiaro. Il suo look di giornata dimostra che vuole mettersi in competizione con Elena. Ma perche? Perche’ l’ho ammirata? Non capisco soprattutto perche’ non rientra nel suo carattere. Non basatevi su quello che sto scrivendo adesso. M. e’ una donna molto misurata nella sua vita di tutti i giorni e tutto cio’ che sta facendo da quando ha incontrato Elena non e’ da lei. Competizione o no, per me cio’ che sto vivendo e’ quasi un paradiso in terra e per renderlo meraviglioso avrei solo bisogno di fare l’amore con lei. Me la sono immaginata un milione di volte come poteva essere una dominazione ininterrotta e piuttosto gravosa come quella che sto vivendo adesso e malgrado le complicazioni, malgrado le privazione, io ne sono affascinato. Altre volte abbiamo vissuto situazioni simili, soprattutto in vacanza da soli, ma stavolta c’e’ qualcosa di diverso. Forse lei e’ piu’ matura, decisamente piu’ cattiva nei miei confronti senza quel timore di farmi qualcosa che non avrei potuto gradire che l’ha sempre accompagnata in questo percorso di dominazione ma di sicuro da ieri sera mia moglie e’ diventata una dominatrice vera e non solamente una donna che fa sesso strano col marito.

A vestirmi ci metto veramente poco. Mi sono messo il mio solito pantaloncino corto, stavolta nero, ci ho messo la cinta con la quale per poco non mi strozza e ci ho abbinato una polo gialla che fa ben risaltare la mia carnagione olivastra. Naturalmente, non faccio a meno dei miei sandali da frate, il massimo della comodita’ anche se non propriamente una bellezza. Mia moglie ha smesso ormai di riguardarsi il trucco e mi sta osservando con attenzione seduta sul letto. Vado davanti a lei allargando le braccia per farle capire che sono pronto. Continua a guardarmi e quindi si alza. La sua altezza, i suoi 175 centimetri uniti ai tacchi alti che porta, me la fanno guardare dal basso verso l’alto, altra meravigliosa sensazione di inferiorita’ nei suoi confronti che provo ogni volta si mette in scena il nostro gioco, con lei che indossa calzature addirittura piu’ alte di queste e che si rinnova magicamente ogni volta. Non ha gli occhiali, segno che si e’ messa le lenti a contatto e scuote la testa facendo un ghigno che mi fa sospirare di timore
“ Braccia lungo i fianchi” mi ordina. Oddio, so cosa vuol fare. Chiudo gli occhi e la sberla mi colpisce in pieno. Riesco a non lamentarmi ma cavolo se fa male. La guardo cercando di farle capire che non capisco il motivo di questo ceffone e la spiegazione arriva subito “Dimmi un po’. Tu vorresti uscire con me conciato in quella maniera? Con quelle scarpe? Semmai si possono definire scarpe quelle cose che porti ai piedi. Ci vuole il tuo cervello per vestirti cosi’. Io mi vesto carina, mi trucco, mi metto i tacchi alti e tu ti vesti da pezzente? Allora dimmi che me lo fai apposta. Lo fa apposta?” Ha ragione. Ha ragione lei. Dovevo vestirmi in modo adeguato ma non ci ho pensato. Scuoto la testa per dire no ma temo che sia inutile e lei prosegue “Vuoi scommettere che il marito di Barbie e’ vestito in modo dignitoso e che non si sogna di far sfigurare la moglie? Questa me la paghi salata. Togliti i pantaloni e gli slip e sdraiatiti sul letto a testa in giu’ e con gli occhi chiusi” mi intima. Obbedisco. Credo che voglia sculacciarmi. Altra pratica che a volte mettiamo in atto e non mi impensierisce piu’ di tanto malgrado lei abbia la mano pesante. Invece sento arrivarmi a pochi centimetri una cintata che colpisce il letto. Oh no, questa non me l’aspettavo. Non vuole sculacciarmi, non con le mani almeno. Ha tolto la cinta dai miei pantaloncini e vuole usarla di nuovo. E temo che stavolta la cosa non sara’ indolore. Chiudo gli occhi e poi la sento. Fa un male cane. Accidenti a me. Dovevo ragionare di piu’ e vestirmi in modo adeguato. Ormai il mio cervello e’ in tilt totale e sono convintissimo di meritare tutto questo. Cerco comunque di trattenere l’urlo ma qualcosa mi esce
