| Nome: Madame Jacqueline Domina
Contatto: cellulare
Città: Padova
Pratiche: umiliazione in pubblico, adorazione piedi e scarpe, derisione, sputi e schiaffi, soprattutto tease&denial con negazione dell'orgasmo finale
Durata: quasi 4h
Rate: 3vu
Aspetto: già descritto da altri nelle recensioni precedenti. Aggiungo che ho incontrato Jacqueline per la prima volta 6 anni fa: migliora ogni volta che la vedo, oggi è una vera bomba sexy.
Voto: 5 stelle (con lode doppia, tripla, il massimo che si possa immaginare)
Dedico una recensione a questo diabolico angelo del femdom, anche se le sessioni sono state almeno due, spalmate in un lungo pomeriggio di metà estate.
INTRO: da buono schiavo arrivo al luogo di appuntamento, un centro commerciale fuori Padova, con ampio anticipo. Batto in lungo e in largo il centro, provando un mix di paura e speranza. Jacqueline mi avvisa, molto gentilmente, di essere in ritardo: continuo nel mio andirivieni nervoso, fino a quando mi comunica di essere lì. Vado all'ingresso, mani fredde, sudore e un tuffo al cuore: ma quanto è bello rivederLa dopo 3 anni!?
1A PARTE: sogghingna, in tutta la sua figaggine, e mi fa indossare un collarino coi brillanti. Mi spedisce a prendere uno spritz, torno al tavolo e mi rimanda al banco a prenderLe dell'acqua: penso la barista intuisca qualcosa. Mente sto per sedermi Jacqueline mi fa notare una macchiolina sui pantaloni, proprio all'altezza del pacco, e inizia a deridermi con quel Suo sarcasmo indolente che mi ha sempre fatto impazzire.
Ci dirigiamo alla vera meta di questo nostro incontro, un negozio Intimissimi dove acquisteremo della lingerie per la Padrona. Le chiedo però di poter togliere il collare, sto sprofondando. Nel negozio Le tengo la borsa e presidio il camerino dove prova diversi completi. Deciso quali tenere mi lascia a pagare il conto, con le commesse che immagino sconcertate e divertite per quanto la Regina, come vuole farsi chiamare, mi consideri meno di niente.
INTERVALLO: arrivati al Suo dungeon mi fa aspettare al bar di fronte, mentre si prepara per la parte indoor della sessione. Le porto un caffè al ginseng e un cioccolatino.
2A PARTE: mi apre la porta ed è come prendere uno schiaffone.Sta indossando la lingerie appena comprata, sale le scale come una Dea: non ho mai visto una Donna più sexy. Chi potrà mai scordare la Sua figura imperiale sul trono? Chi potrà mai dimenticare il Suo riflesso negli specchi, sempre più provocante, sempre più divina con indosso solo il babydoll, senza i pezzi sopra e sotto del completo?
Mi fa entrare nella gabbia e mi obbliga a segarmi, con il Suo fondoschiena a un palmo dal mio viso e il seno nudo riflesso nello specchio di fronte. Le lecco le piante dei piedi tra le sbarre. Se voglio uscire devo venire e mangiarmi la sborra, in caso contrario devo rinunciare a quella visione. Un supplizio, sono sul punto di cedere, ma rinuncio all'orgasmo. Mi dice che non potrò segarmi neanche la sera tornato a casa e in quel momento Le confesso che non posso venire, in quanto una ragazza conosciuta online alcuni giorni prima, che sapeva della sessione, mi sta tenendo in castità.
Madame Jacqueline diventa ancora più crudele ed eccitante: mi incatena al trono e mi fa adorare i Suoi piedini perfetti (lì e allora ho sentito di essere al mio posto, dove vorrei sempre stare), mi fa segare di nuovo davanti allo specchio, mentre si mostra in tutta la Sua bellezza. Non cedo, mi fa rivestire, dico che sto interpretando la castità come una prova di forza mentale: di nuovo davanti allo specchio, fuori il cazzo e altra masturbazione, sempre più lenta perché sto per esplodere. Per un niente non scoppio a piangere, mi conduce all'ingresso e Le chiedo di poterLe dare un ultimo bacio ai piedi, in ginocchio: magnanima come solo una Regina può essere mi concede quest'ultimo onore.
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