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| CITAZIONE (<fenix> @ 22/8/2016, 17:53) Se non hai ancora avuto il piacere, suggerisco "Le notti bianche" per un Dostoevskij profondo ma in fin dei conti non troppo pesante. Personalmente è la storia d'amore che più mi ha toccato. Si presta a più livelli di lettura. Suggerirei poi, spostando l'attenzione sulla saggistica, "La morte della patria" di Galli della Loggia. Credo riesca a mostrare alcuni aspetti della società contemporanea attraverso un punto di vista molto particolare. Ha scardinato alcune mie vecchie convinzioni. In ultimo, se non hai avuto mai l'occasione, suggerisco "Il castello" di Kafka. Un intero romanzo dove, di fatto, non succede nulla. Ma il lettore non se ne accorge. Uno dei migliori esercizi letterari di sempre e una profonda indagine su alcune aspetti della personalità umana di cui tutti siamo portatori (desiderio, aspettativa, volontà, insicurezza ed altro ancora). Sono tutti e tre piuttosto brevi, quindi possono sostituire il "mattone" di cui parlavi con una lettura sequenziale. Ancora per rimanere sul classico moderno ho amato "I vivi e i morti" di Gogol ed il "Faust" di Goethe. In quest'ultimo troverai molti richiami al mondo mistico ed esoterico, se apprezzi il genere. Sono più lunghi dei primi tre. Gentilissimo fenix,ti ringrazio ma il Buon Russo lo conosco se non bene,almeno abbastanza.Quella tristissima e struggente storia d'amore (che poi sarebbereo due non una),l'ho già letta.Mi interessa Kafka del quale ho ahimè letto solamente "La metamorfosi".Ora quello che scrivi a proposito de "Il castello" mi incuriosisce davvero molto. è veramente matto Kafka Edited by edmonddantes80 - 22/8/2016, 18:05
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