“ Continuero’ fino a quando la tua boccaccia stara’ completamente chiusa. Se ti lamenti te ne arrivera’ un’altra e poi un’altra fino a che la cintata non sara’ seguita da un silenzio totale” Arriva la seconda cintata sul sedere. Dio che dolore! Ma sto zitto. Non un fiato esce dalla mia bocca. Sento mia moglie fare un mezzo sorriso “Bravo, ogni promessa e’ un debito. Basta cintate. Ora sdraiati sul pavimento a pancia sopra” Ancora una volta obbedisco di corsa. Lei e’ ora maestosa sopra di me ed alza la gamba. Oddio, con quei tacchi puo’ infilzarmi come un tordo. Il tacco si ferma sulla mia guancia “Allora Davide, continuano a piacerti i tacchi alti? Quante volte mi hai rotto l’anima per farmeli indossare?” Sento il tacco che struscia sul viso. Non fa male ma e’ una strana sensazione, come se qualcuno mi stesse passando un coltello affilato sul volto pronto a sfregiarmi o ad infilzarmi appena gli va. Mi arriva anche un leggero calcetto “Ti ho fatto una domanda. Continuano a piacerti?” Annuisco. Si, mi piacciono e li adoro indosso a lei. Toglie il piede dalla mia faccia e mi dice di voltarmi e di mettermi a faccia in giu’. Temo qualcos’altro. Ancora una volta non vedo cosa sta facendo ma sento il rumore dell’armadio che si apre. Cosa vuol fare adesso? Passano alcuni secondi, forse un minuto e poi sento di nuovo la sua voce
“ Alzati e indossa quello che ti ho preparato sopra il letto. Appena hai fatto raggiungimi in cucina. Veloce!” Mi alzo mentre vedo che esce dalla nostra camera. Mi ha preparato un paio di jeans, l’unico che mi sono portato appresso in questa vacanza, una camicia a righine celeste con le maniche lunghe in quanto anche d’estate non porto mai quelle a mezze maniche ed un paio di scarpe chiuse di tela blu. Mi vesto ancora una volta rapidamente. Beh, in effetti cosi’ sono piu’ presentabile. Ho arrotolato le maniche della camicia che, al contrario della maglietta, non mi fa la forma dello stomaco e sto molto meglio. Prendo il mio portafogli. Accidenti! Ho solo una cinquantina di euro e dovro’ pagare con la carta di credito. Poco male ma domani dovro’ passare al bancomat. Raggiungo mia moglie in cucina che sta vedendo la televisione. Il gioco preserale in onda su Rai 1 mi fa capire che dovrebbero essere appena le sette di sera o poco piu’. E’ quindi molto presto per il nostro appuntamento. Mi ordina di prenderle una sigaretta e mi prostro dinanzi a lei con il posacenere in mano, altra scena tipica dei nostri momenti ma che, come le altre che ho vissuto in questa lunghissima ora, assume un connotato diverso e di sottomissione piu’ intensa. Finisce la sigaretta e si alza
“ Bene, mi sembra sia giunto il momento di scendere” mi dice sempre con quel sorriso enigmatico. La Gioconda le fa un baffo quando sorride in questo modo. Mi afferra per un braccio e prosegue “Vediamo pero’ prima come hai lasciato il bagno” Oh no, il bagno. Non l’ho pulito, cazzo. Non rientra nelle mie abitudini farlo e non ci ho pensato. Ho un attimo di sgomento ed un brivido, stavolta vero e non immaginario, mi percorre il corpo. Ho paura. Una strana paura quasi impossibile da spiegare. Si affaccia all’entrata del bagno e ci vuole poco per farle comprendere come sia ancora completamente in disordine. Ci sono chiazze d’acqua, il phon che lei ha usato poggiato sulla lavatrice, un asciugamano per terra ed il tubetto del dentifricio sul bordo del lavandino. Mi guarda e scuote la testa “E secondo te, e’ normale uscire di casa lasciando un casino del genere? Dove hai vissuto fino ad ora? Nelle caverne?” Sospiro preoccupato e dispiaciuto ma ormai e’ tardi. Mi ordina di attenderla nella nostra camera da letto e riappare dopo qualche istante con un bel sorriso stampato in faccia ed una spazzola per i capelli in una mano che batte ritmicamente sull’altra mano
“ La casa e’ veramente piena di oggetti che si possono usare in diversi modi” esordisce con un tono intriso di ironia. Non mi ci vuole molto per comprendere e sento ancora quel brivido di paura attraversarmi il corpo. Ho appena smaltito il dolore sul mio povero sedere e credo che si ricomincera’ cambiando attrezzo. Ed invece, ancora una volta, mi sorprende “Braccia aperte e polsi rivolti verso l’alto” Cosa? Non puo’ essere quello che penso. Lo e’, invece. Afferra la spazzola e poi me la sbatte sulla mano destra. Dolore! Un po’ attutito dal fatto che involontariamente ho un po’ abbassato il braccio. Ma ahime’, se ne e’ accorta “Non mi prendere per il culo. Tieni le braccia rigide e conta fino……. Fino a dieci. Credo che dieci spazzolettate sulla mano possano essere la punizione adeguata” Chiudo gli occhi ma obbedisco in silenzio, a parte contare i colpi di spazzola che si abbattono sulla mia mano destra. Stavolta fa un male cane. Vorrei dirle di smettere, che sono pentito ma soprattutto che non sono un masochista che ama sentire questo dolore boia. Mi ricordo quando le feci quella lunga confessione dove le raccontai i miei istinti e quando toccai il tasto di eventuali punizioni e lei non riusciva a comprendere < Perche’ serve per incutermi timore, per farmi obbedire e non farmi commettere errori. Dopo una punizione, soprattutto una punizione abbastanza dolorosa, la mia sottomissione sara’ ancora maggiore e ti guardero’ davvero come una padrona, una padrona severa e la mia adorazione nei tuoi confronti sara’ ancora maggiore>. Ecco cosa le dissi ed avevo perfettamente ragione. Mentre la spazzola si abbatte con sempre maggiore efficacia sul palmo della mia mano, mi dico che sono stato un emerito coglione a lasciare tutto il bagno in disordine, che avevo l’obbligo di sistemare e che la mia padrona sta semplicemente facendo quello che e’ giusto fare. Quando termina, mi prendo la mano destra martoriata con quella sinistra e mi sembra di percepire nel suo sguardo un pizzico di preoccupazione. Ma e’ solo un attimo ed il suo sguardo ridiventa quello autoritario che ha sfoggiato fino ad adesso
“ Non hai niente di rotto. Ma ti servira’ per farti comprendere che non scherzo. Te l’ho detto ieri sera e te lo ribadisco adesso. Se mi obbedisci e fai le cose che devi fare, come sarebbe stato rimettere in ordine il bagno, te la cavi senza grossi danni, altrimenti saranno problemi enormi per te. Credo di essere stata abbastanza chiara. Ed ora sbrigati a pulire il bagno. Voglio scendere e non voglio trascorrere la serata dentro casa ad aspettare che tu finisca le pulizie che ti competono” Chino la testa. Si, avevo ragione quando, pur senza aver mai provato la dominazione, immaginavo le mie sensazioni. La mia adorazione nei suoi confronti e’ incredibilmente aumentata e so che devo meritarmi questo onore. E per farlo debbo fare le cose per bene ed alla svelta. Entro nel bagno, con la mano destra ancora indolenzita ma che gia’ sta ritornando alla normalita’. E’ un dolore intensissimo nel momento in cui la spazzola si abbatte sul palmo ma sembra essere veloce anche nel passare anche se il rossore mi ricorda la punizione appena subita. Malgrado il casino, ci metto veramente poco a sistemare il bagno. Il disordine era piu’ apparente che reale in quanto per sistemare un tubetto di dentifricio ed il phon e’ davvero una questione di istanti. Quando termino mi ripresento di fronte a lei che senza quasi degnarmi di un’occhiata si avvia a controllare il mio operato
“ Bene. Vedo che le mie punizioni sono servite a qualcosa. Adesso possiamo scendere” conclude facendomi attendere quelle parole per un bel po’ mentre osservava con attenzione le mie opere di pulizia, probabilmente per tenermi sulle spine. Sono contento che lei sia soddisfatta, finalmente. No di piu’. Sono fiero, quasi come se avessi fatto chissa’ quale eroismo e mentre ci avviamo verso la porta per uscire penso a quanto tutto questo sia diverso da quello che facciamo abitualmente. Non e’ nemmeno il dolore delle cintate o delle spazzolettate. Essere stretto in una delle sue leve articolari, cosa abbastanza di routine nei nostri giochi, non e’ meno doloroso di quello che ho provato oggi tanto che spesso ho dovuto dire la mia parola d’ordine perche’ da quelle leve o da quei soffocamenti non si esce, ve lo posso garantire. Ma quella che sto provando stasera e’, almeno a mio parere, vera dominazione. Non e’ un avvicinamento al sesso, un modo per renderlo meno vanigliato, ma qualcosa che mi sta prendendo la mente come mai era accaduto prima e mai come adesso sto vedendo mia moglie come la mia vera padrona. La guardo avanzare davanti a me in direzione della porta, ondeggiando sui tacchi alti e con quel jeans che sembra una seconda pelle ed un miliardo di pensieri fanno confusione nel mio cervello. Si volta, mi osserva e mi fa addirittura chinare lo sguardo. Sembra sicurissima mentre invece io sono nervoso, con una paura tremenda di sbagliare. Era questo cio’ che cercavo? Sono troppo confuso per capirlo ma di sicuro so con certezza che sto vivendo questi momenti da vero marito sottomesso.
 
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view post Posted on 15/11/2017, 22:32     +1   -1

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Veramente coinvolgente e reale. Sono proprio curioso di scoprire i motivi e i meccanismi che hanno consentito a tua moglie di compiere dei progressi che dire notevoli è riduttivo. Ma la stima e l’amore nei tuoi confronti è rimasta immutata?
 
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view post Posted on 16/11/2017, 17:28     +1   +1   -1
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CITAZIONE (mariosottomessobb @ 15/11/2017, 22:32) 
Veramente coinvolgente e reale. Sono proprio curioso di scoprire i motivi e i meccanismi che hanno consentito a tua moglie di compiere dei progressi che dire notevoli è riduttivo. Ma la stima e l’amore nei tuoi confronti è rimasta immutata?

Grazie. E' coinvolgente forse proprio perché reale e ci si immedesima. Non ci sono cose eclatanti e le poche pratiche sono mescolate alla vita normale. Per le tue curiosità però dovrai attendere l'ultimo episodio :) dove tutte le sue sensazioni e le sue scelte avranno una spiegazione
 
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view post Posted on 17/11/2017, 19:51     +1   +1   -1
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Sedicesimo episodio

Usciamo da casa dopo aver chiuso la porta e la osservo mentre sta attenta a non cadere mentre scendiamo le scale. Non deve essere molto facile scendere tre piani a piedi con scarpe che assomigliano ad una pertica. Ma quanto mi piacciono! Tempo fa, avevo letto come, a meta’ dell’ottocento, erano nate le scarpe coi tacchi per le donne e la cosa e’ davvero assurda se fosse autentica. Pare che una prostituta avesse avuto un incidente che l’aveva resa zoppa e per equilibrare la sua camminata si era fatta creare delle scarpe apposite. Col tacco, appunto. Da quel giorno, la sua clientela si triplico’, segno che agli uomini intrigava vedere una donna con le scarpe col tacco, tanto che le altre colleghe la imitarono. Aneddoto grazioso ma da verificare. Ma comunque non cambia la sostanza. Vedere una donna camminare sui tacchi alti, soprattutto una donna gia’ alta di suo come M. che puo’ troneggiare su di me, mi manda in estasi. Continuo ad osservare mia moglie che continua a scendere le scale con le sue logiche difficolta’ ma siamo finalmente arrivati. Mi dice che vuole andare a prendere qualcosa al bar in attesa dell’appuntamento ed e’ inutile sottolineare come quello che lei vuole sia legge per me. Mi dice anche che preferisce non rimanere sulla piazzetta e di allontanarsi un po’. Non ci sono molte possibilita’. O la piazzetta o il porto o il lungomare e pertanto ci avviamo verso il lungomare. Lasciamo la piazzetta che ancora non brulica di gente e ci immettiamo sul lungomare. Proprio di fronte a noi c’e’ il nostro stabilimento ma M. decide di virare verso nord. C’e’ solo l’imbarazzo nella scelta del bar e dopo circa duecento metri lei decide che ci possiamo fermare. Ci mettiamo seduti . Il ragazzo del bar esce subito per chiedere le ordinazioni visto che il locale e’ quasi vuoto a quest’ora, momento di pausa tra il mare e la passeggiata serale, e si riempira’ solo verso le 22 quando sara’ difficile trovare un tavolino libero. Mia moglie opta per uno spritz aperol con qualche patatina poi mi guarda sorridendo
“ Tu non vuoi niente, vero tesoro?” Deglutisco nervosamente. Ho l’impressione che qualunque cosa dica finiro’ per commettere un errore
“ No, non mi va niente, amore” mento. Me lo sarei preso volentieri anch’io uno spritz. Appena il barman si eclissa lei mi guarda soddisfatta
“ Bene. Vedo che forse hai capito. Ora muto e sguardo in basso. Se alzi gli occhi o dici una parola senza il mio permesso, appena a casa continueremo il discorsetto iniziato prima con la tua cinta. Oppure con la mia spazzola” Come disse Garibaldi, obbedisco. Chino la testa e rimango in quella posizione anche quando arriva lo spritz di mia moglie. Sento lo sguardo del ragazzo del bar su di me che per fingere indifferenza faccio vedere di stare alle prese con un bottone della camicia per giustificare il mio sguardo verso terra. Al limite, avra’ pensato che io sia un tipo un po’ strano, forse pensieroso ma niente puo’ lasciar pensare che sono alle prese con una situazione inerente al femdom e che ho ricevuto un ordine dalla mia padrona che intanto osservo con la coda dell’occhio. Beve un goccio del suo spritz, ci mangia qualche patatina e quindi cerca nella sua borsa per prendere un’altra sigaretta ed il suo telefonino. La voce che con me era diventata dura e tagliente si ammorbidisce quando effettua la telefonata. Si tratta della sorellina. Beh sorellina per modo di dire visto che si tratta di una donna matura ma e’ piu’ piccola di lei di qualche anno. Parlano di cose futili, di come stanno, di come sta la mamma e soprattutto gli adorati nipoti. Il maschio ha dodici anni e la femmina e’ ormai un’incantevole signorina di quasi quindici anni che mi adora al pari dei miei nipoti carnali, completamente contraccambiati. Chiede alla sorella se e’ vicino a lei e poi, ricevuta evidentemente risposta affermativa, di passargliela
“ Amore della zia, come stai?” esordisce con la nipote. Un po’ di frasi di routine tra zia e nipote e poi la voce cambia leggermente tono e diventa ironica “Si, lo zio e’ vicino a me ma non te lo posso passare. Gli e’ andata via la voce, poverino. Deve essersi fatto il bagno con l’acqua troppo fredda e si e’ raffreddato. Mi dice comunque di mandarti un bacio. Ciao, tesoro. Ciao, a presto” Interrompe la telefonata con la sorella e la nipote e vedo che sta frugando di nuovo dentro la borsa. Quello che tira fuori adesso e’ il mio telefonino. Non ho mai avuto un gran rapporto col telefono cellulare e ancora adesso lo sfrutto a meno della meta’ del suo potenziale, un po’ per mancanza di interesse ed un po’ per scarsa capacita’ ma mi rendo comunque conto che non ne posso piu’ fare a meno. Mi manca e mi sembra di essere isolato dal resto del mondo
“ Ah, vediamo un po’ il tuo telefonino. A proposito, non si sta meglio senza scocciature? Un bel ritorno indietro nel passato quando per telefonare si usavano le schede. Te le ricordi? Penso proprio di averti fatto un regalo. Dovresti ringraziarmi. Fallo” Posso parlare, quindi. Spero di aver compreso bene
“ Grazie padrona” sussurro. Siamo praticamente da soli. Ci sono solo due coppie di ragazzi che erano alle prese con un gelato ma che adesso, con il mio sguardo chino, non vedo piu’ e due uomini anziani. Stanno pero’ abbastanza lontani da noi. Se parliamo a bassa voce come ho appena fatto, nessuno ci puo’ ascoltare
“ Bene. Mi fa piacere che hai gradito la mia decisione. Ora vediamo cosa nascondi in questo telefonino. Toh, guarda, tre chiamate perse. Sono tutte di tua sorella” Mia sorella? Che diavolo voleva? Sono preoccupato. Non sara’ per caso accaduto qualcosa? Devo essere un buon mimo perche’ M. comprende cosa voglio esternare e si mette a ridere di gusto “Tranquillizzati. L’ho chiamata io con una scusa. Non e’ successo nulla. Voleva solo sentire la tua voce e chiacchierare un po’. Le ho detto che hai il telefonino rotto e appena possibile la richiamerai ma che non si preoccupasse. Ti ho risparmiato alcune lunghe e noiose telefonate di tua sorella che tanto odi” Odio mia sorella? Ma cosa sta dicendo? Sgrano gli occhi e si mette a ridere di gusto “ Intendo le sue telefonate, non lei. Comunque, visto che ti ho fatto un altro favore, ringraziami. Ma con piu’ enfasi” Sospiro e deglutisco nervosamente. Cosa vuol dire ringraziare con enfasi? Ci provo e che Dio me la mandi buona
“ Ti ringrazio, padrona. Grazie di avermi tolto il telefonino e di non avermi fatto perdere tempo prezioso con mia sorella che tanto non aveva niente d’importante da dirmi. Grazie anche perche’ ……”
“ Alt, basta cosi’. Ho sentito la tua voce anche troppo” Volevo dirle che quel tempo che avrei speso a sentire i soliti discorsi di mia sorella li ho potuti dedicare alla mia padrona ma non me ne ha dato il tempo. Continua a giocherellare col mio telefonino. Come ho gia’ detto, non ho nulla da nascondere ma e’ fastidioso vedere il proprio telefonino in mano ad un’altra persona. Gia’ provo questa sensazione quando mia figlia me lo frega ed altrettanto mi sta accadendo con mia moglie. Poi pero’ alzo le spalle. Lei ha diritto di farlo. La mia privacy non deve esistere. Quando uno accetta di vivere in questo modo con la propria compagna, deve sapere che si possono creare queste situazioni e mi accorgo che quel fastidio che ho provato all’inizio ora non esiste piu’. Le ho dato la mia vita in mano e puo’ farci quello che vuole perche’, come ho sostenuto prima, ho la massima fiducia in lei. Prosegue nel far scorrere su e giu’ il mio cellulare
“ Toh guarda! Ci sono ben 54 messaggi su whatts’app. Incredibile! Sei piu’ ricercato te di uno evaso dal carcere. Vediamo un po’……. Sono della chat di lavoro e dei nostri amici. Poi li guardero’ per bene. C’e’ anche un messaggio vocale. Lo vogliamo sentire? Ah gia’, sono io che decido. Ma si, e’ di uno dei nostri amici e sicuramente non c’e’ niente di male” No, sicuramente non c’e’ niente di male. Cosa mai potra’ dirmi che mi possa mettere a rischio? Attendiamo alcuni secondi e poi si sente chiara e nitida la voce di uno dei miei amici piu’ cari
“ Ohi, ma sei morto? Oppure ti si e’ solo rotto il ditino e non puoi rispondere? Qui stiamo alla grande. C’e’ una figa da panico in topless che mi sta mandando fuori di testa. Se ci riesco ti mando una foto” Ecco, ci siamo. Peggio di cosi’ non poteva andare. Proprio adesso mi doveva mandare un messaggio vocale con una frase del genere? Porca di quella miseriaccia zozza. Lo sguardo di M. su di me lo percepisco infatti molto pesante pur non potendola guardare negli occhi
“ Ma bravo! Sono questi i messaggi che vi scambiate te e quell’altro pervertito?” La guardo preoccupato. Sono solo stronzate tra uomini. Il mio amico ama la moglie ma le donne non possono comprendere che a volte tra di noi usiamo un linguaggio da caserma che pero’ non ha niente a che vedere con le nostre reali intenzioni ed i nostri sentimenti. Sono preoccupato ma M. smorza in parte le mie preoccupazioni
“ Tranquillo, non diro’ niente a nessuno. Non posso dire che ho scoperto certe cose semplicemente perche’ ho sequestrato il telefonino a mio marito. Tanto, siete tutti uguali” Mi sembra di percepire in quest’ultima frase un po’ di delusione nel genere maschile alimentata anche dal mio comportamento e dagli sguardi che ho avuto ieri nei confronti di Elena. Prende in mano il bicchiere e da un altro sorso al suo spritz
“ Questo spritz mi ha messo sete. Vai a prendermi una bottiglietta d’acqua” Scatto come una molla e mi precipito all’interno del bar chiedendo appunto una bottiglietta d’acqua. Il barman mi sorride educatamente e mi dice che me la portera’ il ragazzo addetto ai tavolini, quello che ha portato prima la consumazione a mia moglie. Torno al bar e adesso posso vedere mia moglie in faccia. Non so se la preferisco con gli occhiali o senza ma comunque sia, stasera sta alla grande. Peccato che si trucchi una volta ogni morto di papa ma quando lo fa scala diverse categorie. Forse per la mia mania di trovare piu’ attraente una donna che ostenta la propria bellezza anziche’ nasconderla o forse perche’ la mia attuale situazione di sottomesso me la fanno vedere meravigliosa. Sto per risiedermi accanto a lei che pero’ mi guarda un po’ stupita
“ L’acqua?” Devo per forza rispondere
“ Te la porta il ragazzo” Come stamattina al mare, sento di nuovo le sue unghia conficcarsi nella mia carne
“ Non un grido se no me la paghi. Ti avevo ordinato di portarmi una bottiglietta d’acqua. Cioe’ che TU mi dovevi portare immediatamente l’acqua perche’ ho sete. Non m’importa che ti hanno detto che me l’avrebbero portata subito. Ti avevo dato un ordine ben preciso e tu non hai obbedito. Ci sara’ una punizione per te stasera” Oh cavolo! E’ difficile. Un conto e’ obbedirle durante i nostri giochi ed un altro farlo nella realta’ dinanzi a tutti ma la colpa e’ mia. Avrei dovuto ascoltare meglio le sue parole. Non sono preoccupato per la punizione ma deluso dalla mia mancanza di comprensione. Devo pero’ anche fare i conti con le sue unghia ben affilate che sembrano dovermi tagliare un pezzo di carne e faccio fatica a non emettere suoni di lamenti ma stavolta ci riesco e ancora una volta ne sono fiero. Si interrompe con l’arrivo del ragazzo che le porta finalmente la sua bottiglia d’acqua e tiro un sospiro di sollievo anche se mi guardo il braccio e scopro che mi ha lasciato un segno ben visibile. Credo che anche questa serata sara’ lunghissima ma scopro anche che non mi dispiace troppo. Voglio viverla assaporando ogni istante di questa strana dominazione, strana ovviamente per i nostri standard, che mi sta facendo vivere esattamente come un marito sottomesso, proprio come avevo sognato per anni.
 
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view post Posted on 17/11/2017, 20:33     +1   -1

Maestro di Piedi

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Ad ogni capitolo aumenta la tensione, sto leggendo ormai con apprensione e con una sensazione di timore.
Mi sto immedesimando sempre di più.
 
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view post Posted on 18/11/2017, 15:16     +1   -1
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CITAZIONE (Flover 991 @ 17/11/2017, 20:33) 
Ad ogni capitolo aumenta la tensione, sto leggendo ormai con apprensione e con una sensazione di timore.
Mi sto immedesimando sempre di più.

Manca poco ormai. E' bella però questa sensazione di immedesimazione da parte tua e da parte di chi legge. Mi fa credere di essere riuscito a trasmettere quello che volevo
 
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Zulway
view post Posted on 18/11/2017, 21:14     +1   -1




Non ho ancora finito di leggerlo , però devo fare i miei complimenti.
Si sente,si sente tutto quanto.
Gli anni che passano, la gioventù,le ansie, i brividi, le sofferenze gli anni ottanta che non ho mai vissuto ,si sente perfino il caldo di Roma d’estate , ma si sente più di tutto il vostro rapporto , la tenerezza e il particolare carattere di M.
Non mi fa impazzire ciò che ho trovato fino ad ora riguardo il punto di vista della sottomissione poiché ho gusti totalmente differenti, ma Colpisce molto tutto il resto e inoltre è molto ben scritto come un amichevole colloquio che diventa più “racconto” man mano che si entra nel vivo del racconto.
Bravo bravo bravo 🍾
 
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view post Posted on 19/11/2017, 13:01     +1   -1

Professore/essa SM

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Bel racconto,ovviamente non credo minimamente che sia reale la storia,è pura fantasia non ti credo..
E poi sinceramente piuttosto mi sarei sparato,che farmi annullare così da una donna..
Le donne sono al nostro pari,ma a letto e nella dominazione fanno come dico io ahahah e non si discute,non lascerei mai tutto questo potere a una donna..
Corna garantite caro mio se è vera la tua storia
 
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view post Posted on 19/11/2017, 13:17     +1   -1
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CITAZIONE (Zulway @ 18/11/2017, 21:14) 
Non ho ancora finito di leggerlo , però devo fare i miei complimenti.
Si sente,si sente tutto quanto.
Gli anni che passano, la gioventù,le ansie, i brividi, le sofferenze gli anni ottanta che non ho mai vissuto ,si sente perfino il caldo di Roma d’estate , ma si sente più di tutto il vostro rapporto , la tenerezza e il particolare carattere di M.
Non mi fa impazzire ciò che ho trovato fino ad ora riguardo il punto di vista della sottomissione poiché ho gusti totalmente differenti, ma Colpisce molto tutto il resto e inoltre è molto ben scritto come un amichevole colloquio che diventa più “racconto” man mano che si entra nel vivo del racconto.
Bravo bravo bravo 🍾

E' stato un piacere leggere questa disamina così lucida. E' stato un piacere perché hai colto esattamente ciò che volevo trasmettere. Il fatto poi che questa storia ti piaccia, pur non rientrando nei tuoi canoni, è, almeno per come la vedo io, poco importante. Anch'io ho amato tantissimo delle storie che raccontavano situazioni lontanissime dal mio modo di vedere la dominazione ma che riuscivano a prendermi ugualmente per come erano raccontate.
Però una curiosità mi è venuta e ti sarei grato se potessi togliermela. Fin dove sei arrivato a leggere? Te lo chiedo perché in effetti per buona metà della storia di dominazione ce ne è davvero poca ma poi le cose cambieranno. E quindi mi chiedevo se eri arrivato al punto dove si comincia a fare sul serio oppure sei ancora nel punto in cui io descrivo la situazione che si sta cominciando a creare. La differenza è sostanziale perché nel primo caso significa che davvero il tuo modo di vedere la dominazione è completamente diversa dalla mia, mentre nel secondo c'è solo da attendere.
Ma comunque, quello che è importante è che ti piaccia a prescindere.
Grazie
 
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view post Posted on 19/11/2017, 13:43     +2   +1   -1
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CITAZIONE (alessio12345678 @ 19/11/2017, 13:01) 
Bel racconto,ovviamente non credo minimamente che sia reale la storia,è pura fantasia non ti credo..
E poi sinceramente piuttosto mi sarei sparato,che farmi annullare così da una donna..
Le donne sono al nostro pari,ma a letto e nella dominazione fanno come dico io ahahah e non si discute,non lascerei mai tutto questo potere a una donna..
Corna garantite caro mio se è vera la tua storia

Io posso solo dirti che è tutto vero. Poi se non ci credi non ci posso fare niente. Quello che tu chiami annullarsi è semplicemente una visione della dominazione che può essere condivisa o meno. Ci mancherebbe che pretendessi che tutti devono avere la mia visione. Comunque, se avessi letto con attenzione, avresti capito che per noi la dominazione è solamente un gioco che si effettua una tantum in camera da letto mentre per tutto il resto siamo una coppia come tante. Anzi, sono tutt'altro che accondiscendente nella vita di tutti i giorni, diciamo pure un rompicoglioni doc e lei è tutt'altro che dominante, forse pure un po' troppo geisha, anche se poi in quei momenti ci trasformiamo diventando esattamente l'opposto di ciò che siamo. E' questa storia che sto descrivendo che è anomala rispetto al nostro modo abituale di concepire la dominazione ed il motivo di questa anomalia si scoprirà alla fine.
Certo che le donne sono al nostro pari ma mi piace immaginare che la mia compagna possa essere di un livello superiore tale da dover accettare, almeno in quei frangenti, la sua dominazione. E' un gioco e come tale va preso anche se non mi vergogno a dire che il mio sogno è vivere davvero un 24/7 anche se temo che non potrei riuscirci.
Quanto alle corna, il mondo è pieno di cornuti che nel rapporto pensano di dominare loro. L'ho detto nel racconto che per fare queste cose ci deve essere la massima fiducia nell'altra persona. Io sono convinto di aver riposto questa fiducia nelle mani giuste, poi la certezza assoluta non fa parte di questo mondo. Il potere? Basta saper scindere la realtà dal gioco. Se mia moglie pensasse veramente di essere una dea significherebbe che non ha capito un cazzo ma per fortuna non è così. Forse, basta scegliere la persona giusta
 
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view post Posted on 19/11/2017, 14:04     +1   +1   -1

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Allora ho frainteso io,pensavo che tu vivessi realmemte la condizione 24/7 di cui narravi durante la vacanza.
Io penso che nessun uomo vorrebbe realmente vivere una vita del genere,ce da fare una netta distinzione tra ciò che è reale è ciò che è fantasia.
Come dici tu il gioco che fate di tanto in tanto e una cosa bellissima che ho sperimentato io stesso quando ero fidanzato,ma se poi questa fantasia diventa ossessione e diventa l'unica o quasi ragione di vita(come appunto vuole un rapporto 24/7)per me si passa da una normale e bellissima fantasia o gioco,ad una vera è propia ossione psicologica.
È solo il mio punto di vista naturalmente.
 
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113 replies since 26/9/2017, 15:25   52401 views
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